Stati d'ansia ed ex ragazza
Buonasera,
vi scrivo perchè questo mi sembra un metodo veloce e immediato per avere dei consigli da esperti. Ho 23 anni e l'anno scorso ho attraversato un periodo abbastanza difficile caratterizzato da stati d'ansia che spesso sfociavano in attacchi di panico. A causa di questi problemi e altri litigi vari (di poco conto) ho chiesto alla mia ragazza un periodo di pausa, dicendole che mi sentivo oppresso e avevo bisogno di risolvere alcuni problemi personali. Infatti nell'ultimo anno di università ho incontrato alcune difficoltà nell'affrontare gli esami e i corsi, preso dalla paura e l'angoscia per l'incertezza del futuro. Ho provato a spiegare alla mia ragazza tutto questo, anche nei giorni successivi continuando a contattarla via messaggio per farle capire che i miei sentimenti non erano scomparsi ma solo nascosti da queste varie preoccupazioni. Lei però l'ha presa sin da subito male e me lo ha fatto capire che comunque era molto dispiaciuta.
Tutte queste preoccupazioni mi hanno sempre condizionato anche nel rapporto con lei. L'ho conosciuta al liceo e dal primo anno eravamo già insieme, ma ho sempre tardato il momento del rapporto sessuale anche a causa di queste preoccupazioni: e se qualcosa va male? E se non ne sono capace? Sarebbe stata la prima volta per me ma anche per lei, e lei si aspettava comunque che fossi sempre io a prendere in mano la situazione e a "guidarla". Inoltre è capitato (soprattutto nell'ultimo periodo) che mi facesse un po' pesare questa "mancanza", sottolineando che dovrebbe essere l'uomo ad essere deciso: mi disse anche che parlandone con le sue amiche, quest'ultime ipotizzarono che io fossi omosessuale (cosa che non è).
Tutto questo ha alimentato ancora di più le mie paure e angosce, finchè una ragazza non ha dimostrato un certo interesse verso di me. Dato che ero ancora fidanzato l'ho rifiutata ovviamente, finchè non è "scoppiato" tutto quanto e ho deciso di chiedere la pausa.
In sintesi, tra alti e bassi dopo qualche mese ho provato a dimostrare il mio immutato interesse verso la mia ragazza ma quest'ultima prima ha fatto intendere di avermi capito, poi ha cominciato ad allontanarsi sempre di più, chiedendomi anche lei una pausa. Infine mi ha detto che si stava frequentando con un altro ragazzo e che era meglio se non ci sentivamo più.
Ho provato a contattarla in tutti i modi ma senza successo, preoccupandomi anche di evitare di sembrare uno stalker: le ho scritto qualche messaggio chiedendo spiegazioni (non più di 3) e una lettera sincera sull'intero periodo nero che avevo attraversato. Un giorno mi ha fatto chiamare anche da una sua parente, dicendomi che era meglio se lasciavo perdere.
Ora provo a non pensarci, ad andare avanti ma non posso negare che comunque sono attanagliato dai sensi di colpa, dall'immagine di lei che va a letto con l'altro, ecc. Ho l'autostima distrutta e da grande ottimista sono diventato il peggiore dei pessimisti.
Chiedo un vostro consiglio
Scusate per il disordine nell'esposizione
vi scrivo perchè questo mi sembra un metodo veloce e immediato per avere dei consigli da esperti. Ho 23 anni e l'anno scorso ho attraversato un periodo abbastanza difficile caratterizzato da stati d'ansia che spesso sfociavano in attacchi di panico. A causa di questi problemi e altri litigi vari (di poco conto) ho chiesto alla mia ragazza un periodo di pausa, dicendole che mi sentivo oppresso e avevo bisogno di risolvere alcuni problemi personali. Infatti nell'ultimo anno di università ho incontrato alcune difficoltà nell'affrontare gli esami e i corsi, preso dalla paura e l'angoscia per l'incertezza del futuro. Ho provato a spiegare alla mia ragazza tutto questo, anche nei giorni successivi continuando a contattarla via messaggio per farle capire che i miei sentimenti non erano scomparsi ma solo nascosti da queste varie preoccupazioni. Lei però l'ha presa sin da subito male e me lo ha fatto capire che comunque era molto dispiaciuta.
Tutte queste preoccupazioni mi hanno sempre condizionato anche nel rapporto con lei. L'ho conosciuta al liceo e dal primo anno eravamo già insieme, ma ho sempre tardato il momento del rapporto sessuale anche a causa di queste preoccupazioni: e se qualcosa va male? E se non ne sono capace? Sarebbe stata la prima volta per me ma anche per lei, e lei si aspettava comunque che fossi sempre io a prendere in mano la situazione e a "guidarla". Inoltre è capitato (soprattutto nell'ultimo periodo) che mi facesse un po' pesare questa "mancanza", sottolineando che dovrebbe essere l'uomo ad essere deciso: mi disse anche che parlandone con le sue amiche, quest'ultime ipotizzarono che io fossi omosessuale (cosa che non è).
