Ansia depressione e mancanza di voglia di vivere
Salve
Sono un ragazzo di 25 anni e da 5/6 anni "vivo" la mia vita nascosto dietro le mie ansie profonde paure di essere diverso di impazzire...che nessuno riesca a capire il mio stato d animo...tutto cominció con una storia che mi ha completamente assorbito le forze mi ha allontanato dalla mia famiglia e dagli affetti e mi ha portato a provocare un incidente quasi mortale per riuscire ad uscirne...sono stato in coma e costretto a stare in casa per piu di un anno lontano da amici solo nel nido della mia famiglia e della mia ormai ex ragazza...ho seguito un percorso medicinale di piu di 3 anni con risultati soddisfacenti affiancato alla psicoterapia di gruppo ma da gennaio ho dovuto interrompere la cura farmacologica e da allora ho ricominciato ad avere le solite paure ansie incertezze autostima sotto i piedi paura di impazzire e finire in una clinica psichiatrica...non cè un solo momento nella giornata di tranquillità e pace interiore sempre in attesa del prossimo attacco e neanche la mia attuale ragazza ormai riesce a tranquillizzarmi anzi di contro sono io che ho provato in tutti i modi ad allontanarla da me per potermi autoflagellare e rimanere chiuso in casa...ora ho davvero paura di non uscirne piu...da gennaio sto provando 6 fiori di bach ma non riesco a trovare davvero giovamento cosa posso fare?
Sono un ragazzo di 25 anni e da 5/6 anni "vivo" la mia vita nascosto dietro le mie ansie profonde paure di essere diverso di impazzire...che nessuno riesca a capire il mio stato d animo...tutto cominció con una storia che mi ha completamente assorbito le forze mi ha allontanato dalla mia famiglia e dagli affetti e mi ha portato a provocare un incidente quasi mortale per riuscire ad uscirne...sono stato in coma e costretto a stare in casa per piu di un anno lontano da amici solo nel nido della mia famiglia e della mia ormai ex ragazza...ho seguito un percorso medicinale di piu di 3 anni con risultati soddisfacenti affiancato alla psicoterapia di gruppo ma da gennaio ho dovuto interrompere la cura farmacologica e da allora ho ricominciato ad avere le solite paure ansie incertezze autostima sotto i piedi paura di impazzire e finire in una clinica psichiatrica...non cè un solo momento nella giornata di tranquillità e pace interiore sempre in attesa del prossimo attacco e neanche la mia attuale ragazza ormai riesce a tranquillizzarmi anzi di contro sono io che ho provato in tutti i modi ad allontanarla da me per potermi autoflagellare e rimanere chiuso in casa...ora ho davvero paura di non uscirne piu...da gennaio sto provando 6 fiori di bach ma non riesco a trovare davvero giovamento cosa posso fare?
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Gentile Utente,
per risponderle devo chiederle alcune cose che non sono chiare dal suo racconto.
Ci può dire che diagnosi ha ricevuto prima di iniziare la terapia farmacologica e il percorso di gruppo?
Quest'ultimo è ancora in svolgimento?
Che farmaci ha assunto?
Come mai ha smesso di prenderli?
per risponderle devo chiederle alcune cose che non sono chiare dal suo racconto.
Ci può dire che diagnosi ha ricevuto prima di iniziare la terapia farmacologica e il percorso di gruppo?
Quest'ultimo è ancora in svolgimento?
Che farmaci ha assunto?
