Crisi esistenziale
Salve a tutti. Sto attraversando un periodo difficilissimo. Dopo i problemi con cui vi ho tormentato per quasi tre mesi, ora mi trovo a dover fronteggiare una vera e prorpia crisi. Non so piu' che persona sono, come orientarmi nella vita, come esprimermi agli altri. Ho completamente perso la fiducia in me stesso, non mi riconosco piu. Non so se era giusta la filosofia di vita che avevo prima di tutto quanto mi e' successo. Cosa devo fare? E' sempre ansia questa? Sto diventando matto? Grazie.
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Ex utente
Salve gentili medici, so che puo suonare strano visto che gia un altra volta ho scritto di aver risolto tutto, ma oradavvero mi sento tranquillo e sereno, un po frastornato per tutto quello che mi e' successo pero' sembra sparito ogni dubbio e preoccupazione. Continuero' la terapia fin a quando sara' necessario e mi auguro di uscirne ancora piu' forte di prima. Per ora mi riservo di ringraziare di cuore tutti voi per aver dimostrato professionaita e interesse per la mia situazione, un grazie veramente di cuore. Vi informero' con un consilto finale riguardo alla futura conclusione della terapia. Cordiali saluti.
[#7]
Ex utente
Capisco perfettamente cosa intende, quello che lei suggerisce mi succedeva in precedenza, ma per questa volta temo di doverla contraddire. Innanzitutto avevo gia' parlato di questi stati di "fuga nella normalita'" con il mio psicologo curante. In secondo luogo, quegli stati erano durati molto meno tempo e oggi (forse anche grazie ad un chiarimento totale con il mio migliore amico) credo davvero di aver superato tutti quei dubbi molto intensi che mi assillavano in precedenza (soprattutto in concomitanza a forti periodi di stress e tensione dovuti alla scuola). Puo' dunque darsi, come lei giustamente sostiene, che si tratti di un periodo passeggero (forse un po piu duraturo dato che con il passare del tempo e l'aiuto della terapia capisco molte piu cose e faccio man mano dei progressi) ed e' proprio per questo che sono tutt'ora in cura e di certo riferiro' al mio psicologo questo stato di apparente (forse) normalita'. La ringrazio nuovamente per il pronto intervento.
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>>..per questa volta temo di doverla contraddire.<<
veramente è Lei in contraddizione.
Come fa a conciliare quello che sostiene in questa sua ultima replica con il testo della richiesta di consulto?
Mi riferisco a questo:
>>Sto attraversando un periodo difficilissimo. Dopo i problemi con cui vi ho tormentato per quasi tre mesi, ora mi trovo a dover fronteggiare una vera e prorpia crisi. Non so piu' che persona sono, come orientarmi nella vita, come esprimermi agli altri. Ho completamente perso la fiducia in me stesso, non mi riconosco piu. Non so se era giusta la filosofia di vita che avevo prima di tutto quanto mi e' successo. Cosa devo fare? E' sempre ansia questa? Sto diventando matto?<<
veramente è Lei in contraddizione.
Come fa a conciliare quello che sostiene in questa sua ultima replica con il testo della richiesta di consulto?