Tutto questo ha alimentato ancora di più le mie paure e angosce, finchè una ragazza non ha dimostrato un certo interesse verso di me. Dato che ero ancora fidanzato l'ho rifiutata ovviamente, finchè non è "scoppiato" tutto quanto e ho deciso di chiedere la pausa.
In sintesi, tra alti e bassi dopo qualche mese ho provato a dimostrare il mio immutato interesse verso la mia ragazza ma quest'ultima prima ha fatto intendere di avermi capito, poi ha cominciato ad allontanarsi sempre di più, chiedendomi anche lei una pausa. Infine mi ha detto che si stava frequentando con un altro ragazzo e che era meglio se non ci sentivamo più.
Ho provato a contattarla in tutti i modi ma senza successo, preoccupandomi anche di evitare di sembrare uno stalker: le ho scritto qualche messaggio chiedendo spiegazioni (non più di 3) e una lettera sincera sull'intero periodo nero che avevo attraversato. Un giorno mi ha fatto chiamare anche da una sua parente, dicendomi che era meglio se lasciavo perdere.
Ora provo a non pensarci, ad andare avanti ma non posso negare che comunque sono attanagliato dai sensi di colpa, dall'immagine di lei che va a letto con l'altro, ecc. Ho l'autostima distrutta e da grande ottimista sono diventato il peggiore dei pessimisti.
Chiedo un vostro consiglio
Scusate per il disordine nell'esposizione
[#1]
Credo sia importante affrontare i suoi timori con un Collega di persona. La mancanza di rapporti sessuali in una coppia potrebbe essere il segnale di un disagio che merita di essere affrontato, così come l'ansia e gli attacchi di panico che descrive.
Come mai non si è sentito di avere dei rapporti sessuali nonostante tutti questi anni di fidanzamento?
Avete cercato di affrontare l'argomento?
Come viene vissuta la sessualità nella sua famiglia di origine?
Come mai non si è sentito di avere dei rapporti sessuali nonostante tutti questi anni di fidanzamento?
Avete cercato di affrontare l'argomento?
Come viene vissuta la sessualità nella sua famiglia di origine?
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#2]
Gentile Utente,
D'accordo col collega le dico che visto che questi stati che lei chiama di ansia la inficiano anche nelle più normali manifestazioni di vita dei suoi 23 anni allora probabilmente il contattare un collega dal vivo potrebbe esserle più che utile.
Anche il solo cercare di riconquistare la sua ragazza è stato per lei una preoccupazione "..Ho provato a contattarla in tutti i modi ma senza successo, preoccupandomi anche di evitare di sembrare uno stalker.."
Perchè aveva paura di sembrare uno stalker?
"ho sempre tardato il momento del rapporto sessuale anche a causa di queste preoccupazioni: e se qualcosa va male? E se non ne sono capace? "
Parlando col collega riuscirà ad andare a fondo dei suoi numerosi timori ad analizzarli e, finalmente, a superarli.
Le faccio tanti auguri
D'accordo col collega le dico che visto che questi stati che lei chiama di ansia la inficiano anche nelle più normali manifestazioni di vita dei suoi 23 anni allora probabilmente il contattare un collega dal vivo potrebbe esserle più che utile.
Anche il solo cercare di riconquistare la sua ragazza è stato per lei una preoccupazione "..Ho provato a contattarla in tutti i modi ma senza successo, preoccupandomi anche di evitare di sembrare uno stalker.."
Perchè aveva paura di sembrare uno stalker?
"ho sempre tardato il momento del rapporto sessuale anche a causa di queste preoccupazioni: e se qualcosa va male? E se non ne sono capace? "
Parlando col collega riuscirà ad andare a fondo dei suoi numerosi timori ad analizzarli e, finalmente, a superarli.
Le faccio tanti auguri
Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino
[#3]
Ex utente
Ovviamente per provare a risolvere questi problemi, sin da subito mi sono rivolto ad uno psicoterapeuta che mi ha aiutato molto a vedere nelle giuste proporzioni i problemi che avevo. Avevo superato molti dubbi e incertezze, ma proprio nel momento in cui ci sono riuscito non è stato possibile applicare queste nuove consapevolezze dato che la mia ex aveva trovato un altro.
