Un mese fa però si è ripresentato
Gentile dottore, mio fratello ha 20 anni qualche anno fa ha avuto un episodio di panico, poi più nulla, un mese fa però si è ripresentato.e ce ne aspettiamo altri a breve, perchè il suo umore è sempre basso, non sembra abbia voglia di reagire, ne in bene ne in male,non si gode la vita ed è sempre pessimista, per qualsiasi cosa, è sempre stato pessimista ma ora è veramente al limite.siamo molto preoccupati e da tempo lo spingiamo verso uno specialista,lui però ha sempre rifiutato, non volendo ammettere il problema.
ora però si è finalemnte deciso e inizierà a cercare la causa del malessere che ormai si trascina da anni.
vorrei sapere a tale scopo a cosa andiamo incontro, gli esami che dovrà affrontare e il modo migliore per stargli accanto in questo cammino.
e soprattutto come posso aiutarlo nel migliore dei modi nel caso si ripresenti un altro attacco.
infine vorrei sapere sè sempre necessario l'uso dei farmaci.
ringraziando porgo distinti saluti.
ora però si è finalemnte deciso e inizierà a cercare la causa del malessere che ormai si trascina da anni.
vorrei sapere a tale scopo a cosa andiamo incontro, gli esami che dovrà affrontare e il modo migliore per stargli accanto in questo cammino.
e soprattutto come posso aiutarlo nel migliore dei modi nel caso si ripresenti un altro attacco.
infine vorrei sapere sè sempre necessario l'uso dei farmaci.
ringraziando porgo distinti saluti.
[#1]
Gentile Utente
comprendo la sua preoccupazione, non è semplice comprendere quale sia la cosa da fare davanti a problemi come questo.
Da ciò che racconta sembrerebbero presenti sia sintomi della sfera ansiosa che di quella depressiva.
Intanto mi sembra che riconoscendo l'esistenza di un problema che chiede di essere affrontato abbiate fatto già il primo passo nella giusta direzione.
La prima cosa da fare a questo punto sarebbe informare il medico di base sulla situazione e chiedere che vengano eseguiti tutti gli esami specifici al fine di escludere la presenza di cause mediche.
In secondo luogo sarebbe auspicabile un approfondimento psichiatrico attraverso il quale suo fratello potrebbe ricevere un trattamento psicofarmacologico che lo aiuti a superare la fase acuta.
Successivamente sarebbe indicata una consulenza psicologica che nel tempo lo aiuti a comprendere da cosa scaturiscono queste difficoltà e lo aiuti nella gestione dei sintomi.
Ci faccia sapere.
Cordiali saluti
comprendo la sua preoccupazione, non è semplice comprendere quale sia la cosa da fare davanti a problemi come questo.
Da ciò che racconta sembrerebbero presenti sia sintomi della sfera ansiosa che di quella depressiva.
Intanto mi sembra che riconoscendo l'esistenza di un problema che chiede di essere affrontato abbiate fatto già il primo passo nella giusta direzione.
La prima cosa da fare a questo punto sarebbe informare il medico di base sulla situazione e chiedere che vengano eseguiti tutti gli esami specifici al fine di escludere la presenza di cause mediche.
In secondo luogo sarebbe auspicabile un approfondimento psichiatrico attraverso il quale suo fratello potrebbe ricevere un trattamento psicofarmacologico che lo aiuti a superare la fase acuta.
Successivamente sarebbe indicata una consulenza psicologica che nel tempo lo aiuti a comprendere da cosa scaturiscono queste difficoltà e lo aiuti nella gestione dei sintomi.
Ci faccia sapere.
Cordiali saluti
Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense
[#2]
Gentile Utente,
anche io concordo con i suggerimenti della Dottoressa Sussarellu, così come vedo molto positiva la consapevolezza che si evince dalla sua mail circa la necessità di andare a fondo relativamente al problema
Il percorso potrebbe non essere semplice, per cui suo fratello trarrà sicuramente vantaggio dall'avere accanto una persona attenta come lei. Nel trattamento terapeutico dei disturbi d'ansia, in prospettiva cognitivo-comportamentale, è comunque compreso il coinvolgimento attivo dei familiari del paziente
Con i migliori auguri
anche io concordo con i suggerimenti della Dottoressa Sussarellu, così come vedo molto positiva la consapevolezza che si evince dalla sua mail circa la necessità di andare a fondo relativamente al problema
Il percorso potrebbe non essere semplice, per cui suo fratello trarrà sicuramente vantaggio dall'avere accanto una persona attenta come lei. Nel trattamento terapeutico dei disturbi d'ansia, in prospettiva cognitivo-comportamentale, è comunque compreso il coinvolgimento attivo dei familiari del paziente
Con i migliori auguri
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.3k visite dal 16/07/2008.
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