Omosessualità: è possibile guarire?
sono un ormai uomo di 36 anni. Sono gay, lo ho sempre saputo e ho sempre provato attrazione fisica e talvolta mentale solo per persone del mio stesso sesso.
dopo una bellissima storia durata due anni, finita, non credo più nelle relazioni gay, mi sono reso conto che ha ragione chi come la Chiesa dice che non possino funzionare e durare. Non me la sento di iniziare una nuova relazione, ho paura di stare di nuovo benissimo e poi di nuovo tremendamente male come quando è finita... e non ho nessuna intenzione di ripetere questa trafila ogni 4-5 anni.
Vorrei tanto essere etero e condurre una vita normale, con un affetto sincero che solo la Famiglia può dare, e potendo essere me stesso senza dover sempre stare attento a nascondermi e non farmi scoprire.
Della mia omosessualità lo sanno solo i miei genitori ed alcuni amici dell'ambiente, per il resto nessuno.
non ho mai avuto amicizie femminili né provato nessun genere di attrazione, ma leggendo in rete delle terapie riparative mi rendo conto che forse si tratta solo di una sorta di paura che potrei cercare di vincere.
In fin dei conti come faccio a dire che una donna non mi piace se non ho mai provato?
Vorrei provare a fare un'esperienza etero, per vedere se è possibile guarire, pensavo di iscrivermi a qualche sito di incontri.
Inutile dire che l'idea della possibilità di guarire, tramite la terapia riparativa, mi attragga molto, seppure purtroppo io non sia credente.
Sono già in cura da uno psichiatra e da una psicoterapeuta per la depressione e questi problemi che ho scritto, ho provato a parlare anche loro della possibilità di "guarire" ma non sembrano convinti né soprattutto preparati in materia.
dopo una bellissima storia durata due anni, finita, non credo più nelle relazioni gay, mi sono reso conto che ha ragione chi come la Chiesa dice che non possino funzionare e durare. Non me la sento di iniziare una nuova relazione, ho paura di stare di nuovo benissimo e poi di nuovo tremendamente male come quando è finita... e non ho nessuna intenzione di ripetere questa trafila ogni 4-5 anni.
Vorrei tanto essere etero e condurre una vita normale, con un affetto sincero che solo la Famiglia può dare, e potendo essere me stesso senza dover sempre stare attento a nascondermi e non farmi scoprire.
Della mia omosessualità lo sanno solo i miei genitori ed alcuni amici dell'ambiente, per il resto nessuno.
non ho mai avuto amicizie femminili né provato nessun genere di attrazione, ma leggendo in rete delle terapie riparative mi rendo conto che forse si tratta solo di una sorta di paura che potrei cercare di vincere.
In fin dei conti come faccio a dire che una donna non mi piace se non ho mai provato?
Vorrei provare a fare un'esperienza etero, per vedere se è possibile guarire, pensavo di iscrivermi a qualche sito di incontri.
Inutile dire che l'idea della possibilità di guarire, tramite la terapia riparativa, mi attragga molto, seppure purtroppo io non sia credente.
Sono già in cura da uno psichiatra e da una psicoterapeuta per la depressione e questi problemi che ho scritto, ho provato a parlare anche loro della possibilità di "guarire" ma non sembrano convinti né soprattutto preparati in materia.
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente, potrebbe trovare in giro terapeuti disposti a praticare le cosiddette "terapie riparative".
Allo stato attuale, l'Ordine Nazionale ha espresso tre anni fa una posizione molto netta:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1205-l-omosessualita-si-cura-la-posizione-ufficiale-dell-ordine-degli-psicologi.html
Per cui, uno psicoterapeuta che deroghi a queste indicazioni lo fa in netto contrasto con le indicazioni del nostro Ordine Nazionale.
La sua richiesta sembra motivata, più che da un desiderio di modificare il suo orientamento sessuale, da una difficoltà a vivere la sua vita sessuale e di relazione in modo sereno, come se l'orientamento eterosessuale fosse la garanzia di una Famiglia in grado di amarla, sostenerla ed accudirla.
In altre parole, mi sembra in questo momento molto deluso dalla sua ultima relazione, e desideroso di "cambiare tutto".
Che ne pensa?
Allo stato attuale, l'Ordine Nazionale ha espresso tre anni fa una posizione molto netta:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1205-l-omosessualita-si-cura-la-posizione-ufficiale-dell-ordine-degli-psicologi.html
Per cui, uno psicoterapeuta che deroghi a queste indicazioni lo fa in netto contrasto con le indicazioni del nostro Ordine Nazionale.
La sua richiesta sembra motivata, più che da un desiderio di modificare il suo orientamento sessuale, da una difficoltà a vivere la sua vita sessuale e di relazione in modo sereno, come se l'orientamento eterosessuale fosse la garanzia di una Famiglia in grado di amarla, sostenerla ed accudirla.
In altre parole, mi sembra in questo momento molto deluso dalla sua ultima relazione, e desideroso di "cambiare tutto".
Che ne pensa?
[#2]
Utente
si è vero, sono molto deluso da come è finita l'esperienza avuta, molto bella, finita non per volontà mia, e deluso da quello che vedo in giro, cioè relazioni che non durano, evidentemente perché non possono funzionare.
E contemporaneamente sento l'età che avanza e che fa diminuire ogni anno che passa la probabilità di conoscere qualcuno con cui costruire qualcosa di serie insieme.
Mi vedo già vecchio e solo, per quello vorrei correre ai ripari con un matrimonio tradizionale
E contemporaneamente sento l'età che avanza e che fa diminuire ogni anno che passa la probabilità di conoscere qualcuno con cui costruire qualcosa di serie insieme.
Mi vedo già vecchio e solo, per quello vorrei correre ai ripari con un matrimonio tradizionale
[#3]
Psicologo, Psicoterapeuta
Comprendo il suo punto di vista, e mi sembra anche molto comprensibile ed umano il suo dolore.
Crede però che un matrimonio "da compagnia" possa davvero darle quello che lei sta cercando?
A meno che non trovi una persona che la pensi esattamente come lei: in quel caso, un accordo tra adulti consenzienti potrebbe essere utile ad entrambi...
Crede però che un matrimonio "da compagnia" possa davvero darle quello che lei sta cercando?
A meno che non trovi una persona che la pensi esattamente come lei: in quel caso, un accordo tra adulti consenzienti potrebbe essere utile ad entrambi...
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.4k visite dal 29/04/2014.
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