Vaccinazione in una bambina di 15 mesi: come affrontarla?
[#1]
>>..nell'affrontare un'esperienza comunque traumatica.<<
perché dovrebbe essere "traumatica"?
Credo sia importante invece non considerala tale, le sue ansie di mamma potrebbero non aiutare la piccola a vivere bene questo evento.
Suggerimenti da dare non ce ne sono, basta un po' di buon senso e cercare di considerare questo evento come qualcosa di diverso da un "trauma ineluttabile".
perché dovrebbe essere "traumatica"?
Credo sia importante invece non considerala tale, le sue ansie di mamma potrebbero non aiutare la piccola a vivere bene questo evento.
Suggerimenti da dare non ce ne sono, basta un po' di buon senso e cercare di considerare questo evento come qualcosa di diverso da un "trauma ineluttabile".
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#2]
Gentile signora,
non posso che concordare con il Collega che Le ha risposto prima di me e aggiungere che è auspicabile non rafforzare eventuali pianti della bimba -qualora dovessero esserci- perchè altrimenti creerebbe un inutile condizionamento.
Anche io Le suggerisco di stare serena Lei per prima, perchè i bambini assorbono molto le ansie dei genitori ed in generale il clima che c'è in casa.
Cordiali saluti,
non posso che concordare con il Collega che Le ha risposto prima di me e aggiungere che è auspicabile non rafforzare eventuali pianti della bimba -qualora dovessero esserci- perchè altrimenti creerebbe un inutile condizionamento.
Anche io Le suggerisco di stare serena Lei per prima, perchè i bambini assorbono molto le ansie dei genitori ed in generale il clima che c'è in casa.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Gentile signora,
non credo ci siano dei suggerimenti particolari da dare. Tenga presente che i bambini piccoli leggono ed interpretano il mondo attraverso gli occhi dei genitori e le emozioni che questi fanno trasparire sui loro volti. Detto questo, se lei è tranquilla, siamo già ad un buon punto. Al contrario, inconsciamente, trasmetterà a sua figlia la sua agitazione.
Sua figlia, come tutti i bambini della sua età, piangerà o no, al momento della vaccinazione e per qualche minuto successivo. Il suo compito fondamentale sarà allora quello di rassicurarla sulla situazione e asciugare le sue lacrimucce, senza enfatizzare troppo il momento.
In bocca a lupo a lei ed alla piccolina.
non credo ci siano dei suggerimenti particolari da dare. Tenga presente che i bambini piccoli leggono ed interpretano il mondo attraverso gli occhi dei genitori e le emozioni che questi fanno trasparire sui loro volti. Detto questo, se lei è tranquilla, siamo già ad un buon punto. Al contrario, inconsciamente, trasmetterà a sua figlia la sua agitazione.
Sua figlia, come tutti i bambini della sua età, piangerà o no, al momento della vaccinazione e per qualche minuto successivo. Il suo compito fondamentale sarà allora quello di rassicurarla sulla situazione e asciugare le sue lacrimucce, senza enfatizzare troppo il momento.
In bocca a lupo a lei ed alla piccolina.
Dott.ssa Angela Sarracino
Psicologa - Psicoterapeuta - Sessuologa clinica
www.sipsec.it
[#4]
Ex utente
Ringrazio i gentili Dottori che hanno voluto rispondere alla mia domanda.
Vorrei ringraziare in particolare la Dott.ssa Sarracino per le indicazioni.
Mi ha particolarmente colpito il fatto che i bambini leggono la realtà attraverso gli occhi dei genitori e quindi se il genitore è ansioso anche loro lo diventano.
Nel mio caso particolare l'ansia che mi accompagna è relativa alla "costrizione" fisica cui è sottoposta la bimba e al male fisico che ne segue con la puntura. Ho paura che lei mi veda come chi, anzichè proteggerla, le ha fatto o le ha fatto fare del male.
Come posso superare questo pensiero, se pensiero è il termine giusto?
Grazie
Vorrei ringraziare in particolare la Dott.ssa Sarracino per le indicazioni.
Mi ha particolarmente colpito il fatto che i bambini leggono la realtà attraverso gli occhi dei genitori e quindi se il genitore è ansioso anche loro lo diventano.
Nel mio caso particolare l'ansia che mi accompagna è relativa alla "costrizione" fisica cui è sottoposta la bimba e al male fisico che ne segue con la puntura. Ho paura che lei mi veda come chi, anzichè proteggerla, le ha fatto o le ha fatto fare del male.
Come posso superare questo pensiero, se pensiero è il termine giusto?
