I brutti scherzi del buon umore?
Buongiorno dottori,
Il titolo può sembrare abbastanza strano, mi spiego subito meglio. Il mio problema è che credo di aver sbagliato la scelta della facoltà universitaria (molto ambita) ed essendo circondato di persone (in primis la mia famiglia) che credono fortemente in me, alle quali non ho mai dato delusioni, che hanno puntato su di me da sempre e con sacrifici per farmi studiare, non riesco a farmi coraggio e dirglielo.
Risparmio la descrizione degli stati di malessere e frustrazione che mi opprimono talvolta quando vado all'università o studio giornate intere argomenti che non attirano del tutto il mio interesse, ma ci tengo a sottolineare che quando sono di buon umore magari per il semplice fatto che fuori c'è il sole, riesco a fare quello che devo studiare e anche con ottimi risultati. Devo anche dire che sono uno a cui piace studiare in generale, leggere qualsiasi cosa , ho veramente molti interessi e una forza di volontà ferrea.
Ogni volta che sento che è arrivato il momento di parlarne con i miei però mi assalgono un'infinità di dubbi e paure:
-Non riesco ad immaginare la loro reazione, per farvi capire potrebbero mettersi a ridere pensando che stia scherzando per quanto folle apparirebbe il mio gesto, proprio perchè non ho mai dato loro la sensazione che avessi potuto sbagliare scelta anzi.. Addirittura potrebbero sentirsi male e non scherzo.
-Quei momenti effimeri di stabilità psichica mi spiazzano, mi disorientano perchè mi fanno pensare che in realtà potrei continuare a fare quello che faccio e mi faccio solo inutili complessi: quegli stati di malessere dipenderebbero esclusivamente da altre cose secondo questa lettura
-La reazione degli amici sarebbe paragonabile a quella dei miei genitori per l'idea che si sono fatti di me, insomma l'impatto sociale sarebbe pesantissimo per me.
-Dalla certezza di un posto fisso mi ritroverei a fare i conti con un futuro incerto, ma non senza idee
Questi sono i miei pensieri, tutti i miei pensieri in questo momento.
Cosa ne pensate?
Grazie in anticipo.
Il titolo può sembrare abbastanza strano, mi spiego subito meglio. Il mio problema è che credo di aver sbagliato la scelta della facoltà universitaria (molto ambita) ed essendo circondato di persone (in primis la mia famiglia) che credono fortemente in me, alle quali non ho mai dato delusioni, che hanno puntato su di me da sempre e con sacrifici per farmi studiare, non riesco a farmi coraggio e dirglielo.
Risparmio la descrizione degli stati di malessere e frustrazione che mi opprimono talvolta quando vado all'università o studio giornate intere argomenti che non attirano del tutto il mio interesse, ma ci tengo a sottolineare che quando sono di buon umore magari per il semplice fatto che fuori c'è il sole, riesco a fare quello che devo studiare e anche con ottimi risultati. Devo anche dire che sono uno a cui piace studiare in generale, leggere qualsiasi cosa , ho veramente molti interessi e una forza di volontà ferrea.
Ogni volta che sento che è arrivato il momento di parlarne con i miei però mi assalgono un'infinità di dubbi e paure:
-Non riesco ad immaginare la loro reazione, per farvi capire potrebbero mettersi a ridere pensando che stia scherzando per quanto folle apparirebbe il mio gesto, proprio perchè non ho mai dato loro la sensazione che avessi potuto sbagliare scelta anzi.. Addirittura potrebbero sentirsi male e non scherzo.
-Quei momenti effimeri di stabilità psichica mi spiazzano, mi disorientano perchè mi fanno pensare che in realtà potrei continuare a fare quello che faccio e mi faccio solo inutili complessi: quegli stati di malessere dipenderebbero esclusivamente da altre cose secondo questa lettura
-La reazione degli amici sarebbe paragonabile a quella dei miei genitori per l'idea che si sono fatti di me, insomma l'impatto sociale sarebbe pesantissimo per me.
