Lieve ansia
Buongiorno,
da circa un mese soffro di una lieve ansia, riesco a gestirla senza farmi convolgere troppo tranne in alcuni casi in cui ha picchi più elevati e mi lascio un po' andare.
Sono comunque una persona ottimista e per questo non mi perdo d'animo.
Spiego per quanto possibile, velocemente, da dove deriva questa mia ansia.
Ho passato purtroppo un ultimo anno molto stressante e con molti cambiamenti (seppur positivi), in cui, senza nemmeno accorgermene mi sono trascurata parecchio come persona.
Ritmi di lavoro troppo frenetici, poche pause per me stessa e situazioni in cui mi obbligavo anche a fare piccole cose seppur non ne avevo voglia.
Il mio corpo ha quindi cominciato ad "avvertirmi" (con vertigini, stanchezza) di questo stile di vita sbagliato per la persona che io sono, ma nonostante questo ho continuato senza darci troppo peso.
A luglio sarei dovuta andare in Brasile con il mio fidanzato da suoi parenti e aggiugendosi la solita "agitazione da viaggio" in quanto è un posto lontano e la sua zona anche piuttosto pericolsa, sono andata in panico.
Ho però finalmente capito di come non mi sono mai ascoltata e che avrei dovuto cominciare a fare qualche cosa per me.
Ho così avvertito il mio fidanzato che non sarei partita in quanto non era davvero il momento giusto e gli ho spiegato le mie paure e le mie motivazioni per cui questo viaggio capitava proprio in un momento poco giusto.
Ne ho parlato anche con il mio medico generico e lui mi ha dato il pieno appoggio in questa scelta.
Il mio ragazzo inizialmente era parecchio arrabbiato, ma ora dopo un mese o poco più mi capisce a pieno ed è anche dispiaciuto per questo mio "malessere" se così si può definire.
Eppure io penso che questa ansia sia un po' causata dai sensi di colpa che mi sono creata inizialmente, quando lui non la prese così bene.
Ho inziato comunque a prendermi più cura di me e a stare nei miei limiti, sempre rispettandomi.
Ho preso più tempo per me stessa e sto uscendo da questo stress che mi sono autoinflitta nell'ultimo anno.
Ho accanto un grande sostengo in tutto ciò che faccio, da parte del mio fidanzato, con cui convivo e da parte della mia famiglia sempre presente per me, quindi ho comunque un aiuto sempre presente.
Per ora riesco a sfogarmi con le parole, con qualche pianto. Nonostante io sia felice per ogni cosa della mia vita, difetti e non.
A volte ho solo questa paura che quest'ansia non possa finire mai, ma sono solo attimi in cui ci penso, poi svanisce, so che più ci penso più viene a farmi visita.
Infatti vado avanti ottimista, sapendo che ci sono cose peggiori nella vita.
Mi chiedevo dunque se dopo un periodo di forte stress e dopo un episodio di incomprensioni con il mio fidanzato (ora per fortuna risolto) per via del viaggio,
possa uscire quest'ansia come sfogo?
Per ora io mi prendo cura di me stessa e sono pisitiva.
Grazie in anticipo.
da circa un mese soffro di una lieve ansia, riesco a gestirla senza farmi convolgere troppo tranne in alcuni casi in cui ha picchi più elevati e mi lascio un po' andare.
Sono comunque una persona ottimista e per questo non mi perdo d'animo.
Spiego per quanto possibile, velocemente, da dove deriva questa mia ansia.
Ho passato purtroppo un ultimo anno molto stressante e con molti cambiamenti (seppur positivi), in cui, senza nemmeno accorgermene mi sono trascurata parecchio come persona.
Ritmi di lavoro troppo frenetici, poche pause per me stessa e situazioni in cui mi obbligavo anche a fare piccole cose seppur non ne avevo voglia.
Il mio corpo ha quindi cominciato ad "avvertirmi" (con vertigini, stanchezza) di questo stile di vita sbagliato per la persona che io sono, ma nonostante questo ho continuato senza darci troppo peso.
A luglio sarei dovuta andare in Brasile con il mio fidanzato da suoi parenti e aggiugendosi la solita "agitazione da viaggio" in quanto è un posto lontano e la sua zona anche piuttosto pericolsa, sono andata in panico.
Ho però finalmente capito di come non mi sono mai ascoltata e che avrei dovuto cominciare a fare qualche cosa per me.
Ho così avvertito il mio fidanzato che non sarei partita in quanto non era davvero il momento giusto e gli ho spiegato le mie paure e le mie motivazioni per cui questo viaggio capitava proprio in un momento poco giusto.
Ne ho parlato anche con il mio medico generico e lui mi ha dato il pieno appoggio in questa scelta.
Il mio ragazzo inizialmente era parecchio arrabbiato, ma ora dopo un mese o poco più mi capisce a pieno ed è anche dispiaciuto per questo mio "malessere" se così si può definire.
