Stress lavoro
Buongiorno a tutti,
Scrivo in questo forum perchè negli ultimi giorni ho manifestato forti sintomi di stress.
Da gennaio circa sto cercando lavoro e finalmente poche settimane fa mi hanno contattato per un colloquio e sono riuscita a passare e ora sto facendo una prova di 3 settimane. Il lavoro è svolto o nella mattina o nel pomeriggio-sera. La mattina è più un lavoro fisico (in quanto receptionist devo rifare le camere) e subito ho notato che con il passare del tempo non riuscivo a rientrare nei ritmi mettendoci veramente tanto per terminare una stanza. Il pomeriggio-sera, si tratta per lo più di stare al computer a compilare diverse cose (quindi più leggero). Il problema per me sono gli orari la mattina mi devo svegliare alle 5/5.30 e la sera torno a casa per le 23 circa (non avendo la macchina devo andare con i mezzi). Già qualche giorno fa ero molto combattuta se continuare il lavoro oppure no, ma lo stress è arrivato tutto ieri nel pomeriggio mentre ero a lavoro. Ho cominciato a pensare "non ce la faccio" più e più volte nella mia testa e sono uscita dal lavoro che non ce la facevo più. Mentre tornavo a casa ho avuto - quelle che io chiamo - "crisi di pianto", ovvero nel giro di qualche secondo mi ritrovo con gli occhi lucidi e le labbra contratte in una smorfia di dolore come se di lì a poco dovessi scoppiare a piangere, ma la situazione non degenera e, forse perchè sono in pubblico, nel giro di un paio di minuti ritorna tutto come prima. Pensandoci mi è capitata la stessa cosa quando, avevo appena concluso il mio primo giorno di prova, ero al telefono in metro e stavo quasi per mettermi a piangere, così, senza un vero e proprio motivo mentre so che dovrei essere felice per quest'opportunità. Stanotte non sono riuscita a dormire e anche stamattina ho avuto diverse "crisi". Poi da un lato sono combattuta se continuare o meno la prova, da una parte vedo che fisicamente non riesco a stare nei ritmi e dall'altra non vorrei perdere quest'opportunità. Le mie amiche dicono che secondo loro dovrei continuare ma non credo capiscano in fondo la mia situazione,dall'altra parte il mio ragazzo e mia madre dicono l'opposto. Sono combattuta.
Scusate se mi sono dilungata troppo. Sono molto confusa
Scrivo in questo forum perchè negli ultimi giorni ho manifestato forti sintomi di stress.
Da gennaio circa sto cercando lavoro e finalmente poche settimane fa mi hanno contattato per un colloquio e sono riuscita a passare e ora sto facendo una prova di 3 settimane. Il lavoro è svolto o nella mattina o nel pomeriggio-sera. La mattina è più un lavoro fisico (in quanto receptionist devo rifare le camere) e subito ho notato che con il passare del tempo non riuscivo a rientrare nei ritmi mettendoci veramente tanto per terminare una stanza. Il pomeriggio-sera, si tratta per lo più di stare al computer a compilare diverse cose (quindi più leggero). Il problema per me sono gli orari la mattina mi devo svegliare alle 5/5.30 e la sera torno a casa per le 23 circa (non avendo la macchina devo andare con i mezzi). Già qualche giorno fa ero molto combattuta se continuare il lavoro oppure no, ma lo stress è arrivato tutto ieri nel pomeriggio mentre ero a lavoro. Ho cominciato a pensare "non ce la faccio" più e più volte nella mia testa e sono uscita dal lavoro che non ce la facevo più. Mentre tornavo a casa ho avuto - quelle che io chiamo - "crisi di pianto", ovvero nel giro di qualche secondo mi ritrovo con gli occhi lucidi e le labbra contratte in una smorfia di dolore come se di lì a poco dovessi scoppiare a piangere, ma la situazione non degenera e, forse perchè sono in pubblico, nel giro di un paio di minuti ritorna tutto come prima. Pensandoci mi è capitata la stessa cosa quando, avevo appena concluso il mio primo giorno di prova, ero al telefono in metro e stavo quasi per mettermi a piangere, così, senza un vero e proprio motivo mentre so che dovrei essere felice per quest'opportunità. Stanotte non sono riuscita a dormire e anche stamattina ho avuto diverse "crisi". Poi da un lato sono combattuta se continuare o meno la prova, da una parte vedo che fisicamente non riesco a stare nei ritmi e dall'altra non vorrei perdere quest'opportunità. Le mie amiche dicono che secondo loro dovrei continuare ma non credo capiscano in fondo la mia situazione,dall'altra parte il mio ragazzo e mia madre dicono l'opposto. Sono combattuta.
