Infatuazione nei confronti di una escort: come uscire da un circolo vizioso

Buonasera,

sono un ragazzo di 29 anni e vorrei sottoporre il mio personalissimo caso alla Vs. cortese attenzione.

Fatta premessa che sono una persona sola che soffre di una rara malattia cerebro- vascolare non riconosciuta, infelice e depresso per svariati motivi (in cura con psicofarmaci da circa 4 mesi con risultati alterni) e che soffro frequentemente di ansia, ipocondria e occasionalmente di un disturbo psicosomatico da vario tempo (contrattura trapezio sx) il problema che mi accingo a descrivervi è il seguente: ho iniziato da qualche tempo (circa 3 mesi) a vedermi con una prostituta italiana in appartamento molto più vecchia di me anagraficamente (lei 40 ed io 29) più per motivi "affettivi" che "sessuali". Per lei ho provato sin dal primo giorno una forte attenzione fisica e forse non solo per via della sua indubbia bellezza fisica ma anche per l'apparente dolcezza. In breve tempo siamo arrivati a vederci mediamente una volta alla settimana ed io ho iniziato a sentirmi sempre più "schiavo" di lei e questo la escort sono sicuro l'avesse intuito fin dal primo giorno. Ben presto ho incominciato ad avere molta più confidenza, al punto da farle molti complimenti espliciti sulla sua bellezza, inviandole sporadicamente sms sul cellulare e portandole in dono regali tipo fiori, cioccolatini ecc. ogni volta che ci vedevamo.

Con lei ho iniziato subito a confidarmi "a cuore aperto " raccontandole la mia vita, le mie frustrazioni, le mie paranoie, le mie difficoltà, in una parola TUTTO. Lei a sua volta qualcosa mi ha raccontato ma comunque cercando sempre di non superare una "barriera immaginaria", cercando di non "sbottonarsi mai troppo". Ciò nonostante ricordo che dopo il primo appuntamento con lei la notte successiva è stata per me terribile per via dei cosiddetti "sensi di colpa" tuttavia poi con l'andare del tempo questa cosa l'ho superata ed ho iniziato a frequentarla assiduamente benchè lei mi avesse avvertito di non considerarla MAI come un "punto di riferimento". E' andata avanti così finchè un giorno, forse per motivi legati al suo lavoro e ad un eventuale cliente successivo che doveva arrivare subito dopo di me, mi ha liquidato in 30 minuti sempre alla stessa cifra come se avessimo fatto 60 min. Ricordo di esserci rimasto molto male e lei lo ha capito subito e sono venuto via in modo molto stizzito.

Il giorno successivo, in preda alla frustrazione, ho deciso di "vendicarmi" e così ho appeso volantini a scopo denigratorio con le sue foto all'interno del suo stesso condominio scrivendo anche il suo nome, cognome (che nel frattempo ero venuto a sapere) e chiedendo agli stessi condomini che fossero avvertite al più presto le forze dell'ordine. Problema che poi lei lo ha intuito e mi ha richiamato "minacciandomi" indirettamente e chiedendomi un incontro "chiarificatore". Io però NON ho "abboccato" perchè ho intuito che sarebbe potuto essere "pericoloso" per la mia sicurezza. Vi chiedo: essere premurosi vuol dire essere "stalker"?

Grazie


G.
[#1]
Dr.ssa Angela Sarracino Psicologo, Psicoterapeuta 178 5
Gentile ragazzo,
a dire la verità non ho ben capito la sua richiesta. Detto questo, appare che lei si sia innamorato di una donna, indipendentemente dall'età, che quando sta con lei, non fa altro che il suo lavoro, sebbene per lei sia molto triste accettarlo.
Come mai, si relaziona solo con lei? Come mai non prova ad uscire e a frequentare amici ed amiche disinteressate? Le sue patologie se non sono tanto invalidanti da farla andare dalla escort, credo che non lo siano neanche per frequentare amici.
Le dico questo, perchè è stata soprattutto la sua solitudine a farla legare a questa donna, in quanto era l'unica presenza nella sua vita.
Per quanto riguarda la donna, non posso dire se le sue intenzioni sono da stalker o meno, posso solo dire che il suo comportamento non è stato correttissimo, in quanto lei sapeva fin dal primo momento che stava andando da un'escort e lei ha fatto il suo lavoro, affrettando il vostro incontro.
Ci pensi. Sono sicura che può trovare qualcosa di più stabile per sè.

Dott.ssa Angela Sarracino
Psicologa - Psicoterapeuta - Sessuologa clinica
www.sipsec.it

[#2]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

probabilmente le prostitute hanno un po' tutte lo stesso atteggiamento, cercano di manipolare il cliente sul piano affettivo per creare l'illusione di complicità. La sua fantasia che possa esserci qualcosa di "diverso" tra una prostituta e un cliente è molto frequente e probabilmente ha la funzione di rendere meno "disumano" il rapporto.

La sua risposta aggressiva e denigratoria è probabilmente una conseguenza della perdita di questa "illusione", ossia un'attacco sadico per aver subito una frustrazione affettiva.

Credo sia importante affrontare in terapia questo argomento, perché riguarda il suo modo di costruire e gestire le sue relazioni affettive.

