Ansia da relazione
Gentili dottori, vi scrivo per una questione che è così ricorrente che mi estenua e sconforta e vorrei dei consigli e pareri più professionali. Ho sempre avuto problemi relazionali con il sesso opposto, intendiamoci, sono una persona abbastanza socievole ed estroversa e me la intendo con molti ma mi ritrovo con pochi. Arrivo alla giovane età di vent'anni e vedo attorno a me amiche che vivono relazioni e io così problematica. Ora, la mia esigenza primaria non credo sia nemmeno avere una relazione duratura perchè quella se arriva l'uomo giusto ben venga, ma credo che sia capire determinati aspetti del mio carattere da cosa derivino. Ogniqualvolta che un ragazzo mostra interesse per me, non so mai quanto questi mi piacciano eppure sono solita attirarli a me in quanto magari anche bravi ragazzi, con i quali vorrei una relazione ma poi vengo divorata dall'ansia. Ci sono state persone con le quali sono uscita e sono stata anche bene nei primi periodi ma alla fine sfociava sempre in un'incertezza di base che mi portava ad avere un'ansia assurda, sensazioni di irrequietezza, mal di stomaco, conati di vomito. Questa situazione, a lungo andare, mi sta estenuando perchè mi domando come sia possibile che dal momento in cui debba approcciarmi a qualcuno io debba sentirmi così. Tre mesi fa ho avuto una relazione con un ragazzo, con il quale all'inizio stavo bene e infatti ero felicissima, poi ho cominciato a covare un'incertezza sul nostro rapporto, da lì senso di insoddisfazione, irrequietezza, ansia, apprensione. Mandai avanti il rapporto per un po' ma poi il malessere superava i momenti sereni e lo mollai. Non ho avuto tante esperienze, prima di queste altre 3, di ragazzi che forse, per quanto bravi e intelligenti, non mi ispiravano e mi trasmettevano sempre questo senso di inadeguatezza e disagio. Io, ho sempre provato a temporeggiare con questi ragazzi, spesso mi dicevano che col tempo si possono maturare i sentimenti, ma in me maturava solamente ansia e repulsione. Questi sentimenti mi stanno per l'ennesima volta riaffiorando con un ragazzo che attualmente mostra interesse nei miei confronti e io un po' lo avvicino ma un po' lo evito e mi sale ansia. Non riesco bene a capire da cosa possa essere generata quest'ansia, o meglio, una mezza idea ce l'ho, ma voi cosa pensereste a proposito?
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<Non riesco bene a capire da cosa possa essere generata quest'ansia,>
Gentile Ragazza,
in questo momento sarebbe opportuno focalizzarsi sul come far fronte ai disagi che ha esposto,non l'aiuta continuare a porsi domande sulle loro cause.
Ha pensato di seguire il suggerimento ricevuto in precedenza da qui di rivolgersi direttamente a un nostro collega?
Se non ancora cosa la frena dal farlo?
Se ogni volta che incontra un ragazzo viene <divorata dall'ansia> e intende risolvere questo problema, è necessario un aiuto specialistico.
L'ansia patologica infatti necessita di essere adeguatamente curata, altrimenti rischia di cronicizzarsi o peggiorare, inficiando la sua qualità di vita.
Uno psicologo psicoterapeuta, valutata la sua condizione, la saprà accompagnare ad affrontare in modo efficace i suoi disagi per conseguire un migliore benessere personale e nelle sue relazioni. Da qui per via dei limiti del mezzo virtuale e non per cattiva volontà, non possiamo aiutarla come lei meriterebbe.
Si può anche rivolgere al servizio pubblico, ad esempio presso il Consultorio Familiare Spazio Giovani del suo territorio, non occorre prescrizione medica.
Un caro saluto
Gentile Ragazza,
in questo momento sarebbe opportuno focalizzarsi sul come far fronte ai disagi che ha esposto,non l'aiuta continuare a porsi domande sulle loro cause.
Ha pensato di seguire il suggerimento ricevuto in precedenza da qui di rivolgersi direttamente a un nostro collega?
Se non ancora cosa la frena dal farlo?
Se ogni volta che incontra un ragazzo viene <divorata dall'ansia> e intende risolvere questo problema, è necessario un aiuto specialistico.
L'ansia patologica infatti necessita di essere adeguatamente curata, altrimenti rischia di cronicizzarsi o peggiorare, inficiando la sua qualità di vita.
Uno psicologo psicoterapeuta, valutata la sua condizione, la saprà accompagnare ad affrontare in modo efficace i suoi disagi per conseguire un migliore benessere personale e nelle sue relazioni. Da qui per via dei limiti del mezzo virtuale e non per cattiva volontà, non possiamo aiutarla come lei meriterebbe.
Si può anche rivolgere al servizio pubblico, ad esempio presso il Consultorio Familiare Spazio Giovani del suo territorio, non occorre prescrizione medica.
Un caro saluto
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Utente
Gentile dottoressa, vi sono inoltre anche altri problemi menzionati ai miei disturbi d'ansia che qui non ho menzionato. A ogni modo, ho effettuato quattro sedute presso uno psicologo-psicoterapeuta di tipo cognitivo-comportamentale, ma oltre che dialogare e scambiarci discorsi costruttivi e informazioni utili, il mio problema sussiste e me ne rendo conto dal fatto che alla prima buona occasione continuo ad alimentare sensazioni d'ansia e soprattutto a non capirne il reale motivo.
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Utente
Gentile Dottoressa, sì, sto continuando con il percorso intrapreso nel quale espongo quelle che sono le mie perplessità e ansie, ma tutto questo parlare mi sembra non utile a una risoluzione. Con il mio attuale curante non mi trovo male, riesco a dialogarci ma mi rendo conto che ci sono particolari che non riesco forse a spiegare nel dettaglio e che alle volte tralascio per imbarazzo. Ho come l'impressione, alle volte, di non riuscire bene a far comprendere quale sia il mio disagio.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.9k visite dal 29/03/2014.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.