Litigio con un "amico"

Buonasera a tutti. Scrivo questo testo poichè da un pò di tempo nutro seri dubbi sulla capacità mia di avere delle amicizie. Da novembre scorso ho praticamente chiuso il rapporto di amicizia con una persona che avevo sempre considerato un fratello. La rottura è avvenuta durante un viaggio di gruppo all'estero, dove lui in tale viaggio è rimasto sempre distante nei miei confronti senza motivo (o meglio quando siamo in gruppo lui mantiene quasi sempre le distanze con me, quando siamo distanti però mi cerca, mi telefona per sapere come va,ecc), al che decisi dopo vari episodi di raffreddare il mio rapporto con lui con la grossa sorpresa che a lui andava bene così. Nessun accenno in merito, nulla. l'ultimo giorno di vacanza per un caso fortuito riappacifichiamo dicendogli che se non se la sentiva non era necessario chiarire e che se a termine viaggio non ci saremo sentiti piu era inutile. Lui mi dice che non è cosi, che è tutto chiarito e che non ci sono problemi. un paio di settimane dopo mio padre subisce un intervento e lui lo viene a sapere e non solo non mi chiama, ma quando provo a chiamarlo io mi risponde che ultimamente non sente più il bisogno di chiamarmi, che sono strano, che lui non ha fratelli, liquidandomi poi che gli seccava fare commedie alla biutiful e che doveva vedersi studio sport ma che se ci saremmo visti a momenti gli avrei dovuto fare le feste. Ovviamente mi concedo da lui in maniera definitiva salutandolo con freddezza e da quel giorno non ci siamo più sentiti. Purtroppo lavoriamo nella stessa azienda e seppur in città diverse, tra amicizie comuni e questioni logistiche lavorative ci siamo visti un paio di volte. Dalla mia bocca è sempre e solamente uscita una parola: ciao. So benissimo che per come si è ormai incrinato il rapporto non è più possibile recuperarlo. Quello che chiedo io però è come posso fare a stare sereno? Soffro sempre a sapere che ho perso questa amicizia, ma so che lui ormai non merita nemmeno l'attenzione che si dovrebbe dare ad uno sconosciuto. Sono molto arrabbiato con lui e allo stesso tempo dispiaciuto per come sia andata. Cosa posso fare? Fra l'altro temo sia stato un pò plagiato dalla ragazza che crede che io sia stato un criminale che lo porta nella brutta strada quando più volte per volergli bene ho preso colpe che nn ho mai commesso per mantenere il loro rapporto.
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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

delle volte capita che anche le relazioni d'amicizia, come le relazioni d'amore, finiscano.
Ed in certi punti sembra quasi chiedere a questo rapporto di amicizia un rapporto esclusivo, che però è tipico delle storie di amore.
Sembra quasi geloso che nel gruppo all'estero non abbia avuto quel rapporto esclusivo che per forza di cose si ha quando si è in due.

Lei perchè non faceva amicizia con le altre persone del gruppo mentre restava in attesa delle attenzioni esclusive dell'amico?
Insomma, non vedo cosa ci sia di strano se nel gruppo ci si dedica a tutti, e non ad uno solo. Altrimenti meglio uscire in due, e basta. O no?

Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492

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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Caro ragazzo,

la suo racconto non si comprende il motivo che ha "incrinato" i vostri rapporti.
Ha provato a chiedere le ragioni di questo distacco?

>> Fra l'altro temo sia stato un pò plagiato dalla ragazza..<<
Pensa che questa ragazza possa averlo influenzato nella sua scelta?







Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Utente
Utente
Penso di essermi spiegato male...non ho mai preteso che lui si facesse la vacanza solo con me, anzi ci mancherebbe. Eravamo un gruppo ed io ero in sintonia con tutti figuriamoci e paralavo e mi relazionavo con tutti. Di certo però trovare il tempo di bersi una birra insieme o fare due chiacchiere in 5 giorni di soggiorno penso siano doverose per un rapporto di amicizia.
Ultimamente penso molto che dietro questo distacco ci sia anche lo zampino della ragazza che penso che dopo questo viaggio all'estero che lei disapprovava in maniera totale, ma tengo a sottolineare che non ho mai forzato nessuno a venire, abbia agito su di lui per allontanarsi.
Fra l'altro sottolineo che questo viaggio era organizzato da noi due per passare un paio di giorni insieme visto che eravamo lontani a causa del lavoro. Poi col passare dei giorni ho trovato altri amici che si sono voluti unire che ho invitato con piacere. Per cui il problema non è stato richiedere lìesclusività del rapporto ma solamente la richiesta di condividere un viaggio insieme che sarebbe poi diventato un bel ricordo negli anni futuri. Tutto qui.
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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37
Gentile Utente,

il punto è proprio questo:
> siano doverose per un rapporto di amicizia

Quale dovere?

Però, scusi, ora sta cambiando le carte in tavola.
Prima organizza un viaggio a due [> era organizzato da noi due per passare un paio di giorni insieme], che fa litigare l'amico con la ragazza [> lei disapprovava], e poi lo fa diventare un viaggio di comitiva [>ho invitato con piacere]?

E poi si lamenta se lui manco una birra con lei, da solo? =:|

Mi aiuti a capire, che realmente son confuso...