Grande blocco emotivo da circa tre anni
Gentili dottori,
scrivo qui in quanto insoddisfatta del parere del mio medico e confusa sulla strada da intraprendere. Ho 21 anni, sono una studentessa e frequento un ragazzo meraviglioso che tiene molto a me. Faccio di tutto per non sprofondare nell’apatia, disegno, leggo molto e recentemente ho iniziato a correre, mi aiuta molto.
Il problema nasce dal fatto che non provo nulla. Che vado avanti perché devo farlo.
In realtà provo qualcosa: provo affetto, ad esempio per mio padre o per il ragazzo che frequento, provo paura per gli esami; sento il nervoso, la tristezza, il senso di smarrimento; a volte sento anche un vago senso di entusiasmo…quello che manca sono le emozioni positive e forti, quelle che ti fanno contorcere il basso ventre quando il ragazzo con cui stai ti sfiora in quel modo. Ho perso la passione e non so come ritrovarla.
Mi sto aggrappando disperatamente al ricordo di emozioni vissute in passato (tre anni fa) con una persona a cui tenevo, che sentivo di volere con tutta me stessa; per lui provavo desiderio, sentivo quel calore, ed era tutto molto carico di aspettative. Feci l’amore per la prima volta e andò male perché lui non era in grado (era la prima volta anche per lui) ed io ero troppo timida e inesperta per aiutarlo. Andò così anche la seconda, dopodiché ci lasciammo (e direi piuttosto male) perché lui era più interessato a divertirsi che altro.
Da lì in poi non ho mai provato nulla di quello che ho provato con lui per nessuno, non ho mai più provato eccitazione sessuale e questa cosa mi spaventa molto, pensare di privarmi per la vita di una cosa così intensa mi fa sentire malissimo. Ho paura di non potermi innamorare. Ho provato con altre persone prima di lui queste sensazioni, quindi non credo che questo problema derivi dal fatto che io sia ancora legata a lui, specialmente perché di recente l'ho incontrato e non ho sentito nulla.
Nota: ho iniziato a prendere la pillola Loette in quel periodo per problemi di anemia; spaventata da questi sintomi un anno e mezzo dopo circa ho cambiato (Klaira) senza risultati, così 3 mesi e 5 giorni fa ho smesso senza però che sia cambiato nulla. Il mio medico ha consigliato di aspettare, ma mi trovo a chiedere aiuto a voi in quanto penso che ci sia qualcosa di più profondo a bloccare il mio modo di relazionarmi con il mondo.
Provo un grande senso di inadeguatezza, sono timida e scelgo spesso di stare da sola e non uscire la sera. Mi vedo male, nonostante gli amici continuino a tentare di farmi capire che sono stupenda. Credo mi sia capitato qualcosa quand'ero piccola, sono solo in dubbio se sia frutto della mia immaginazione o la realtà, e ho un disperato bisogno di parlarne con qualcuno che sappia aiutarmi.
Non posso permettermi di entrare in analisi, chiedo a voi un consiglio su come affrontare la cosa (eventualmente consigliate un analisi per valutare l'esistenza di un disturbo ormonale?)
Vi ringrazio in anticipo, cordiali saluti.
scrivo qui in quanto insoddisfatta del parere del mio medico e confusa sulla strada da intraprendere. Ho 21 anni, sono una studentessa e frequento un ragazzo meraviglioso che tiene molto a me. Faccio di tutto per non sprofondare nell’apatia, disegno, leggo molto e recentemente ho iniziato a correre, mi aiuta molto.
Il problema nasce dal fatto che non provo nulla. Che vado avanti perché devo farlo.
In realtà provo qualcosa: provo affetto, ad esempio per mio padre o per il ragazzo che frequento, provo paura per gli esami; sento il nervoso, la tristezza, il senso di smarrimento; a volte sento anche un vago senso di entusiasmo…quello che manca sono le emozioni positive e forti, quelle che ti fanno contorcere il basso ventre quando il ragazzo con cui stai ti sfiora in quel modo. Ho perso la passione e non so come ritrovarla.
