Rapporto di coppia: perché non sono serena delle scelte fatte?

Buonasera,
scrivo con la speranza che qualcuno possa aiutarmi a capire ciò che sto provando, visto che da sola non ci riesco. Sono circa 8 anni (ho 26 anni) che vivo una storia a distanza con un ragazzo che abita a circa 200 km da me. La nostra storia è stata ed è ancora splendida, ci vogliamo molto bene, insieme stiamo bene anche se abbiamo due caratteri forti che spesso ci portano a scontrarci (per vere e proprie stupidaggini). I litigi nascono più per causa mia, che ho un carattere nervoso e tormentato.

Per avvicinarmi a lui, l'anno scorso ho frequentato un master in una città vicino alla sua e, quindi, abbiamo convissuto per alcuni mesi (lui abita solo). La convivenza è andata bene ma durante il master ho conosciuto un ragazzo (fidanzato anche lui) con cui un rapporto iniziale di amicizia si è trasformato in qualcosa di più nel corso dei mesi fino a sfociare in un vero e proprio avvicinamento al termine del corso di studi. Ci siamo baciati. Per lui ho provato sensazioni forti, come non mi capitava da anni. C'era confidenza, amicizia, attrazione. Questo ha ovviamente mandato in crisi la mia storia d'amore. Ho confessato il tradimento e il mio ragazzo mi ha lasciato.

Con il mio collega di master ci siamo rivisti ma, per ragioni a me sconosciute, in una serata di confidenze e tenerezze, lui non è riuscito a vivere con me un rapporto completo ed ha attribuito a me la "colpa" di questo. Da allora non ci siamo più visti ma ci siamo sentiti per ancora un po' di tempo. Con il passare dei giorni il mio ragazzo mi mancava sempre più, pensavo solo a lui e a come recuperare il rapporto e l'altro ragazzo mi sembrava sempre più lontano.

Così sono riuscita a fatica a recuperare il rapporto che avevo, ho chiuso con l'altro ragazzo che nonostante belle parole non ha fatto nulla per fermarmi davvero e ora sono molti mesi che vivo di nuovo serenamente la mia storia. Qual è il problema? che non riesco a smettere di pensare al collega, a quello che abbiamo vissuto, al nostro rapporto. insomma mi manca. Lui in questi mesi non mi ha mai cercato direttamente ma so che ogni tanto controlla i miei profili social....cose stupide, che non dovrebbero avere significato per me.

Perché, nonostante sia felice col mio ragazzo e quando ci siamo lasciati mi mancasse da morire e pensassi solo a lui, ora non smetto di pensare all'altro e non riesco ad accantonare quello che è stato? sono innamorata di un altro, anche se non lo vedo e non lo sento da dieci mesi? Qualcuno può aiutarmi a capire?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509 41
Gentile Utente,

sembra che questa storia con un ragazzo che ha incontrato al master sia diventata una ossessione per Lei: razionalmente riesce a capire che lui vuole altro e che sta bene con il Suo attuale ragazzo, ma probabilmente ci sono molte questioni che potrebbe affrontare.

Ad esempio sulla Sua relazione attuale: La rassicura questa storia, ma non Le dà quelle emozioni che invce il collega Le ha saputo dare? E' coinvolgente?

Oppure si tratta di altro ancora, come ad esempio il fatto di non aver "vinto" su questo ragazzo e di esser stata lasciata e non cercata? O altro ancora?

In ogni caso, se questa situazione sta creando difficoltà nella Sua vita e nella voita di relazione, forse potrebbe essere utile per Lei affrontare la questione con uno psicologo di persona.

Che ne pensa?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Grazie della Sua rapida risposta.
Le Sue parole mi fanno riflettere, soprattutto quando Lei chiama "ossessione" il sentimento che provo nei confronti di ciò che è accaduto. Sono d'accordo; non riesco a capire nemmeno io quale sia il reale problema: se la mia relazione attuale, in cui c'è coinvolgimento e tenerezza ma, per ragioni ovvie di tempo trascorso, meno emozioni "travolgenti".

Oppure, se le ragioni del mio pensiero ossessivo stiano nel come è stato troncato il rapporto con il collega: dopo il nostro ultimo, per me inspiegabile, incontro, io gli ho detto che avrei voluto recuperare il mio rapporto d'amore e lui mi ha detto che quello che provava per me era forte, non semplice amicizia, e che io mi stavo rifugiando in una condizione tranquilla per non affrontare un rapporto nuovo.

Ma, di fatto, lui non ha fatto nulla per avvicinarsi a me: non ha parlato di lasciare la sua ragazza veramente, né mi ha più cercato. Questo da un lato mi manda in crisi, per le parole che lui ha usato, per il fatto che questa situazione sia rimasta quasi "sospesa". In più, il fatto che lui non sia riuscito (fisicamente) ad avere un rapporto con me e abbia scaricato la responsabilità su di me, ha scatenato insicurezze e fragilità che non credevo di avere.

La mia relazione di coppia è piena di valore ai miei occhi, perché mi sembra di costruire qualcosa di importante, perché c'è progettualità, ma non capisco come mai passo dei momenti di insoddisfazione e tormento da quando è successo tutto questo.
Avevo già pensato di parlarne con qualcuno ma non saprei a chi rivolgermi, dove cercare...
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509 41
Gentile Utente,

da una parte tutto il quadro potrebbe essere giustificao da una Sua tendenza ansiosa che Le fa rimuginare su molti aspetti della Sua vita,tant'è che appare poco "lucida" su alcune questioni. Ad esempio sul fatto che questo collega abbia cercato di buttare su di Lei la responsabilità per una sua (di lui) defaillance. Che cosa poteva dire questo ragazzo? Ha cercato di buttare il più lontano possibile da sè eventuali responsabilità per proteggere la propria autostima e il senso di padronanza. Come mai Lei ci casca? Come mai non ne prende le distanze?

Lui non ha più fatto nulla per avvicinarsi a Lei? Evidentemente cercava solo sesso nella storia con Lei, mentre da parte Sua c'era qualcosa di più, forse.

Sarebbe utile una valutazione da uno psicologo psicoterapeuta, magari può cercare presso il consultorio, perchè a me sembra -con i limiti della distanza- che ci sia una componente ansiosa che Le crea questi problemi.

Cordiali saluti,
[#4]
Utente
Utente
Grazie per i Suoi consigli, le Sue parole mi fanno vedere le cose da una prospettiva più serena. Proverò a seguire il Suo consiglio di consultare uno psicologo.

Cordiali saluti