Stato "depressivo"

Salve a tutti, sono una studentessa ed ho 22 anni.
Sono un paio di settimane che ho strani pensieri in mente o meglio, passo da momenti in cui sono abbastanza lucida e "felice" a momenti in cui mi sento apatica e già di tono. C'è da dire che sono sempre stata un tipo ipocondriaco e l'ansia e la paura mi inondano costantemente. Ma di mattina mi alzo, mi sveglio, vado all'università, incontro le mie amiche e sto abbastanza bene, ci penso di meno, poi quando sto da sola ci sono i momenti in cui sto bene e momenti in cui mi sento tanto infelice. E ho paura di non riuscire ad uscirne più. Sono sempre stato un tipo forte ma adesso mi sento debolissima, quasi non mi riconosco più. Cosa fare, oltre a tenermi sempre impegnata?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Ha mai pensato di contattare uno psicologo di persona?
Se questa condizione è presente da tempo, nel senso che Lei è una persona ansiosa, potrebbe essere utile valutare con uno psicologo cosa fare per risolvere il problema.
Questa situazione sta diventando per Lei invalidante, oppure si sta solo preoccupando per questi cambi di umore?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Francesco Mori Psicoterapeuta, Psicologo 1.2k 33
Gentile ragazza,
concordo con quello che scrive la mia collega, dr.ssa Pileci.
Vede le ragioni connesse a questo suo sentire possono essere legate a numerosi fattori (relazioni familiari ed interpersonali, modo di vedere se stessi, stress contingenti, aspetti di personalità) ed ognuno andrebbe valutato singolarmente.
Non ci sono strategie che con un click possono aiutarla ad uscirne.
Forse, se il problema persiste, potrebbe essere utile rivolgersi ad uno psicologo di persona.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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Utente
Utente
Buonasera, innanzitutto ringrazio per le risposte.
Sì, ho pensato di vedere uno psicologo: ne parlerò con i miei (che fino ad ora sono all'oscuro di tutto) e vedremo cosa fare. Capire di dover chiedere aiuto e di poter essere aiutata è un piccolo traguardo per una come me che ha sempre risolto tutto da sola.
La mia situazione non è assolutamente invalidante, sono solo preoccupata e impaurita per la situazione. C'è da dire inoltre che sono molto ipocondriaca e probabilmente tendo ad "ingigantire" in certe situazioni il mio stato.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza,

alla Sua età è sensato pensare che queste problematiche d'ansia possano rientrare e che Lei possa imparare a vivere libera da tali paure.

L'ansia certamente fa ingigantire le situazioni; in ogni caso ha fatto bene a prendere la decisione di parlarne con i Suoi genitori, sia per condividere uno stato di difficoltà, sia perchè -se la Sua modalità di stare nella vita è quella di non chiedere mai- potrà certamente imparare dal lavoro psicologico nuove modalità di muoversi nel mondo e che magari saranno più funzionali.

Cordiali saluti,