Mi sento strano per questa cosa
Salve a tutti,sono un ragazzo di 19 anni. Premetto che frequento uno psicoterapeuta da 3 anni per problemi legati ad ansia e depressione. Sono figlio unico e ho 2 cugine e 2 cugini,più gli zii e i nonni.
Ecco,da qualche settimana mi sono ricordato che mia madre ha un cugino che a sua volta ha 2 figli (uno di 12 anni,l'altro di 10). Informandomi su internet ho scoperto che lui è mio cugino di secondo grado mentre i suoi figli sono miei cugini di terzo grado. Ecco,io loro li avrò visti 2 volte in vita mia,e quando avevo 14 anni,quindi quando erano molto piccoli (e anch'io lo ero). L'unica cosa è che loro,anche se sono nati nella mia città,si sono trasferiti in una a 50 km dalla mia. Io da quando mi sono ricordato della loro esistenza li voglio rivedere. Io poi ho molta simpatia per i bambini e ci so anche fare con loro (sono un giocatore e allenatore di calcio,e alleno bambini dagli 8 ai 10 anni,e anche ragazzi dai 14 ai 17). Faccio pure l'animatore in un campo estivo. Ecco,ho anche scoperto che loro giocano entrambi a calcio,quindi abbiamo anche qualcosa in comune (mi piacerebbe vedere come giocano e nel caso dargli qualche consiglio). Ho parlato di questa mia voglia di incontrarli con il mio psicoterapeuta,e dopo avermi chiesto che cosa ci vedo in loro,ho notato (da un paio di loro foto che ha mia madre) che hanno delle caratteristiche fisiche che avevo anch'io quando avevo la loro età (occhi,capelli),mentre la faccia è simile a quella di un ragazzino di 13 anni a cui voglio veramente tanto bene (ne ho parlato nel mio consulto "paura pressante e immotivata"). Aggiungendo il fatto che sono anche miei parenti,mi sono subito affezionato tantissimo a loro. L'unica cosa che non ho raccontato al mio psicoterapeuta è che mia madre non capisce perché io voglia vederli,ma anche se volesse,io non saprei come chiederlo ai loro genitori (come ho scritto prima,loro padre è mio cugino di secondo grado). Poi abbiamo già litigato alcune volte,lei proprio si arrabbia perché dice che non è una cosa normale "che un diciannovenne voglia frequentare ragazzi più piccoli di lui,non importa se sono suoi parenti o no".
A maggio li vedrò per un pranzo di famiglia,ma dopo non so per quanto tempo non li vedrò più. Sono veramente confuso,mi è venuta anche l'ansia per quando li vedrò perché ho paura che ogni mio comportamento sia considerato appunto "strano" anche da loro..
Ecco,da qualche settimana mi sono ricordato che mia madre ha un cugino che a sua volta ha 2 figli (uno di 12 anni,l'altro di 10). Informandomi su internet ho scoperto che lui è mio cugino di secondo grado mentre i suoi figli sono miei cugini di terzo grado. Ecco,io loro li avrò visti 2 volte in vita mia,e quando avevo 14 anni,quindi quando erano molto piccoli (e anch'io lo ero). L'unica cosa è che loro,anche se sono nati nella mia città,si sono trasferiti in una a 50 km dalla mia. Io da quando mi sono ricordato della loro esistenza li voglio rivedere. Io poi ho molta simpatia per i bambini e ci so anche fare con loro (sono un giocatore e allenatore di calcio,e alleno bambini dagli 8 ai 10 anni,e anche ragazzi dai 14 ai 17). Faccio pure l'animatore in un campo estivo. Ecco,ho anche scoperto che loro giocano entrambi a calcio,quindi abbiamo anche qualcosa in comune (mi piacerebbe vedere come giocano e nel caso dargli qualche consiglio). Ho parlato di questa mia voglia di incontrarli con il mio psicoterapeuta,e dopo avermi chiesto che cosa ci vedo in loro,ho notato (da un paio di loro foto che ha mia madre) che hanno delle caratteristiche fisiche che avevo anch'io quando avevo la loro età (occhi,capelli),mentre la faccia è simile a quella di un ragazzino di 13 anni a cui voglio veramente tanto bene (ne ho parlato nel mio consulto "paura pressante e immotivata"). Aggiungendo il fatto che sono anche miei parenti,mi sono subito affezionato tantissimo a loro. L'unica cosa che non ho raccontato al mio psicoterapeuta è che mia madre non capisce perché io voglia vederli,ma anche se volesse,io non saprei come chiederlo ai loro genitori (come ho scritto prima,loro padre è mio cugino di secondo grado). Poi abbiamo già litigato alcune volte,lei proprio si arrabbia perché dice che non è una cosa normale "che un diciannovenne voglia frequentare ragazzi più piccoli di lui,non importa se sono suoi parenti o no".
A maggio li vedrò per un pranzo di famiglia,ma dopo non so per quanto tempo non li vedrò più. Sono veramente confuso,mi è venuta anche l'ansia per quando li vedrò perché ho paura che ogni mio comportamento sia considerato appunto "strano" anche da loro..