Come mai ha smesso di prenderli?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Utente
Salve dottoressa
Mi è stata diagnosticaa una semplice sindrome ansioso depressiva ma che lo psichiatra diceva facilmente superabile con la crescita...ho fatto 3 anni di cura con venlafaxina fino a 150mg e al bisogno tavor 1mg...a gennaio ho dovuto interrompere su consiglio dello stesso paichiatra e anche per mia volontà scalando progressivamente il dosaggio fino a 37.5 mg...ma gia nella scalata ho iniziato ad avvertire i primi sintomi negativi panico nausea giamenti di testa e sperando che fossero solo momentanei ho continuato ma ora pur continuando la psicoterapia di gruppo mi sento senza un terreno sotto i piedi iniziando a dubitare sull amore nei confronti della mia ragazza, sulla mia famiglia, sul voler davvero continuare l università ecc confusione su confusione
Mi è stata diagnosticaa una semplice sindrome ansioso depressiva ma che lo psichiatra diceva facilmente superabile con la crescita...ho fatto 3 anni di cura con venlafaxina fino a 150mg e al bisogno tavor 1mg...a gennaio ho dovuto interrompere su consiglio dello stesso paichiatra e anche per mia volontà scalando progressivamente il dosaggio fino a 37.5 mg...ma gia nella scalata ho iniziato ad avvertire i primi sintomi negativi panico nausea giamenti di testa e sperando che fossero solo momentanei ho continuato ma ora pur continuando la psicoterapia di gruppo mi sento senza un terreno sotto i piedi iniziando a dubitare sull amore nei confronti della mia ragazza, sulla mia famiglia, sul voler davvero continuare l università ecc confusione su confusione
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Probabilmente oltre alla terapia farmacologica sarebbe stato opportuno che lei effettuasse un percorso di psicoterapia individuale fin dall'inizio. Se ora che sta scalando i farmaci sente il ritorno di tutta una serie di sintomi d'ansia sia fisici che psichici si può infatti ipotizzare che i farmaci non abbiano affatto risolto il suo problema, ma che l'abbiano più che altro "tamponato" fino a quando li ha assunti.
Come si trova nel contesto della terapia di gruppo?
Fate sedute settimanali?
Non le è stata prospettata la possibilità o l'opportunità di seguire un percorso individuale?
Come si trova nel contesto della terapia di gruppo?
Fate sedute settimanali?
Non le è stata prospettata la possibilità o l'opportunità di seguire un percorso individuale?
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Utente
Il gruppo si riunisce due volte al mese e so che questa cosa è pesante perche a volte vivi nell attesa di quel giorno...peró devo anche dire che da 3 anni a questa parte ho capito tante cose di me che non sapevo e conosciuto tantissime storie che a me potevano sembrare surreali..il medico che gestisce il gruppo e che è parte del gruppo stesso dice che sto demolendo il mio io e sto cercando di ricostruire tutto e che quindi è normale il mio stare cosi ma sinceramente ora senza farmaci mi sento completamente nudo e sembra quasi che io non avessi mai osservato il modo prima di adesso e questa cosa mi ha atto crollare tutte le certezze possibili
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E' sicuramente positivo che lei abbia compreso molte cose di sè stesso e delle altre persone che ha conosciuto in quel contesto, ma probabilmente due sedute mensili di gruppo sono un intervento limitato.
Dove si svolge la terapia? In una struttura pubblica?
Il medico che gestisce la terapia farmacologica è lo stesso che conduce il gruppo?
Dove si svolge la terapia? In una struttura pubblica?
Il medico che gestisce la terapia farmacologica è lo stesso che conduce il gruppo?
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Probabilmente non è un medico, ma uno psicologo psicoterapeuta.
A mio avviso dovrebbe far presente con più decisione che si sta sentendo davvero molto male e che si sente "scoperto" senza prendere farmaci in questo periodo.
Considerando che la terapia di gruppo sta proseguendo da anni ma lei si trova ancora nella situazione che descrive il mio consiglio è quello di chiedere se c'è la possibilità di essere seguito individualmente in quella stessa struttura o di rivolgersi altrove, se questo non fosse possibile.
A mio avviso dovrebbe far presente con più decisione che si sta sentendo davvero molto male e che si sente "scoperto" senza prendere farmaci in questo periodo.
Considerando che la terapia di gruppo sta proseguendo da anni ma lei si trova ancora nella situazione che descrive il mio consiglio è quello di chiedere se c'è la possibilità di essere seguito individualmente in quella stessa struttura o di rivolgersi altrove, se questo non fosse possibile.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.1k visite dal 22/04/2014.
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