Interrompere un rapporto logorante con i genitori?
Salve, da circa 10 mesi, mio marito ha rotto con i genitori, per tutta una serie di motivi che si possono riassumere dicendo che, nei suoi confronti, quasi sempre non si sono comportati come genitori amorevoli ma tutto il contrario. Non lo hanno mai appoggiato o aiutato in Nessun modo, nelle piccole e nelle grandi decisioni. Diciamo che, la goccia che ha fatto traboccare il vaso, è stata l'ennesima mancanza di aiuto da parte loro in un periodo davvero pesante sia per me che per mio marito. Premetto che la madre è totalmente succube della Sorella e della propria madre (donne frustrate e invidiose, pronte solo a criticare), quindi in famiglia si fa tutto per non scontentare loro, a discapito di chiunque, Soprattutto a discapito di mio marito. Il padre di mio marito ha litigato con tutta la sua famiglia di origine e si è Addirittura trasferito per non vederli più, ma non si è mai saputo il motivo della lite. Per capirci: se mio marito litigava con la zia, istigato a casa dai genitori che ne dicevano di tutti i colori sulla zia, poi però veniva lasciato solo nella discussione con la zia, perché i genitori difendevano a spada tratta la zia...oppure ancora, augurano la morte alla madre della madre di mio marito, ma poi la riveriscono come una santa...insomma hanno una doppia faccia. I genitori di mio marito, ma anche la Sorella e il fratello (quest'ultimo con problemi neurologici molto forti che io temo Siano stati creati dai genitori), sono molto particolari: oltre a non avere rapporti con nessuno della famiglia del padre, non hanno Nessun amico...Ma proprio nessuno frequenta casa loro...hanno un'attività commerciale, se qualcuno non è loro cliente, allora non deve avere a che fare in Nessun modo con loro. Questo per spiegare un pò la tipologia delle persone in questione. Abbiamo cercato di capire il perché dei loro comportamenti ma senza risultati...loro negano di aver detto o fatto cose che invece sono reali perché dette o fatte in nostra presenza...quindi ne siamo testimoni noi stessi...inventano molte bugie per giustificare i loro comportamenti (bugie dimostrabili, non semplici nostre supposizioni). La situazione attuale è questa: con me non parlano da 10 mesi e io non voglio Nessun rapporto con loro perché ho avuto 3 chiarimenti che non hanno avuto Nessun risultato e perché hanno detto e fatto cose verso nostra figlia che non gli potrò mai perdonare, con mio marito non si vedono ma si sentono telefonicamente solo in occasioni come Compleanni o altre ricorrenze, ma in modo molto freddo. Mio marito asserisce di avere mal di stomaco già solo a vedere il loro numero quando gli telefonano e, quando ci rechiamo per altri motivi nello stesso centro in cui abitano loro, mio marito si sente molto male, ha fortissime emicranie, mal di stomaco e nausea...Addirittura a volte suda a freddo per il malessere che prova. Infatti noi abitiamo in un'altra città proprio perché mio marito voleva stare il più lontano possibile dalla sua famiglia, già quando non erano in rottura. Per lo stesso motivo, quando ancora non ci conoscevamo, ha scelto di fare il militare nella città più lontana a disposizione pur di stare il più possibile lontano da loro. La mia richiesta è questa: come posso aiutare mio marito a uscire da questa situazione? C'è da dire che i litigi e le incomprensioni sono iniziate già molti anni prima che io e lui ci conoscessimo. Lui non ha il coraggio di rompere totalmente con loro perché li ritiene comunque suoi genitori, però allo stesso tempo non vuole avere a che fare ne con loro ne con il resto della famiglia. Gli ho consigliato di intraprendere magari un percorso con uno psicologo ma lui lo ritiene inutile. Per favore indicatemi come posso aiutarlo! Se gli dico di riavvicinarsi a loro, lui non vuole, se gli dico di tagliare completamente allora, lui dice di non riuscirci...
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Gentile Signora,
di fronte a una certo tipo di dinamiche familiari (disfunzionali) quali quelle che lei ci descritto, dal mio punto di vistra occorrerebbe maturare una corretta distanza emotiva, cosa che non sembrerebbe raggiunta, se ancora ci si sente così coinvolti tanto da somatizzare (io marito asserisce di avere mal di stomaco già solo a vedere il loro numero quando gli telefonano e, quando ci rechiamo per altri motivi nello stesso centro in cui abitano loro, mio marito si sente molto male, ha fortissime emicranie, mal di stomaco e nausea)
Non serve a molto allontanarsi fisicamente se il coinvolgimento è di altro tipo.se non a evitare incontri frequenti e occasioni di scontro.