>> essere premurosi vuol dire essere "stalker"?<<
mi scusi dove sta la premura in tutto questo?






[#3]
Utente
Utente
Gent.le Dr.ssa Sarracino,


desidero ringraziarLa per la Sua tempestiva risposta.


Quello che Lei afferma è sostanzialmente vero tuttavia mi occorre dover fare delle precisazioni:


1) gli Amici "veri" sono sempre più merce rara in questo mondo: nella mia via purtroppo più che amici ho sempre conosciuto "approfittatori" che hanno sempre tratto solo che vantaggi dalla mia bontà d'animo, generosità ecc. senza mai dare niente in cambio. Questo mi ha molto ferito e di certo non sono un tipo che dimentica queste cose facilmente. In secondo luogo è un dato di fatto che nel momento in cui una persona ha dei limiti importanti che vengono a compromettere la mobilità e comunque lo svolgimento di una vita "normale" questi "falsi amici" tendono a dileguarsi.

2) Per quanto concerne la escort in questione io posso avere sbagliato ma in quel momento mi sono sentito "offeso": offeso perchè io sono sempre generoso e disponibile verso gli altri ed in cambio ricevo solo "delusioni". Non posso negare che io sono fortemente attratto da quella donna, lei questo LO SA BENE perchè ho capito che si tratta di una persona molto furba e subdola benchè all'inizio mi facesse pena per via della sua personalissima situazione. Infatti la sua tattica ormai la conosco bene: stordire il cliente di parole, facendo "gli occhi dolci" e poi fare un rapporto di 2 minuti e via sotto un altro. Io volevo solo esserle amico, per me avrebbe significato moltissimo ma lei si è dimostrata una grande approfittatrice da lì la mia frustrazione e desiderio di farle "un dispetto" o "piccola vendetta" che dir si voglia.

Ci tengo a precisare che non mi sono solo limitato ad appendere nel suo palazzo volantini a scopo denigratorio ma ho anche inviato una lettera di segnalazione alle forze dell'ordine in totale anonimato e a questo punto mi auguro che le auto blu abbiano fatto visita a quella persona.

Insomma la credevo "amica" ma anche lei si è dimostrata per quello che è... lei ha capito che io ero un "debole" e non si è fatta alcun problema nel "farmi su come un cioccolatino" ma la colpa è solo mia perchè sono un pollo e non faccio altro che prendere "capocciate" su "capocciate",,,


[#4]
Dr.ssa Angela Sarracino Psicologo, Psicoterapeuta 178 5
gentile ragazzo,
credo che non abbia molto senso offendersi. credo sia più opportuno chiamare le cose con il loro nome. Lei voleva essere amico di una persona che fa la prostituta, cioè vende il suo corpo per guadagnare. Per lei probabilmente non era un amico, ma un cliente. Dal suo canto, la sua solitudine l'ha portata a cercare un'amica, un'amante, una compagnia. Ma credo che abbia cercato nel posto sbagliato, ecco perchè la invitavo a relazionarsi con amici ed amiche della sua età e del suo contesto di vita.
Detto questo, le consiglio, se le va di recarsi da un collega che la potrà aiutare a superare questa sua tristezza interiore e ad acquisire maggiore autostima, al fine di provare a pensare che può meritarsi anche qualcosa di buono ed amici veri. Non credo che esistono solo amici falsi e pronti a farti del male in ogni momento.
[#5]
Utente
Utente
Gent.le Dr. Del Signore,


ringrazio anche Lei per la Sua tempestiva risposta. Condivido esattamente quello che Lei ha scritto infatti il mio è più un "bisogno affettivo", un "bisogno di compagnia" più che sessuale e questo secondo me si è ulteriormente accentuato da quando ho perso mia mamma, morta a 56 anni, 6 anni fa.

Gli effetti con gli psicofarmaci sono stati per me positivi per quanto riguarda il disturbo psicosomatico della contrattura da stress del muscolo trapezio sx tuttavia poichè "non possono essere considerati come la bacchetta magica" per uscire dal mio circolo vizioso pensavo di voler intraprendere un percorso di psicoterapia con qualche bravo dottore qui nella mia zona, tuttavia la cosa che mi frena in questo senso è sicuramente l'aspetto "economico" di ogni singola seduta anche perchè attualmente sono a casa senza un lavoro e vivo grazie alla modesta pensione di mio papà anziano e malato di diabete.

Un piccolo chiarimento: quando ho scritto "essere premurosi vuol dire essere stalker?" intendevo dire se la "galanteria" e le mie premure verso quella donna (leggasi messaggini di buon fine settimana, citazioni ed aforismi sulla vita, regalini quando ci vedevamo ecc,) sono da interpretare come un segno tangibile di una persona con problemi psicologici, mancanze affettive o cose di questo genere. Io penso di no perchè i miei genitori e mia mamma in particolare mi hanno sempre insegnato ad essere educato e rispettoso verso il prossimo, forse anche troppo...



