Annaspo nella mia solitudine
Scrissi l'anno scorso per problemi di coppia che si rivelarono miei, nel senso che tenevo stretti a me dei sentimenti che volevano esplodere.
A distanza di un anno sono tornata ad avere lo stesso problema.
Stesso uomo, oramai siamo una coppia stabile.
Ma stabile mentalmente, raramente si discute e se lo si fa cerchiamo il dunque prima di far delirare inutili discussioni, litighiamo in media per qualche gelosia o per qualche compito per l'altro svolto male, tuttavia generalmente siamo molto pacati.
In questo anno abbiamo optato per un aborto il che ha affievolito il suo desiderio sessuale della quale abbiamo parlato senza alcuna colpa, abbiamo ripreso anche il desiderio in mano sperimentando nuove posizioni e luoghi per superare l'evento.
Ricapitò, coito interrotto, pillola e tutti i contraccettivi che si potevano usare, ma a distanza di qualche mese successe di nuovo, ci spiegarono che il test dell'ovulazione era il metodo più sicuro dato gli episodi e che il nostro livello ormonale in quel periodo era talmente in sintonia che certe cose non si spiegano: accadono.
Altro tempo per riprendersi dallo shock e stavolta è servito a me, incubi ricorrenti e malumori mi accompagnavano giorno per giorno.
Mi sentivo a pezzi e orrenda!
Lui c'era e non sapeva come fare, io mi arrabbiavo perchè io lo avevo aiutato: per me bastava prendere esempio.
Poi capii che siamo diversi e io sono molto più cinica di lui, i miei metodi con me non avrebbero funzionato e mi aiutai da sola.
Distanza di un mese dalla risoluzione dei miei problemi con me e gli altri mi hanno ricoverata e operata d'urgenza per un ematoma al clitoride, che mi tenne ferma altre tre settimane.
Il ginecologo mi disse ufficialmente che la mia ripresa sessuale poteva ripartire che era il 4 Gennaio 2014, ad oggi se dovessi contare i rapporti con il mio compagno risulterebbero da bollino rosso.
Facciamo l'amore solo se lui ha voglia, le mie proposte sono quasi sempre respinte con scuse banali tipo:"Sono stanco, mi fa male la schiena, lo facciamo domani mattina che stasera volevo farmi le coccole con te. ecc..".
Io non credo di esserne fissata, ma 13 volte in 4 mesi mi sembrano davvero poche considerando che ho ripreso a masturbarmi.
Ho provato a parlargli del fatto che mi masturbo ma per lui è inaccettabile perchè c'è lui (si, ma quando ha voglia lui!!!!), ho provato ad essere anche comprensiva perchè è da un mese che lavora, però ora inizio a stancarmi.
Gli uomini prima di questo periodo nemmeno li guardavo, ora qualche desiderio mi viene fuori.
Ho provato quel che mi sentivo, ora ho bisogno di aiuto per non commettere fatidici errori data la mia istintività e freddezza quando perdo la ragione.
A distanza di un anno sono tornata ad avere lo stesso problema.
Stesso uomo, oramai siamo una coppia stabile.
Ma stabile mentalmente, raramente si discute e se lo si fa cerchiamo il dunque prima di far delirare inutili discussioni, litighiamo in media per qualche gelosia o per qualche compito per l'altro svolto male, tuttavia generalmente siamo molto pacati.
In questo anno abbiamo optato per un aborto il che ha affievolito il suo desiderio sessuale della quale abbiamo parlato senza alcuna colpa, abbiamo ripreso anche il desiderio in mano sperimentando nuove posizioni e luoghi per superare l'evento.
Ricapitò, coito interrotto, pillola e tutti i contraccettivi che si potevano usare, ma a distanza di qualche mese successe di nuovo, ci spiegarono che il test dell'ovulazione era il metodo più sicuro dato gli episodi e che il nostro livello ormonale in quel periodo era talmente in sintonia che certe cose non si spiegano: accadono.
Altro tempo per riprendersi dallo shock e stavolta è servito a me, incubi ricorrenti e malumori mi accompagnavano giorno per giorno.
Mi sentivo a pezzi e orrenda!
Lui c'era e non sapeva come fare, io mi arrabbiavo perchè io lo avevo aiutato: per me bastava prendere esempio.
Poi capii che siamo diversi e io sono molto più cinica di lui, i miei metodi con me non avrebbero funzionato e mi aiutai da sola.
Distanza di un mese dalla risoluzione dei miei problemi con me e gli altri mi hanno ricoverata e operata d'urgenza per un ematoma al clitoride, che mi tenne ferma altre tre settimane.
Il ginecologo mi disse ufficialmente che la mia ripresa sessuale poteva ripartire che era il 4 Gennaio 2014, ad oggi se dovessi contare i rapporti con il mio compagno risulterebbero da bollino rosso.
Facciamo l'amore solo se lui ha voglia, le mie proposte sono quasi sempre respinte con scuse banali tipo:"Sono stanco, mi fa male la schiena, lo facciamo domani mattina che stasera volevo farmi le coccole con te. ecc..".
Io non credo di esserne fissata, ma 13 volte in 4 mesi mi sembrano davvero poche considerando che ho ripreso a masturbarmi.
Ho provato a parlargli del fatto che mi masturbo ma per lui è inaccettabile perchè c'è lui (si, ma quando ha voglia lui!!!!), ho provato ad essere anche comprensiva perchè è da un mese che lavora, però ora inizio a stancarmi.