Grazie
[#5]
Gentile signora,
sua figlia dimenticherà la vaccinazione già qualche istante dopo averla fatta. Lei ha odiato sua madre per avergliela fatta fare?
Non la veda come una costrizione ma come quello che è nella realtà, ovvero un qualcosa che può evitare a sua figlia di ammalarsi. Io ci vedo solo del bene in questo.
Non ci pensi più tanto, altrimenti non farà altro che ingigantire un evento normale nella vita di ogni individuo.
sua figlia dimenticherà la vaccinazione già qualche istante dopo averla fatta. Lei ha odiato sua madre per avergliela fatta fare?
Non la veda come una costrizione ma come quello che è nella realtà, ovvero un qualcosa che può evitare a sua figlia di ammalarsi. Io ci vedo solo del bene in questo.
Non ci pensi più tanto, altrimenti non farà altro che ingigantire un evento normale nella vita di ogni individuo.
[#6]
>>Come posso superare questo pensiero, se pensiero è il termine giusto?<<
dovrebbe rivolgersi ad un Collega di persona.
>>Ho paura che lei mi veda come chi, anzichè proteggerla, le ha fatto o le ha fatto fare del male.<<
credo sia importante comprendere che è esattamente il contrario visto che le vaccinazioni hanno proprio la funzione di "proteggere" la piccola. Al limite la bambina può "percepire" una madre ansiosa e di conseguenza essere turbata più del necessario.
Quando i bambini sono così piccoli necessitano dei loro genitori per "regolare" gli stati affettivi e la loro emotività, ma se trovano una madre ansiosa che fatica nel contenere i propri di stati d'animo (come nel suo caso), il rischio è proprio quello che sua figlia si possa "sintonizzare" sulle sue paure e percepire quindi come pericolosa una situazione che potrebbe non esserlo.
I bambini pensano un po' in questo modo: "Se la mamma è preoccupata allora significa che devo preoccuparmi anche io".
Al di là di questa situazione, lei come donna pensa di avere difficoltà nell'esprimere la sua rabbia o la sua aggressività oppure si sente in colpa dopo aver espresso tali emozioni?
dovrebbe rivolgersi ad un Collega di persona.
>>Ho paura che lei mi veda come chi, anzichè proteggerla, le ha fatto o le ha fatto fare del male.<<
credo sia importante comprendere che è esattamente il contrario visto che le vaccinazioni hanno proprio la funzione di "proteggere" la piccola. Al limite la bambina può "percepire" una madre ansiosa e di conseguenza essere turbata più del necessario.
Quando i bambini sono così piccoli necessitano dei loro genitori per "regolare" gli stati affettivi e la loro emotività, ma se trovano una madre ansiosa che fatica nel contenere i propri di stati d'animo (come nel suo caso), il rischio è proprio quello che sua figlia si possa "sintonizzare" sulle sue paure e percepire quindi come pericolosa una situazione che potrebbe non esserlo.
I bambini pensano un po' in questo modo: "Se la mamma è preoccupata allora significa che devo preoccuparmi anche io".
Al di là di questa situazione, lei come donna pensa di avere difficoltà nell'esprimere la sua rabbia o la sua aggressività oppure si sente in colpa dopo aver espresso tali emozioni?
[#7]
Gentile Signora,
di concerto con i Colleghi, le dico che i bambini respirano ansie ed umori di noi genitori, soprattutto di noi mamme.
Anche i dolori fisici, le future frustrazioni, sofferenze, tutto quello che lei vorrebbe evitare alla sua piccola, invece le servirà..
Adesso che è piccola, ci sarà lei a tenerla tra le sue braccia, in futuro, speriamo sia talmente forte psichicamente, si terrà in braccio da sola.
Non le eviti i dolori, i dolori servono a crescere, le insegni invece come reagire alle difficoltà della vita, oggi vaccino, domani ben altro
di concerto con i Colleghi, le dico che i bambini respirano ansie ed umori di noi genitori, soprattutto di noi mamme.
Anche i dolori fisici, le future frustrazioni, sofferenze, tutto quello che lei vorrebbe evitare alla sua piccola, invece le servirà..
Adesso che è piccola, ci sarà lei a tenerla tra le sue braccia, in futuro, speriamo sia talmente forte psichicamente, si terrà in braccio da sola.
Non le eviti i dolori, i dolori servono a crescere, le insegni invece come reagire alle difficoltà della vita, oggi vaccino, domani ben altro
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#8]
Ex utente
Gent.me Dott.ssa Sarracino e Dott.ssa Randone,
grazie per il vostro sostegno: avevo appunto bisogno di sapere come un bambino così piccolo vive esperienze del genere e che ruolo assume la madre in questi casi
Sono mamma per la prima volta e cerco di fare il meglio per la mia bimba. Il fatto di non conoscere come funziona la vita psichica di bambini così piccoli, mi spinge ad avere massima cura nelle varie situazioni compresa quella della vaccinazione: l'ho vista talmente piangere e dimenarsi nelle precedenti che temevo ne potesse conseguire un problema nello sviluppo della sua sicurezza.
