Paura a farsi vedere o sentire durante l'evacuazione di feci
Gentili dottori,
scrivo per l'ennesima volta per dirvi che di recente mi sono fatto visitare da una psicologa/psicoterapeuta molto brava in Italia che mi ha confermato la diagnosi di disturbo borderline e ha aggiunto anche quello anancastico di personalità, sottolineando che NON sono un ossessivo, e un disturbo da uso di sostanze.
Vorrei raccontarvi però una cosa che non mi spiego. Ho il tormento continuo, già da un po' di anni a questa parte, di non riuscire a evacuare le mie feci se ci sono troppe persone in casa o anche solo la mia coinquilina. Devo esser sicuro di trovarmi in un posto "appartato" oppure in un momento in cui a casa tutti dormono o non c'è nessuno perché ho paura di essere "sentito", che so, spiato o ascoltato. Allora trattengo le feci finché questo momento non arriva. Premetto che mia mamma mi ha continuato a lavare le parti genitali fino agli 8 o 9 anni di età (credeva che non fossi in grado di farlo da solo). Mi tolse poi il pannolone all'età di neanche tre anni e mia mamma dice che dovette impuntarsi a togliermelo perché mia nonna paterna, da cui sono stato praticamente accudito durante i primi 3 anni della mia vita, non me lo avrebbe mai tolto. Mia madre racconta poi che una volta tolto, sono stato una settimana senza fare la cacca e lei dovette darmi i clisterini quando mia madre vide che non la facevo. Dopodiché ho iniziato a farla "come i cani", un po' alla volta, nel giardino. Tutto questo, secondo quanto ha raccontato mia madre.
Ora, mi chiedo io, non ricordo di aver MAI avuto, durante l'infanzia, particolare vergogna o timore a evacuare le feci in casa con altri (anche se ho sempre avuto la passione, diciamo un fetish, per le flatulenze, la pipì e tutto ciò che è sporco). Solo durante la preadolescenza ho iniziato a masturbarmi sentendo le flatulenze dei miei compagni ad es. in gita. Solo che nel 2009, durante la storia col mio ex da cui son stato poi mollato, è come se fossi di nuovo regredito a un periodo infantile, ho iniziato a cercarmi e guardare video porno di ragazzi (SOLO maschi) che si fanno i bisogni addosso anche giocandoci e a masturbarmici sopra. Ho poi iniziato anch'io a giocare in questo senso e mi sono ripreso più volte con la webcam postando i miei video su Internet. Di incontri con uomini che hanno il fetish delle flatulenze ne ho incontrati molti. Dal 2009, però, mi resi anche conto che iniziavo sempre più a trattenere le feci quando ero a casa aspettando che qualcuno se ne andasse per liberarmi.
Da dove deriva tutto questo? Non riesco a capire, mi dà tormento questa cosa. Premetto che sono un ragazzo timoroso, ho paura anche degli altri (di essere aggredito o picchiato, tipo quando la mia coinquilina non è in casa e la sento rientrare sento l'impellenza di dovermi nascondere in camera fuggendo all'improvviso) e sono molto spesso arrabbiato. Da cosa possono derivare questo mio comportamento e questa mia regressione? C'è qualcosa in me che non va e non so cos'è..vi prego aiutatemi..Grazie davvero
scrivo per l'ennesima volta per dirvi che di recente mi sono fatto visitare da una psicologa/psicoterapeuta molto brava in Italia che mi ha confermato la diagnosi di disturbo borderline e ha aggiunto anche quello anancastico di personalità, sottolineando che NON sono un ossessivo, e un disturbo da uso di sostanze.
