Disagio nel rapporto di coppia
Buongiorno, chiedo gentilmente consigli/opinioni circa la situazione sentimentale che sto vivendo. Sono fidanzato da 7 anni con una ragazza 3 anni più giovane, carina, seria. Entrambi studenti dedichiamo quasi la totalità della giornata a studiare (o frequenza di lezioni ecc. , comunque attività riguardanti il nostro mestiere di studenti) e ci vediamo di sera in casa (mia oppure sua, dal momento che viviamo ciascuno con i propri genitori). In genere anche al sabato e alla domenica è così: si esce insieme molto poco, con amici insieme quasi mai. Separatamente invece, sebbene le uscite siano comunque poco frequenti, lei in media una volta ogni due settimane cerca di ritagliarsi un pomeriggio o una sera per vedere alcune amiche. Io praticamente mai: inoltre mi sento soffocato dall'università, nonostante il mio impegno sia massimo sono indietro con i tempi e tendo a posticipare a dopo la laurea qualsiasi forma di divertimento/svago, perché il mio cuore mi dice " finche non ti liberi da questo impegno non riuscirai a godere di alcuno svago". Il poco tempo libero che mi ritaglio vado in palestra o prendo una boccata d'aria. Da grande sportivo che ero prima dell'università comunque ora anche la palestra la faccio in maniera passiva, senza piacere. Prima di fidanzarmi avevo molti amici, ora praticamente l'unica relazione che ho è quella con la mia ragazza.
Questo è il quadro generale, ora il mio problema è questo: amo la mia ragazza (e lei dice lo stesso) ma non mi sento più suo complice. Un anno fa ho iniziato a lamentare alcuni suoi comportamenti, cose alle quali lei rispondeva con un atteggiamento del tipo "non faccio niente di male quindi non stressarmi". Ciò che ha iniziato a farmi stare molto male è stato il mio crescente bisogno di parlare con lei perché non stavo bene e soprattutto, più che i comportamenti di cui mi lamentavo inizialmente, mi faceva male il fatto di non avere riscontro da parte sua che pur vedendomi star male mi diceva sempre "sono stanca non ho voglia di parlare sei pesante" ecc. Non avevo le sue attenzioni, nonostante le manifestassi sempre il mio malessere. Ho iniziato a sentirmi molto pesante e capire che lei non mi sopportava più per le mie continue lamentele, ma io non riuscivo a smettere perché lei non mi dava alcun riscontro e non aveva interesse nel chiarire, affrontare problemi, ascoltarmii e parlare di noi. Era sempre "stanca o stufa". Questi atteggiamenti erano una novità nel nostro rapporto e sono durati diversi mesi, finchè lei ha iniziato a essere come prima più partecipe del nostro rapporto ecc. Ora non ha nulla che non va, ma io continuo a distanza di un anno a sentirmi a volte assente o triste, a sentirmi strano nel parlarle e guardarla negli occhi, non naturale. Vorrei essere come prima con lei, sereno e tranquillo. Quando parlo con un amico mi sento rilassato come se posso dir di tutto, in una parola complice. Con lei non mi sento più complice, sento di sforzarmi di parlare, non mi trovo bene ma la amo. Grazie
Questo è il quadro generale, ora il mio problema è questo: amo la mia ragazza (e lei dice lo stesso) ma non mi sento più suo complice. Un anno fa ho iniziato a lamentare alcuni suoi comportamenti, cose alle quali lei rispondeva con un atteggiamento del tipo "non faccio niente di male quindi non stressarmi". Ciò che ha iniziato a farmi stare molto male è stato il mio crescente bisogno di parlare con lei perché non stavo bene e soprattutto, più che i comportamenti di cui mi lamentavo inizialmente, mi faceva male il fatto di non avere riscontro da parte sua che pur vedendomi star male mi diceva sempre "sono stanca non ho voglia di parlare sei pesante" ecc. Non avevo le sue attenzioni, nonostante le manifestassi sempre il mio malessere. Ho iniziato a sentirmi molto pesante e capire che lei non mi sopportava più per le mie continue lamentele, ma io non riuscivo a smettere perché lei non mi dava alcun riscontro e non aveva interesse nel chiarire, affrontare problemi, ascoltarmii e parlare di noi. Era sempre "stanca o stufa". Questi atteggiamenti erano una novità nel nostro rapporto e sono durati diversi mesi, finchè lei ha iniziato a essere come prima più partecipe del nostro rapporto ecc. Ora non ha nulla che non va, ma io continuo a distanza di un anno a sentirmi a volte assente o triste, a sentirmi strano nel parlarle e guardarla negli occhi, non naturale. Vorrei essere come prima con lei, sereno e tranquillo. Quando parlo con un amico mi sento rilassato come se posso dir di tutto, in una parola complice. Con lei non mi sento più complice, sento di sforzarmi di parlare, non mi trovo bene ma la amo. Grazie
[#1]
Gentile Utente,
probabilmente è cambiato qualcosa nel vostro rapporto e bisognerebbe capire cosa.