Se ho capito bene, le situazioni dolorose possono aiutare a crescere il bambino e l'atteggiamento della madre incoraggia vari tipi di reazioni da parte del piccolo. Quindi una madre con un atteggiamento forte e tranquillo potrebbe indurre nel bambino reazioni più positive al dolore rispetto ad una madre preoccupata e ansiosa.
Mi piacerebbe conoscere delle letture che trattano questi preziosi argomenti. Potreste darmi qualche indicazione?
Gent.mo Dott.Del Signore,
mi incuriosisce la sua domanda e vorrei saperne di più. Non penso di avere difficoltà ad esprimere la rabbia e, se dovesse succedere, no, non mi sento in colpa. Forse perchè non si tratta mai di reazioni esagerate. C'è una correlazione tra la gestione della rabbia e il mio timore di vaccinare mia figlia?
grazie per il vostro sostegno: avevo appunto bisogno di sapere come un bambino così piccolo vive esperienze del genere e che ruolo assume la madre in questi casi
Sono mamma per la prima volta e cerco di fare il meglio per la mia bimba. Il fatto di non conoscere come funziona la vita psichica di bambini così piccoli, mi spinge ad avere massima cura nelle varie situazioni compresa quella della vaccinazione: l'ho vista talmente piangere e dimenarsi nelle precedenti che temevo ne potesse conseguire un problema nello sviluppo della sua sicurezza.
Se ho capito bene, le situazioni dolorose possono aiutare a crescere il bambino e l'atteggiamento della madre incoraggia vari tipi di reazioni da parte del piccolo. Quindi una madre con un atteggiamento forte e tranquillo potrebbe indurre nel bambino reazioni più positive al dolore rispetto ad una madre preoccupata e ansiosa.
Mi piacerebbe conoscere delle letture che trattano questi preziosi argomenti. Potreste darmi qualche indicazione?
Gent.mo Dott.Del Signore,
mi incuriosisce la sua domanda e vorrei saperne di più. Non penso di avere difficoltà ad esprimere la rabbia e, se dovesse succedere, no, non mi sento in colpa. Forse perchè non si tratta mai di reazioni esagerate. C'è una correlazione tra la gestione della rabbia e il mio timore di vaccinare mia figlia?
[#9]
"Quindi una madre con un atteggiamento forte e tranquillo potrebbe indurre nel bambino reazioni più positive al dolore rispetto ad una madre preoccupata e ansiosa."
Sì, perchè il bimbo cerca una mamma disponibile e prevedibile e, nei momenti di difficoltà, la mamma forte e saggia che riesca a rassicurarlo e non a spaventarlo ulteriormente.
Ci sono moltissime letture sul tema, soprattutto gli scritti di Bowlby sulla teoria dell'attaccamento o, se preferisce qualcosa di più divulgativo, potrebbe cercare nelle edizioni Erickson.
Es. "Cosa sapere su tuo figlio di due anni" di Lisa Miller
Cordiali saluti,
Sì, perchè il bimbo cerca una mamma disponibile e prevedibile e, nei momenti di difficoltà, la mamma forte e saggia che riesca a rassicurarlo e non a spaventarlo ulteriormente.
Ci sono moltissime letture sul tema, soprattutto gli scritti di Bowlby sulla teoria dell'attaccamento o, se preferisce qualcosa di più divulgativo, potrebbe cercare nelle edizioni Erickson.
Es. "Cosa sapere su tuo figlio di due anni" di Lisa Miller
Cordiali saluti,
[#12]
>>C'è una correlazione tra la gestione della rabbia e il mio timore di vaccinare mia figlia?<<
potrebbe essere un'ipotesi da prendere in considerazione, questo chiaramente con i limiti del consulto a distanza. A volte quando il timore (eccessiva preoccupazione) che l'altro possa subire un danno (come nel caso da lei descritto) potrebbe essere un'indicatore di una difficoltà nel modulare gli affetti negativi che lei ha nei confronti di sua figlia (che tutte la mamme hanno).
potrebbe essere un'ipotesi da prendere in considerazione, questo chiaramente con i limiti del consulto a distanza. A volte quando il timore (eccessiva preoccupazione) che l'altro possa subire un danno (come nel caso da lei descritto) potrebbe essere un'indicatore di una difficoltà nel modulare gli affetti negativi che lei ha nei confronti di sua figlia (che tutte la mamme hanno).
