Psicoterapia breve strategica

Buongiorno a tutti voi....Vi spiego un attimo la mia situazione, cosicché posiate se volete darmi un consiglio. Ho 42 anni e da agosto 2012 sono in cura da uno psichiatra perché era sorta in me la paura, l'ossessione del fatto che un giorno moriremo. Questo doc mi causava angoscia, tristezza, demotivazione, pianti ..Compulsioni in ogni attimo della giornata. Il tutto fu scaturito dal fatto che alla mia bimba diagnosticarono il diabete mellito. Comunque di questa paura ne soffri la prima volta a 23 anni quando mori di tumore quella sarebbe dovuta diventare la mia futura suocera! Ad agosto 2012 vado dallo psichiatra il quale mi prescrive il seropram...Partendo naturalmente da poche gocce...Passano i mesi, ci sono giorni in cui sto bene e altri in cui sto male. Lui mi dice nelle sedute che la fede mi deve aiutare, perché cmq dopo la morte la vita continua...Andavo da lui una volta al mese. Arriviamo a luglio 2013 e vedendo che la mia ossessione non era del tutto scomparsa ( anche se stavo bene al 70 per cento) decise di aumentare le gocce. Da li sono sempre andata a migliorare ulteriormente...E ad oggi devo dire di essere rinata...Ho accettato il diabete di mia figlia , faccio progetti per il futuro, insomma sono allegra. Nonostante cio durante il giorno quel pensiero ritorna ed io ho imparato a focalizzare l'attenzione su un anziano signore di 104 anni visto su un giornale. Il problema è che io non sono ancora riuscita ad accetytare il fatto che la morte colpirà tutti..Non riesco ad accettarlo..Cosi ho deciso di affidarmi alla terapia breve strategica..Lunedi devo prendere appuntamento da una psicoterapeuta della scuola di Nardone..Cosa mi dite? Ne usciro del tutto? Avete avuto casi simili? Grazie a tutti
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Dr. Francesco Mori Psicoterapeuta, Psicologo 1.2k 33
Gentile Signora,
come ho più volte scritto rispetto a consulti simili, non credo sia tanto la "tecnica" terapeutica ad essere fondamentale, quanto piuttosto la qualità del professionista ed il tipo di relazione che si instaura tra lui e la persona che richiede il consulto.
Quindi la psicoterapia breve strategica va benissimo.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
gentile signora alla domanda "ne uscirò del tutto" nessuno può rispondere dal momento in cui le risposte alla terapia variano tra gli individui poichè influenzate da aspettative, resistenze, complicità con il terapeuta, risposte del contesto ai cambiamenti del paziente e così via. Detto questo per i disturbi ossessivi la terapia breve strategica è particolarmente indicata.
le consiglio, per i suoi dubbi ossessivi questa lettura
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3715-la-rimuginazione-ossessiva-come-risolverla.html
e questa
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3607-e-la-lotta-contro-l-ansia-che-crea-ansia.html
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile Signora,
da una parte abbiamo il disturbo ossessivo, che ingombra la mente e a periodi si accentua e in altri si attenua.
Dall' altra abbiamo il "contenuto" di questo pensiero ossessivo; per capirci, il contenuto attuale non riguarda ad es. il controllare continuamente se ha chiuso il gas o no, bensì un evento della vita - la morte - che di per sè provoca in tutti i viventi una certa inquietudine, e che solamente attraverso una prolungata elaborazione noi umani siamo in grado di accettare.
Intendo dire che, sì, c'è un disturbo che senz'altro va curato e concordo sull'efficacia della terapia strategica; ma c'è anche un'inquietudine umana di fronte alla morte che non va definita necessariamente come malattia.
Saluti cari.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Gentlissima Dottoressa Brunialti, lei afferma che il genere umano è terrorizzato quando si trova di fronte al argomento morte..Allora mi chiedo il perché , alcune persone a cui ho fatto la domanda " Cosa ne pensi del fatto che un giorno moriremo?" ( e questa domanda l'ho fatta anche a persone anziane) , tutti mi hanno risposto: Non provo niente! Le ripeto che quel pensiero non è più ossessivo come lo era un tempo..In tutta la giornata ci posso pensare mezz'ora a dire tanto! Prima ci pensavo in maniera fissa! Però vorrei arrivare a pensarci con distacco , come le persone normali...ps Ntauralmente voglio almeno per ora continuare con la terapia farmacologica, perché è grazie ad essa se ora sto bene quasi completamente!
Mi è venuta in mente una frase di mio marito al quale chiesi quseta cosa, se lui ci pensava..Mi rispose..Se morirò da giovane ritroverò i miei cari, se morirò da vecchio , meglio perché avrò vissuto tutta la mia vita...
Aspetto delle risposte...
ps E' la visione distorta che ho della morte , che mi impedisce di accettarla, come parte della vita?
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Capisco quanto Lei dice! Effettivamente parlando con le persone molto anziane la frase ricorrente è "Quando è l'ora bisogna andare". Eppure quando se ne va la compagna di stanza (ad es. in una residenza x anziani) l'altra frase detta sottovoce è "Meglio a lei che a me"...
Che il genere umano sia "terrorizzato" di fronte alla morte non lo ho detto perchè non lo penso, ho però usato il termine INQUIETUDINE, che va elaborata.
Con altre parole riformulo quanto ho precedentemente scritto: mi sembra (x quello che si può capire a distanza attraverso semplici parole reciproche) che nella situazione che Lei ci presenta ci siano tratti ossessivi che si sposano con problematiche esistenziali non eludibili.
Di più potrà dirLe de visu il/la Suo/a nuovo/a terapeuta che incontrerà a breve.
Saluti cari.
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Utente
Utente
Dottoressa, secondo lei con la terapia riuscirò ad accettare l'inevitabilità della morte? Riuscirò a pensarci diciamo con più tranquillità? Tra l'altro sono 15 giorni che è venuta a mancare una mia cara zia..L'ho assisttita in rianimazione con tranquillità, ma ora è una settimana che mi risento apatica! Ed io ho sempre paura sia quella paura della morte..Grazie e mi scusi se la stresso
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
"L'ho assistita in rianimazione con tranquillità, ma ora mi risento apatica"
Vede che nonostante tutti i suoi "pensieri" è riuscita a fare una cosa a cui teneva o di cui c'era necessità! Ma è anche normale che il contatto ravvicinato con la morte provoche sentimenti e reazioni emotive in noi umani. Ognuno con le proprie caratteristiche.
Di più potrà costruire assieme con il/la Suo/a nuovo/a terapeuta che incontrerà a breve.
Saluti cari.
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Utente
Utente
Gentlissima Dottoressa, la ringrazio tantissimo di aver risposto alle mie ansie...
Volevo dirle che il 17 maggio ho il mio primo appuntamento con una psicoterapeuta specialista in terapia breve strategica.
Lei mi ha detto che la mia è un inquetitudine umana , però non mi ha risposto!
Pensa che con la terapia riuscirò a vedere il fatto che un giorno moriremo con un altra visione?
Perché la mia è una visione distorta della realtà, in quanto tutti dobbiamo morire, ma la gente non ci pensa oppures e ci pensa lo fa con un altro pensiero rispetto al mio!
Mi piacerebbe avere anche un'opinione dal DOTTOR RUSCONI!
Grazie
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Dal senso di urgenza e insistenza che traspare dalle sue domande sembra che non sia ancora riuscita a uscire dal suo disturbo ossessivo. Anche il gran numero di richieste di consulto che ha inserito qui è un altro segno in tal senso.

