Mio fratello fuma a 16 anni: come intervenire utilmente?

Salve,
Sono una ragazza di 19 anni e oggi ho avuto una spiacevole sorpresa: per caso ho visto mio fratello di 16 anni che fumava una sigaretta per strada andando a scuola (lui non ha visto che l'ho notato). la fumava da solo, dunque sono ancora più preoccupata perchè penso significhi che non sia più nella fase "fumo per integrarmi con il gruppo" ma "fumo perchè mi piace"...
sto pensando cosa potrei fare di utile per lui, prima di dirlo ai miei genitori che non mi sembrano molto efficaci con mio fratello.
stavo pensando di parlarne con lui ma non so bene come prenderlo per essere efficace (so che è difficile che io riesca a fare qualcosa).
posso fornire alcuni dettagli sulla situazione:
mio fratello è un ragazzo intelligente ma svogliato (difatti rischia per la seconda volta la bocciatura in prima superiore) e per questo ultimamente ha anche poche passioni e passa il tempo sul telefono a chattare o giocare. forse si sente frustrato perchè io sono sempre andata bene a scuola fino a due anni fa ero eccessivamente studiosa e diligente, a causa soprattutto della mia timidezza che mi portava all'isolamento: dunque non è nel mio carattere far pesare i miei successi (peraltro, solo in alcuni campi).
mia mamma è molto impulsiva come donna e, mentre con me è sempre stata molto attenta a farmi seguire certe regole di comportamento, con mio fratello è meno attenta e gli fa fare molto più liberamente quello che vuole e parla molto ma non provvede mai a correggerlo. mio padre si sa fare sentire di più ma è meno presente a casa: lo aiuta ogni tanto a studiare (lo aiuta così tanto che mio fratello non ha ancora imparato a studiare per conto proprio) ed è capace di sequestrargli cellulare e computer, ogni tanto.
potrei dire che è viziato: non fa niente a scuola e a casa, ma non è punito e risponde pure male.
Secondo me mio fratello fuma già da un po', ma penso che ne fumi poche perchè non ci si è mai accorti di puzza di fumo o pacchetti di sigarette. c'è da dire però che lui è anche molto furbo e ha una certa faccia tosta: già da qualche mese, tornando a casa con degli accendini, diceva che glieli regalava la sua amica (perchè lui effettivamente è sempre andato matto per il fuoco e ha sempre giocato con gli accendini, che si faceva regalare... ma sicuramente non ha mai fumato gli anni scorsi!) e inoltre diceva pure che i suoi amici gli avevano offerto le sigarette ma a lui non piacevano! ...e così in casa nessuno si è mai più posto il problema!

di carattere lui è timido, ma di quella timidezza che ti rende comunque capace di stare molto con la gente (ha molti amici con cui esce), ma che ti rende insicuro (si è sempre fatto trascinare dal gruppo)... è una timidezza molto diversa dalla mia!

Sapreste dirmi cosa conviene fare? dirlo subito ai miei genitori, parlare a lui (e con che tono? perchè con lui rischio di essere paternalistica)? scrivergli una lettera (con scritto cosa?) da leggere in solitudine, senza pressioni? ..non so come prenderlo!
grazie mille!!
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Dr. Mauro Bruzzese Psicologo 126 6
Gentile ragazza,
mi ha abbastanza colpito il fatto che abbia voluto approfondire il quadro della sua famiglia, i rapporti che intercorrono tra voi e anche descrivere brevemente sia lei che suo fratello.
Mi ha anche un po' intenerito (anche per la dolcezza nella parte finale) questa sua richiesta di aiuto nei confronti di suo fratello nella quale oltre a vedere ovviamente l'affetto proprio di una sorella maggiore ne rintraccio elementi di una grande coscienziosità (che lei esprime anche in altri campi: gli ottimi voti a scuola, il seguire le regole in casa etc).
Mi ha colpito, le dicevo, perchè è come se dietro questo episodio del fumo e dietro la descrizione di tutta la situazione in casa e non ci possa essere un suo desiderio per un suo spazio, una voglia di essere ascoltata.
Ci racconta della vita sociale di suo fratello che sa stare bene in compagnia e ha un suo gruppo. Mi verrebbe voglia di chiederle come procede la sua vita sociale, se frequenta amici e via di seguito.

Per quanto riguarda quello che a lei interessa ovvero aiutare suo fratello a smettere di fumare, devo darle una cattiva notizia: se lui non è il primo motivatore di se stesso nel voler smettere difficilmente potrà accadere che smetta. Il primo passo che suo fratello dovrebbe compiere è quindi quello di comprendere che ha una dipendenza dannosa e motivarsi al cambiamento: nè lei, nè i suoi genitori potrete aiutarlo se lui non è il primo a volersi aiutare. Ne parli con lui con la dolcezza di una sorella: dirlo ai suoi genitori potrebbe soltanto mettere un muro nel vostro rapporto e non sarebbe di giovamento per nessuno.
Ci aggiorni se lo desidera,
Saluti

Dott. Mauro Bruzzese,
Psicologo clinico presso il Newham University Hospital di Londra, Fondatore e CEO di PsicologON.
www.psicologon.com

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Utente
Utente
Buongiorno
Sicuramente io ho piacere e bisogno di essere ascoltata (e questo può saltare facilmente all'occhio), ma non è questo il motivo per cui, questa volta, mi sono impegnata a descrivere la situazione familiare e sociale di mio fratello nel modo più esauriente possibile, anche nei suoi rapporti con me: vorrei fornire a voi più fattori ed elementi da valutare, e tra questi fattori è importante anche la mia personalità, poichè sarà con questa personalità che dovrò interagire con mio fratello.

A lui spetta il compito, io volevo solo dirgli una frase (o fare la cosa) giusta al momento giusto, per cercare di aiutarlo.

a me interessava avere consigli sulla tecnica da utilizzare con lui, se questa mi può essere da lei suggerita.

Adesso proverò a parlargli
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Dr. Mauro Bruzzese Psicologo 126 6
Lodevole che abbia voluto fornirci ogni tipo di descrizione, ha anticipato qualsiasi tipo di domanda che avremmo potuto porre.
Non esiste una tecnica giusta che le potrei consigliarle se non quella di parlargli con sincerità e affetto.
Quando poi lui sarà deciso verso il cambiamento potra scegliere diverse strade da seguire, esistono anche gruppi di auto-aiuto contro il tabagismo e le dipendenze in generale.
Non metta da parte la sua voglia di essere ascoltata ma l'assecondi, l'affronti e la esplori.