Mi riferisco a questo:
>>Sto attraversando un periodo difficilissimo. Dopo i problemi con cui vi ho tormentato per quasi tre mesi, ora mi trovo a dover fronteggiare una vera e prorpia crisi. Non so piu' che persona sono, come orientarmi nella vita, come esprimermi agli altri. Ho completamente perso la fiducia in me stesso, non mi riconosco piu. Non so se era giusta la filosofia di vita che avevo prima di tutto quanto mi e' successo. Cosa devo fare? E' sempre ansia questa? Sto diventando matto?<<
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Ex utente
Inoltre mi permetto di addure un ulteriore prova a sostegno della possibilita di esserne praticamenteuscito. Il periodo che sto attraversando e' per varie ragioni incredibilmente (scusate il termine ma e' quello che rende meglio) sfigato; il 15/02 (giorno in cui ahime ho dato tre tiri a quella maledetta canna) e' stato il giorno piu brutto della mia vita, dove ho avuto delle delusioni dai miei amici piu stretti e dopo il quale iniziava il secondo quadrimestre che (data la poca voglia e costanza nello studio) mi incuteva un terribile timore. Inoltre dovevo mettere l'apparecchio e volevo che utto si sistemasse per l'estate. A complicare il delicatissimo equilibrio e' subentrata quella canna che mi ha dato fastidio per tre giorni (complici presumo lo stato psicologico e fisico). Fisico perche' avevo una carenza impressionante di ferro (ho fatto l'esame la settimana successiva l'assunzione di cannabis) che ho scoperto grazie ad un esame che avevamo programmato di fare in quanto mi sentivo sempr stanco ed ero pallidissimo. Tutto questo e' stato fonte di uno stress enormeche mi ha portato a soffrire di un disturbo d'ansia. Infatti si sono manifestati dei penseri ossessivi che mi hanno portato a pensare che fossero causati dalla cannabis che credevo fosse ancora attiva nel mio cervello. Da qui (data la mia eccessiva preoccupazione per la salute fisica e mentale, di cui ho parlato anche con il mio psicologo) partono le ricerche su internet che mi hanno indotto a pensare inprimis di essere psicotico e successivamente di soffrire di altr patologie mentali. Tutto questo non ha fatto altro che alimentare la mia ansia fino ad arrivare a soffrire quasi di doc e a mettere in dubbio tutto, comreaa la mia personalita'. Ora, avendo compreso molto di quanto mi e' realmente accaduto, credo di essere giunto a un buon livello di benessere.
[#10]
>>Inoltre mi permetto di addurre un ulteriore prova a sostegno della possibilità di esserne praticamente uscito.<<
lei non deve convincere nessuno sul suo stato di malessere o benessere così come non dovrebbe "giustificarsi". Forse lo fa semplicemente per se stesso, ma da qui torniamo all'ipotesi della "fuga nella normalità", peraltro tipica di soggetti ansiosi che tentano di "controllare" i propri stati emotivi nell'illusione di potercela fare da soli.
Se lei pensa di stare bene come mai continua a scrivere per avere conferme?
lei non deve convincere nessuno sul suo stato di malessere o benessere così come non dovrebbe "giustificarsi". Forse lo fa semplicemente per se stesso, ma da qui torniamo all'ipotesi della "fuga nella normalità", peraltro tipica di soggetti ansiosi che tentano di "controllare" i propri stati emotivi nell'illusione di potercela fare da soli.
Se lei pensa di stare bene come mai continua a scrivere per avere conferme?
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Ex utente
Perché innanzitutto volevo scrivere per chiarirvi la mia situazione attuale dato che ritengo sia giusto informare chi si è prestato ad aiutarmi, in secondo luogo non voglio risolvere da solo la mia situazione, visto che sono stato io a volermi rivolgere ad uno psicologo di persona. Ora sto semplicemente cercando di attuare quello che mi viene indicato in terapia e per quanto riguarda la richiesta di rassicurazioni, questa non lo è in quanto si tratta praticamente di un messaggio di aggiornamento per voi.
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Ex utente
Io capisco benissimo quello che sostiene lei e che mi consiglia, però credo per l‘appunto di stare per uscirne mettiamola cosi. Capisco che per risolvere il problema non bisogna ne controllare la situazione ne chiedere rassicurazioni, ma che anzi questi procedimenti la alimentano. Si trattava appunto di un messaggio di aggiornamento e si spera di congedo. Inoltre, un dialogo con voi specialisti non può far altro che bene.
[#13]
Ex utente
Gentilissimo Dr. Giuseppe Del Signore, come vede non le chiedo cosa ne pensa per avere una rassicurazione, e lei non ha risposto (presumo) per far si' che continui il mio percorso terapeutico in quanto effettivamente potrei non essere guarito del tutto. Allora si chiedera' perche' sto scrivendo, sto scrivendo per capire cosa ne pensa lei a questo punto. Grazie mille.
Questo consulto ha ricevuto 15 risposte e 2.2k visite dal 01/05/2014.
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