Saluti



G.
[#6]
Dr.ssa Angela Sarracino Psicologo, Psicoterapeuta 178 5
Gentile ragazzo,
esistono i consultori, dove si paga poco o niente per la consulenza psicologica. Trovi il numero dell'asl della sua città e prenoti. In bocca al lupo
[#7]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>sono da interpretare come un segno tangibile di una persona con problemi psicologici, mancanze affettive o cose di questo genere.<<
sono da intendere come una forma di intelligenza emotiva, ma comprenderà bene che una prostituta non è una ragazza come tutte le altre e lei è stato quantomeno ingenuo.

La invito invece a riflettere sulla sua reazione. Non crede sia stata un po' eccessiva?
Voglio dire che probabilmente lei si è reso conto della persona che aveva davanti solo nel momento in cui non ha "colluso" con le sue aspettative.







[#8]
Utente
Utente
Gent.ma Dr.ssa Sarracino,


condivido quasi tutto quello che Lei mi ha scritto ad ogni modo mi occorre ribadirLe quello che ho risposto al Suo collega Dr. Del Signore poco sopra: inizialmente nei confronti di quella persona ho provato oltre che attrazione, un senso di profonda "pietà" al punto da provare grandi "sensi di colpa" la notte successiva al nostro primo appuntamento, tuttavia poi ho capito che quella persona in realtà era molto furba, subdola ed approfittatrice, lei ha capito subito di avermi sedotto con i suoi modi di fare sdolcinati e mi ha fatto su come un "pollo". Ad ogni modo dopo il fattaccio Lei mi aveva poi richiamato telefonicamente facendomi chiaramente capire di sapere che l'autore di quel gesto fosse il sottoscritto. Io ovviamente ho dovuto negare tutto ma ho capito che a questo punto non mi converrebbe più tornare a farle visita perchè sono sicuro che dentro quel bilocale ci sarebbe qualcun altro insieme a lei pronto a "farmela pagare" anche se comunque le prove certe che dimostrano la mia colpevolezza lei ad oggi NON le ha.


Cordiali saluti.



G.
[#9]
Utente
Utente
Gent.le Dr. Del Signore,



come darLe torto? Lei ha scritto cose giuste e veritiere. Purtroppo a volte la frustrazione gioca brutti scherzi ed uno dei miei limiti (lo riconosco) è proprio questo: tendo a non saper gestire le situazioni frustranti che puntualmente mi si presentano.

Non c'è cosa peggiore che essere "schiavi" della donna sbagliata. I "deboli", gli onesti come me sono quelli che ne hanno sempre la peggio in queste situazioni.

Ad ogni modo, ora che ho capito come funziona realmente il mondo "marcio" del sesso a pagamento avrei deciso di farmi da parte anche per non andarmi a cercare altri guai (dato che ne ho già abbastanza). I miei prossimi passi a questo punto sarebbero:


1) dimenticare definitivamente quella donna prima che mi porti verso l'auto-distruzione

2) iscrivermi quanto prima ad una agenzia per single e provare a conoscere qualche ragazza possibilmente "a posto" e con un lavoro onesto che si possa definire tale. Solo questo, con la speranza che, per una volta, la fortuna giri dalla mia parte.


Cosa ne pensa?




Grazie ancora




Cordiali saluti




G.
[#10]
Utente
Utente
Grazie anche a Lei Dr.ssa Sarracino.


Cordiali saluti.



G.
[#11]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>..con la speranza che, per una volta, la fortuna giri dalla mia parte.<<
non sarà ne la speranza ne la fortuna a cambiare il suo modo di vedere le cose. Il mondo non si divide in ciò che è "buono" e in ciò che è "cattivo".

Finché avrà questa visione del mondo troverò sempre una giustificazione per ciò che le accade, magari attribuendo le Sue responsabilità a qualcun'altro/a (come nell'esempio della prostituta).






[#12]
Utente
Utente
Gent.le Dr. Del Signore,



vorrei porLe questa domanda: alla luce di quello da me scritto, alla luce del mio voler per forza legarmi affettivamente ad una donna, questo bisogno di affetto nei confronti dell'altro sesso e soprattutto questi miei comportamenti possono essere, secondo Lei, inquadrabili come comportamenti da "stalker"? Non so perchè ma mi sento in conflitto con me stesso e non riesco a "dimenticare" quella donna: da una parte vorrei rivederla anche se so che questo potrebbe mettere a rischio la mia sicurezza per il motivo che ho spiegato in un mio post di cui sopra e dall'altro vorrei continuare a farle altri "dispetti" anche se so che sbaglierei.


Cosa ne pensa? Nel frattempo mi sto attivando per trovare un bravo psicoterapeuta qui nella mia zona.




Grazie



G.
[#13]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Non possiamo sapere se si tratta di stalking, sicuramente è un atteggiamento fortemente ambivalente e merita di essere approfondito.







[#14]
Utente
Utente
Gent.le Dr. Del Signore,

in questi giorni sono molto combattuto: da una parte vorrei tornare a fare visita a quella donna (anche se sono consapevole che dietro quella porta potrebbe esserci un complice di lei pronto a "farmela pagare") come se nulla fosse successo mentre dall'altra parte, l'istinto mi dice di NON farlo assolutamente. Ecco a cosa mi riferivo a proposito dei cosiddetti "conflitti interiori". Insomma vorrei proprio fare "reset" e dimenticare quella donna definitivamente ma per ora proprio non ce la faccio. Secondo Lei quale sarebbe la cosa migliore da fare?



