Iniziare una relazione con lo psicoterapeuta
Gentilissimi dottori,
mi piacerebbe chiedere un parere in merito alla mia relazione con il mio (ormai ex) psicoterapeuta.
Vorrei poter descrivere bene le dinamiche ma, poiché tutto ciò che scriverò è pubblico ed indicizzato sui motori di ricerca, mi limiterò alle cose essenziali per mantenere la mia privacy e far in modo che le cose che scriverò non siano riconducibili a me (ho paura che lui possa leggere)
ma se qualcuno di voi può darmi la disponibilità a scrivergli in privato mi piacerebbe approfondire.
La storia è questa:
Io ho iniziato una relazione con la persona che prima mi faceva psicoterapia, ma sono nati alcuni problemi:
ho tanti dubbi su di lui che provengono dal suo modo di comportarsi e da ciò che mi dice...
a volte ho la sensazione che non sia spontaneo, che non sia una persona vera, come se calcolasse i comportamenti....
purtroppo non posso essere specifica qui, non posso portare esempi ma posso dire che ho la sensazione, paradossale, che forse tra di noi quello ad aver bisogno di andare in terapia sia proprio lui...
Secondo voi (e, purtroppo, limitatamente a quanto posso scrivere qui) è possibile che proprio lui abbia bisogno di aiuto?
è una persona molto riservata, ha paura di qualsiasi cosa, è paranoico, si sente sempre come se dovesse stare sull'attenti a difendersi dagli altri, è sempre molto nervoso, si lamenta della sua vita, è insoddisfatto, ha spesso cambiamenti di umore...scarica tutto su di me, ad esempio se io sono felice per qualcosa che mi è andata bene durante la giornata ci si mette lui a dirmi quanto la sua vita sia insoddisfacente, quanto lui stia male...e mi fa sentire in colpa....
ci sono tante altre cose molto significative che dovrei scrivere ma, purtroppo, come ho già scritto sopra, essendo questo uno spazio pubblico, non vorrei andare nello specifico...
Cosa ne pensate del fatto che prima era il mio psicoterapeuta?
E del fatto che io mi sia legata proprio a lui?
Vi chiedo la disponibilità a scriverci in privato...
mi piacerebbe chiedere un parere in merito alla mia relazione con il mio (ormai ex) psicoterapeuta.
Vorrei poter descrivere bene le dinamiche ma, poiché tutto ciò che scriverò è pubblico ed indicizzato sui motori di ricerca, mi limiterò alle cose essenziali per mantenere la mia privacy e far in modo che le cose che scriverò non siano riconducibili a me (ho paura che lui possa leggere)
ma se qualcuno di voi può darmi la disponibilità a scrivergli in privato mi piacerebbe approfondire.
La storia è questa:
Io ho iniziato una relazione con la persona che prima mi faceva psicoterapia, ma sono nati alcuni problemi:
ho tanti dubbi su di lui che provengono dal suo modo di comportarsi e da ciò che mi dice...
a volte ho la sensazione che non sia spontaneo, che non sia una persona vera, come se calcolasse i comportamenti....
purtroppo non posso essere specifica qui, non posso portare esempi ma posso dire che ho la sensazione, paradossale, che forse tra di noi quello ad aver bisogno di andare in terapia sia proprio lui...
Secondo voi (e, purtroppo, limitatamente a quanto posso scrivere qui) è possibile che proprio lui abbia bisogno di aiuto?
è una persona molto riservata, ha paura di qualsiasi cosa, è paranoico, si sente sempre come se dovesse stare sull'attenti a difendersi dagli altri, è sempre molto nervoso, si lamenta della sua vita, è insoddisfatto, ha spesso cambiamenti di umore...scarica tutto su di me, ad esempio se io sono felice per qualcosa che mi è andata bene durante la giornata ci si mette lui a dirmi quanto la sua vita sia insoddisfacente, quanto lui stia male...e mi fa sentire in colpa....
ci sono tante altre cose molto significative che dovrei scrivere ma, purtroppo, come ho già scritto sopra, essendo questo uno spazio pubblico, non vorrei andare nello specifico...
Cosa ne pensate del fatto che prima era il mio psicoterapeuta?
E del fatto che io mi sia legata proprio a lui?
Vi chiedo la disponibilità a scriverci in privato...
[#1]
Gentile utente, uno spicoterapeuta è un essere umano e non è esente da problematiche psicologiche come un medico non lo sarebbe da quelle di tipo medico.
nessun problema ad avere una relazione con il proprio ex terapeuta se non esiste più alcun rapporto di tipo clinico-professionale.
saluti
nessun problema ad avere una relazione con il proprio ex terapeuta se non esiste più alcun rapporto di tipo clinico-professionale.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#3]
Gentile utente, uno psicoterapeuta ora ex per lei , è pur sempre un uomo con qualità , anche difetti come tutti noi, la vedo molto critica, si domandi cosa le è piaciuto di lui, da cosa è stata affascinata e se ora che lo conosce di più,non è troppo severa ..