-Dalla certezza di un posto fisso mi ritroverei a fare i conti con un futuro incerto, ma non senza idee
Questi sono i miei pensieri, tutti i miei pensieri in questo momento.
Cosa ne pensate?
Grazie in anticipo.
[#1]
Caro Utente,
sbagliare la scelta del corso di laurea è una cosa che può succedere, perchè quando questa scelta avviene si è molto giovani, le pressioni dell'ambiente (soprattutto familiare) contano parecchio e non si sa bene immaginare a cosa si andrà incontro, dal momento che l'università è ben diversa dal liceo.
Penso che l'importante sia essere capaci di rendersi conto di una scelta sbagliata a correggere il tiro prima che sia troppo tardi, evitando così di condannarsi a una vita di frustrazioni.
Ci vuol dire che corso sta frequentando, tanto per capire di cosa stiamo parlando?
Mi piacerebbe sapere quale corso di laurea oggi la dà la "garanzia del posto fisso", e se questa garanzia è una sua idea o ci sono motivi fondati per immaginare che andrebbe al 100% così e che invece sarebbe precario e in sicure difficoltà se scegliesse un altro corso.
Mi sembra fra l'altro che abbia già in mente cosa le piacerebbe fare: di cosa si tratta?
sbagliare la scelta del corso di laurea è una cosa che può succedere, perchè quando questa scelta avviene si è molto giovani, le pressioni dell'ambiente (soprattutto familiare) contano parecchio e non si sa bene immaginare a cosa si andrà incontro, dal momento che l'università è ben diversa dal liceo.
Penso che l'importante sia essere capaci di rendersi conto di una scelta sbagliata a correggere il tiro prima che sia troppo tardi, evitando così di condannarsi a una vita di frustrazioni.
Ci vuol dire che corso sta frequentando, tanto per capire di cosa stiamo parlando?
Mi piacerebbe sapere quale corso di laurea oggi la dà la "garanzia del posto fisso", e se questa garanzia è una sua idea o ci sono motivi fondati per immaginare che andrebbe al 100% così e che invece sarebbe precario e in sicure difficoltà se scegliesse un altro corso.
Mi sembra fra l'altro che abbia già in mente cosa le piacerebbe fare: di cosa si tratta?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#3]
Non penso che siano informazioni così riservate da non poterle inserire in un consulto comunque anonimo, non trova?
In ogni caso deve considerare che studiare qualcosa che non le interessa anche se ha tutte le capacità per farlo significherà poi condannarsi a una vita infelice, facendo presumibilmente un lavoro impegnativo e di responsabilità e non semplicemente un qualunque lavoro che non l'appassiona.
Alla luce di quanto ci dice:
"hanno puntato su di me da sempre e con sacrifici per farmi studiare"
penso che i suoi non sarebbero felici di sapere che si sono tanto sacrificati per darle modo di diventare infelice e che in futuro non potrebbe nascondere a lungo la sua infelicità, al punto da dare loro una delusione ben peggiore rispetto a quella che potrebbero subire oggi.
Ad oggi non è mai entrato in conflitto con i suoi genitori?
E' figlio unico?
La laurea che potrebbe prendere se non cambiasse corso la porterebbe a fare un lavoro che per i suoi genitori rappresenterebbe un punto d'arrivo come famiglia?
In ogni caso deve considerare che studiare qualcosa che non le interessa anche se ha tutte le capacità per farlo significherà poi condannarsi a una vita infelice, facendo presumibilmente un lavoro impegnativo e di responsabilità e non semplicemente un qualunque lavoro che non l'appassiona.
Alla luce di quanto ci dice:
"hanno puntato su di me da sempre e con sacrifici per farmi studiare"
penso che i suoi non sarebbero felici di sapere che si sono tanto sacrificati per darle modo di diventare infelice e che in futuro non potrebbe nascondere a lungo la sua infelicità, al punto da dare loro una delusione ben peggiore rispetto a quella che potrebbero subire oggi.
