Delirio lucido e senso di mediocrità

Buonasera,
vi scrivo dopo aver letto questo consulto https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/66001-accettare-la-mia-mediocrita.html.
Mi ritrovo nella stessa situazione.
Sono un pianista che insegna in conservatorio; per anni ho collaborato con un grosso ente teatrale e questo mi dava una forte identità e sicurezza nelle mie possibilità.
Circa tre anni fa comincio a soffrire di delirio lucido. Il contenuto di questi lunghi tre anni è cospicuo e qualcosa sanno il mio neurologo e il mio psicologo. In pratica ero convinto che mi si leggesse nella mente, che tutto il mondo fin nelle sue piccole pieghe fosse governato da forze superiori e occulte. Io stesso avrei fatto parte di un progetto che mi poneva al di sopra di tutti. Questa sorta di comunicazione telepatica si è finalmente interrotta 5-6 mesi fa.
Risultato: non lavoro più in teatro, non suono più come prima, i movimenti delle mani sono più grossolani, sono ulteriormente silenzioso e mi confronto costantemente con la mia mediocrità.
Scarsa memoria, scarsa passione, scarsa profondità nei discorsi, difficoltà a tenere la conversazione, mai uno slancio di entusiasmo, eternamente insoddisfatto, e soprattutto una tendenza anaffettiva. Sono fidanzato incredibilmente da due mesi, lei mi vuole molto bene ma io non so cosa vuol dire amare una persona.
Una attenta riflessione mi porta a prendere atto che sono quasi sempre stato così ( alle spalle un fidanzamento di 18 anni) ma adesso è come se fossi consapevole fino in fondo dei miei limiti.
Sono tentato di riprendere un percorso terapeutico ma con un altro psicologo, il precedente non mi ha soddisfatto. Continuo a prendere Haldol 2 mg al giorno e Brio plus.
Grazie per eventuali vostre risposte
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Utente,
quale specialista la sta seguendo ora?
Che tipo di psicoterapia ha fatto, quale approccio, orientamento?
Per quali motivi si è conclusa?
Per quali motivi non l'ha soddisfatta?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Utente
Utente
Buonasera,
mi segue un neuropsichiatra; mi ha sempre curato con neurolettici per moderare l'eccessiva produzione di pensieri, prima il risperidone poi haldol che si è dimostrato più efficace. Dal mio punto di vista son migliorato solo perchè sono venute meno alcune convinzioni.
La psicoterapia l'ho sempre seguita a singhiozzo. In effetti, al di la del problema pianistico (un bel problema) ho mantenuto intatte le mia capacità relazionali quindi appaio assolutamente normale.
Lo psicologo inizialmente era partito dai ricordi dell'infanzia e dell'adolescenza che si sono rivelati piuttosto scarsi. Non è mai entrato nel merito del disturbo licenziandolo come l'effetto di files del cervello che improvvisamente hanno cominciato a funzionar male. Avrei gradito un approccio più scientifico.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
La psicoterapia non andrebbe seguita a singhiozzo, prevede un impegno costante secondo valutazione specialistica.

Se comunque non si ritiene soddisfatto dell'esperienza fatta, può scegliere un altro specialista, senta il parere del suo attuale curante e si faccia consigliare da lui che la conosce direttamente.

Se desiderasse altre informazioni ci faccia sapere

Cordiali saluti
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Utente
Utente
Buongiorno dottoressa, intanto la ringrazio per la risposta.
Sono molto indeciso; non so se riprendere il percorso terapeutico.
Credo infatti sia utile dimenticare questi anni di delirio, e per riuscirci non ne devo parlare più, l'ho fatto già abbastanza.
Probabilmente troverei giovamento al mio nuovo stato psico-fisico se le mani cominciassero a funzionare come prima ma fatico a credere che ci siano blocchi psicologici e quindi suppongo che l'intervento dello psicoterapeuta possa far poco in tal senso.
La mia condizione generale, quella si potrebbe essere approfondita ma ho l'impressione che difficilmente la psicologo possa mettere nella mia mente contenuti che sembrano proprio non esserci. Quando non parlo ( e questo mi pesa parecchio) non è perchè non ne ho voglia ma semplicemente perchè nella mia mente non si accendono quei contenuti validi per la conversazione. Persone che raccontano fatti ed episodi accaduti molti anni prima, ma anche trovare da dire anche banalità per confutare od obiettare ciò che è appena stato detto; per me questo è fantascienza. Ciò però sembra essere solo un mio cruccio perchè le persone che ho intorno mi considerano forse cauto nell'esternazioni ma intelligente e capace sempre di relazionarmi adeguatamente.
Non continuo per non tediarla, le chiedo solo di darmi qualche riferimento qualora decidessi di riprendere il percorso psicoterapeutico. Gradirei fossero in periferia per evitare il traffico cittadino. Io vivo a Casoria.
La saluto e la ringrazio
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>ho l'impressione che difficilmente la psicologo possa mettere nella mia mente contenuti che sembrano proprio non esserci.<<
non è questo il lavoro dello psicoterapeuta. Al contrario si tratta di comprendere i suoi contenuti già presenti e incrementare il senso di benessere psicologico, in modo tale da poter acquistare nuovamente il piacere nel fare le cose e la creatività che le possa permettere di lavorare al meglio e di vivere una vita serena.

Se intende rivolgersi ad un Collega può farlo consultando on-line oppure facendo una ricerca per zona all'interno di questo portale.







Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Utente
Utente
incrementare il senso di benessere psicologico, è esattamente ciò di cui ho bisogno. Ho un appuntamento con un altro psicologo, spero di trovare la persona giusta.