Restiamo in ascolto..'
Restiamo in ascolto..'
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#4]
Gentile Utente,
Molti legami nascono e partono proprio dal ruolo che uno o l' altro ricoprono...
Perchè proprio lui?
Aveva già realmente concluso il suo percorso terapeutico?
....ci sono analisi personali che non finiscono mai, secondo alcuni orientameti......
Forse era stata sedotta dal ruolo, ora che lo vede "normale" , terreno fragile, arrabbiato e con tutta la gamma di emozioni possibili, che solitamete non appartengono al ruolo del terapeuta, non le piace più.
Un pò come succede agli amanti, quando diventano mariti o mogli, perdono il loro potere seduttivo....
Molte donne inoltre si innamorano del loro medico, tolto il camice, diventa un uomo comune e perde di fascinazione
Molti legami nascono e partono proprio dal ruolo che uno o l' altro ricoprono...
Perchè proprio lui?
Aveva già realmente concluso il suo percorso terapeutico?
....ci sono analisi personali che non finiscono mai, secondo alcuni orientameti......
Forse era stata sedotta dal ruolo, ora che lo vede "normale" , terreno fragile, arrabbiato e con tutta la gamma di emozioni possibili, che solitamete non appartengono al ruolo del terapeuta, non le piace più.
Un pò come succede agli amanti, quando diventano mariti o mogli, perdono il loro potere seduttivo....
Molte donne inoltre si innamorano del loro medico, tolto il camice, diventa un uomo comune e perde di fascinazione
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#5]
Ex utente
Grazie dottori,
io credo di avere qualche problema nelle relazioni affettive...
voi mi dite di chiedermi se mi piace davvero adesso che è spogliato del suo ruolo...
me lo sono già chiesto...
il problema è proprio questo:
a me piace...mi sento legata a lui....sento che non riuscirei a stare senza di lui.....
il problema è che io non riuscirei mai a lasciarlo anche se mi facesse del male....
è questo il mio problema....
lui mi dice che io mi attacco, che sono dipendente....ma intanto non fa niente per rassicurarmi....
Vorrei solo rassicurazioni....lui fa di tutto per non darmele....si comporta in questo modo....e in questo modo aumenta la mia insicurezza....la mia paura di essere lasciata.....
Sarebbe sbagliato darmi sicurezze? In fondo io credo che se ami una persona non fai altro che cercare di rassicurarla su quello che provi...
io credo di avere qualche problema nelle relazioni affettive...
voi mi dite di chiedermi se mi piace davvero adesso che è spogliato del suo ruolo...
me lo sono già chiesto...
il problema è proprio questo:
a me piace...mi sento legata a lui....sento che non riuscirei a stare senza di lui.....
il problema è che io non riuscirei mai a lasciarlo anche se mi facesse del male....
è questo il mio problema....
lui mi dice che io mi attacco, che sono dipendente....ma intanto non fa niente per rassicurarmi....
Vorrei solo rassicurazioni....lui fa di tutto per non darmele....si comporta in questo modo....e in questo modo aumenta la mia insicurezza....la mia paura di essere lasciata.....
Sarebbe sbagliato darmi sicurezze? In fondo io credo che se ami una persona non fai altro che cercare di rassicurarla su quello che provi...
[#8]
"sento che non riuscirei a stare senza di lui.....
il problema è che io non riuscirei mai a lasciarlo anche se mi facesse del male...."
Gent.le ragazza,
anche se questa persona non fosse il suo ex terapeuta, quella che descrive non è una relazione sana, non si tratta della ricerca di una rassicurazione, ma di una relazione sbilanciata dove il potere temo, sta tutto da una parte e questo, genera sofferenza e insoddisfazione reciproca. La situazione andrebbe affrontata esplicitamente, anche entrambi potreste essere condizionati dal precedente rapporto terapeutico e questo non vi consente di creare le condizioni favorevoli ad un confronto sereno.
il problema è che io non riuscirei mai a lasciarlo anche se mi facesse del male...."
Gent.le ragazza,
anche se questa persona non fosse il suo ex terapeuta, quella che descrive non è una relazione sana, non si tratta della ricerca di una rassicurazione, ma di una relazione sbilanciata dove il potere temo, sta tutto da una parte e questo, genera sofferenza e insoddisfazione reciproca. La situazione andrebbe affrontata esplicitamente, anche entrambi potreste essere condizionati dal precedente rapporto terapeutico e questo non vi consente di creare le condizioni favorevoli ad un confronto sereno.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 20.4k visite dal 03/04/2014.
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