Quando gli attacchi di panico sono sporadici
Gentilissimi, ho iniziato a soffrire di attacchi di panico a fine agosto 2013, e ne avevo un paio alla settimana fino a metà dicembre. Premesso che a fine ottobre ho intrapreso un buon percorso con una psicologa che mi sta aiutando molto, da gennaio a oggi ho avuto un attacco ogni mese e mezzo circa.
Reputo positivo che il panico si sia attenuato (e la consapevolezza aumentata) ma mi chiedo se è un decorso normale e se questi sintomi prima o poi andranno a sparire. La mia dottoressa è molto positiva al riguardo, ma io mi sento sempre sconfortato dopo il ripresentarsi dell'attacco... Anche perchè convivo in compenso da mesi con una insopportabile ed eccessiva forma di ipocondria (anche se sono sana come un pesce) e paura di morire.
E' possibile soffrire di panico solo sporadicamente?
E' da ritenersi cronicizzato?
Vi ringrazio di cuore per le eventuali risposte.
Reputo positivo che il panico si sia attenuato (e la consapevolezza aumentata) ma mi chiedo se è un decorso normale e se questi sintomi prima o poi andranno a sparire. La mia dottoressa è molto positiva al riguardo, ma io mi sento sempre sconfortato dopo il ripresentarsi dell'attacco... Anche perchè convivo in compenso da mesi con una insopportabile ed eccessiva forma di ipocondria (anche se sono sana come un pesce) e paura di morire.
E' possibile soffrire di panico solo sporadicamente?
E' da ritenersi cronicizzato?
Vi ringrazio di cuore per le eventuali risposte.
[#1]
Gentile Utente,
Se è già in terapia, dovrebbe porgere le stesse domande a chi ha il piacerebbe curarla, noi, per di più senza conoscerla, abbiamo difficoltà a dirle cose sensate.
Ogni storia clinica è una storia a sè, forse non è ancora guarita del tutto, del resto ha iniziato da poco la sua terapia, si dia tempo, forse è solo convalescente
Se è già in terapia, dovrebbe porgere le stesse domande a chi ha il piacerebbe curarla, noi, per di più senza conoscerla, abbiamo difficoltà a dirle cose sensate.
Ogni storia clinica è una storia a sè, forse non è ancora guarita del tutto, del resto ha iniziato da poco la sua terapia, si dia tempo, forse è solo convalescente
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile utente,
concordo con quanto scrive la mia collega, dr.ssa Randone.
Vede, il fatto che gli attacchi di panico si siano attenuati probabilmente sta a significare che il percorso iniziato è stato positivo ma non ancora concluso.
Credo che non dovrebbe demordere ed andare avanti con la terapia.
Le allego un link sul rapporto tra attacchi di panico e paura:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1835-il-disturbo-di-panico-ed-il-rapporto-con-la-paura-l-importanza-delle-emozioni.html
Spero possa esserle utile.
Restiamo in ascolto
concordo con quanto scrive la mia collega, dr.ssa Randone.
Vede, il fatto che gli attacchi di panico si siano attenuati probabilmente sta a significare che il percorso iniziato è stato positivo ma non ancora concluso.
Credo che non dovrebbe demordere ed andare avanti con la terapia.
Le allego un link sul rapporto tra attacchi di panico e paura:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1835-il-disturbo-di-panico-ed-il-rapporto-con-la-paura-l-importanza-delle-emozioni.html
Spero possa esserle utile.
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
[#3]
gentile utente la cronicizzazione di un disturbo psicologico dipende dalla risposta del paziente e dal suo approccio alla "malattia"
legga questi
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4088-quando-il-paziente-si-allea-con-la-propria-malattia.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2649-professione-ipocondriaco-l-arte-di-crearsi-malattie.html
saluti
legga questi
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4088-quando-il-paziente-si-allea-con-la-propria-malattia.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2649-professione-ipocondriaco-l-arte-di-crearsi-malattie.html
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#4]
Utente
Grazie a tutti per le risposte. Ad ogni modo, le mie volevano essere domande più generiche, non per forza legate a un caso specifico. Mi chiedevo qual era il decorso e/o la possibile cronicizzazione degli attacchi di panico, se spariscono del tutto o ci sono scosse di assestamento, per esempio, oppure se si può ritenere di soffrire di attacchi di panico se questi appaiono solo sporadicamente a distanza di un mese e mezzo o due. Grazie in ogni caso!
[#5]
Gentile utente,
Lei parla degli attacchi di panico come se fossero sintomi di qualcosa che sono estranei a se stessa, se ci sono linee guida in cui i suoi si manifestano, se insomma può controllarli o prevederne la manifestazione.
Come anche detto dai Colleghi, ogni storia è a sè e non possiamo dirLe se e quando i suoi attacchi di panico cesseranno.
Quello che posso dirLe però è che lei comunica con il suo panico e questo fa parte della sua modalità espressiva e relazionale.
Dice anche di soffrire di una discreta forma di ipocondria e anche questo fa parte del suo modo di essere. Come anche la sua terapeuta le dirà, la sua organizzazione di base è orientata su un profilo fobico e quindi tendente ad adottare tutta una serie di emozioni e pensieri rivolti all'evitamento dello stimolo ansiogeno e a una sovrainvestimento di ciò che è nuovo o comunque non controllabile. Una volta che Lei avrà compreso e tradotto il suo modo di essere, va da sè che anche le sue manifestazioni, diciamo estreme del panico, si moduleranno in modo da lasciar spazio ad altre più funzionali.
E comunque, per rispondere alla sua domanda, si può soffrire di panico anche con pochi episodi ma vivere serenamente comprendendone il motivo per cui questi accadono. E questo si fa solitamente grazie l'aiuto di uno psicoterapeuta.
Quindi, si dia tempo e lavori su se stessa.
Cordialmente
Lei parla degli attacchi di panico come se fossero sintomi di qualcosa che sono estranei a se stessa, se ci sono linee guida in cui i suoi si manifestano, se insomma può controllarli o prevederne la manifestazione.
Come anche detto dai Colleghi, ogni storia è a sè e non possiamo dirLe se e quando i suoi attacchi di panico cesseranno.
Quello che posso dirLe però è che lei comunica con il suo panico e questo fa parte della sua modalità espressiva e relazionale.
Dice anche di soffrire di una discreta forma di ipocondria e anche questo fa parte del suo modo di essere. Come anche la sua terapeuta le dirà, la sua organizzazione di base è orientata su un profilo fobico e quindi tendente ad adottare tutta una serie di emozioni e pensieri rivolti all'evitamento dello stimolo ansiogeno e a una sovrainvestimento di ciò che è nuovo o comunque non controllabile. Una volta che Lei avrà compreso e tradotto il suo modo di essere, va da sè che anche le sue manifestazioni, diciamo estreme del panico, si moduleranno in modo da lasciar spazio ad altre più funzionali.
E comunque, per rispondere alla sua domanda, si può soffrire di panico anche con pochi episodi ma vivere serenamente comprendendone il motivo per cui questi accadono. E questo si fa solitamente grazie l'aiuto di uno psicoterapeuta.
Quindi, si dia tempo e lavori su se stessa.
Cordialmente
Dr.ssa Francesca Orlando
Psicologa Psicoterapeuta
www.francescaorlandopsy.altervista.org
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.5k visite dal 03/05/2014.
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