Gestione dell'abbandono dopo una relazione

Gentili Medici,
pongo alla vostra attenzione un problema che mi affligge da 8 mesi.
Come da oggetto, ho serie difficoltà a gestire l'abbandono che ho subìto in seguito ad una relazione sentimentale.
Sono un ragazzo di 28 anni e sono stato fidanzato meno di un anno con una ragazza di 26.
Ogni paziente tende a reputare unico il suo problema, ma io non farò altrettanto. Nel mio caso l'unicità è la causa del mio problema: la mia ex ragazza.
Una persona dotata di una ineguagliabile voglia di vivivere che non ho mai riscontrato in altre persone. Piena di vita, di umorismo, dedita alle arti(pittura, teatro, danza, musica...) e alla letteratura(giornalismo). Bellissima nell'aspetto, inoltre. Eccelleva in ogni cosa che faceva. Una serie interminabili di competenze tutte ad altissimo livello in una sola persona, tale da renderla ai miei occhi (e non solo ai miei, perchè richiestissima) divina. A parte le sue mille qualità, ciò che mi ha colpito è che la sua voglia di vivere la esprimeva in tutto ciò che faceva, tale da costruirsi un mondo meraviglioso del quale ero e sono profondamente attratto.
Col tempo la relazione si è disintegrata perchè lei aveva il difetto di non interessarsi alle mie attività ed io non mi sentivo apprezzato per niente. Mi dimostrava tanto amore, ma si parlava solo dei suoi successi. Per mantere la relazione e le sue tante esigenze, ho dovuto fare sacrifici enormi che non sono serviti a niente, anzi. Ne è seguito un periodo di profonda crisi, entrambi stavamo male e lei ha deciso di lasciarmi.
Nei mesi seguenti, oltre che la sofferenza, ho avuto crolli di autistima per la prima volta in vita mia. Due mesi dopo abbiamo cercato di ritrovarci, ma senza successo alcuno.
Il malessere cresceva ed ho consultato lo psicologo, il quale mi ha aiutato molto nel cercare di capire la mia persona. Tra dicembre 2013 e febbraio 2014 una nuova ragazza si propone. Io accetto per tentare di rifarmi una nuova vita, ma la relazione è diventata di rimbalzo. Dopo un paio di mesi decido di lasciarla perchè mi ero reso conto che il pensiero della mia ex ragazza era diventato ossessivo e cresceva sempre di più.
Attualmente sto pagando le conseguenze di tutto questo, subendo un potentissimo contraccolpo. Soffro ancora per la mia ex, ma in compenso ho capito cosa desidero in un'altra persona. Purtroppo quando interagisco con una donna, tendo subito a fare paragoni e cerco lei ossessivamente. A giorni ci vedremo ed ho intenzione di ripropormi, anche se molto probabilmente riceverò un no.
Mi sono reso conto che ho perso la voglia di vivere che avevo un tempo.
Non ho entusiasmo per nulla e tra pochi giorni conseguirò la laurea. Un momento di gioia vissuto come un calvario.
Dormo tutto il giorno e piango, stando peggio di prima.
Il mio problema è la sua unicità che desidero e non posso trovare altrove. Anzi quando vedo altre realtà sto peggio, perchè le reputo "mediocri".
Non riesco a pensare come uscirne.
Grazie per l'attenzione.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

che tipo di lavoro ha fatto con lo psicologo e come mai l'ha concluso? E' stata una Sua idea?
Quali risultati ha ottenuto?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Utente
Utente
Sono state 5 sedute a cadenza settimanale. Ho avuto questa opportunità per via di una convenzione dell'Università che frequento.
I risultati ottenuti sono stati positivi, poichè è stata un'occasione per capire molto della mia persona. Più che risolvere il problema, si è focalizzata l'attenzione nel capire molto i meccanismi che dettano certe reazioni.
Ho affrontato argomenti quali "il padre assente" (non fisicamente) che ho avuto, l'eccessivo attaccamento che consegue nei confronti della madre.
Avendo una madre molto simile a questa ragazza, la psicologa mi ha fatto notare che questo mio interesse esplosivo per questa persona, è da ricondurre alla mia infanzia.
In breve, ho sicuramente capito il perchè di certi meccanismi.
Il lavoro è stato concluso perchè il numero di sedute è limitato, ma anche perchè quando ho smesso ho avuto modo di riorganizzare le idee e di sentirmi meglio.
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
".... ho sicuramente capito il perchè di certi meccanismi."

Questo va bene, ma non è sufficiente, perchè per generare il cambiamento è necessario compiere ancora qualche passo.
Ha pensato di rivolgersi personalmente ad uno psicologo psicoterapeuta per capire come uscire da questa situazione?
[#4]
Utente
Utente
Non ho ancora pensato a questa soluzione.
Più che altro voglio giocarmi un'ultima carta con questa persona, anche se molto probabilmente sarà un rifiuto.
Forse allora sarà più naturale pensare ad una soluzione.
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 38
Gentile utente,
non è possibile da qui sceverare i motivi che l'hanno condotta a vivere la sua attuale situazione, desidero comunque segnalarle un mio articolo che forse può darle dei lumi e spero aiutarla per il futuro.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2664-le-storie-sentimentali-non-chiuse.html

Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo

[#6]
Utente
Utente
La ringrazio Dottoressa, ho letto il suo articolo ed è stato d'aiuto.
In molti punti mi ci sono ritrovato. Riguardo il significato dei sogni, il creare legami deboli con altre persone, ma soprattutto il dover ricercare un partner per verificare se sia disposto o meno a riprendere la storia come unica soluzione al problema.
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 38
La ringrazio molto dell'apprezzamento, vedo che ha capito appieno ciò che volevo dire nell'articolo.
Spero che la sua storia vada a buon fine, in ogni caso se ha difficoltà non esiti a contattare uno psicologo direttamente. Per le relazioni interpersonali è in genere molto efficace la Psicoterapia della Gestalt.

Cordialmente
[#8]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
alle riflessioni delle Colleghe la invito a leggere questa lettura


https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4078-l-amore-affamato-la-dipendenza-d-amore.html

La capacità di gestione dell'abbandono e la sua conseguente ricostruzione, passa da tante fasi e correla con "altre" risorse psichiche, da come è stato amato, quanto, se abbastanza, se la sua autostima dipende dal partner e dall'amore e così via….

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it