Grazie ancora



G.
[#15]
Dr. Giuseppe Bonanni Psicologo 14
Gentile Utente,

Come i miei colleghi le hanno detto, sicuramente il legame che si è creato tra lei e la persona di cui parla è sicuramente dovuto al fatto che si sente solo e che non ha nessuno con cui condividere le sue esperienze e sopratutto i suoi affetti, la sua domanda sul fatto che vuole avere conferme se il suo comportamento è definibile come "stalker" mi fa pensare che ha paura di avere ritorsioni dal punto di vista legale sopratutto,

E' intenzionato a ripetere il comportamento?

le suggerisco di lasciar perdere, del resto questo non è un legame autentico, le consiglio di vivere rapporti autentici....

Saluti.
[#16]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>Secondo Lei quale sarebbe la cosa migliore da fare?<<
la cosa migliore è fare una valutazione psicologica.

Il suo problema sta a monte e già il fatto di frequentare le prostitute potrebbe essere un'indicatore delle sue insicurezze affettive. Se il dubbio di incontrare questa donna persiste significa che lei non sta comprendendo quello che accade.

I conflitti interiori sono altri.
Come mai pensa di rivederla?









[#17]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile Utente,
Sempre più spesso capita che dei clienti si innamorino, si infatuino, si sentano "coppia" con la loro prostituta di riferimento. O almeno me ne sono capitati numerosi. Segno della difficoltà dei ragazzi di oggi ad avere relazioni paritarie non a pagamento? Segno della accresciuta bravura relazionale delle "signore", che - vista la concorrenza - si attrezzano per rispondere non solo allo stimolo sessuale ma anche a quello comunicativo? Dicevo, i ragazzi, gli uomini in questa situazione sono molti, ma anche in terapia!
Intendo dire che a un certo punto il cliente, divenuto geloso degli altri (uomini clienti) soffre molto, cerca vendetta del presunto "torto" o "oltraggio" subìto, ma poi qualcuno tra essi si rende conto che il problema non è della bella signora (escort), ma che è proprio: tutto ciò era compreso "nel contratto"... A questo punto rivedere le caratteristiche della propria vita affettiva e sessuale, le difficoltà, le compensazioni, diventa una necessità - vorrei dire - per poter superare la vicenda e poter vivere una vita "reale" e appagante affettivamente e sessualmente.
Chi meglio di un "tecnico" La può aiutare? Uno psicologo/a, uno psicoterapeuta/a, un sessuologo/a sono i professionisti/i più adatti/e. Si rivolga con fiducia: una seduta presso di loro ha un costo non tanto differente da un incontro con la "signora"; e se - quasi certamente - è meno gratificante al momento, dopo un po' La porta però molto più lontano.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#18]
Utente
Utente
Grazie davvero per le vostre risposte gent.li Dottori,


prometto che a breve mi rivolgerò con fiducia ad un bravo psicoterapeuta della mia zona perchè ho capito che ho realmente bisogno di essere aiutato e su questo non ci piove. Per il resto posso dirVi che davvero non ci sto capendo più nulla ed io stesso sono rimasto allibito del mio comportamento perchè mai e poi mai avrei pensato di infatuarmi così di una donna, di una prostituta in questo caso.

Come ho già detto avrei molta voglia di rivederla e fare due chiacchiere con lei in intimità e di farle molte coccole perchè, non ne faccio mistero, provo una forte attrazione fisica ma anche "psicologica" nei suoi confronti. Lei è consapevole di avere dalla sua questo forte potere "seduttivo" verso di me e di avermi mandato letteralmente "in tilt" tuttavia in questo momento sono diviso in due: da una parte l'istinto, l'impulso e la voglia matta di rivederla e di provare a "stare al gioco" ma dall'altra c'è la ragione che mi dice di non farlo e di stare molto attento perchè:

1) quella persona e ne ho avuta conferma, è subdola, furba e senza scrupoli

2) poichè lei è straconvinta che sia stato io l'autore di quel gesto denigratorio dei volantini (anche se non ne ha le prove certe) andare di nuovo da lei potrebbe essere pericoloso in quanto potrei trovarmi di fronte qualche suo complice pronto a "farmela pagare" ed io dato che di guai ne ho già abbastanza non vorrei andare a cacciarmi in brutte faccende.

Forse, per resistere a queste tentazioni dovrei fare come Ulisse che per resistere ai canti delle sirene si era fatto legare al palo della nave: per certi versi è un po come la mia situazione.



Cordiali saluti



G.
[#19]
Utente
Utente
Gent.li Dottori,


vi scrivo per informarvi che sto cercando in tutti i modi di "dimenticare" quella donna e di non cedere a tentazioni che potrebbero essere pericolose per la mia sicurezza tuttavia NON è facile e sto riscontrando più difficoltà del previsto. Da una parte la "odio" e non vorrei più rivederla e dall'altra vorrei andare di nuovo da lei... mi sento molto confuso, possibilmente vorrei evitare di andare "in rovina" e di diventare "schiavo" della donna sbagliata...


