Depressione post-partum
Buongiorno,
sono una giovane mamma di 31 anni che il 12 Ottobre 2012 ha datto alla luce una splendida bambina.
Il parto non è stato facile: episiotomia con ventosa e neanche il post-partum, credo di aver sfiorato più volte la depressione perchè per i primi due mesi di vita di mia figlia dovevo recarmi in ospedale 2 volte alla settimana per le medicazioni e se non avessi avuto l'aiuto di mia madre non sò come avrei fatto.
Vi scrivo perchè a distanza di 18 mesi ormai dal parto mi trovo ad avere degli attacchi di panico soprattutto riguardo alle decisioni che devo prendere per Alice, inizio a sudare freddo e a termare; ho sempre paura di fare scelte sbagliate per lei, forse perchè sono stata fortemente criticata agli inizi della mia maternità: mi hanno persino detto che ero negativa per mia figlia. Vorrei ricevere un'aiuto adeguato per diventare più forte e sicura come mamma e avere la sicurezza necessaria per non farmi abbattere da tali critiche!!! grazie per la vostra disponibilità
sono una giovane mamma di 31 anni che il 12 Ottobre 2012 ha datto alla luce una splendida bambina.
Il parto non è stato facile: episiotomia con ventosa e neanche il post-partum, credo di aver sfiorato più volte la depressione perchè per i primi due mesi di vita di mia figlia dovevo recarmi in ospedale 2 volte alla settimana per le medicazioni e se non avessi avuto l'aiuto di mia madre non sò come avrei fatto.
Vi scrivo perchè a distanza di 18 mesi ormai dal parto mi trovo ad avere degli attacchi di panico soprattutto riguardo alle decisioni che devo prendere per Alice, inizio a sudare freddo e a termare; ho sempre paura di fare scelte sbagliate per lei, forse perchè sono stata fortemente criticata agli inizi della mia maternità: mi hanno persino detto che ero negativa per mia figlia. Vorrei ricevere un'aiuto adeguato per diventare più forte e sicura come mamma e avere la sicurezza necessaria per non farmi abbattere da tali critiche!!! grazie per la vostra disponibilità
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"forse perchè sono stata fortemente criticata agli inizi della mia maternità: mi hanno persino detto che ero negativa per mia figlia."
Gentile signora, a che proposito Le è stato detto quanto riporta? In che senso "negativa"?
Detto questo, è importante anche capire che s'impara a fare la mamma: Lei ha frequentato un corso di accompagnamento alle nascite? Cosa ci dice di Suo marito? Le sta accanto, l'aiuta con Alice?
Gentile signora, a che proposito Le è stato detto quanto riporta? In che senso "negativa"?
Detto questo, è importante anche capire che s'impara a fare la mamma: Lei ha frequentato un corso di accompagnamento alle nascite? Cosa ci dice di Suo marito? Le sta accanto, l'aiuta con Alice?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Ex utente
La definizione "negativa" mi era stata appellata dalla compagna di mio suocero in quanto secondo lei la bambina a neanche quattro mesi doveva andare in braccio con tutti senza neanche piangere, cosa che invece Alice non faceva....e secondo la sopra citata persona era colpa mia, ed era sempre colpa mia se mi era andato via il latte.....mi sono sentita da subito mille occhi addosso....sempre sotto esame!!!!
C'è stato poi il battesimo di Alice: ho chiesto un'aiuto a mio suocero ....aiuto che mi è stato negato perchè a sue parole: " siete in troppi" parlando della mia famiglia e dei miei parenti....così ho gestito l'evento tutto io.....ho battezzato Alice dove volevo io e come volevo io....all'inizio mio marito ha appoggiato mio suocero, poi ha dato ragione a me.
Insomma sbagliavo sempre....ora che Alice ha 18 mesi e parla, canta stà con tutti e sà persino contare fino a 10, va tutto bene e sono tutti orgogliosi, ma mai mezzo complimento alla sottoscritta!
Il corso di preparazione al parto che ho frequentato è stato a mio avviso al quanto approssimativo perchè si è parlato tanto di come affrontare il parto dal punto di vista di cosa fare....ma non si è parlato di cosa o meglio di come ci saremo sentite subito dopo.....
Scrivendo mi accorgo di avere tanta rabbia...
C'è stato poi il battesimo di Alice: ho chiesto un'aiuto a mio suocero ....aiuto che mi è stato negato perchè a sue parole: " siete in troppi" parlando della mia famiglia e dei miei parenti....così ho gestito l'evento tutto io.....ho battezzato Alice dove volevo io e come volevo io....all'inizio mio marito ha appoggiato mio suocero, poi ha dato ragione a me.