Vorrei raccontarvi però una cosa che non mi spiego. Ho il tormento continuo, già da un po' di anni a questa parte, di non riuscire a evacuare le mie feci se ci sono troppe persone in casa o anche solo la mia coinquilina. Devo esser sicuro di trovarmi in un posto "appartato" oppure in un momento in cui a casa tutti dormono o non c'è nessuno perché ho paura di essere "sentito", che so, spiato o ascoltato. Allora trattengo le feci finché questo momento non arriva. Premetto che mia mamma mi ha continuato a lavare le parti genitali fino agli 8 o 9 anni di età (credeva che non fossi in grado di farlo da solo). Mi tolse poi il pannolone all'età di neanche tre anni e mia mamma dice che dovette impuntarsi a togliermelo perché mia nonna paterna, da cui sono stato praticamente accudito durante i primi 3 anni della mia vita, non me lo avrebbe mai tolto. Mia madre racconta poi che una volta tolto, sono stato una settimana senza fare la cacca e lei dovette darmi i clisterini quando mia madre vide che non la facevo. Dopodiché ho iniziato a farla "come i cani", un po' alla volta, nel giardino. Tutto questo, secondo quanto ha raccontato mia madre.
Ora, mi chiedo io, non ricordo di aver MAI avuto, durante l'infanzia, particolare vergogna o timore a evacuare le feci in casa con altri (anche se ho sempre avuto la passione, diciamo un fetish, per le flatulenze, la pipì e tutto ciò che è sporco). Solo durante la preadolescenza ho iniziato a masturbarmi sentendo le flatulenze dei miei compagni ad es. in gita. Solo che nel 2009, durante la storia col mio ex da cui son stato poi mollato, è come se fossi di nuovo regredito a un periodo infantile, ho iniziato a cercarmi e guardare video porno di ragazzi (SOLO maschi) che si fanno i bisogni addosso anche giocandoci e a masturbarmici sopra. Ho poi iniziato anch'io a giocare in questo senso e mi sono ripreso più volte con la webcam postando i miei video su Internet. Di incontri con uomini che hanno il fetish delle flatulenze ne ho incontrati molti. Dal 2009, però, mi resi anche conto che iniziavo sempre più a trattenere le feci quando ero a casa aspettando che qualcuno se ne andasse per liberarmi.
Da dove deriva tutto questo? Non riesco a capire, mi dà tormento questa cosa. Premetto che sono un ragazzo timoroso, ho paura anche degli altri (di essere aggredito o picchiato, tipo quando la mia coinquilina non è in casa e la sento rientrare sento l'impellenza di dovermi nascondere in camera fuggendo all'improvviso) e sono molto spesso arrabbiato. Da cosa possono derivare questo mio comportamento e questa mia regressione? C'è qualcosa in me che non va e non so cos'è..vi prego aiutatemi..Grazie davvero
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Gentile signore,
Secondo la teoria freudiana esistono delle fasi nello sviluppo sessuale del bambino che Indicano il punto di maggiore attenzione
La fase sadico-anale e' una fase in cui l'attenzione e' sul controllo delle evacuazioni. Al bambino viene imposto di fare attenzione ai propri bisogni, utilizzare il vasetto,non sporcarsi, ecc
Questo crea disagio, frustrazione, rabbia nei confronti della madre che impone delle regole contenitive.
Con il tempo pero' le
regole vengono apprese e tutta la conflittualita' si placa.
Ma talvolta le cose non vanno tanto bene e la problematica si protrae in modo simbolico nell'eta' adulta.
Potrebbe essere il suo caso.
Secondo la teoria freudiana esistono delle fasi nello sviluppo sessuale del bambino che Indicano il punto di maggiore attenzione
La fase sadico-anale e' una fase in cui l'attenzione e' sul controllo delle evacuazioni. Al bambino viene imposto di fare attenzione ai propri bisogni, utilizzare il vasetto,non sporcarsi, ecc
Questo crea disagio, frustrazione, rabbia nei confronti della madre che impone delle regole contenitive.
Con il tempo pero' le
regole vengono apprese e tutta la conflittualita' si placa.
Ma talvolta le cose non vanno tanto bene e la problematica si protrae in modo simbolico nell'eta' adulta.
Potrebbe essere il suo caso.
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 18.4k visite dal 08/04/2014.
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