Desiderio di morte

Salve a tutti!

Penso di avere un desiderio di morte.
Non ne sono certo perché non ho capito bene né come si definisca né da cosa nasca; le informazioni che ho trovato in internet sono un po' vaghe ed i contesti specifici a cui i vari interlocutori fanno riferimento non hanno molto a che fare con il mio... almeno, penso sia così.

Se avete pazienza vi spiego come mai sono arrivato alla conclusione di cui sopra.

Sin da quando ho potuto, ho bevuto.
Alcool intendo dire, l'unica droga di cui abbia mai fatto uso.
Mi è sempre piaciuta la leggerezza con cui si tende a prendere la vita quando si ha bevuto.
Non ne abuso e non ne sono dipendente, semplicemente mi piace: bevo quando posso quanto mi va.
Qualche anno fa ho fatto una visita per scopire come mai soffrissi sempre di acidità di stomaco, ed è saltato fuori che ho un reflusso gastro-esofageo.
Ovviamente l'alcool non aiuta a tenerlo a bada, e mi è stato detto che avrei dovuto regolarmi maggiormente nel bere.

Bene, in quella prima occasione mi sono reso conto che non ero poi così tanto motivato a prendermi cura di me stesso.
Alla ricerca di qualche motivazione in più per rinunciare al bicchiere della staffa, mi sono avvicinato maggiormente all'esercizio fisico, finendo col diventare assiduo praticante di sport da combattimento e snowboard... due cose non esattamente tranquille.

Ormai sono passati tre anni da quella visita, e con l'alcool ho diradato ritmi e quantità d'assunzione.
Però quel desiderio di sentire il mondo un po' più leggero, di lasciarsi andare e di smettere di pensare... beh, quello delle due si è acuito.
Vorrei citare due episodi prima di chiudere il discorso.

Sei mesi fa mi sono svegliato col desiderio di bere " da morire", nel senso letterale.
Ho bevuto così tanto che sono andato vicino al coma etilico e mi sono pure fatto una cicatrice perché da ubriaco mi ero agitato un po'.
Sospetto che l'alcool sia stato soltanto uno strumento per avvicinarmi il più possibile alla non esistenza e non il fine... ma magari il mio rapporto con la sostanza è più insano di quanto sospetti, chissà!

Due mesi fa sono andato in settimana bianca e, per tutto il tempo, non ho fatto altro che andare fuori pista e in mezzo ai boschi cercando di tenere delle velocità sconsiderate... in questo caso sono stato abbastanza bravo e fortunato da non essermi fatto più di qualche livido.

Mi pare che nelle attività che svolgo abbia la tendenza a dimenticarmi un po' troppo spesso dell'istinto di autoconservazione.
Ho deciso di mettere nero su bianco questa sensazione perché ero curioso di avere qualche parere competente ed estraneo alla mia cerchia di conoscenze, ne ho già parlato con la famiglia e gli amici, non è uscito niente di interessante!

Ho un po' il timore che, andando avanti, ogni volta che avrò del tempo libero cercherò di autodistruggermi in qualche modo... preferirei mantenere di più il controllo di queste pulsioni!

Vi ringrazio per la pazienza di essere arrivati fino a questo punto del testo!
[#1]
Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

purtroppo dobbiamo fare tutti i conti con la morte, essendo l'unico evento certo e prevedibile nella vita di chiunque.

Lei dice di cercare la morte, ma se è vivo vuol dire che non l'ha trovata.

Spesso le persone si annoiano, ed hanno bisogno di adrenalina o di una fuga dalla realtà.
O forse il suo cercare la morte è solo paura della morte ed ogni volta che la cerca e non la trova, trova la vita...

Eh si, la ricerca della morte le fa trovare la vita.

O no?

Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492

[#2]
Dr. Francesco Mori Psicoterapeuta, Psicologo 1.2k 33
Gentile ragazzo,
concordo con quanto scrive il mio collega, dr Bellizzi.
Più che dalla morte lei sembra attratto dalla vita, una vita che però così come e non le piace.
Sembra doversi "sballare" o provare forti emozioni per poter stare nella quotidianità......
Forse dovrebbe prendere in considerazione l'idea di essere "dipendente" dalla sostanza, per lo meno sul piano dell'umore.... "Se non bevo non mi sento bene nella realtà".
Ci rifletta.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

[#3]
Utente
Utente
Salve!
Vi ringrazio per le risposte, mi hanno dato un nuovo punto di vista da cui osservare la cosa, e questo mi tornerà sicuramente utile!

Si, sono d'accordo anche io nel dire che la vita mi piaccia, tant'è che non capivo bene come mai ogni tanto mi mettessi in certe situazioni.

Beh ci rifletterò un po' su, forse riesco a trovare un modo per gestire meglio la cosa, magari lavorando proprio sulla mia quotidianità.

Grazie ancora!