Ho sempre tardato il rapporto per paura che qualcosa potesse andare storto e che ci fosse una gravidanza inattesa. In famiglia non ne ho mai parlato con i miei di questi argomenti, e forse è stata questa la mancanza principale. Quando spiegai questa paura alla mia ex, lei mi ha aiutato provando a venirmi incontro, il problema è che usando il preservativo avevo perso completamente l eccitazione e quindi non è andata bene. Questo è avvenuto durante il periodo di crisi, quindi ho attribuito questo problema alla mancanza di serenità personale.
Ora comunque sono davvero dispiaciuto che lei abbia deciso di iniziare un altra storia. Sicuramente questo altro ragazzo è più esperto di me in certe cose e ha trovato più facile affrontare tutto quanto. Ciò probabilmente ha consolidato tanto il loro rapporto, e le possibilità di un ritorno da me sono praticamente zero. Mi sento come se non avessi superato un esame importante e non ci siano più altri appelli previsti.
Ho paura che questa storia mi stia condizionando più del dovuto, ho l angoscia di non piacere più ad altre ragazze e di ritrovare gli stessi problemi con un altra eventuale persona. Mi ritrovo spesso a pensare a lei e ad eseguire continui confronti con il suo attuale ragazzo, perdendoli su tutti i fronti. Ci provo a vederla in modo positivo, ma questo mi azzera le energie mentali e fisiche e ciò lascia spazio alle preoccupazioni. Ho paura di rimanere solo senza aver avuto alcuna esperienza sessuale.
Vi ringrazio per le vostre risposte
Ho sempre tardato il rapporto per paura che qualcosa potesse andare storto e che ci fosse una gravidanza inattesa. In famiglia non ne ho mai parlato con i miei di questi argomenti, e forse è stata questa la mancanza principale. Quando spiegai questa paura alla mia ex, lei mi ha aiutato provando a venirmi incontro, il problema è che usando il preservativo avevo perso completamente l eccitazione e quindi non è andata bene. Questo è avvenuto durante il periodo di crisi, quindi ho attribuito questo problema alla mancanza di serenità personale.
Ora comunque sono davvero dispiaciuto che lei abbia deciso di iniziare un altra storia. Sicuramente questo altro ragazzo è più esperto di me in certe cose e ha trovato più facile affrontare tutto quanto. Ciò probabilmente ha consolidato tanto il loro rapporto, e le possibilità di un ritorno da me sono praticamente zero. Mi sento come se non avessi superato un esame importante e non ci siano più altri appelli previsti.
Ho paura che questa storia mi stia condizionando più del dovuto, ho l angoscia di non piacere più ad altre ragazze e di ritrovare gli stessi problemi con un altra eventuale persona. Mi ritrovo spesso a pensare a lei e ad eseguire continui confronti con il suo attuale ragazzo, perdendoli su tutti i fronti. Ci provo a vederla in modo positivo, ma questo mi azzera le energie mentali e fisiche e ciò lascia spazio alle preoccupazioni. Ho paura di rimanere solo senza aver avuto alcuna esperienza sessuale.
Vi ringrazio per le vostre risposte
[#4]
Gentile ragazzo,
comprendo i suoi mille timori tutti sintetizzati in questa sua frase riferita alla sua ragazza. " Mi sento come se non avessi superato un esame importante e non ci siano più altri appelli previsti."
Vede, il fatto che lei stia seguendo una terapia con un collega l'aiuterà a leggere in modo diverso i fatti della vita. A fare riflessioni sul rapporto con la sua famiglia, su come è cresciuto e cosa ciò ha prodotto in lei. Su come concepisce la relazione e tanto altro. Ma non creda che tutto accada in breve tempo.
Sia fiducioso e rifletta sul fatto che le sconfitte possono essere viste non solo come esami persi e non più recuperabili per mancanza di appelli successivi ma anche come occasioni di crescita personale.
Le faccio tanti auguri e la saluto cordialmente
comprendo i suoi mille timori tutti sintetizzati in questa sua frase riferita alla sua ragazza. " Mi sento come se non avessi superato un esame importante e non ci siano più altri appelli previsti."
Vede, il fatto che lei stia seguendo una terapia con un collega l'aiuterà a leggere in modo diverso i fatti della vita. A fare riflessioni sul rapporto con la sua famiglia, su come è cresciuto e cosa ciò ha prodotto in lei. Su come concepisce la relazione e tanto altro. Ma non creda che tutto accada in breve tempo.
Sia fiducioso e rifletta sul fatto che le sconfitte possono essere viste non solo come esami persi e non più recuperabili per mancanza di appelli successivi ma anche come occasioni di crescita personale.
Le faccio tanti auguri e la saluto cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5.3k visite dal 03/05/2014.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.