Attacchi d'ansia
Buonasera,
sono una ragazza di 31 anni vi scrivo perchè ho bisogno di ricevere dei consigli su come affrontare gli attacchi d'ansia.
Sono sempre stata una persona dal carattere ansioso tendente a somatizzare gli stati d'animo, per questa ragione soffro di gastrite e di colon irritabile e proprio a causa di questo i miei attacchi d'ansia si sono accentuati. Circa un anno fa, prima di avere la diagnosi della colite, ho avuto l'infelice idea di cercare di fare un' autodiagnosi su internet inserendo nel motore di ricerca i miei sintomi, ovviamente le diagnosi che ho trovato sono state le più disparate dalla semplice colite al tumore al pancreas ed è proprio quì che la mia attenzione si è focalizzata per non dire fossilizzata. Nonostante mi sia sottoposta ad ecografie addominali, analisi del sangue e colonscopia che hanno dato conferma che soffro semplicemente di colite, ogni volta che ho un attacco di colite inizio a pensare a tutto quello che ho letto su internet e vado in tilt: mi si chiude lo stomaco, nonostante abbia fame non riesco a mangiare, mi manca l'aria, ho conati di vomito, crisi di pianto, palpitazioni, sudorazione. La mattina mi sveglio già con la sensazione di avere un "macigno"sullo stomaco e sul petto e se potessi nemmeno mi alzerei dal letto. La sera sto ancora peggio, si accentua tutto. Non so come affrontare tutto ciò....ho bisogno di un consiglio su come affrontare questa situazione. Ho paura di impazzire di non riuscire a gestire più questa situazione, Purtroppo al momento economicamente non posso permettermi di seguire una terapia o di andare da uno psicologo e nemmeno voglio diventare dipendente da farmaci ( già per curare la colite sto prendendo 2 compresse di lexil e due di pentacol da più di un anno, ultimamente ho dovuto sostituire il lexil con lo spaspomen somatico da 40 in quanto il primo di recente non si trova più in farmacia, ma sembra che non serva a molto). Per favore datemi un consiglio,
grazie.
sono una ragazza di 31 anni vi scrivo perchè ho bisogno di ricevere dei consigli su come affrontare gli attacchi d'ansia.
Sono sempre stata una persona dal carattere ansioso tendente a somatizzare gli stati d'animo, per questa ragione soffro di gastrite e di colon irritabile e proprio a causa di questo i miei attacchi d'ansia si sono accentuati. Circa un anno fa, prima di avere la diagnosi della colite, ho avuto l'infelice idea di cercare di fare un' autodiagnosi su internet inserendo nel motore di ricerca i miei sintomi, ovviamente le diagnosi che ho trovato sono state le più disparate dalla semplice colite al tumore al pancreas ed è proprio quì che la mia attenzione si è focalizzata per non dire fossilizzata. Nonostante mi sia sottoposta ad ecografie addominali, analisi del sangue e colonscopia che hanno dato conferma che soffro semplicemente di colite, ogni volta che ho un attacco di colite inizio a pensare a tutto quello che ho letto su internet e vado in tilt: mi si chiude lo stomaco, nonostante abbia fame non riesco a mangiare, mi manca l'aria, ho conati di vomito, crisi di pianto, palpitazioni, sudorazione. La mattina mi sveglio già con la sensazione di avere un "macigno"sullo stomaco e sul petto e se potessi nemmeno mi alzerei dal letto. La sera sto ancora peggio, si accentua tutto. Non so come affrontare tutto ciò....ho bisogno di un consiglio su come affrontare questa situazione. Ho paura di impazzire di non riuscire a gestire più questa situazione, Purtroppo al momento economicamente non posso permettermi di seguire una terapia o di andare da uno psicologo e nemmeno voglio diventare dipendente da farmaci ( già per curare la colite sto prendendo 2 compresse di lexil e due di pentacol da più di un anno, ultimamente ho dovuto sostituire il lexil con lo spaspomen somatico da 40 in quanto il primo di recente non si trova più in farmacia, ma sembra che non serva a molto). Per favore datemi un consiglio,
grazie.
[#1]
Gentile Utente,
nessun consiglio, la psicologia segue le stesse logiche della medicina per quanto riguarda diagnosi e cura, ossia bisogna fare una valutazione diretta dopo la quale sarà il professionista ad indirizzarla nel percorso più idoneo al suo caso.
L'unico suggerimento utile è: evitare internet e consultare un Collega di persona. Prendere coscienza di questo non è sempre un processo lineare, soprattutto per chi come lei utilizza il corpo come canale preferenziale nelle gestione dei conflitti psichici.
Cosa fa nella vita, studia, lavora?
nessun consiglio, la psicologia segue le stesse logiche della medicina per quanto riguarda diagnosi e cura, ossia bisogna fare una valutazione diretta dopo la quale sarà il professionista ad indirizzarla nel percorso più idoneo al suo caso.
L'unico suggerimento utile è: evitare internet e consultare un Collega di persona. Prendere coscienza di questo non è sempre un processo lineare, soprattutto per chi come lei utilizza il corpo come canale preferenziale nelle gestione dei conflitti psichici.
Cosa fa nella vita, studia, lavora?
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#2]
" vi scrivo perchè ho bisogno di ricevere dei consigli su come affrontare gli attacchi d'ansia."
Gentile Utente,
concordo con il Collega, anche perchè il primo step è una diagnosi accurata che lo psicologo psicoterapeuta potrà porre e poi l'impostazione di un eventuale trattamento.
Quelli che Lei definisce impropriamente "consigli" altro non sono che precise prescrizioni (ad es. in alcuni tipi di psicoterapia) che servono per uscire dalla situazione problematica, ma che -come per le prescrizioni di un farmaco- non possono essere effettuate on line e senza consocere la persona e avendo posto una diagnosi.
Pertanto anche io suggerisco una valutazione diretta, magari presso l'ASL della Sua zona. Chieda al medico di base dove sono collocati i servizi di psicologia clinica sul territorio.
Cordiali saluti,
Gentile Utente,
concordo con il Collega, anche perchè il primo step è una diagnosi accurata che lo psicologo psicoterapeuta potrà porre e poi l'impostazione di un eventuale trattamento.
Quelli che Lei definisce impropriamente "consigli" altro non sono che precise prescrizioni (ad es. in alcuni tipi di psicoterapia) che servono per uscire dalla situazione problematica, ma che -come per le prescrizioni di un farmaco- non possono essere effettuate on line e senza consocere la persona e avendo posto una diagnosi.
Pertanto anche io suggerisco una valutazione diretta, magari presso l'ASL della Sua zona. Chieda al medico di base dove sono collocati i servizi di psicologia clinica sul territorio.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.4k visite dal 13/04/2014.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.