Ansia da prestazione,difficoltà erettili

Buongiorno,
la mia domanda riguarda il problema penso da voi più volte affrontato dell'ansia da prestazione. Per contestualizzare meglio vi fornisco qualche dettaglio sulla mia vita sessuale(se così si può definire)passata e presente.
Premetto che sia i miei genitori che fratelli hanno vissuto e vivono molto male la loro sessualità e non mi hanno mai fornito alcun supporto e in casa l'argomento è tabù.
Ho cominciato a masturbarmi all'età di 14 anni,quasi da subito con l'uso abbondante di pornografia online,uso che è diventato quasi abuso negli ultimi anni(ne facevo uso con una media di 1/2 volte al giorno).
Ho avuto sempre un discreto successo con le donne ma la mia timidezza mi ha puntualmente bloccato fino a farmi arrivare solo raramente ad un bacio,posso comunque dire di essere riuscito a lavorare con successo su questo aspetto e negli ultimi due anni le cose sono cominciate ad andare sempre meglio(preciso che ho sempre nascosto il fatto di essere vergine e anzi ho fatto sempre supporre il contrario).
La prima volta che ho avuto l'occasione di fare sesso avevo 20 anni e fu in un rapporto occasionale con un'amica molto esperta e bella. In questo caso nessuna erezione,neanche minima.
Dopo quella volta non sono mai arrivato al dunque per più di un anno.
Negli ultimi tempi ho deciso di dare una svolta alla mia vita sessuale insoddisfacente e allarmato da alcuni articoli su internet sul calo della libido a causa del porno(ho attribuito a questo il mio primo fallimento)ho deciso di smettere di visualizzare materiale pornografico(quasi 4 mesi ormai).
Inoltre,sempre progredendo nel campo timidezza,ho iniziato a frequentare addirittura due ragazze contemporaneamente.
Con la prima circa due/tre mesi fa ho avuto occasione di avere un rapporto un paio di volte,sempre con un erezione poco consistente,anche se una volta nonostante la scarsa erezione sono riuscito a venire masturbandomi.
In seguito a questo primo insuccesso i rapporti con questa ragazza si sono raffreddati e ormai ci vediamo raramente e lei sembra temere di avere un altro rapporto.
Inoltre scoraggiato dalla mia inesperienza sono andato con una prostituta(circa un mese fa),questa volta è andata un pò meglio all'inizio ho avuto un'erezione poi persa,poi riacquistata parzialmente tanto che sono finalmente riuscito a penetrarla seppur per poco.
Adesso ho iniziato a frequentare di più la seconda ragazza con la quale finché siamo vestiti o ai preliminari non ho problemi(tanto che spesso sono tornato a casa con quel fastidioso dolore ai testicoli).Finora avevamo avuto occasione solo in posti scomodi(macchina,parchi di notte etc)e perciò ho evitato di arrivare al dunque,ma ormai mi sentivo pronto.
Sta notte invece finalmente abbiamo avuto un letto tutto per noi e invece non è andata. La mia erezione c'era,all'inizio,poi alla minima distrazione(ero andato a cercare i profilattici)è sparita,ogni tanto ricompariva,qualche volta in modo parziale, qualche volta in modo più significativo ma appena capivo che si stava per arrivare alla penetrazione sembrava sparire automaticamente(specie in alcune posizioni).Probabilmente influisce il fatto che io nasconda la mia verginità e anzi venga considerato piuttosto esperto(specie dalla ragazze che frequento).
Adesso mi sento disperato,non capisco cosa devo fare,sono cosciente che è colpa del mio cervello e che devo smetter di considerare il rapporto un banco di prova e che dovrei solo concentrarmi sulla carica erotica,eppure ero già arrivato a queste conclusioni e stavolta mi sembrava di sentirmi pronto. Chiedo a voi esperti un consulto e mi scuso se mi sono dilungato così tanto,spero la mia storia possa aiutare ad inquadrare meglio il problema e a ricevere qualche consiglio più specifico di quelli soliti,generici che si trovano in internet. Per finire aggiungo che in passato ho sofferto di ansia generalizzata e doc. grazie dell'attenzione.
[#1]
Dr. Francesco Mori Psicoterapeuta, Psicologo 1.2k 33 31
Gentile ragazzo,
da quanto ci scrive sembra che lei sia entrato in un circolo vizioso, in cui l'ansia domina i suoi pensieri correlati alla sessualità. L'erezione è un elemento spontaneo dell'atto sessuale. Più si cerca di generarlo più si creano le condizioni per perderlo.
Credo che ricorrere ad uno psicologo sia importante.
In questi casi, è ragionevole supporre che in tempi brevi il problema possa rientrare.
Credo che sia utile anche una valutazione andrologica.
Vede, in alcune circostanze ci sono problematiche fisiologiche che dovrebbero essere escluse.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

[#2]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
cita molti elementi che sembrano concorrere a sostenere il suo disagio (tabù familiari, esperienze deludenti, rapporto come banco di prova ...)

Il suo problema sembra correlato all'ansia, tanto più che riferisce di averne sofferto in passato.
Le chiedo chi (che tipo di specialista) le avrebbe diagnosticato ansia generalizzata e doc e se abbia seguito qualche terapia in merito.

In ogni caso , visita andrologica e psicologo /psicoterapeuta sono gli specialisti a cui fare riferimento per una valutazione corretta e per risolvere le sue difficoltà.

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#3]
Attivo dal 2010 al 2016
Ex utente
Vi ringrazio per le cortesi e pronte risposte,
per quanto riguarda le domande che mi ha posto la Dr. Rinella le risponde che ho passato una fase acuta di ansia generalizzata circa 5 o 6 anni fa dove acuti dolori(che poi appresi essere psicosomatici)mi spinsero ad andare al pronto soccorso,lì(non ricordo che tipo di specialista)mi dissero che era solo ansia e (come spesso capita con questi tipi di disturbo)sottovalutarono la cosa e mi diedero qualche palliativo dal dubbio effetto,anche i miei genitori presero la cosa sotto gamba.
Fortunatamente dopo un paio di mesi di disagio mentale acuto la situazione rientrò nella "normalità" e i dolori scomparvero.
Per quanto riguarda il doc non ho diagnosi precise ma ricordo che nell'infanzia e adolescenza compivo spesso atti compulsivi che anche oggi in minima parte sopravvivono.
Detto ciò le avanzo alcune domande,a lei,o a qualunque altro suo collega voglia rispondere ovviamente:
c'è una correlazione fra i disturbi seppur comparsi in forma abbastanza lieve che ho sopra elencato e il disturbo di ansia sessuale?
Il fatto che io sia comunque ai miei primi rapporti sessuali non fa rientrare,non dico nella normalità,ma almeno nella "non patologia" questo tipo di disturbo?
In parole povere non pensa che sia normale avere disturbi erettivi le prime volte e magari con il tempo e l'abitudine le cose prenderanno un corso normale senza ricorrere ad un aiuto esterno?(a tal proposto aggiungo che dal primo tentativo all'ultimo le cose sono andate migliorando sempre più)
[#4]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Ragazzo,
una valutazione specialistica secondo il mio punto di vista sarebbe opportuna.
E' solo dopo questa che lo specialista può dire con precisione se occorra un aiuto o meno.

Da qui pronunciarci con precisione è impossibile senza una valutazione diretta, tanto più utile dato che <compivo spesso atti compulsivi che anche oggi in minima parte sopravvivono.> e dunque sembra che i disagi pregressi non siano stati adeguatamente attenzionati né risolti.

Sempre suggerita la valutazione andrologica.

Ci faccia sapere se crede

Un caro saluto
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