Scusate se mi sono dilungata troppo. Sono molto confusa
[#1]
Cara Utente,
lei è all'inizio di un'attività lavorativa che non ha mai svolto prima ed è normale che fatichi ad adattarsi a nuovi ritmi ed orari.
Che cosa la sta gettando in particolare nello sconforto? Più la sua reazione o il fatto che le persone che la circondano le danno consigli opposti?
Che aspettative aveva per questo impiego?
In precedenza ha svolto altri lavori?
lei è all'inizio di un'attività lavorativa che non ha mai svolto prima ed è normale che fatichi ad adattarsi a nuovi ritmi ed orari.
Che cosa la sta gettando in particolare nello sconforto? Più la sua reazione o il fatto che le persone che la circondano le danno consigli opposti?
Che aspettative aveva per questo impiego?
In precedenza ha svolto altri lavori?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Gentile ragazza,
come sottolinea la mia collega, probabilmente il fatto che la situazione sia per lei nuova influisce molto. Forse, se deciderà di continuare a lavorare dove la hanno assunta, imparerà ad affrontare con maggiore libertà dallo stress le varie mansioni, acquistando in dimestichezza.
È evidente il conflitto, tra le persone che le stanno accanto ma anche tra parti di se stessa, da un lato il "Lavoro", quanto mai difficile da ottenere in questo periodo, dall'altro la stanchezza e la sensazione di non farcela.
Comunque, il fatto che abbia trovato qualcosa non le impedisce di continuare a cercare.
La soluzione migliore è quella che da maggiori possibilità di "movimento"....
Restiamo in ascolto
come sottolinea la mia collega, probabilmente il fatto che la situazione sia per lei nuova influisce molto. Forse, se deciderà di continuare a lavorare dove la hanno assunta, imparerà ad affrontare con maggiore libertà dallo stress le varie mansioni, acquistando in dimestichezza.
È evidente il conflitto, tra le persone che le stanno accanto ma anche tra parti di se stessa, da un lato il "Lavoro", quanto mai difficile da ottenere in questo periodo, dall'altro la stanchezza e la sensazione di non farcela.
Comunque, il fatto che abbia trovato qualcosa non le impedisce di continuare a cercare.
La soluzione migliore è quella che da maggiori possibilità di "movimento"....
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
[#3]
Utente
Prima di tutto vi ringrazio per la tempestiva risposta.
Riguardo le domande poste dalla dr. Massaro, io ho avuto delle altre brevi esperienze ma niente che riguardasse cose che stancavano fisicamente (come pulire le stanze). Ho notato che trovo più semplice fare receptionist che non rifare le camere perchè mi ritrovo distrutta a fine giornata anche solo dopo averne fatte 4.
Oggi, per la prima volta ho fatto il turno di mattina dalle 7 alle 14 (prima facevo dalle 7.30), e ho capito che fisicamente non riesco a reggere anche perchè mi alzo alle 5.30.
Per ora ho parlato con il mio datore di lavoro e gli ho detto che domani gli devo parlare e credo di lasciare il lavoro perchè mi risulta faticoso a livello fisico (considerando che già di mio ho problemi alla schiena che non vorrei aggravare), non so se sto sbagliando ma, almeno per ora, non ho rimorsi di alcun tipo.
Probabilmente la maggior parte dello sconforto viene dal fatto che già di mio sono molto insicura in più ho dei pareri molto discordanti ma validi allo stesso modo e questo mi disorienta un pò. Ora, al pensiero di riprendere a lavorare lì (perchè teoricamente ora non lavoro), mi ritorna il nervosismo e comincia di nuovo l'ansia.
Vi ringrazio in anticipo delle vostre future risposte.
Riguardo le domande poste dalla dr. Massaro, io ho avuto delle altre brevi esperienze ma niente che riguardasse cose che stancavano fisicamente (come pulire le stanze). Ho notato che trovo più semplice fare receptionist che non rifare le camere perchè mi ritrovo distrutta a fine giornata anche solo dopo averne fatte 4.
Oggi, per la prima volta ho fatto il turno di mattina dalle 7 alle 14 (prima facevo dalle 7.30), e ho capito che fisicamente non riesco a reggere anche perchè mi alzo alle 5.30.
