Difficoltà di coppia

Buongiorno a tutti.

Come potete vedere dal consulto chiesto in precedenza, la mia reazione fini la prima volta pochi mesi fa per via di un problema di fiducia/tradimenti presunti miei. Adesso mi trovo a scrivere un consulto perché sono ancora al limite, dopo una perquisizione subita per verificare che non ci fossero più altre donne ho pensato che la mia relazione debba finire. Mi sono sentito offeso da questo gesto e non riesco a soprassedere perdonando. Io per arrivare a ricostruire tutto e farmi perdonare ho faticato molto, moltissimo. Dopo questo gesto ho perso tutto, la voglia di andare avanti e ricostruire tutto dentro di me questa volta, perché per lei era un gesto normale senza troppo peso. Mi trovo ancora una volta alle strette, lei non vuole capire che ha sbagliato, ha riprovato una settimana e poi niente, tattica inversa con lei che si arrabbia e io che vorrei per una volta prendere le redini e dire basta, questo è troppo. Sono troppo buono e mi trovo paralizzato, senza saper che scelta prendere.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
I rapporti sono formati da due persone, con caratteristiche psichiche, comportamentali ed emozionali.....ogni azione è sempre dipendente da tantissimi eventi, mai analizzabile avulsa dal contesto.
Se è stato invaso ed accusato, immagino che nella vostra coppia ci siano tanti problemi che vadano ben oltre la perquisizione....forse è una coppia sbilanciata, asimmetrica,con problemi di potere e così via...
Una consulenza di coppia potrebbe aiutarmi

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
Ecco anche la mia terapeuta dice questo, però capisco che sono troppo giovane per incappare in questo circolo vizioso e magari definire per sempre la situazione, si è vero, io nella coppia sono sempre dominato.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Se è già in terapia, ed immagino che la sua terapeuta sappia molto più di me del suo vissuto, approfitti di questa esperienza per chiedersi perché lei sia sempre "dominato" e non dominante....

Le dinamiche possono anche cambiare, faccia un bilancio costi/benefici....
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Utente
Utente
Lei onestamente da tutti i miei racconti ha concluso che lei non cambierà perché è incentrata su di lei, come se fosse il vero fulcro della coppia. Il consiglio mi è stato dato di prendere una decisione netta, non restare nell'oblio. Ma non ce la faccio, spezzare un cuore, sentirmi solo, perdere le mie sicurezze…però so che andando avanti queste cose ricapiteranno, perché per lei sono accantonate e non "metabolizzate"
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

ci dice molto del Suo funzionamento: pare dominato e dipendente, tant'è che fa molta fatica a vedere il proprio interesse e il proprio benessere.
Restare nella posizione in cui sta rimanendo, pur con molta sofferenza, Le permette però di riconoscersi nell'identità e nel ruolo di sempre, pagando però un prezzo altissimo.
Togliersi da tale posizione è dal Suo punto di vista molto rischioso, perchè perderebbe le "certezze" che già ha e in cui si ritrova, bene o male...
Però questo è il passo per raggiungere il benessere e a mio avviso dovrebbe farsi aiutare dalla terapeuta proprio a raggiungere tale obiettivo. So che in questo momento Lei reputa molto sfidante un passo del genere, ma non dovrà compierlo da solo, ma con l'aiuto della terapeuta.
La Sua propensione a sintonizzarsi sui bisogni e desideri altrui -per quanto possa sembrare carina- in realtà Le mette la zappa sui piedi perchè è eccessivamente sbilanciata a favore dell'altro e poco verso i Suoi di bisogni e desideri. Allora, prima di tutto, è necessario riequilibrare le cose.
Una volta compreso tutto ciò (non solo razionalmente), sarà in grado di scegliere un partner meno dominante.
Le persone non si scelgono a caso e, per come funziona Lei, è chiaro che va sempre alla ricerca del solito e rassicurante (apparentemente) tipo di partner, per poi uscirne male.
Modificare se stessi permette di modificare la propria prospettiva e le proprie scelte.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Anche se dovesse recidere questo legame, è probabile che ne cerchi e trovi un' alta con le stesse caratteristiche ...
La soluzione, a mio avviso, non è correlata alla dimensione del " fare" , ma dell' " essere"


Le allego due letture, per aiutarla a riflettere



https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1824-le-scelte-del-partner-e-le-loro-conseguenze.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1831-la-scelta-del-secondo-partner.html
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Utente
Utente
Ottime letture, dovrei riflettere un po su quello che mi ha proposto. Per quanto riguarda l'altro post della Dott.ssa Angela Pileci, non so come abbia fatto a centrare pienamente l'argomento. Sa che ho paura anche di poter esser beccato a scrivere queste cose su internet? Mi piace come ragazza, ma non riesco più ad esprimermi e ora lei mi mette alle strette perché mi sente distante e non mi riesco a far sentire o a uscire con lei come poche settimane fa. La mia domanda la rivolgo a tutti voi, può una perquisizione farmi scatenare la voglia di mollare tutto?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

con i limiti del ocnsulto a distanza, credo che dovrebbe fare attenzione a capire meglio se stesso per non fraintendere e fraintendersi: forse ciò che Lei definisce interesse ("Mi piace come ragazza...") è qualcosa di diverso, legato cioè alla dipendenza e all'assuefazione da relazione morbosa ("non mi riesco a far sentire o a uscire con lei come poche settimane fa...").