Voi cosa dite?



Grazie



Buona giornata



G.
[#20]
Dr.ssa Paola Dei Psicologo, Psicoterapeuta 307 27
Gentile
Non sto a ripeterle quanto i colleghi molto oculatamente e professionalmente le hanno detto, direi soltanto le stesse cose. Le consiglio invece un testo delle Edizioni Arca, Torino, dal titolo: L'amore vero l'ha fatto solo con me di Alberto Mossino, è un libro del 2012 e potrà intanto aiutarla a comprendere meglio alcune cose, poi segua il consiglio, già suggeritole. di rivolgersi ad un/a collega.
Cari auguri

Paola Dei: Psicologo Psicoterapeuta
Didatta Associato FISIG Perfezionata in criminologia
Docente in Psicologia dell’Arte (IGKGH-DGKGTH-CH)

[#21]
Utente
Utente
Grazie mille gent.le Dr.ssa Paola Dei,



è mia intenzione seguire il consiglio Suo e quello dei Suoi colleghi e mi voglio impegnare per farlo anche se non è mai semplice uscire da un circolo vizioso, qualunque esso sia.



Ad ogni modo colgo l'occasione per augurare a Lei ed a tutto lo staff di questo sito una Buona Pasqua.




Cordiali saluti




G.
[#22]
Utente
Utente
Gentilissimi Dottori,


a distanza di qualche tempo desidero aggiornarvi circa la mia situazione in quanto, visto l'interesse da voi manifestato al mio caso sin dall'inizio, avrei piacere di condividere con voi pensieri ed opinioni.

Partiamo subito col dire che ieri ho di nuovo fatto visita alla mia "amica del cuore" (malgrado mi fossi ripromesso di non andarci più) e sinceramente l'ho trovata un po' cambiata nei miei confronti. Mi spiego meglio: è come se i miei atteggiamenti, le mie premure ma soprattutto quello che è successo in precedenza di cui io sono responsabile (affissione di volantini denigratori nel suo condominio) l'avessero resa più timorosa ed ansiosa. Ciò nonostante abbiamo parlato a lungo prima e dopo il rapporto ed io le ho fatto presente delle mie difficoltà in ambito relazionale e delle mie sofferenze dovute ad una mancanza affettiva. Lei comunque mi è sempre sembrata gentile e paziente a parte qualche rara occasione in passato ma mi ha detto testualmente di non essere troppo "assillante" con gli sms, telefonate ecc. poichè ha anche lei una sua vita ed i suoi problemi ed io dal canto mio le ho promesso che cercherò di non ripetere più questi errori però allo stesso tempo le ho confessato di essere "cotto di lei", di voler essere suo amico a tutti i costi e le ho fatto capire che lei per me è importante (non a caso tutte le volte che vado da lei ho il cuore che batte all'"impazzata"!).

Poi altro particolare degno di nota le ho chiesto se avesse qualche novità in merito all'episodio denigratorio dei volantini (di cui io sono il responsabile anche se ovviamente non l'ho mai ammesso di fronte a lei) e lei stessa mi ha confermato (anche se penso fosse una bugia per spingermi a mettermi "paura" e a confessare) che ha sporto denuncia per diffamazione verso una persona e che il responsabile è stato individuato anche grazie alle testimonianze dei suoi vicini, cosa per altro che io reputo impossibile perchè sono sicuro al 99,9% che quel giorno NESSUNO mi ha visto mentre ho compiuto quel gesto verso di lei.

Detto questo a distanza di tempo se potessi tornare indietro non credo proprio che ripeterei quel gesto anche se in quel momento mi sentivo molto frustrato e risentito perchè io mi accorgo di essere realmente infatuato verso quella donna.

Nel frattempo, seguendo il vostro consiglio, mi sono attivato per essere sottoposto ad alcune sedute psicoterapeutiche presso il Consultorio ASL della mia zona perchè privatamente purtroppo non me lo posso permettere.


Qual è il vostro parere?



Ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti


G.
[#23]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Era prevedibile che Ulisse ritornasse dalla "sirena", trattandosi di una dipendenza. Ma una ricaduta non toglie la possibilità di una positiva risoluzione. Intraprendere una psicoterapia Le permetterà di accedere a relazioni non a pagamento, bensì paritarie, dove ambedue allo stesso modo si mettono in gioco, dove il "lui" non coccola poichè paga ma perchè ambedue ne traggono ben-essere, dove si parla prima e dopo il rapporto non perchè è compreso nella tariffa della prestazione ma per l'intensità della relazione.
Uno/a psicoterapeuta senz'altro La aiuterà.
Dott. Brunialti
[#24]
Utente
Utente
La ringrazio molto per la risposta gent.le Dr.ssa Brunialti, Lei ha ragione pienamente quando dice che ormai si tratta di una dipendenza, io dal canto mio sono consapevole di essere "un bisognoso d'affetto" e se Lei ha avuto modo di leggere i miei post precedenti avrà senz'altro capito il perchè: io sono gravemente malato e la mia malattia NON è ad oggi riconosciuta dalle tabelle INPS come invalidità, mia madre è morta di cancro sei anni fa, mio padre ha problemi di salute ed in più si trascura, non si vuol curare ecc. e le liti anche violente tra me e lui sono sempre più frequenti, ho una sorella che però per lavoro vive abbastanza distante da noi in più al momento sono senza lavoro e dipendo economicamente dalla modesta pensione di mio padre anziano che continua a farmi arrabbiare tutti i giorni per i motivi che ho sopra citato.