Lei può fare ben poco per aiutare suo marito, qualsiasi suggerimento non lo aiuta, oltretutto anche lei viene inevitabilmente coinvolta in tali dinamiche, divenendone a sua volta partecipe attiva.
<Gli ho consigliato di intraprendere magari un percorso con uno psicologo ma lui lo ritiene inutile.> Sono con lei, sarebbe opportuno magari l'aiuto di uno psicologo/psicoteraputa per quanto esposto, indicato in questi casi l'approccio sistemico-relazionale proprio perché incentrato sulle problematiche relazionali; sarebbe più motivante per suo marito se lei riproponesse la questione includendo anche la sua presenza al consulto (di lei che scrive) , tanto più che ne è inevitabilmente coinvolta e non sa come aiutarlo.
Restiamo in ascolto
di fronte a una certo tipo di dinamiche familiari (disfunzionali) quali quelle che lei ci descritto, dal mio punto di vistra occorrerebbe maturare una corretta distanza emotiva, cosa che non sembrerebbe raggiunta, se ancora ci si sente così coinvolti tanto da somatizzare (io marito asserisce di avere mal di stomaco già solo a vedere il loro numero quando gli telefonano e, quando ci rechiamo per altri motivi nello stesso centro in cui abitano loro, mio marito si sente molto male, ha fortissime emicranie, mal di stomaco e nausea)
Non serve a molto allontanarsi fisicamente se il coinvolgimento è di altro tipo.se non a evitare incontri frequenti e occasioni di scontro.
Lei può fare ben poco per aiutare suo marito, qualsiasi suggerimento non lo aiuta, oltretutto anche lei viene inevitabilmente coinvolta in tali dinamiche, divenendone a sua volta partecipe attiva.
<Gli ho consigliato di intraprendere magari un percorso con uno psicologo ma lui lo ritiene inutile.> Sono con lei, sarebbe opportuno magari l'aiuto di uno psicologo/psicoteraputa per quanto esposto, indicato in questi casi l'approccio sistemico-relazionale proprio perché incentrato sulle problematiche relazionali; sarebbe più motivante per suo marito se lei riproponesse la questione includendo anche la sua presenza al consulto (di lei che scrive) , tanto più che ne è inevitabilmente coinvolta e non sa come aiutarlo.
Restiamo in ascolto
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Gentile Utente,
Anche io, come la collega , le suggerisco una consulenza psicologica.
La distanza fisica non corrisponde ad un' adeguata elaborazione del disagio, doloroe, sconforto, rabbia e così via...
Solo degli ascolti attenti e competenti sapranno trasformare il disagio in parole ed evitare che le somatizzazioni persistano
Anche io, come la collega , le suggerisco una consulenza psicologica.
La distanza fisica non corrisponde ad un' adeguata elaborazione del disagio, doloroe, sconforto, rabbia e così via...
Solo degli ascolti attenti e competenti sapranno trasformare il disagio in parole ed evitare che le somatizzazioni persistano
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Con le Colleghe caldeggio una consulenza psicologica,per elaborare e superare tutto questo che è troppo importantizzato nella vostra vita.. Cercate di esser felici voi, e mantenete una distanza formale , anche gentile, tanto per non avere sensi di colpa e vivere tranquilli.
Non potete cambiarli, ma potete prescinderne, una pastiglia di cinismo e lasciarvi scivolare via tutte le loro storie questa sarebbe una buona idea..
Coraggio..
Non potete cambiarli, ma potete prescinderne, una pastiglia di cinismo e lasciarvi scivolare via tutte le loro storie questa sarebbe una buona idea..
