Annullamento e depressione
Gentili dottori,
premetto che sono in cura da circa due anni presso un neurologo con tofranil 10 mg la mattina e mutabon mite 2mg+10mg la sera dopo cena per una lieve depressione e in più sono seguito da un psicoanalista una volta a settimana. Sono un ragazzo di 27 anni.
Nell'ultimo periodo però le cose sono peggiorate, mi sembra di vivere emozioni diverse da prima. Ho appena finito un tirocinio dall'esito negativo cioè non c'è stato uno sviluppo contrattuale, secondo tirocinio dopo essermi laureato da dicembre 2012. Quest'ultimo tirocinio non ha portato a successivi sviluppi perché, così mi hanno detto loro, su quella posizione che ricoprivo hanno bisogno di un esperto. Secondo me non sono piaciuto perché per alcune cose mostravo un pò di insicurezza. Il mio psicoanalista dice che invece che quel tirocinio è una trovata come tante cioè organizzato per sfruttare la gente, in effetti analizzando il contesto aziendale (edilizia!!) forse tutti i torti non ne ha. Dopo che è finito, comunque da due settimane, la mia vita è un vero inferno, non faccio nulla dalla mattina alla sera, non esco, non ho una vita sociale tale che sia impegnato sempre, solo il sabato e la domenica ma non mi permette di fare conoscenze e nuove esperienze, inoltre poi il paese dove abito non è una grande città e quindi è più facile che una persona si isoli. Oggi mi è stato offerto da un amico di andare in palestra ma io con una scusa ho rifiutato l'invito, prorpio perché non ho voglia, mi sembra di essere uno scarto, e poi quando guardo alcuni della mia età che magari hanno fatto gli stessi studi e che ce l'hanno fatta avendo un contratto a tempo indeterminato, mi deprimo ancora di più. Ho veramente paura che non avendo una vita sociale, non avendo neanche una compagna e non avendo neppure un lavoro finisca per strada, anche se per fortuna vivo ancora in famiglia ma vorrei essere indipendente. Inoltre anche sul fronte sentimentale non è che vada meglio, soffro anche di ansia da prestazione, e anche per questo sono in analisi, e dalla quale è scaturita una mancanza di differenziazione sessuale e il vedere l'"oggetto" sessuale come masturbatorio e non un altro da il sè. Non so davvero cosa fare sembra che sia dentro un tunnel e non riesca ad uscirne fuori. aiutatemi. grazie
saluti
premetto che sono in cura da circa due anni presso un neurologo con tofranil 10 mg la mattina e mutabon mite 2mg+10mg la sera dopo cena per una lieve depressione e in più sono seguito da un psicoanalista una volta a settimana. Sono un ragazzo di 27 anni.
Nell'ultimo periodo però le cose sono peggiorate, mi sembra di vivere emozioni diverse da prima. Ho appena finito un tirocinio dall'esito negativo cioè non c'è stato uno sviluppo contrattuale, secondo tirocinio dopo essermi laureato da dicembre 2012. Quest'ultimo tirocinio non ha portato a successivi sviluppi perché, così mi hanno detto loro, su quella posizione che ricoprivo hanno bisogno di un esperto. Secondo me non sono piaciuto perché per alcune cose mostravo un pò di insicurezza. Il mio psicoanalista dice che invece che quel tirocinio è una trovata come tante cioè organizzato per sfruttare la gente, in effetti analizzando il contesto aziendale (edilizia!!) forse tutti i torti non ne ha. Dopo che è finito, comunque da due settimane, la mia vita è un vero inferno, non faccio nulla dalla mattina alla sera, non esco, non ho una vita sociale tale che sia impegnato sempre, solo il sabato e la domenica ma non mi permette di fare conoscenze e nuove esperienze, inoltre poi il paese dove abito non è una grande città e quindi è più facile che una persona si isoli. Oggi mi è stato offerto da un amico di andare in palestra ma io con una scusa ho rifiutato l'invito, prorpio perché non ho voglia, mi sembra di essere uno scarto, e poi quando guardo alcuni della mia età che magari hanno fatto gli stessi studi e che ce l'hanno fatta avendo un contratto a tempo indeterminato, mi deprimo ancora di più. Ho veramente paura che non avendo una vita sociale, non avendo neanche una compagna e non avendo neppure un lavoro finisca per strada, anche se per fortuna vivo ancora in famiglia ma vorrei essere indipendente. Inoltre anche sul fronte sentimentale non è che vada meglio, soffro anche di ansia da prestazione, e anche per questo sono in analisi, e dalla quale è scaturita una mancanza di differenziazione sessuale e il vedere l'"oggetto" sessuale come masturbatorio e non un altro da il sè. Non so davvero cosa fare sembra che sia dentro un tunnel e non riesca ad uscirne fuori. aiutatemi. grazie
saluti
[#1]
gentile ragazzo premettendo che i dubbi vanno riportati al terapeuta che la sta seguendo, onde evitare confusioni e sovrapposizioni, mi prende dirle che per l'ansia e, in particolare, quella da prestazione, tecniche più attive e direttive di tipo comportamentale potrebbero essere particolarmente utili.
saluti
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile Utente,
concordo con il Collega sul fatto che alcuni tipi di psicoterapia siano più indicati per il Suo problema, come già Le avevamo suggerito in passato.
Non ha poi parlato con l'analista della possibilità di affiancare un'altro trattamento per i problemi sessuali di cui ci aveva parlato qualche settimana fa?
concordo con il Collega sul fatto che alcuni tipi di psicoterapia siano più indicati per il Suo problema, come già Le avevamo suggerito in passato.
Non ha poi parlato con l'analista della possibilità di affiancare un'altro trattamento per i problemi sessuali di cui ci aveva parlato qualche settimana fa?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Gentile Utente,
Anche io com il Collega, le suggerisco di riportare le sue perplessità a chi ha il piacere di occuparsi di lei.
Per quanto riguarda la sua ansia da prestazione, ho riletto il suo pregresso consulto, le suggerisco le seguenti letture ed un canale salute tutto sul d.e.
La diagnosi clinica è il primo step da effettuare
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html-
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html-
Anche io com il Collega, le suggerisco di riportare le sue perplessità a chi ha il piacere di occuparsi di lei.
Per quanto riguarda la sua ansia da prestazione, ho riletto il suo pregresso consulto, le suggerisco le seguenti letture ed un canale salute tutto sul d.e.
La diagnosi clinica è il primo step da effettuare
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html-
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html-
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2k visite dal 15/04/2014.
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