[#13]
Ex utente
Gent.mo Dottore,
grazie per la sua risposta. Mi dà l'occasione di parlare di un aspetto del mio carattere che non mi ha sempre reso le cose facili, insomma.
Io ho sempre avuto questa preoccupazione: nei confronti degli animali soprattutto (gatti e cani, miei principali amici di infanzia), poi nei confronti dei bambini, dei familiari e delle persone care. Da piccola (anche da molto piccola) ho subito delle ospedalizzazioni e sono stata sottoposta a delle terapie un po' invasive. In particolare, ricordo con tristezza il momento dell'iniezione. Ricordo quando ero tenuta e il dolore provato. Ancora oggi appena vedo una siringa mi agito, mi sudano le mani e il cuore inizia a battermi forte. Ho imparato a razionalizzare ma ogni volta che mi capita di dover fare una puntura, ho tutto un rituale da seguire per riuscire a sottopormici.
In sostanza, sono molto sensibile verso gli esseri che soffrono (sono diventata vegetariana per questo) e questa sensibilità mi fa soffrire.
Nel caso specifico, non vorrei mai che mia figlia vivesse male come ho vissuto io anche una semplice punturina.
Può essere questo causa della mia eccessiva preoccupazione? E nel caso, come potrei fare per superare almeno un po' tutto questo?
Grazie per avermi sollecitato a parlare di questo mio aspetto.
grazie per la sua risposta. Mi dà l'occasione di parlare di un aspetto del mio carattere che non mi ha sempre reso le cose facili, insomma.
Io ho sempre avuto questa preoccupazione: nei confronti degli animali soprattutto (gatti e cani, miei principali amici di infanzia), poi nei confronti dei bambini, dei familiari e delle persone care. Da piccola (anche da molto piccola) ho subito delle ospedalizzazioni e sono stata sottoposta a delle terapie un po' invasive. In particolare, ricordo con tristezza il momento dell'iniezione. Ricordo quando ero tenuta e il dolore provato. Ancora oggi appena vedo una siringa mi agito, mi sudano le mani e il cuore inizia a battermi forte. Ho imparato a razionalizzare ma ogni volta che mi capita di dover fare una puntura, ho tutto un rituale da seguire per riuscire a sottopormici.
In sostanza, sono molto sensibile verso gli esseri che soffrono (sono diventata vegetariana per questo) e questa sensibilità mi fa soffrire.
Nel caso specifico, non vorrei mai che mia figlia vivesse male come ho vissuto io anche una semplice punturina.
Può essere questo causa della mia eccessiva preoccupazione? E nel caso, come potrei fare per superare almeno un po' tutto questo?
Grazie per avermi sollecitato a parlare di questo mio aspetto.
[#14]
>>Da piccola (anche da molto piccola) ho subito delle ospedalizzazioni e sono stata sottoposta a delle terapie un po' invasive.<<
le esperienze che descrive possono chiaramente aver influenzato la sua percezione del "rischio", identificandosi appunto con sua figlia.
>>In sostanza, sono molto sensibile verso gli esseri che soffrono (sono diventata vegetariana per questo) e questa sensibilità mi fa soffrire.<<
la sensibilità che descrive forse non le permette di avere le giuste distanze dalle situazioni, se poi parla di "eccessiva preoccupazione" bisognerebbe valutare la componente ansiosa.
>>E nel caso, come potrei fare per superare almeno un po' tutto questo?<<
purtroppo da questa postazione non possiamo elargire suggerimenti, non sarebbe corretto. Credo comunque che una consulenza di persona con un Collega potrebbe aiutarla a comprendere meglio come gestire l'ansia e l'emotività.
le esperienze che descrive possono chiaramente aver influenzato la sua percezione del "rischio", identificandosi appunto con sua figlia.
>>In sostanza, sono molto sensibile verso gli esseri che soffrono (sono diventata vegetariana per questo) e questa sensibilità mi fa soffrire.<<
la sensibilità che descrive forse non le permette di avere le giuste distanze dalle situazioni, se poi parla di "eccessiva preoccupazione" bisognerebbe valutare la componente ansiosa.
>>E nel caso, come potrei fare per superare almeno un po' tutto questo?<<
purtroppo da questa postazione non possiamo elargire suggerimenti, non sarebbe corretto. Credo comunque che una consulenza di persona con un Collega potrebbe aiutarla a comprendere meglio come gestire l'ansia e l'emotività.
Questo consulto ha ricevuto 16 risposte e 2.6k visite dal 01/05/2014.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.