Eppure io penso che questa ansia sia un po' causata dai sensi di colpa che mi sono creata inizialmente, quando lui non la prese così bene.
Ho inziato comunque a prendermi più cura di me e a stare nei miei limiti, sempre rispettandomi.
Ho preso più tempo per me stessa e sto uscendo da questo stress che mi sono autoinflitta nell'ultimo anno.
Ho accanto un grande sostengo in tutto ciò che faccio, da parte del mio fidanzato, con cui convivo e da parte della mia famiglia sempre presente per me, quindi ho comunque un aiuto sempre presente.
Per ora riesco a sfogarmi con le parole, con qualche pianto. Nonostante io sia felice per ogni cosa della mia vita, difetti e non.
A volte ho solo questa paura che quest'ansia non possa finire mai, ma sono solo attimi in cui ci penso, poi svanisce, so che più ci penso più viene a farmi visita.
Infatti vado avanti ottimista, sapendo che ci sono cose peggiori nella vita.
Mi chiedevo dunque se dopo un periodo di forte stress e dopo un episodio di incomprensioni con il mio fidanzato (ora per fortuna risolto) per via del viaggio,
possa uscire quest'ansia come sfogo?
Per ora io mi prendo cura di me stessa e sono pisitiva.
Grazie in anticipo.
[#1]
Cara Utente,
le confermo che sia periodi anche brevi di stress intenso che singoli eventi stressanti possono incidere sullo stato di benessere di una persona limitandolo e portando all'insorgenza sia di somatizzazioni che di stati d'ansia.
Chiaramente la reazione è soggettivo e non tutti rispondono allo stesso modo agli stress e ai conflitti interpersonali e di coppia.
In linea di massima poi i cambiamenti anche positivi sono essi stessi considerati in quanto tali eventi stressogeni:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1261-reagire-male-ai-cambiamenti-i-disturbi-dell-adattamento.html
E' sicura che la sua ansia sia davvero "lieve" come indica nel titolo del consulto?
E soprattutto: è sicura che sia una novità di quest'ultimo mese?
Ci ha parlato infatti di "solita agitazione da viaggio", quindi mi fa pensare che anche in precedenza fossero già presenti ambiti della sua vita nei quali emergeva una certa difficoltà a mantenere la calma e la serenità: è così?
le confermo che sia periodi anche brevi di stress intenso che singoli eventi stressanti possono incidere sullo stato di benessere di una persona limitandolo e portando all'insorgenza sia di somatizzazioni che di stati d'ansia.
Chiaramente la reazione è soggettivo e non tutti rispondono allo stesso modo agli stress e ai conflitti interpersonali e di coppia.
In linea di massima poi i cambiamenti anche positivi sono essi stessi considerati in quanto tali eventi stressogeni:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1261-reagire-male-ai-cambiamenti-i-disturbi-dell-adattamento.html
E' sicura che la sua ansia sia davvero "lieve" come indica nel titolo del consulto?
E soprattutto: è sicura che sia una novità di quest'ultimo mese?
Ci ha parlato infatti di "solita agitazione da viaggio", quindi mi fa pensare che anche in precedenza fossero già presenti ambiti della sua vita nei quali emergeva una certa difficoltà a mantenere la calma e la serenità: è così?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Ex utente
Gentile signora Massaro,
forse mi sono espressa male, quando intendo "solita agitazione da viaggio" parlo di quel lieve stress che viene prima di un viaggio (che sia per l'aereo o per quasliasi altro motivo), non parlo di difficoltà a mantenere calma e serenità.
Ho classificato la mia ansia come lieve, in quanto, non mi limita in nessuna attività giornaliera e non è costantemente presente.
Riesco a vedere molti più aspetti positivi che negativi e sono certa che non appena mi riprenderò da questo stress tutto questo passerà.
La ringrazio in ogni caso per aver dato una risposta alla mia domanda.
forse mi sono espressa male, quando intendo "solita agitazione da viaggio" parlo di quel lieve stress che viene prima di un viaggio (che sia per l'aereo o per quasliasi altro motivo), non parlo di difficoltà a mantenere calma e serenità.
Ho classificato la mia ansia come lieve, in quanto, non mi limita in nessuna attività giornaliera e non è costantemente presente.
Riesco a vedere molti più aspetti positivi che negativi e sono certa che non appena mi riprenderò da questo stress tutto questo passerà.
La ringrazio in ogni caso per aver dato una risposta alla mia domanda.
[#3]
Il fatto che sintomi d'ansia e somatizzazioni possano emergere come "sfogo" non significa che non meritino attenzione, soprattutto se durano da alcune settimane o più.
Le auguro di riprendersi quanto prima, ma se la sintomatologia non rientrasse valuti la possibilità di parlarne con un mio Collega.
Un caro saluto,
Le auguro di riprendersi quanto prima, ma se la sintomatologia non rientrasse valuti la possibilità di parlarne con un mio Collega.
Un caro saluto,
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 18/04/2014.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.