Gli uomini prima di questo periodo nemmeno li guardavo, ora qualche desiderio mi viene fuori.
Ho provato quel che mi sentivo, ora ho bisogno di aiuto per non commettere fatidici errori data la mia istintività e freddezza quando perdo la ragione.
[#1]
<ora ho bisogno di aiuto per non commettere fatidici errori>
Gentile Utente,
quali fatidici errori teme di commettere?
Da quello che riferisce sembrerebbe che problemi personali, non affrontati e risolti, si intreccino a quelli di coppia.
Disagi pregressi parrebbero essersi poi sommati alle interruzioni di gravidanza (forse non avulsi da essi ), eventi traumatici, veri e propri lutti che portano con sé profonde tracce di sofferenza, probabilmente non elaborate che si riverberano poi anche sulla vita di coppia (ha affievolito il suo desiderio sessuale). Va poi considerato anche il timore di incorrere in una nuova gravidanza indesiderata con tutto quello che ne consegue.
Ora lei volge lo sguardo altrove, insoddisfatta della vostra vita sessuale, comprensibile, ma non è la soluzione.
<ora ho bisogno di aiuto> Concordo, credo che un aiuto specialistico sarebbe opportuno, ma diretto, non da qui per via dei limiti del mezzo on line non sono possibili interventi diretti.
Da sola o in coppia, sarebbe opportuno che si attivasse in questo senso.
Restiamo in ascolto
Gentile Utente,
quali fatidici errori teme di commettere?
Da quello che riferisce sembrerebbe che problemi personali, non affrontati e risolti, si intreccino a quelli di coppia.
Disagi pregressi parrebbero essersi poi sommati alle interruzioni di gravidanza (forse non avulsi da essi ), eventi traumatici, veri e propri lutti che portano con sé profonde tracce di sofferenza, probabilmente non elaborate che si riverberano poi anche sulla vita di coppia (ha affievolito il suo desiderio sessuale). Va poi considerato anche il timore di incorrere in una nuova gravidanza indesiderata con tutto quello che ne consegue.
Ora lei volge lo sguardo altrove, insoddisfatta della vostra vita sessuale, comprensibile, ma non è la soluzione.
<ora ho bisogno di aiuto> Concordo, credo che un aiuto specialistico sarebbe opportuno, ma diretto, non da qui per via dei limiti del mezzo on line non sono possibili interventi diretti.
Da sola o in coppia, sarebbe opportuno che si attivasse in questo senso.
Restiamo in ascolto
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Utente
Temo di lasciar che la mia insoddisfazione chiuda la relazione.
Io non sento più il suo bisogno fisico nei miei confronti, e più gliene parlo più mi sento io l'estranea della relazione.
Lui sembra non notare molta differenza.
Passo anche per l'ossessionata se glielo faccio notare.
Sicuramente non ho superato a pieno gli eventi e nemmeno lui, ma il fatto di essere "rifiutata" alle volte mi ferisce più di qualsiasi altra parola.
Non so nemmeno più come cercarlo.
Sarà colpa degli eventi, ma a me come fidanzata e persona non ci pensa?
Anche a me gli eventi hanno cambiato modo di pensare e su alcuni aspetti anche modo di vivere, ma questo non mi priva del piacere che unifica tutti i sensi.
Avrò strascichi di sofferenza ma non mi manca la voglia di ripartire, ma come fare quando non si sente la spontaneità dall'altro lato?
Se gli faccio notare che è un pò che non ci tocca lo si fa, non sembra una costrizione?
Mi passa la voglia e la vivo male.
Io non sento più il suo bisogno fisico nei miei confronti, e più gliene parlo più mi sento io l'estranea della relazione.
Lui sembra non notare molta differenza.
Passo anche per l'ossessionata se glielo faccio notare.
Sicuramente non ho superato a pieno gli eventi e nemmeno lui, ma il fatto di essere "rifiutata" alle volte mi ferisce più di qualsiasi altra parola.
Non so nemmeno più come cercarlo.
Sarà colpa degli eventi, ma a me come fidanzata e persona non ci pensa?
Anche a me gli eventi hanno cambiato modo di pensare e su alcuni aspetti anche modo di vivere, ma questo non mi priva del piacere che unifica tutti i sensi.
Avrò strascichi di sofferenza ma non mi manca la voglia di ripartire, ma come fare quando non si sente la spontaneità dall'altro lato?
Se gli faccio notare che è un pò che non ci tocca lo si fa, non sembra una costrizione?
Mi passa la voglia e la vivo male.
[#3]
ma non mi manca la voglia di ripartire, ma come fare quando non si sente la spontaneità dall'altro lato?
Il fatto è che i reciproci comportamenti e feedback stanno sostenendo i problemi in essere e non portano a uno sblocco, a una soluzione.
Per questo ho suggerito un aiuto specialistico, è necessario comprendere come affrontare tali problematiche in modo diverso e opportuno, per uscirne.
Cordialmente
Il fatto è che i reciproci comportamenti e feedback stanno sostenendo i problemi in essere e non portano a uno sblocco, a una soluzione.
Per questo ho suggerito un aiuto specialistico, è necessario comprendere come affrontare tali problematiche in modo diverso e opportuno, per uscirne.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 03/04/2014.
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