Un po mi sono arresa al fatto
Salve, due settimane fa ho lasciato il mio ragazzo perchè negli ultimi tempi non ero più sicura di amarlo e non riuscivo neanche più a godermi i momenti insieme perchè ero continuamente pensavo alla nostra crisi. Avevo una grande confusione in testa perchè non riuscivo a capire ciò che volevo. Quando lo lasciai mi sentivo bene, libera da un peso ma razionalmente mi davo la colpa di aver lasciato una persona che ci tiene tantissimo a me. Nel momento in cui razionalmente un po mi sono arresa al fatto di continuare a stare male per questo gesto un po egoista ma che era necessario, mi ero promessa di non pensarci più. Nonostante ciò in questi ultimi tempi ci penso a lui molto spesso, sopratutto quando sto da sola, un po meno quando sto in compagnia. Allo stesso tempo se mi ritrovo in giro e vedo dei ragazzi, li guardo, ci penso, vorrei flirtare con loro, ma appena ritorno a essere sola penso al mio ex. Ho sempre creduto che l'inconscio mi avrebbe aiutato a capire ciò che voglio, ma persino in quelle notti che l'ho sognato, mi ritrovavo davanti alle scelte, davanti a situazioni di confusione totale. I pensieri che affiorano maggiormente sono i momenti belli che abbiamo passato insieme che vorrei rivivere, poi quelli nei quali penso a tutte quelle cose che magari mi mancavano nella nostra relazione, poi a quelle che invece non andavano bene negli ultimi tempi. Ho la confusione perfino nei pensieri.. passo da un momento che mi manca da morire ad un altro in cui non lo voglio più e non mi aspettavo che dopo averlo lasciato avrei continuato a stare cosi. Inoltre sono molto gelosa, solo il pensiero che si stia sentendo con un altra ragazza, mi fa salire le lacrime e dentro mi sento bollire. Non so come affrontare questa cosa e vorrei sapere: è possibile che questa confusione è semplicemente dovuta al fatto che magari io ho bisogno di una continua presenza maschile vicino a me, ma poichè non ho nessun ragazzo adesso affianco, occupo la mia mente pensando all'unico che mi ami? grazie per le risposte.
[#1]
Gentile Utente,
da quanto tempo ha chiuso questa storia e quanto tempo è durata?
Lei parla di una crisi: a che cosa era dovuta?
Come ha maturato la decisione di lasciare il Suo ex?
Lui La cerca attualmente? Vi frequentate ancora?
da quanto tempo ha chiuso questa storia e quanto tempo è durata?
Lei parla di una crisi: a che cosa era dovuta?
Come ha maturato la decisione di lasciare il Suo ex?
Lui La cerca attualmente? Vi frequentate ancora?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Gentile ragazza,
non solo chi viene lasciato soffre. Ogni scelta, inoltre, è dolorosa. Crea una rottura rispetto alla nostra vita precedente. Un cambiamento. Inoltre non si può ragionare in termini "assoluti". Non è che i fatti della vita sono "bianchi o neri".
Ci può essere sofferenza anche nelle decisioni desiderate.
Restiamo in ascolto
non solo chi viene lasciato soffre. Ogni scelta, inoltre, è dolorosa. Crea una rottura rispetto alla nostra vita precedente. Un cambiamento. Inoltre non si può ragionare in termini "assoluti". Non è che i fatti della vita sono "bianchi o neri".
Ci può essere sofferenza anche nelle decisioni desiderate.
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
[#3]
Gentile ragazza,
a volte la confusione è tipica dopo una decisione, fa parte del processo di adattamento alla nuova situazione.
Tuttavia quando la confusione è fisiologica, dopo un arco ti tempo relativamente contenuto, rientra spontaneamente;
per questo motivo Le consiglio di darsi un termine, oltre il quale sarà necessario valutare l'eventualità di rivolgersi ad un collega della sua zona.
Cordiali saluti
a volte la confusione è tipica dopo una decisione, fa parte del processo di adattamento alla nuova situazione.
Tuttavia quando la confusione è fisiologica, dopo un arco ti tempo relativamente contenuto, rientra spontaneamente;
per questo motivo Le consiglio di darsi un termine, oltre il quale sarà necessario valutare l'eventualità di rivolgersi ad un collega della sua zona.
Cordiali saluti
Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense
[#4]
Ex utente
Siamo stati insieme 1 anno e 2 mesi ma penso che questa crisi era iniziata mesi prima e piano piano si è fatta sentire sempre di più. Ci siamo lasciati esattamente due settimane fa. Era una crisi in cui io ho cominciato ad interessarmi di altri ragazzi (nel senso che li guardavo e pensavo a come sarebbe stato se quello fosse il mio nuovo fidanzato), era diventato tutto un po monotono, facevo pensieri strani tipo ''il suo amico è più simpatico di lui''. Essendo un ipocondriaco come me, ultimamente mi irritava il fatto che ogni volta si lamentava che gli faceva male qualcosa, non sentivo la sua mancanza (viviamo a 30 km uno dall'altro) . E' stata una scelta difficile quella di lasciarlo perchè non avrei mai voluto fargli del male ma quando mi metto in testa una cosa la faccio e mi ero messa in testa che l'avrei lasciato in giro di una settimana perchè non volevo più stare male ed era inutile che lo prendevo in giro. Ci ho parlato una settimana fa ma la conversazione (per messaggio) è stata molto fredda, come se non gli faceva ne caldo ne freddo parlarmi. E' una cosa che mi ha fatto rimanere male e arrabbiare perchè avrei voluto che rimanessimo amici perchè sento di aver bisogno di lui in certi momenti. Ultimamente tutte le scene, le situazioni che mi immagino avvengono poi diversamente nella realtà e questa cosa mi fa arrabbiare. Forse certe volte ho bisogno di avere tutto sotto controllo.. Diciamo che l'unica cosa che ho capito di me in questo ultimo periodo è che ho bisogno di una persona che non mi garantisca pace e tranquillità, ma mi capovolga un po la vita, che abbia determinazione e sia in parte imprevedibile, ma non so se sto proprio sperando l'impossibile o sono un po masochista.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.2k visite dal 11/04/2014.
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