Coraggio..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#4]
Utente
Innanzitutto ringrazio entrambe voi dottoresse per la celere e centrata risposta! Avete pienamente ragione, è inutile evitare di incontrarli se poi il distacco fisico non corrisponde a quello mentale/sentimentale. Ma come si fa a metabolizzare questo senso di abbandono da parte dei propri genitori? Da parte di coloro che dovrebbero amarti sopra ogni cosa? Mio marito è una persona estremamente intelligente...credo che le sue remore riguardo una terapia Siano dovute alla consapevolezza che, nelle sedute, potrebbe venir fuori quelle verità che lui ancora tenta di soffocare perché fanno troppo male...credo che lui sappia benissimo che un percorso lo porterebbe alla rottura definitiva, che lui stesso vuole ma che non riesce a portare fino in fondo. Lo so perché lui stesso mi ha confidato che, Soprattutto all'inizio della rottura, sperava che non lo cercassero più, in modo da lasciarlo libero di non cercarli a sua volta. In pratica si è attivato un meccanismo in cui loro gli fanno gli auguri per il Compleanno per esempio, e lui poi si sente in dovere di ricambiare gli auguri ai loro Compleanni. Ho fatto leggere le vostre risposte per cercare di farlo parlare almeno con voi, ma non è servito purtroppo...come può trasformare la rabbia e la profonda delusione che Prova, in indifferenza o in rassegnazione? Come fanno dei genitori a trattare così una loro creatura? Questo natale lui è andato da loro per cercare di capire...a parte le bugie e nessuna spiegazione, pensava di essere riuscito a stabilire le basi per un rapporto civile. A capodanno lui non li ha cercati e nemmeno loro...così dopo 10 giorni, ovvero per il Compleanno della madre, lui li Chiama x gli auguri e gli chiede il motivo per il quale non lo hanno cercato per l'ennesima volta, lasciandolo "solo" anche a capodanno...la spiegazione è stata che Avevano la febbre a 38 che non gli ha permesso di telefonare! Potete immaginare la delusione di mio marito...una banale e inaccettabile Scusa quando invece lui si aspettava di riallacciare un minimo di rapporto. Lui vorrebbe capire il perché di questi comportamenti. I genitori accusano la Sorella della madre, cioè la zia di mio marito, di essersi appropriata di 20.000 euro della nonna (cosa vera) però con loro hanno organizzato il pranzo di natale, a mio marito neanche una telefonata! Ma perché? Hanno più paura di perdere il rapporto falso che hanno con la Sorella e la madre della madre di mio marito e non di perdere l'affetto di mio marito, cioè del proprio figlio? Ma come è possibile? Voi non potete aiutarci a capire il perché? Noi da soli non ci riusciamo...e dato che mio marito non vuole andare da uno psicologo, voi siete la mia unica speranza...mio marito la deve accettare questa situazione o la deve capire per poterla superare? Insomma come fa ad andare avanti con la sua vita senza stare male anche fisicamente? Ho cercato di convincerlo almeno a parlare con voi tramite questo consulto ma non C'è stato niente da fare...
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La questione è che , non per il solo fatto di essere genitori si è persone fantastiche, corrette, coraggiose, si diventa adulti davvero quando si accetta che i genitori fanno quello che sanno, quello che possono e si prende la cosa come un dato di realtà, non puoi prendertela e star male perchè piove o c'è il temporale.. quindi non telefonano, amen , se hai voglia telefoni tu, magari alla fine li educhi , altrimenti pazienza, è anche una questioni di strumenti culturali, di istruzione , abitudini insomma, siete grandi, liberi, intelligenti perchè farsi tarpare le ali da tutte le loro grettezze, volate più alto , voi, e fatevi una vita bella, interessante , buona, bisogna volersi bene noi, intanto, ..
Capita a molti di essere i genitori di sè stessi, e non dev'essere una tragedia...
Capita a molti di essere i genitori di sè stessi, e non dev'essere una tragedia...
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Utente
Dottoressa Fregonese, mi scusi, ho letto solo ora la sua risposta. Lei ha ragione da vendere! Noi siamo felici sia come coppia che come famiglia. Però C'è sempre quell'alone di tristezza negli occhi di mio marito, Soprattutto nelle occasioni in cui la famiglia si riunisce. È proprio quello che lui tenta di fare, avere un rapporto civile e distante giusto per non avere scrupoli...però non ci riesce visto che ogni contatto con loro lo fa star male! È che lui non riesce ad accettare la situazione per quella che é...lui vorrebbe un rapporto più presente e più intenso con i suoi. Come faccio a fargli prendere quella bella pillola di cinismo che lo aiuterebbe a stare meglio??? Vedo che mi ha risposto di nuovo e mi piace il modo in cui lo fa! Spero che mio marito leggendo le sue risposte si sblocchi!
