Depressione da lutto

Salve a tutti, ho 24 anni. L'anno scorso ho perso improvvisamente mia madre alla quale ero attaccatissimo, sono figlio unico. Dopo tale evento la mia vita è stata sconvolta, penso molte volte a farla finita, il dolore che ho patito e patisco è immenso. Il mio rendimento universitario è calato a picco e ora da molto tempo non riesco più a superare l'ultimo esame per la laurea, non mi era mai capitato prima. Dopo l'evento luttuoso ho troncato quasi tutti i rapporti d'amicizia che avevo, pochi già prima per la verità. Sono diventato iroso, irascibile, sto iniziando a fare cose che prima non avrei mai fatto, inizio a perdere equilibrio nelle decisioni da prendere com'è possibile? Sembra che tale evento abbia sviluppato una rabbia repressa incontenibile, inoltre ho avuto un calo d'interesse verso tutto, a partire dall'università fino alla cura della mia persona. Come posso fare per recuperare la parte migliore della mia persona che sto perdendo giorno per giorno?
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Dr.ssa Patrizia Pezzella Psicologo, Psicoterapeuta 273 13
Caro lettore, la perdita di una persona cara come quella di un genitore e nel suo caso
della madre è al primo posto di una scala definita degli eventi stressanti ovvero rientra in quelle esperienze umane altamente destrutturanti. E' naturale ciò che lei prova
la perdita di sua madre le ha fatto smarrire interessi ed obiettivi. E' importante che
lei possa superare questo momento ed "elaborare il lutto" magari parlandone con
un esperto. Intanto provi anche a selezionare tra i suoi amici quella persona con la quale sente di potersi confidare e sentirla "empaticamente" vicina. Non ha aggiunto
se ha il papà o altre figure di riferimento affettivamente importanti in questo momento
con le quali condividere la sua sofferenza e trovare insieme altre forze e risorse per
affrontare e superare questo momento della sua vita.
scriva ancora se vuole.
molti auguri di serenità.

Dr.ssa Patrizia Pezzella
psicologa, psicoterapeuta
perfezionata in sessuologia clinica

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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Caro ragazzo, condivido le parole della Collega e vorrei aiutarla a recuperare nella memoria i momenti belli che avete vissuto insieme, lei e la mamma, a riflettere su quanto la mamma ha fatto per lei in termini di cure e di affetto.. tutto questo è la sua più preziosa eredita'.. in nome di tutto questo troverà la forza di riprendere in mano la sua vita e il suo futuro.. è questo che la mamma vuole per lei e con lei.. forse sarebbe opportuno farsi dare un piccolo aiuto dal medico di base, senza cadere nella paura di diventare dipendente dai farmaci..una piccola dose di antidepressivo, oggi ce ne sono di ottimi.. potrebbe funzionare come quando una volta, si tirava l'aria e la macchina partiva..
Cosa ne pensa ?.. restiamo in ascolto..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Utente
Utente
Vivo con mio padre, ma viviamo da separati in casa, non c'è un buon rapporto tra noi a differenza di quello splendido che avevo con mia mamma. Sono abbastanza schivo per questo vorrei non dire al medico di base la mia situazione, anche perché lo ritengo poco professionale in termini di riservatezza. Penso sempre che questa sarebbe stata la cosa peggiore che mi potesse mai accadere. Inoltre, dopo questo lutto, inizio a sentire un bisogno della figura femminile; è normale? Voglio una bella compagna a tutti i costi, perché ora sì e prima non ci badavo tanto?
Non vi nascondo che il giorno prima in cui si doveva svolgere l'operazione mentre andavo a trovarla in ospedale, nell'orario di visita, sono stato ricoverato in pronto soccorso dello stesso ospedale per un attacco d'ansia che fortunatamente
si è risolto in pochi minuti. Fu una tragedia, l'operazione andò tecnicamente bene, ma per un'omessa diagnosi dopo 36 ore andò inspiegabilmente in stato di coma e dopo 3 settimane di coma ci fu il decesso. Tra l'altro c'è in corso un procedimento penale a carico dei medici. Da questa storia ho subito una perdita di reddito, morale, e si è innescata una guerra giudiziaria con i sanitari che mi hanno segnalato pure all'autorità giudiziaria per minacce. Prima di tale evento non avevo mai avuto neanche una discussione violenta in un bar, ma poi dopo questo evento c'è stata tragedia su tragedia anche per me.
Mi vergogno di questo, sono sempre stato corretto e probo, ma dopo tutto questo sono diventato una mina incredibile.


In sintesi: mi trovo con un reddito dimezzato, senza mia mamma e senza una donna vicino e moralmente demolito .
Mi sento veramente escluso dal mondo e dalle relazioni umane, probabilmente soprattutto per colpa mia, ma dopo questo vento non ho resistito a fare una vita normale.

Ma per riconquistare un po' di felicità cosa posso fare?

come si fa per accedere allo psicologo dell'ASL del proprio territorio?


Vi ringrazio per il supporto.
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Caro ragazzo, prenda contatto con il Consultorio dove trovera' persone specializzate che possono avviare la procedura e anche prenderla in carico.. ma lo faccia subito, senza tergiversare, se non vuole andare dal medico di base , si rivolga ad un altro, ma non perda tempo.. ha tanto affetto e calore da dare, troverà una donna per lei , appena sarà un pò più sereno..
Coraggio, le faccio molti auguri..
Restiamo in ascolto..
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Dr.ssa Patrizia Pezzella Psicologo, Psicoterapeuta 273 13
gent.mo giovane lettore, troverà l'indirizzo e il telefono del consultorio familiare della sua città e nella sua zona di residenza senza aver bisogno della prescrizione del suo
medico di base per accedervi. In ogni caso provi a non nascondere i suoi stati d'animo con i sentimenti contrapposti di depressione e aggressività alla persona che si prenderà cura di lei. Inoltre anche il suo medico di base è tenuto al vincolo del
segreto professionale per cui superi eventualmente ogni esitazione circa la sua riservatezza, qualora non riuscisse a contattare altro specialista in grado di poterla aiutare in questo delicato momento della sua vita. Soprattutto non rimandi affinchè quanto prima possa riprendere la sua strada, i suoi studi,la sua vita, altri progetti, altri affetti , altri amori che la vita le riserverà.
molti auguri.

dssa Patrizia Pezzella
psicologa,psicoterapeuta
perfezionata in sessuologia clinica