Insomma sbagliavo sempre....ora che Alice ha 18 mesi e parla, canta stà con tutti e sà persino contare fino a 10, va tutto bene e sono tutti orgogliosi, ma mai mezzo complimento alla sottoscritta!
Il corso di preparazione al parto che ho frequentato è stato a mio avviso al quanto approssimativo perchè si è parlato tanto di come affrontare il parto dal punto di vista di cosa fare....ma non si è parlato di cosa o meglio di come ci saremo sentite subito dopo.....
Scrivendo mi accorgo di avere tanta rabbia...
[#3]
Gentile signora,
diventare genitori in effetti è ben diverso dall'immaginarlo e soprattutto nel periodo della gravidanza, parto, puerperio, allattamento, ecc... si è molto vulnerabili, perchè è un momento molto stressante nella vita di ogni donna.
E' una buona partenza che Lei riconosca di avere della rabbia non espressa ed è importante che Lei riesca ad esprimerla e a gestirla nella maniera migliore: la rabbia è un' emozione preziosa che può utilizzare come energia per fare qualcosa a Suo vantaggio o a vantaggio della Sua piccolina. Per esempio pensando a fare qualcosa di utile e divertente per se stessa, magari con Suo marito, con le amiche, con Sua figlia, da sola, ecc...
Adesso Lei riconosce di aver fatto un ottimo lavoro con ALice: perchè aspetta i complimenti di Suo suocero? In fondo si è sbagliato a dirLe che non era adeguata e che commetteva errori con Sua figlia.
E comunque le mamme perfette non esistono!
Ma soprattutto è Lei che sta piano piano diventando più sicura con la piccolina. E' chiaro che una bimba non voglia stare con tutti, ma che già abbia la propria figura d'attaccamento, perchè dà retta a tutti i commenti? Questa insicurezza probabilmente viene dal fatto di vivere la nuova esperienza del fare la mamma e quindi il nuovo ruolo... o da altro?
Un aspetto importante che a mio avviso dovrebbe essere trattato anche nei corsi pre-parto è il rientro a casa, perchè molte donne hanno paura del parto, del dolore del parto, ecc..., ma tante altre riferiscono di sentirsi inadeguate a casa, e di avere delle diffcioltà proprio nelle relazioni (es con il partner, suoceri, ecc...).
E' in contatto con altre mamme che ha conosciuto al corso pre-parto e che frequenta anche per confrontarsi?
Io Le suggerirei di chiedere in un consultorio un colloquio psicologico per poter inquadrare meglio la situazione e poter ricevere aiuto, oppure anche presso l'ospedale in cui ha partorito potrebbero darLe indicazioni utili in tal senso.
Cordiali saluti,
diventare genitori in effetti è ben diverso dall'immaginarlo e soprattutto nel periodo della gravidanza, parto, puerperio, allattamento, ecc... si è molto vulnerabili, perchè è un momento molto stressante nella vita di ogni donna.
E' una buona partenza che Lei riconosca di avere della rabbia non espressa ed è importante che Lei riesca ad esprimerla e a gestirla nella maniera migliore: la rabbia è un' emozione preziosa che può utilizzare come energia per fare qualcosa a Suo vantaggio o a vantaggio della Sua piccolina. Per esempio pensando a fare qualcosa di utile e divertente per se stessa, magari con Suo marito, con le amiche, con Sua figlia, da sola, ecc...
Adesso Lei riconosce di aver fatto un ottimo lavoro con ALice: perchè aspetta i complimenti di Suo suocero? In fondo si è sbagliato a dirLe che non era adeguata e che commetteva errori con Sua figlia.
E comunque le mamme perfette non esistono!
Ma soprattutto è Lei che sta piano piano diventando più sicura con la piccolina. E' chiaro che una bimba non voglia stare con tutti, ma che già abbia la propria figura d'attaccamento, perchè dà retta a tutti i commenti? Questa insicurezza probabilmente viene dal fatto di vivere la nuova esperienza del fare la mamma e quindi il nuovo ruolo... o da altro?
Un aspetto importante che a mio avviso dovrebbe essere trattato anche nei corsi pre-parto è il rientro a casa, perchè molte donne hanno paura del parto, del dolore del parto, ecc..., ma tante altre riferiscono di sentirsi inadeguate a casa, e di avere delle diffcioltà proprio nelle relazioni (es con il partner, suoceri, ecc...).
E' in contatto con altre mamme che ha conosciuto al corso pre-parto e che frequenta anche per confrontarsi?
Io Le suggerirei di chiedere in un consultorio un colloquio psicologico per poter inquadrare meglio la situazione e poter ricevere aiuto, oppure anche presso l'ospedale in cui ha partorito potrebbero darLe indicazioni utili in tal senso.
Cordiali saluti,
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.5k visite dal 28/04/2014.
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