Attacchi d'ansia legati a proctite ulcerosa

Buongiorno.
Sono una ragazza di 24 anni.
Quasi due anni fa mi è stata diagnosticata una proctite ulcerosa, e da allora la mia vita è cambiata. Nel senso che mi sento di non essere più padrona del mio corpo; prima lo conoscevo bene, sapevo i "mali" che potevano venirmi e come curarli; a causa della proctite, però, tra le altre cose, sono dimagrita molto, ho perso l'appetito, sono quindi cambiata. Ora sono seguita da un gastroenterologo, per quanto riguarda l'aspetto fisico, ma non mi sento serena, tranquilla; ho spesso paura di stare male e di non riuscire a controllare la situazione. Sono tranquilla solo quando sono a casa, o nelle vicinanze, e quando so di poter contare sulla mia famiglia.In due episodi penso di aver avuto un attacco di ansia, di panico: il primo, quando sono andata un fine settimana al mare con il mio ragazzo, il secondo quando sono andata a casa sua, sempre per il fine settimana. In entrabe i casi ero lontana da casa, lontana dalla mia famiglia. Mi è venuta nausea, ho scaricato svariate volte, come fosse un calo di pressione, con giramenti di testa, debolezza. Stamattina la mia famiglia è partita per le vacanze, e mi è successo di nuovo. Adesso sono a casa da sola, non riesco a mangiare nulla, ed ho paura, tanta paura di non farcela in questi giorni da sola, di non riuscire a prendere il treno per raggiungerli domenica; mi pento moltissimo di non essere partita con loro, ma venerdì ho un esame e volevo assolutamente superare questo mio problema; ma ora l'unica cosa che vorrei è che loro fossero qui. Non so proprio cosa fare, come comportarmi. Il training autogeno non funziona, la camomilla ha rilassato un po' il corpo, ma la mente... Spero di ricevere presto una risposta e ringrazio in anticipo.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile utente
È comprensibile la sua ansia e la preoccupazione che le provoca questo disturbo. Se dal punto di vista medico già è ben seguita, potrebbe essere il caso di curare ora anche la parte psicologica.

A questo proposito vorrei farle presente che se il peso che ha indicato è vero (40-45kg), è quasi certamente troppo basso. Perciò insieme all'ansia, se non prima, andrebbe curato anche il suo rifiuto verso il cibo.

Il training autogeno nel suo caso non è adatto perché non è indicato nei casi di ansia acuta e panico: può essere appreso e utilizzato solo in condizioni di relativa tranquillità.

Quindi le suggerisco di richiedere un consulto psicologico oppure psichiatrico, anche attraverso il servizio pubblico nazionale. Se ne sente il bisogno può recarsi anche da sola, se i suoi genitori sono in ferie. Le fisseranno una prima visita e da lì le suggeriranno cosa potrebbe essere più adatto fare nel suo caso.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
Gentile dottore,
La ringrazio innanzitutto per la Sua celere risposta.
Speravo di riuscire a risolvere il problema da sola, ma penso sia arrivato il momento di rivolgermi ad una psicologa. Spero domani di stare meglio, così da chiamare la psicologa che già mi aveva seguito
sei anni fa per una leggera depressione una volta tornata dalle ferie. Nel frattempo cosa posso fare? E' tutto il pomeriggio che piango, non ho mangiato nulla da stamattina; Lei mi consiglia di andare a prendere in erboristeria qualcosa, tipo valeriana?
Distinti saluti
[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile utente
Purtroppo da qui non è possibile fare alcun tipo d'intervento né prescrivere farmaci, per motivi di regolamento. In ogni caso è evidente che questo non è un problema che lei può risolvere da sola, altrimenti ci sarebbe già riuscita.

La prima cosa che dovrebbe fare è mettere qualcosa nello stomaco. Scelga qualcosa che le dia meno fastidio, che sia digeribile e al tempo stesso nutriente. Alcuni esempi: pasta in bianco, uova, frutta.

Poi potrebbe provare a contattare subito la psicologa che l'ha seguita, a suo tempo. Se non fosse disponibile a vederla subito oppure se fosse già in ferie, e se sta così male, allora dovrebbe recarsi al pronto soccorso e chiedere subito un aiuto e magari un colloquio psicologico.

Ma non rimanga in casa a piangersi addosso, perché non le servirà a nulla.

Cordiali saluti
[#4]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
gentile utente,
quando il nostro corpo "va un po' per i fatti suoi" avvertiamo quella sensazione di perdita di controllo, abbastanza simile a quella che si prova quando la nostra automobile, d'inverno, scivola sul ghiaccio e perde aderenza

Forse questo è successo anche a te, ecco perchè ti senti sicura solamente vicino a certe persone o in certi luoghi. Ritornando in metafora, è come se tu preferissi guidare l'automobile sono in estate perchè non c'è ghiaccio sull'asfalto. Però capisci bene che non sarebbe possibile vivere così

Per cui, visto che oltre alla tua ansia riporti qualche sintomo legato al tuo umore, e soprattutto visto che stai assumendo dei farmaci per una patologia medica, io farei una valutazione psichiatrica.

COntemporaneamente, però, fissa l'appuntamento con la tua psicologa, dicendole che ora tu vuoi lavorare sul tuo disturbo d'ansia.

Io lo farei, anche perchè il rischio è che andando avanti così, tu ti senta sempre più insicura lontano da casa
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