Mi sto aggrappando disperatamente al ricordo di emozioni vissute in passato (tre anni fa) con una persona a cui tenevo, che sentivo di volere con tutta me stessa; per lui provavo desiderio, sentivo quel calore, ed era tutto molto carico di aspettative. Feci l’amore per la prima volta e andò male perché lui non era in grado (era la prima volta anche per lui) ed io ero troppo timida e inesperta per aiutarlo. Andò così anche la seconda, dopodiché ci lasciammo (e direi piuttosto male) perché lui era più interessato a divertirsi che altro.
Da lì in poi non ho mai provato nulla di quello che ho provato con lui per nessuno, non ho mai più provato eccitazione sessuale e questa cosa mi spaventa molto, pensare di privarmi per la vita di una cosa così intensa mi fa sentire malissimo. Ho paura di non potermi innamorare. Ho provato con altre persone prima di lui queste sensazioni, quindi non credo che questo problema derivi dal fatto che io sia ancora legata a lui, specialmente perché di recente l'ho incontrato e non ho sentito nulla.
Nota: ho iniziato a prendere la pillola Loette in quel periodo per problemi di anemia; spaventata da questi sintomi un anno e mezzo dopo circa ho cambiato (Klaira) senza risultati, così 3 mesi e 5 giorni fa ho smesso senza però che sia cambiato nulla. Il mio medico ha consigliato di aspettare, ma mi trovo a chiedere aiuto a voi in quanto penso che ci sia qualcosa di più profondo a bloccare il mio modo di relazionarmi con il mondo.
Provo un grande senso di inadeguatezza, sono timida e scelgo spesso di stare da sola e non uscire la sera. Mi vedo male, nonostante gli amici continuino a tentare di farmi capire che sono stupenda. Credo mi sia capitato qualcosa quand'ero piccola, sono solo in dubbio se sia frutto della mia immaginazione o la realtà, e ho un disperato bisogno di parlarne con qualcuno che sappia aiutarmi.
Non posso permettermi di entrare in analisi, chiedo a voi un consiglio su come affrontare la cosa (eventualmente consigliate un analisi per valutare l'esistenza di un disturbo ormonale?)
Vi ringrazio in anticipo, cordiali saluti.
[#1]
Gentile ragazza,
credo che la prima cosa da fare sia rivolgersi ad uno psicologo di persona. Purtroppo "da qua" difficilmente possiamo essere efficaci. Se non ha denaro si rivolga al Servizio Sanitario Nazionale. Anche se può volerci un po' di tempo prima di avere un appuntamento i ticket sono abbastanza contenuti.
Forse il problema che ci porta ha a che fare con gli aspetti relazionali (rapporto con il fidanzato e/o con i familiari) che si ripercuote poi nella sfera sessuale.
Tuttavia difficile dirlo senza una conoscenza approfondita.
Restiamo in ascolto
credo che la prima cosa da fare sia rivolgersi ad uno psicologo di persona. Purtroppo "da qua" difficilmente possiamo essere efficaci. Se non ha denaro si rivolga al Servizio Sanitario Nazionale. Anche se può volerci un po' di tempo prima di avere un appuntamento i ticket sono abbastanza contenuti.
Forse il problema che ci porta ha a che fare con gli aspetti relazionali (rapporto con il fidanzato e/o con i familiari) che si ripercuote poi nella sfera sessuale.
Tuttavia difficile dirlo senza una conoscenza approfondita.
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
[#3]
Salve giovanissima Utente,
la sua vita sta perdendo di sano piacere. Se sente che il modo in cui vive le crea disagio e non le piace, condivido con il collega che ha bisogno di incontrare uno Psicologo da vicino.
Se ha problemi economici si rivolga ad un servizio pubblico, ma vada da un terapeuta, l'aiuterà a comprendere quanto sta vivendo e a sbloccarsi.
Dr.ssa Teresita Forlano
Psicologa, Sessuologa
www.teresitaforlano.it
la sua vita sta perdendo di sano piacere. Se sente che il modo in cui vive le crea disagio e non le piace, condivido con il collega che ha bisogno di incontrare uno Psicologo da vicino.
Se ha problemi economici si rivolga ad un servizio pubblico, ma vada da un terapeuta, l'aiuterà a comprendere quanto sta vivendo e a sbloccarsi.
Dr.ssa Teresita Forlano
Psicologa, Sessuologa
www.teresitaforlano.it
Dr.ssa Teresita Forlano
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.7k visite dal 06/04/2014.
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