Io mi ripetuto sensibile, galante, premuroso ecc nei confronti di quella donna e MAI sarei capace di fare male ad una mosca perchè io sono un "ragazzo d'altri tempi", mi manca solo un po' di affetto e di fortuna dalla vita...

Ho sbagliato e sto sbagliando tutt'ora ad avere comportamenti da "stalker" nei confronti di quella donna (telefonate, sms, perlustrazioni ecc) però ho deciso di voler cambiare questo tipo di atteggiamento nei suoi confronti perchè lei stessa ha ammesso che il mio comportamento le ha messo ansia ed anche un po di agitazione ed io ovviamente NON voglio quello.

Col senno di poi assolutamente NON ripeterei il gesto diffamatorio dei volantini che ho commesso nei suoi confronti.

Detto questo Le chiedo:


1) cosa ne pensa di questa situazione?

2) secondo Lei è vero quello che dice la mia amica? Ossia che il responsabile del gesto diffamatorio (cioè io) è già stato individuato perchè colto con "le mani nella marmellata" grazie all'aiuto dei suoi vicini quando invece io sono sicuro al 99,9% di non essere stato visto da nessuno anche visto e considerato che si tratta di un quartiere della città poco trafficato e poi perchè la mia amica di me non sa nè come mi chiamo di cognome nè tantomeno dove abito. Lei dice che quella persona finirà in tribunale e che Le dovrà dei soldi. Io invece penso che lei mi abbia detto questo solamente perchè mirava a mettermi paura a livello psicologico e voleva spingermi a confessare poichè, è bene ricordarlo, lei è convinta che il responsabile di quel gesto sono io ma secondo me quello che dice è un "castello di carta". Qual è la Sua opinione?



La ringrazio infinitamente



Cordiali saluti



G.
[#25]
Dr.ssa Angela Sarracino Psicologo, Psicoterapeuta 178 5
Gentile ragazzo,
come possiamo rispondere ad una domanda del genere? Come facciamo a sapere se lei è stato visto? Se la signora mente?
Noi possiamo solo dare un giudizio sulla sua condizione psichica, che come le è stato più volte detto, ha bisogno di essere tranquillizzata con l'aiuto di un buon professionista.
Comprendo il suo bisogno di affetto, me lei dovrebbe anche iniziare a capire che un'escort, che fa il suo mestiere, le potrà dare sempre un affetto limitato e dietro pagamento. Se poi lei vuole continuare ad andare da lei, è una sua libera scelta e nessuno la potrà mai costringere a non farlo.
Non si ostini a scervellarsi con tutte queste domande che la fanno solo stare peggio. Le scriva su un foglietto e così se le ricorderà quando le potrà fare dal vivo al suo terapeuta.
In bocca al lupo
[#26]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile Utente,
Ad alcune delle domande che Lei pone è stato data risposta nei precedenti interventi, e dunque non mi ripeto.
Riguardo al suo punto 2 "è vero quello che dice la mia amica?", segnalo che NON di amicizia si tratta bensì di prostituzione. E dunque esistono altri 5000 "amici", come Lei, di questa "amica". A parte questo, non si faccia intimorire da insinuazioni.
Detto ciò, credo che noi esperti Le abbiamo detto tutto quanto potevamo nel contesto di un BLOG, per il resto è proprio necessario che Lei affronti di persona un terapeuta. Un rapporto epistolare ha i suoi limiti.
Cordialità.

[#27]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>Io mi ripetuto sensibile, galante, premuroso ecc nei confronti di quella donna e MAI sarei capace di fare male ad una mosca perchè io sono un "ragazzo d'altri tempi",<<
be' non è proprio quello che ha dimostrato con il comportamento messo in atto nei confronti di questa prostituta (che non è "un'amica"). Lei ha un'immagine di se "sdoppiata" così come dell'altro, probabilmente questo è dovuto a dei meccanismi di difesa che andrebbero analizzati in terapia.

Come fa a conciliare questa descrizione di se con i comportamenti che lei stesso definisce da "stalker"?

Per quanto riguarda il punto 2, soltanto Lei sa come sono andate veramente le cose e di sicuro non possiamo essere noi a sapere come evolverà la situazione.






[#28]
Utente
Utente
Gentilissime Dr.sse Sarracino e Brunialti,


desidero esprimere la mia gratitudine per le vostre tempestive risposte, spero di correggere questi atteggiamenti "sbagliati" che nutro nei confronti di quella persona grazie all'aiuto del terapeuta (prima seduta al consultorio della mia ASL il prossimo 6 maggio). Purtroppo malgrado io stesso riconosca di sbagliare al tempo stesso NON riesco a smettere di avere questo attaccamento "morboso" ed eccessivamente intimo nei confronti di quella donna e questo mi dispiace enormemente perchè ho capito che è per lei causa di ansia e di stress ed io non voglio farle questo perchè sento di volerle bene e desidero farla "sentire bene" al tempo stesso perciò desidero davvero cambiare per lei e per me poichè ho capito che sono io il problema e non lei.