La TBS è molto adatta per i disturbi ossessivi, ma il paziente dev'essere motivato e diligente nell'eseguire i compiti assegnati, altrimenti le prospettive di miglioramento sono scarse.

L'ossessività è un "vizio di forma", ossia induce la persona a concentrarsi sui contenuti delle sue ossessioni facendole perdere di vista il meccanismo sottostante. In altre parole lei non deve risolvere solo la paura della morte, perché un domani potrebbe ripresentarsi un altro tipo di paura. Deve invece, con l'aiuto dalla psicoterapia, sconfiggere quel meccanismo che la obbliga a preoccuparsi di cose a cui, come sottolinea, la maggior parte delle persone non fa caso.

Occhio però che continuare a inserire richieste qui rischia di alimentare le sue ossessioni, non di ridurgliele.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
Buongiorno dottore Santonocito...Sono stata bene per tanti tanti mesi , ma la maorte di mia zia improvvisa, mi ha rimesso davanti al problema " Morte"..L'ho assistita in rianimaizone per dieci giorni e le assicuro che stavo bene...Probabilmente però a distanza di 15 gg dalla sua morte e il cambio di stagione hanno fatto si che il problema sia ritornato in superficie.
A questo punto penso che dovevo affiancare da subito alla terapia farmacologia la tbs.
Bhe spero di essere ancora in tempo!
Dottore io sono motivata a fare la terapia breve cosi come sarò costante negli esercizi che mi verranno dati...
Se fosse stato per me l'avrei fatta subito, invece il mio psichiatra me l'ha sempre sconsigliata...Non capisco il perché visto che tutti la fanno ...
Adesso sono convinta...I farmaci aiutano nel momento in cui staimo male, ma poi è il nostro pensiero che va cambiato , altrimenti rischiamo di essere dipendenti per tutta la vita da una pasticca...
Mi faccia sapere cosa ne pensa
Grazie
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Ne penso ciò che ha ben espresso lei stessa:

>>> Sono stata bene per tanti tanti mesi , ma la maorte di mia zia improvvisa, mi ha rimesso davanti al problema " Morte"
>>>

Questo significa che lei non ha superato il suo problema. Altrimenti la perdita di una persona cara l'avrebbe rattristata, ma non l'avrebbe fatta ricadere nell'ansia.

I farmaci possono aiutare, e molto, ma se la persona non arriva a riorganizzare e rimettere ordine fra idee, percezioni ed emozioni può essere difficile superare problemi tenaci come le ossessioni. E questa riorganizzazione a volte è difficile farla solo con i farmaci.
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Utente
Utente
Grazie dottore, vorrei poterle far sapere come andrà con la tbs..Il primo appuntamneto ce l'ho il 17 maggio..Non vedo l'ora di iniziare questo percorso, che sono sicura mi fortificherà !! Cari saluti
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Utente
Utente
Gentilissimo Dottor Santocito , vorrei ringraziarla ....Ho seguito il suo consiglio di percorrere la strada della terapia breve strategica per la mia paura ossessione della morte e oggi posso dire di stare veramente bene. Il primo incontro l'ho fatto a maggio 2014..Ho trovato una dottoressa della scuola di Nardone , veramente brava, con cui interagisco molto volentieri , lei è disponibile , mi ah insegnato delle tecniche per far si che appena alla mente arriva il pensiero io lo respinga. Mi ha sempre detto che non è importante quante volte il pensiero arriva, ma mandarlo indietro cosicchè poi piano piano esso non arriverà più...Vado da lei poco , perché mi ha spiegato che devo fare gli esercizi e ci vuole del tempo..La prossima seduta che sarà la settima ce l'ho alla fine di gennaio. ...Aveva ragione lei dottore quando mi diceva che il farmaco da solo non avrebbe risolto il mio problema alla base....Ci vogliono gli strumenti per fortificarci , anche perché non si può prendere un farmaco a vita...Cari saluti e grazie di nuovo
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Bene, sono contento che stia riuscendo ad arrivare a capo del problema.

Un saluto
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Utente
Utente
Carissimi dottori , vorrei avere da voi una delucidazione.....La psicologa mi ha detto che le famose 10 sedutes ervono a lei per vedere se la persona reagisce bene a questo tipo di terapia, ma che cmq di solito se nefanno altre....Le mie domande sono..In base alla vostra grande esperienza...
1) Per le ossessioni quante sedute vengono fatte in media? Cioè c'è un max?
2) A maggio dovrò fare la mia ottava seduta...L'unica cosa è che la dottoressa mi fa andare molto poco...L'ultima volta sono andata a gennaio....E' una tecnica propria della tbs?
Ps Vi ringrazio tutti , dicendovi ancora una volta che grazie alla psicoterapia sto arrivando veramente alla soluzione del mio problema....
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
<<grazie alla psicoterapia sto arrivando veramente alla soluzione del mio problema....<<

E dunque, perchè si tormenta? Perchè chiede a noi e non alla sua terapeuta?
La risposta alla 2) è:<<Vado da lei poco , perché mi ha spiegato che devo fare gli esercizi e ci vuole del tempo<< #13

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Certamente ci fa piacere dopo due mesi ricevere sue positive notizie, ma queste domande sembrano mettere in dubbio la fiducia verso la propria terapeuta, che certamente sa quello che fa considerato che Lei sta molto meglio.

E dunque se rispondessi nutrirei questo Suo sguardo dubitante/controllante.

Buona prosecuzione della terapia.





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Utente
Utente
Gentilissima Dottoressa, forse da questo mio messaggio si evince che io non ho fiducia nella mia psicoterapeuta, invece ho piena fiducia di lei e grande stima....La mia era solo una domanda....Comunque ha ragione lei....Devo sempre fare riferimento a lei per qualsiasi dubbio arrivi alla mia mente...

Con grande stima la saluto!
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Grazie.

Saluti cordiali!


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