Per ora ho parlato con il mio datore di lavoro e gli ho detto che domani gli devo parlare e credo di lasciare il lavoro perchè mi risulta faticoso a livello fisico (considerando che già di mio ho problemi alla schiena che non vorrei aggravare), non so se sto sbagliando ma, almeno per ora, non ho rimorsi di alcun tipo.
Probabilmente la maggior parte dello sconforto viene dal fatto che già di mio sono molto insicura in più ho dei pareri molto discordanti ma validi allo stesso modo e questo mi disorienta un pò. Ora, al pensiero di riprendere a lavorare lì (perchè teoricamente ora non lavoro), mi ritorna il nervosismo e comincia di nuovo l'ansia.
Vi ringrazio in anticipo delle vostre future risposte.
[#4]
"trovo più semplice fare receptionist che non rifare le camere perchè mi ritrovo distrutta a fine giornata anche solo dopo averne fatte 4"
Probabilmente non è allenata dal punto di vista fisico (svolge qualche attività o sport?) e quindi un lavoro fisicamente impegnativo sulle prima le risulta ovviamente difficile da svolgere.
Per quanto riguarda questo aspetto di tratta di abituarsi allo sforzo, così come per la "levataccia" alle 5.30 del mattino è questione di adattamento ad un orario che non è il suo abituale.
Non c'è la possibilità che le venga affidato un solo tipo di mansione? Può provare a parlare di questo con il suo datore di lavoro, invece di iniziare a dirgli da subito che vuole licenziarsi.
Riguardo ai sui parenti direi che ognuno ha il diritto di avere la propria opinione, ma quella che conta più di tutte è proprio la sua e anche il fatto che forse se mollasse già ora non si sentirebbe poi serena nè soddisfatta di sè.
Ha provato a immaginare come si sentirebbe?
Nel frattempo sta continuando a cercare anche un altro impiego?
Probabilmente non è allenata dal punto di vista fisico (svolge qualche attività o sport?) e quindi un lavoro fisicamente impegnativo sulle prima le risulta ovviamente difficile da svolgere.
Per quanto riguarda questo aspetto di tratta di abituarsi allo sforzo, così come per la "levataccia" alle 5.30 del mattino è questione di adattamento ad un orario che non è il suo abituale.
Non c'è la possibilità che le venga affidato un solo tipo di mansione? Può provare a parlare di questo con il suo datore di lavoro, invece di iniziare a dirgli da subito che vuole licenziarsi.
Riguardo ai sui parenti direi che ognuno ha il diritto di avere la propria opinione, ma quella che conta più di tutte è proprio la sua e anche il fatto che forse se mollasse già ora non si sentirebbe poi serena nè soddisfatta di sè.
Ha provato a immaginare come si sentirebbe?
Nel frattempo sta continuando a cercare anche un altro impiego?
[#5]
Utente
Non ho potuto fare attività fisica per molti anni (circa 7) perchè avendo un problema al cuore, era meglio per me stare a riposo, ora da poco più di 2 anni posso riprendere attività fisica ma non ho avuto molto tempo.
Purtroppo non credo di riuscire ad avere solo una mansione perchè non sono sola, c'è un altra ragazza e quindi serve per alternarci. Riguardo il lavoro, sto ricominciando a cercarlo. In questo momento, come le ripeto, è come se già fossi senza, mi sento bene effettivamente, è ripensando al fatto di lavorare lì anche domani (per ipotesi) che mi rende più stressata e ansiosa, ma per il resto io ora mi trovo bene.
Più che altro oltre tutte le ragioni elencate prima c'è anche il fatto che sto trascurando la scuola guida e per un altro ipotetico lavoro è molto più semplice riuscire a trovarlo avendo già in tasca la patente perchè noto che in molti cercando persone "automunite" o "motomunite".
Purtroppo non credo di riuscire ad avere solo una mansione perchè non sono sola, c'è un altra ragazza e quindi serve per alternarci. Riguardo il lavoro, sto ricominciando a cercarlo. In questo momento, come le ripeto, è come se già fossi senza, mi sento bene effettivamente, è ripensando al fatto di lavorare lì anche domani (per ipotesi) che mi rende più stressata e ansiosa, ma per il resto io ora mi trovo bene.
Più che altro oltre tutte le ragioni elencate prima c'è anche il fatto che sto trascurando la scuola guida e per un altro ipotetico lavoro è molto più semplice riuscire a trovarlo avendo già in tasca la patente perchè noto che in molti cercando persone "automunite" o "motomunite".
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.2k visite dal 06/04/2014.
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