Ad oggi non è mai entrato in conflitto con i suoi genitori?
E' figlio unico?
La laurea che potrebbe prendere se non cambiasse corso la porterebbe a fare un lavoro che per i suoi genitori rappresenterebbe un punto d'arrivo come famiglia?
[#4]
Utente
è un po' difficile da spiegare il rapporto con i miei genitori, non c'è esattamente il dialogo che ogni genitore auspicherebbe di avere con il proprio figlio anzi.. Li snobbo di continuo. Pur volendogli davvero bene non c'è sintonia di vedute perchè sono all'antica e non hanno avuto modo di studiare.. In ogni caso mi stimano più di loro stessi e tendono a darmi ragione quando c'è un'incomprensione o comunque un conflitto.
Anche con mio fratello (con il quale hanno più problemi) tendono ad ascoltare il mio parere, e talvolta basta un mio intervento a suo favore per soffocare la cosa.
La base è sempre quella: voti eccellenti, comportamenti impeccabili, belle figure con gli altri.. insomma sono queste e sono fin troppo fragili
Questa laurea non sarebbe un punto di arrivo come famiglia ma un'incredibile soddisfazione che purtroppo credono di avere già in pugno
Anche con mio fratello (con il quale hanno più problemi) tendono ad ascoltare il mio parere, e talvolta basta un mio intervento a suo favore per soffocare la cosa.
La base è sempre quella: voti eccellenti, comportamenti impeccabili, belle figure con gli altri.. insomma sono queste e sono fin troppo fragili
Questa laurea non sarebbe un punto di arrivo come famiglia ma un'incredibile soddisfazione che purtroppo credono di avere già in pugno
[#5]
"Li snobbo di continuo. In ogni caso mi stimano più di loro stessi e tendono a darmi ragione quando c'è un'incomprensione o comunque un conflitto."
Sembra che nella vostra famiglia lei sia il genitore o comunque l'adulto autorevole e i suoi genitori dei personaggi di secondo piano che quasi la venerano perchè lei ha studiato e loro no.
Il valore di una persona e dei suoi ragionamenti non dipende però esclusivamente dallo studio e a volte chi non ha studiato ha perfino cose più intelligenti da dire.
Alla luce di tutto ciò credo che per lei ammettere di aver sbagliato significhi "scendere dal piedistallo" e questo passaggio, pur sgradevole, può essere davvero utile sia a lei che ai suoi familiari per ridimensionare l'idealizzazione della quale è stato fatto oggetto finora.
Sembra che nella vostra famiglia lei sia il genitore o comunque l'adulto autorevole e i suoi genitori dei personaggi di secondo piano che quasi la venerano perchè lei ha studiato e loro no.
Il valore di una persona e dei suoi ragionamenti non dipende però esclusivamente dallo studio e a volte chi non ha studiato ha perfino cose più intelligenti da dire.
Alla luce di tutto ciò credo che per lei ammettere di aver sbagliato significhi "scendere dal piedistallo" e questo passaggio, pur sgradevole, può essere davvero utile sia a lei che ai suoi familiari per ridimensionare l'idealizzazione della quale è stato fatto oggetto finora.
[#6]
Utente
In realtà lo studio è il contorno, non ho mai dato loro problemi, mi sono sempre dimostrato maturo, responsabile in ogni situazione ai loro occhi
Si, sono pronto a far capire che in realtà non lo sono stato in ogni situazione, a scendere dal piedistallo, a ridimensionare me stesso , a perdere la stima di tante persone, ma il punto è che non credo di reggere se si abbattono per aver visto andare in frantumi una certezza che avevano... mi farebbe stare troppo male, peggio forse di come sto ora
Si, sono pronto a far capire che in realtà non lo sono stato in ogni situazione, a scendere dal piedistallo, a ridimensionare me stesso , a perdere la stima di tante persone, ma il punto è che non credo di reggere se si abbattono per aver visto andare in frantumi una certezza che avevano... mi farebbe stare troppo male, peggio forse di come sto ora
[#7]
"mi sono sempre dimostrato maturo, responsabile in ogni situazione"
Se vogliamo vederla in questi termini, penso che ammettere un errore e correggere il tiro sia un gesto molto più maturo rispetto a perseverare su una strada sbagliata.