Detto questo, per rispondere al Dr. Del Signore, come ho scritto precedentemente il gesto diffamatorio che ho compiuto nei confronti della "prostituta" (termine che non mi piace assolutamente) ossia l'episodio dei volantini appesi alla porta del suo condominio è stato per me dettato da un momento in cui mi sono sentito "offeso", "risentito" per certi versi dal comportamento eccessivamente frettoloso e sbrigativo della mia "amica" e non me ne vogliate se continuo a chiamarla così ma nelle mie fantasie lei lo è davvero, mi piace pensarlo, mi piace continuare a vivere questo "sogno" e per quanto mi è possibile vorrei continuare a sognare il più a lungo possibile, sognare di essere davvero "il suo amante" segreto, il suo "spasimante" e poco importa se avrà 5000 "amici" o "amanti" come scrive la Dr.ssa Brunialti perchè io continuo a pensare che la mia bella riserva al sottoscritto trattamenti "speciali" (leggasi sconto sulla tariffa delle prestazioni e minutaggio superiore a quello riservato agli altri suoi "amici"). So di essere "ingenuo" ma il mio cuore batte all'impazzata quando la vedo ed è realmente difficile descrivere a parole gli stati d'animo e le emozioni che nutro non appena la incontro e poi glielo anche detto testualmente che io "sono cotto di lei", più esplicito di così.....

Mi piace essere protettivo nei suoi confronti e soprattutto mi piace che lei si confidi e scherzi con il sottoscritto, in vita mia non ho mai avuto un rapporto così "intimo" con una donna/ragazza, forse un ruolo importante in tutto questo è dovuto al grave lutto che ho dovuto subire quando all'età di 22 anni ho perso mia madre e quando ho incominciato a venire gravemente malato ecc. ancora oggi non riesco ad elaborare che mia madre davvero non ci sia più e che mio padre in realtà NON sia un vero padre ma solo una figura fittizia che non mi da nè consigli nè tanto meno è presente nei momenti in cui ho realmente bisogno.


Grazie a tutti



Cordiali saluti




G.
[#29]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,
noi capiamo benissimo le cause e le ragioni della sua infatuazione, solamente che rappresentiamo anche una "istanza di realtà", che in qualche modo si oppone al "sogno" da cui Lei non riesce a uscire. Come quando si dorme e si sogna, ma contemporaneamente si è consapevoli che di sogno si tratta. Sono contenta che abbia già un appuntamento fissato; sia costante nella terapia.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>..mi piace continuare a vivere questo "sogno" e per quanto mi è possibile vorrei continuare a sognare il più a lungo possibile..<<
deve fare un po' di chiarezza, se lei vuole continuare a vivere il suo "sogno" è giusto che sia così e non saremo certo noi ad impedire questa cosa (che immagino la fa stare bene) o cercare di convincerla del contrario, ma se lei chiede un consulto su "come uscire da un circolo vizioso.." mi sembra evidente che ci troviamo di fronte ad un paradosso e soprattutto mi sembra inutile continuare a replicare alle sue richieste.






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Dr.ssa Paola Dei Psicologo, Psicoterapeuta 307 27
Gentile
Ancora una volta non posso che concordare con i colleghi, voglio solo aggiungere poche cose che mi auguro le rendano il tutto ancora più chiaro.
Giorni fa le avevo inviato un post dove le consigliavo questo testo:
L'amore vero l'ha fatto solo con me di Alberto Mossino, Edizioni Arca 2012
Ha provato a cercarlo?
Glielo chiedo perché il mio, così come i post dei colleghi tendevano a rispondere alla sua domanda iniziale: Infatuazione nei confronti di una escort, come uscire da un circolo vizioso?
I consigli e quant'altro erano tesi a farla uscire dal circolo vizioso ma se lei è invece felice così, come sostiene in alcuni post, va benissimo, sapendo però che dopo di lei dalla signorina entreranno altri (é il suo lavoro al momento) e che ciò non deve stupirla.
Questo la fa stare meno bene vero?
Ecco.....siamo dentro a quello che Jung chiamava: Il caos che ci abita.
Ecco perché se vuole davvero vivere e non sopravvivere necessita di recarsi da un/a collega de visu e portare ordine nel disordine che si porta dentro per decidere veramente cosa vuole dalla vita.
Augurandoci che abbia compreso quanto ciò sia importante per lei mi unisco alla collega Brunialti per esprimerle anche il mio plauso per l'appuntamento che ha concordato e augurale costanza.
Cordialità
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Utente
Utente
Gent.ma Dr.ssa Paola Dei,


desidero ringraziarLa ancora una volta per il tempestivo riscontro.