Chissà se la perquisizione (azione molto forte con ricadute notevoli sul clima della coppia e fiducia reciproca, nonchè controllo del partner, ecc...) non sia la volta buona per fermarsi, riflettere e pensare di più a se stesso? Forse ci voleva davvero un'azione così forte...

Talvolta quando sono le donne ad essere vessate dal partner, non sono sufficienti le percosse e i mancati omicidi per far comprendere alla vittima la gravità della propria posizione.
Quindi ritengo possa essere una fortuna per Lei tale perquisizione se ha prodotto una consapevolezza e una presa di decisione.

Cordiali saluti,
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Utente
Utente
Buonasera, scusate il ritardo nella risposta. Oggi dopo un colloquio con la mia terapeuta abbiamo snocciolato l'argomento evidenziato la paura del vuoto e capendo che ciò che mi trattiene è farle del male morale. Sto veramente male, vorrei dedicarmi ad una nuova entrata nella mia vita ma fatico a prendere il largo e lasciare gli ormeggi, mi sembra di chiudere la porta in faccia all'amore, magari la storia della mia vita. Lei mi ha detto che per la seconda volta non ho voglia di continuare la relazione ma non posso mollare tutto perché sono corretto con tutti e reputo questa una mancanza di rispetto. Quando l'ho mollata in passato me ne sono pentito…non vorrei risuccedesse
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Utente
Utente
Inoltre tutti i miei amici, pur avendo periodi di tradimento con le loro ragazze ci tornano sempre insieme, io che mi sento leale nel mollarla dato che non riesco a esser ancora come prima, sto malissimo…l'unico che rimarrà da solo sono ancora una volta io, senza una vera donna accanto da portare mano nella mano. Ho veramente paura, sto rischiando grosso a lasciarla, con conseguenze veramente poco ridenti. Aiutatemi a capire per favore.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Credo che l'aspetto centrale del suo vissuto non riguardi l'insoddisfazione nella relazione di coppia, quanto piuttosto la paura della solitudine rinforzata dagli scrupoli nei confronti della sua ragazza che tempo possano essere solo degli alibi dietro ai quali nascondersi per rinviare la scelta.
Spero di averle offerto uno spunto di riflessione da condividere eventualmente nel percorso terapeutico già avviato.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Utente
Utente
Si ha perfettamente ragione, lo scrupolo più grande è che mi dispiace lasciarla sola, ferita e con un sentimento non più ricambiato. Ho omesso di dire che è entrata una nuova ragazza che sa della mia cndizione…mi trovo con due alternative, una insicura e nuova e l'altra sicura con un futuro che ancora non capisco..
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Credo che sarebbe prioritario fare chiarezza dentro di sé prima di "tuffarsi" in un'altra relazione, non credo possa aiutarla a dissipare la confusione attuale.
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Utente
Utente
Devo prendere una decisione adesso, ma come faccio poi a non pentirmi? Mi sento sempre in colpa qualsiasi scelta farei, o nei confronti della nuova ipotetica ragazza sia di quella vecchia. Mi sento sempre in una gabbia, non riesco a trovare la via di uscita e so in cuor mio di sbagliare a lasciare la mia vecchia relazione, ma io non riesco più a dare amore. Era già capitato e mi sono sbagliato, adesso non posso permettermi errori..
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
"Devo prendere una decisione adesso, ma come faccio poi a non pentirmi? "

Non è imponendosi una scelta e una scadenza per farla che risolverà il suo disagio, è necessario che Lei possa guardarsi dentro e comprendere quali bisogni affettivi orientano i suoi comportamenti, ma per questo è importante che abbia uno spazio di condivisione protetto in cui un interlocutore qualificato (Psicologo) possa aiutarla a migliorare la consapevolezza del suo vissuto e individuare le scelte più funzionali.
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Utente
Utente
Il grosso problema è che non posso aspettare di rivederla mia psicologa…la mia ragazza mi ha chiesto una risposta adesso perché non può aspettare ulteriormente…E' questo il fatto straziante, l'impellenza di una scelta