>>ho iniziato a lamentare alcuni suoi comportamenti..<<
a quali comportamenti si riferisce?
>>Vorrei essere come prima con lei, sereno e tranquillo.<<
questo è possibile solo se entrambi entrate nell'ottica di voler comprendere insieme ciò che non funziona nella vostra relazione.
probabilmente è cambiato qualcosa nel vostro rapporto e bisognerebbe capire cosa.
>>ho iniziato a lamentare alcuni suoi comportamenti..<<
a quali comportamenti si riferisce?
>>Vorrei essere come prima con lei, sereno e tranquillo.<<
questo è possibile solo se entrambi entrate nell'ottica di voler comprendere insieme ciò che non funziona nella vostra relazione.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#2]
Gentile Utente,
la sua vita, sembra essere troppo pressata dai doveri (lo studio) e poco da sano tempo da dedicare a sè, per una vita sociale più attiva, momenti di svago e di sport. In questo modo, così sommerso dai soli doveri, privato di momenti in cui potersi rilassare e divertire, di una vita sociale più ampia (da quando si è fidanzato e si è chiuso nella coppia), il benessere personale ne può risentire, così come anche lo studio , necessitando quest'ultimo di una mente serena e sgombra da pensieri e preoccupazioni,
La condizione di malessere sperimentata sembra l'abbia portata poi a lamentarsi e a cercare conforto nella sua ragazza con il risulltato di appensantire il rapporto e di non sentirsi compreso.
Tuttavia, anche il rapporto di coppia, per come si è sviluppato parrebbe troppo chiuso verso l'esterno e privo sani momenti di condivisione di altro oltre lo studio. Converrebbe riflettere su questo. Una sana di vita di coppia prevederebbe anche altro, spazi diversi in cui condividere uscite, svaghi, frequentazioni
Dunque la sua situazione personale e il suo modo di vivere il percorso universitario come detto prima, nonché il modo in cui lei, con il contributo della sua compagna vivete la coppia, alimenta una situazione globale di insoddisfazione.
<Un anno fa ho iniziato a lamentare alcuni suoi comportamenti> aspetti forse non ancora sufficientemente chiariti e che hanno concorso con quello che ne è conseguito ad alimentare fraintendimenti nel rapporto e il suo malessere.
Benessere personale e di coppia andrebbero tutelati, il primo rivedendo ad esempio alcune convinzioni che sembrerebbero intrappolarla in un mondo di soli doveri<perché il mio cuore mi dice " finche non ti liberi da questo impegno non riuscirai a godere di alcuno svago"> .e generare malessere . Il secondo in cui il primo ha parte, chiarendo con la sua ragazza ciò che non va, confrontandosi sui rispettivi bisogni, aspettative, progetti e magari cercando di cocedervi spazi diversi.
Restiamo in ascolto
la sua vita, sembra essere troppo pressata dai doveri (lo studio) e poco da sano tempo da dedicare a sè, per una vita sociale più attiva, momenti di svago e di sport. In questo modo, così sommerso dai soli doveri, privato di momenti in cui potersi rilassare e divertire, di una vita sociale più ampia (da quando si è fidanzato e si è chiuso nella coppia), il benessere personale ne può risentire, così come anche lo studio , necessitando quest'ultimo di una mente serena e sgombra da pensieri e preoccupazioni,
La condizione di malessere sperimentata sembra l'abbia portata poi a lamentarsi e a cercare conforto nella sua ragazza con il risulltato di appensantire il rapporto e di non sentirsi compreso.
Tuttavia, anche il rapporto di coppia, per come si è sviluppato parrebbe troppo chiuso verso l'esterno e privo sani momenti di condivisione di altro oltre lo studio. Converrebbe riflettere su questo. Una sana di vita di coppia prevederebbe anche altro, spazi diversi in cui condividere uscite, svaghi, frequentazioni
Dunque la sua situazione personale e il suo modo di vivere il percorso universitario come detto prima, nonché il modo in cui lei, con il contributo della sua compagna vivete la coppia, alimenta una situazione globale di insoddisfazione.
<Un anno fa ho iniziato a lamentare alcuni suoi comportamenti> aspetti forse non ancora sufficientemente chiariti e che hanno concorso con quello che ne è conseguito ad alimentare fraintendimenti nel rapporto e il suo malessere.
Benessere personale e di coppia andrebbero tutelati, il primo rivedendo ad esempio alcune convinzioni che sembrerebbero intrappolarla in un mondo di soli doveri<perché il mio cuore mi dice " finche non ti liberi da questo impegno non riuscirai a godere di alcuno svago"> .e generare malessere . Il secondo in cui il primo ha parte, chiarendo con la sua ragazza ciò che non va, confrontandosi sui rispettivi bisogni, aspettative, progetti e magari cercando di cocedervi spazi diversi.
Restiamo in ascolto
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.3k visite dal 12/04/2014.
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