Detto questo Le confermo che ho provato a cercare il testo che Lei stessa mi aveva consigliato ma poichè non sono riuscito a reperirlo in nessuna delle librerie qui nella mia zona ho deciso di ordinarlo online, di sicuro immagino che sarà un libro interessante da leggere perchè immagino mi aiuterà a comprendere meglio il fenomeno del "sesso a pagamento" in tutte le sue sfaccettature.

Per quanto riguarda la mia infatuazione nei confronti di quella donna, come ho scritto negli ultimi post, mi sono davvero pentito per averla diffamata mediante l'episodio dei volantini denigratori che ho appeso nel portoncino di entrata del suo condominio, sono consapevole che questa "bravata" potrebbe costarmi "cara" anche per quanto concerne la perseguibilità dal punto di vista penale cui potrei andare incontro (ho letto di multe fino a € 1000,00 se non sbaglio). Io sono tutt'ora convinto di non essere stato visto da nessuno quel giorno ma il fatto che la signora mi abbia detto durante il nostro ultimo incontro che il "colpevole è stato individuato mentre appendeva i volantini alla porta grazie alle descrizioni fornitole dai suoi vicini" mi ha messo ansia anche se resto convinto che sia tutto falso e che me lo abbia detto solo per farmi "crollare" (cosa che invece NON ho fatto continuando a "fingere" spudoratamente). Insomma io credo che lei abbia solo un fortissimo sospetto nei miei confronti, peccato però che per muovere un'accusa così grave come la diffamazione una persona dovrebbe avere prima delle PROVE CERTE di colpevolezza verso un tal individuo onde evitare di venire denunciata a sua volta per "ingiuria", prove che secondo me lei NON ha assolutamente.

Ciò nonostante mi sento deluso per essere sceso a livelli "così bassi" e mi sento deluso da me stesso per avere preso una "cotta" del genere nei confronti della donna sbagliata, non pensavo che la frustrazione potesse spingermi a tanto.

Quello che ricordo di quel giorno è solo che volevo fargliela pagare per avermi liquidato velocemente dopo tutte le premure e le attenzione che io le avevo dedicato ma ormai è fatta e non è più possibile tornare indietro. Spero che il tempo mi aiuti a capire gli errori che ho commesso per cercare di non ripeterli e a questo punto davvero NON so se tornerò da lei oppure no, sento molta confusione dentro la mia testa ed ho bisogno di riflettere.


Cordiali saluti e ancora grazie



G.

[#33]
Utente
Utente
Gentilissimi Dottori,


scrivo questo messaggio per aggiornarVi sullo stato della situazione dal momento che avevate preso in cura il mio caso con estrema professionalità e competenza.

Domani pomeriggio finalmente avrò la mia prima seduta con la sessuologa del consultorio, spero tanto che mi possa realmente aiutare e sicuramente Vi terrò aggiornati se avrete piacere.

Nel frattempo però devo anche segnalarVi che continuo a vedermi settimanalmente con la "mia" bella e che continuo a riempirla di regali ed sms carini sul cellulare (frequenza di 1-2 sms al giorno). Penso spesso a lei e ogni volta che ci vediamo la riempio di attenzioni e complimenti, ormai lei è a conoscenza che ho preso una "cotta" nei suoi confronti semplicemente perchè sono stato stesso io ad ammetterlo, c'è molta complicità tra noi però a volte vedo che le mie "attenzioni" finiscono per metterla un pochino a disagio e le creano anche un po' di ansia ed è proprio quello il paradosso: io faccio fatica a tenere a bada me stesso perchè sono consapevole che se divento troppo "assillante" con lei invece di avvicinarla questo inevitabilmente finirà per allontanarla sempre più da me, ma vi posso garantire che non è affatto semplice cercare di impormi un "auto-controllo" in questo senso!

Faccio un esempio banale: quando le mando un semplice sms augurandole "Buon fine settimana" lei normalmente mi risponde dopo poco tempo ma ci sono state alcune volte in cui la sua risposta si è fatta "attendere" più del dovuto e questo mi ha un attimino "allarmato" e messo in ansia. Vi scrivo questo per farVi capire meglio perchè so che è una cosa che non va bene ma io le voglio bene e vorrei che lei sapesse che su di me può realmente contare come amico poiché io per lei ci sono e ci sarò sempre, vorrei che lei confidasse a me i suoi problemi, che appoggiasse la sua testa alla mia spalla e mi abbracciasse sfogandosi e scoppiando in un pianto a dirotto: io saprei "ascoltarla" e metterla a suo agio perchè sono un grande "ascoltatore" e mi reputo una persona estremamente sensibile. Lei mi ha aiutato e mi sta aiutando molto perchè ha messo in risalto un lato della mia personalità che non credevo di avere.

Ad ogni modo domani finalmente avrò la mia prima seduta al Consultorio e spero che mi possa realmente aiutare a superare le mie difficoltà dovute ad una mancanza affettiva, cosa di cui per altro sono pienamente consapevole.


Vi ringrazio tutti e porgo i miei più cordiali saluti.




G.
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Dr.ssa Angela Sarracino Psicologo, Psicoterapeuta 178 5
Gentile ragazzo,
ha preso la decisione giusta.
In bocca al lupo per il suo percorso psico-sessuologico.
[#35]
Utente
Utente
Grazie di cuore Dottoressa


G.
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