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Gentile Utente,
comprendo il Suo stati d'animo e , dato che sta già usufruendo di una psicoterapia, mi sentirei di consigliarLe di ri- parlare alla Sua terapeuta di questa Suo improvviso desiderio di rivedere i suoi parenti, dei suoi timori di essere considerato "strano", del rapporto con sua madre. Mi rendo conto che, se ci scrive, è perchè desidererebbe delle risposte magari "diverse". Ma onde evitare di creare in Lei ancor più pensieri confusi e timori Le consiglierei pazienza. Pazienza di arrivare a delle risposte attraverso il percorso che già sta attuando.
Cordiali saluti e tanti auguri.
comprendo il Suo stati d'animo e , dato che sta già usufruendo di una psicoterapia, mi sentirei di consigliarLe di ri- parlare alla Sua terapeuta di questa Suo improvviso desiderio di rivedere i suoi parenti, dei suoi timori di essere considerato "strano", del rapporto con sua madre. Mi rendo conto che, se ci scrive, è perchè desidererebbe delle risposte magari "diverse". Ma onde evitare di creare in Lei ancor più pensieri confusi e timori Le consiglierei pazienza. Pazienza di arrivare a delle risposte attraverso il percorso che già sta attuando.
Cordiali saluti e tanti auguri.
Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino
[#2]
>>L'unica cosa che non ho raccontato al mio psicoterapeuta è che mia madre non capisce perché io voglia vederli..<<
come mai non ha raccontato questa cosa al suo psicoterapeuta?
Perché sente il bisogno di cercare delle conferme on-line pur essendo in terapia?
Come vanno le sue relazioni affettive, sentimentali, sessuali?
I suoi pensieri potrebbero essere il frutto di una ossessione o di un "desiderio riparativo", visto che vede delle parti di se in questi bambini. I suoi pensieri infatti sembrano legati ad un'identificazione genitoriale.
Da piccolo ha sperimentato delle carenze affettive da parte dei suoi genitori?
come mai non ha raccontato questa cosa al suo psicoterapeuta?
Perché sente il bisogno di cercare delle conferme on-line pur essendo in terapia?
Come vanno le sue relazioni affettive, sentimentali, sessuali?
I suoi pensieri potrebbero essere il frutto di una ossessione o di un "desiderio riparativo", visto che vede delle parti di se in questi bambini. I suoi pensieri infatti sembrano legati ad un'identificazione genitoriale.
Da piccolo ha sperimentato delle carenze affettive da parte dei suoi genitori?
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#3]
Utente
Intanto grazie per le risposte. Comunque in questi giorni il mio psicoterapeuta non poteva ricevermi,per questo ho chiesto consiglio qui (come ha detto la dottoressa Nunzia,cercavo altri pareri). Per il resto il mio psicoterapeuta mi ha spiegato che la maggior parte delle mie ansie e insicurezze deriva da mia madre,ho un legame troppo forte con lei. Da piccolo ha ragione,non ricevevo molte dimostrazioni di affetto da loro,ma non perché non volessero,perché per loro era "scontato". Mia madre mi ha detto che lei mi faceva raramente complimenti perché "non le sembrava il caso di dirlo,vedeva che ero bravo e pensava che anch'io lo sapessi". Risultato da piccolo sentivo sempre critiche e rimproveri e pochissimi complimenti. Ora che sono più grande,ho sempre paura di essere giudicato male dagli altri anche per cose assolutamente non gravi. Anche se ricevo 50 pareri positivi da altre persone,ma da mia madre ricevo un parere negativo,credo a lei (ho chiesto a persone con cui sono molto amico se ci vedevano qualcosa di strano in questa mia voglia di incontrare questi parenti,e loro hanno detto di no ; per mia madre è una cosa strana,e allora anch'io mi sento strano..).
[#4]
Lei è maggiorenne quindi dovrebbe iniziare a "separarsi" da questa figura genitoriale che percepisce come "castrante", altrimenti continuerà ad influenzare la sua vita creando insicurezze e minando la sua autostima.
I genitori non cambiano, l'unica cosa che può essere modificata è il rapporto di "vicinanza" (dipendenza) che intrattiene con loro. Tutto questo ovviamente implica impegno e forza di volontà.
I genitori non cambiano, l'unica cosa che può essere modificata è il rapporto di "vicinanza" (dipendenza) che intrattiene con loro. Tutto questo ovviamente implica impegno e forza di volontà.
[#5]
Utente
Ha perfettamente ragione,è la stessa cosa che mi dice anche il mio psicoterapeuta. è una cosa vicina comunque,perchè a giugno finisco la scuola e dopo,visto che il mio sogno è fare il poliziotto,partirò per un'altra città. Ora le chiedo una cosa : ora che so i motivi di questa mia voglia di incontrare questi miei parenti,per quando li incontrerò a maggio per questa cena in famiglia,potrei provare a riallacciare i rapporti con loro oppure questa cosa risulterebbe appunto strana e quindi devo accettare di vederli una volta all'anno se proprio va bene?
Grazie ancora per le risposte.
Grazie ancora per le risposte.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.9k visite dal 19/04/2014.
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