Lei è solo al primo anno e quindi cambiare corso di laurea non rappresenterà una grave perdita di tempo nè di soldi (che potrebbe in ogni caso rimborsare ai suoi genitori trovando un lavoretto da svolgere i questi mesi): sarebbe decisamente peggio proseguire studi che non le interessano e trovarsi più avanti ad abbandonarli.
Se vogliamo vederla in questi termini, penso che ammettere un errore e correggere il tiro sia un gesto molto più maturo rispetto a perseverare su una strada sbagliata.
Lei è solo al primo anno e quindi cambiare corso di laurea non rappresenterà una grave perdita di tempo nè di soldi (che potrebbe in ogni caso rimborsare ai suoi genitori trovando un lavoretto da svolgere i questi mesi): sarebbe decisamente peggio proseguire studi che non le interessano e trovarsi più avanti ad abbandonarli.
[#8]
Utente
Dottoressa lei mi è stata di grande aiuto, ieri sera alla fine ho parlato con loro...
In verità ho trovato il coraggio solo perchè mi hanno chiesto più volte come mai stessi particolarmente giù, comunque la loro reazione è stata di sconcerto ovviamente all'inizio ma poi vedendomi anche in lacrime mi hanno detto che ciò che più contava era la mia serenità, così gli ho detto anche che avevo paura di deluderli e di tutta risposta mi hanno detto che le delusioni sono altre.
Dopo però credevano che si trattasse solo di una crisi momentanea e mi hanno invogliato a proseguire e riprovare, anche perchè ,ripeto, ho sempre dato la sensazione che quello che faccio mi piacesse.
Io la ringrazio, perchè in tutto questo mi sono anche confidato per la prima volta con i miei genitori, ho veramente avuto un dialogo con loro.
Seguirò i suoi suggerimenti, grazie ancora dottoressa.
In verità ho trovato il coraggio solo perchè mi hanno chiesto più volte come mai stessi particolarmente giù, comunque la loro reazione è stata di sconcerto ovviamente all'inizio ma poi vedendomi anche in lacrime mi hanno detto che ciò che più contava era la mia serenità, così gli ho detto anche che avevo paura di deluderli e di tutta risposta mi hanno detto che le delusioni sono altre.
Dopo però credevano che si trattasse solo di una crisi momentanea e mi hanno invogliato a proseguire e riprovare, anche perchè ,ripeto, ho sempre dato la sensazione che quello che faccio mi piacesse.
Io la ringrazio, perchè in tutto questo mi sono anche confidato per la prima volta con i miei genitori, ho veramente avuto un dialogo con loro.
Seguirò i suoi suggerimenti, grazie ancora dottoressa.
[#9]
Benissimo, mi fa piacere che sia riuscito ad aprirsi con i suoi genitori e a "vuotare il sacco", verificando anche che la sua rivelazione non aveva davvero quel potere catastrofico che lei immaginava.
Mi faccia sapere se si iscriverà al corso di laurea che le interessa davvero, magari documentandosi prima sulle reali possibilità di lavoro alle quali porterebbe pur tenendo conto del fatto che il mercato del lavoro da qui a 4-5 anni sarà cambiato.
Mi faccia sapere se si iscriverà al corso di laurea che le interessa davvero, magari documentandosi prima sulle reali possibilità di lavoro alle quali porterebbe pur tenendo conto del fatto che il mercato del lavoro da qui a 4-5 anni sarà cambiato.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 2.3k visite dal 05/04/2014.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.