[#7]
Utente
tra l'altro dottoressa Fregonese, la sua risposta mi rassicura! Temevo di dare il consiglio sbagliato a mio marito quando gli dicevo di accettare la situazione senza farsi tante speranze, senza cercare di capire per forza, proprio perché poi la delusione è più forte. Io non Capisco questo scambio di auguri forzato, visto che lui sta male prima di Chiamare perché non vorrebbe farlo, e dopo perché ne rimane sempre deluso. Lui sa che per me è più giusto e logico Chiamare quando e se se ne ha voglia...speriamo bene! Tenga presente che noi andiamo nel centro in cui abitano i suoi genitori una volta a settimana e quindi lui ogni mese sta molto male quelle 4-5 volte...Ma sta propr male! Spero che passi presto...lui dice che basterebbe non andarci più per risolvere il problema, Ma secondo me hanno ragione le sue colleghe quando affermano che il distacco fisico non è risolutivo del problema. Lei cosa ci consiglia al riguardo? Tenga presente che noi andiamo in quel centro per far visita ai miei genitori, che per fortuna amano molto mio marito e soffrono anche loro per questa situazione.
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Cara signora, certo che suo marito starebbe meglio con un appoggio psicoterapeutico, in cui elaborare il lutto di questo distacco, se riesce a convincerlo, il fatto che tutti noi ci tiriamo dietro, in un angolo del cuore il bambino che siamo stati, e in lui quel bambino soffre perchè non si sente amato da loro.. parlarne , ricordare , rivivere serve, ma poi proprio bisogna diventare i genitori di se' stessi ed approvarsi, farsi qualche piccola concessione, farsi un regalo di compleanno ! ed essere felice della famiglia.. diversa .. che si è messa in piedi.. e felice di questa moglie gentile e intelligente..
E andare avanti con coraggio, che la vita passa, non sprechiamola..
E andare avanti con coraggio, che la vita passa, non sprechiamola..
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Utente
Grazie infinite dottoressa! Per il momento ha letto le sue preziose risposte e le Trova interessanti...è pur sempre un passo avanti. Cercherò di convincerlo per il suo bene Soprattutto! Davvero non so come ringraziarla! Nella mia giovane vita ho già dovuto superare brutti e pesanti lutti...per cui so bene a cosa si riferisce quando parla di vita breve che non va sprecata. Tra qualche giorno è Pasqua...non so se ha deciso di andarli a trovare...lascerò che decida da solo. Ne approfitto per chiederle una consulenza che riguarda me questa volta: si può guarire dagli attacchi di panico? Mi succede negli spazi piccoli e chiusi come gli ascensori, nelle gallerie e sulle strada ad alta velocità e a senso unico...credo di aver paura di tutte quelle situazioni che non hanno via di fuga, come le autostrade dalle quali non si può girare e tornare indietro. Per il momento evito Queste situazioni Ma non è una bella vita così! Spero mi riesca a rispondere prima di Pasqua comunque Le auguro buone feste dottoressa!
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Cara signora, lasci che decida lui cosa fare, telefonare o no .. magari uno manda una piccola pianta e così li spiazza e sono costretti loro a telefonare.. sempre che uno abbia voglia.. ma non se la prenda tanta, mia cara, per quel che riguarda le sue paure dei posti stretti, ci badi meno, gli ascensori di solito funzionano, le autostrade magari veda di fare tratti brevi, così gradualmente si abitua e memorizzi le uscite che sono sempre scritte chiaramente..
Via via che diventa più sicura e più cinica,,anche lei, dai , avrà sempre meno paure , che vengono se uno si sente in balia degli altri..
Ma agli altri non bisogna poi dare troppo potere.. !
Molti auguri di una Pasqua serena..!
Via via che diventa più sicura e più cinica,,anche lei, dai , avrà sempre meno paure , che vengono se uno si sente in balia degli altri..
Ma agli altri non bisogna poi dare troppo potere.. !
Molti auguri di una Pasqua serena..!
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Utente
:-) seguirò il suo consiglio! Oltre ad averci aiutati con i suoi consigli, lei è stata una presenza davvero gradevole in questi 2 giorni del consulto. Piacere d'averla "conosciuta". Grazie per la sua disponibilità. Lei e tutti i suoi colleghi di medicitalia rendete un servizio davvero prezioso! Le auguro tutto il bene!
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 49.2k visite dal 15/04/2014.
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