Depressione e adolescenza non vissuta

Salve , sono una donna di 33 anni.
Vi scrivo perchè credo di soffrire di depressione e vorrei comprendere le ragioni del mal di vivere che mi attanaglia.
Ci sono giorni in cui tutto mi sembra inutile e non c'è nulla che mi reca sollievo se non proiettarmi mentalmente nella mia passata adolescenza, che, non ho mai vissuto pienamente.
Quando avevo solo tredici anni mia madre si è ammalata ed ho vissuto insieme a lei tutto il calvario della malattia.
Altro punto dolente della mia vita da adolescente è stato mio padre che non mi ha mai consentito di vivere serenamente la mia età.
Infine , nodo problematico è stato anche il mio rapporto con il cibo.
Ho sempre alternato periodi in cui accumulo eccesivo peso a periodi di forte dimagrimento.
Non mi sono mai accettata fisicamente e questo mi ha resa e mi rende fondamentalmente insicura.
All'età di diciannove anni mi sono sposata ed il mio è stato ed è un matrimonio felice.
Nel frattempo, ho realizzato anche i miei obiettivi, mi sono laureata e, pur essendo precaria , amo il mio lavoro.
Nonostante questo c'è un buco nero che m'inghiotte e amplifica il mio malessere: Se penso al futuro non mi riesco ad immaginare in nessun modo ed è come se rifiutassi di crescere.
Quando insorgono le crisi depressive l'unica cosa che mi dà la percezione di poter sopravvivere è il fatto aggrapparmi al ricordo di un amore adolescenziale, vissuto quando avevo poco più di 15 anni.
Si tratta di un ragazzo con cui ho avuto una "storiella estiva", presto interrotta perché io correvo troppo, volevo la storia seria e lui si è spaventato, almeno credo.
Negli anni mi sono convinta che è andata così perché per lui non ero" abbastanza" - questa storia ha influito in maniera molto negativa sulla mia autostima, forse perché ero perdutamente innamorata, come solo a quell'età pazza lo si può essere.
Fatto sta che questo ragazzo, ormai uomo, non mi è mai uscito dalla testa ma io sono sicura che più che lui - quello che la mia mente rincorre- è l'adolescenza perduta, la necessità di rimarginare la ferità e curare l'insicurezza che mi porto dietro da allora.
Non so quanto influisca su di me il fatto di aver avuto conferme indirette sul fatto che anche questo ragazzo ( ormai uomo) nutre qualche rimpianto.
E' come se io con la mente cercassi ancora lui per colmare il vuoto di un adolescenza non vissuta e di una bassa autostima che mi destabilizza. Durante le crisi depressive mi rifugio in un mondo ideale dove pensare a lui mi dà sollievo ma mi rendo conto che questo m'impedisce di crescere e di lasciare evolvere la mia personalità.
Oltre tutto mi rendo conto che oramai questo primo amore non corrisponde ad un'immagine reale ma ad una persona idealizzata dalla nostalgia dell'adolescenza.
Come posso fare per superare questa depressione e per staccarmi da questi pensieri stupidi e inutili, cercando nel mio presente la base per essere felice ?
Confido nei vostri preziosi consigli !
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Dr.ssa Angela Sarracino Psicologo, Psicoterapeuta 178 5
Gentile signora,
la sua storia è ricca di elementi su cui ragionare, ma come potrà comprendere è difficile farlo attraverso un pc. La invito, quindi, a contattare un collega che dal vivo potrà meglio aiutarla a trovare una risposta alle sue domande e a rendere più comprensibili quelli che lei definisce i "buchi neri" della sua vita. Tenga presente che la depressione, non è una patologia che si può curare da soli; ha bisogno di essere seguita e di dare anche un perchè a questa sua problematica.
Il passato non può cambiarlo, ma può migliorare il suo futuro e vivere il suo presente. Si faccia dare una mano, si affidi a qualcuno che la potrà accompagnare in un percorso di fuoriuscita da questo suo stato di incomprensione e tristezza.
In bocca al lupo.

Dott.ssa Angela Sarracino
Psicologa - Psicoterapeuta - Sessuologa clinica
www.sipsec.it

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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Gentile ragazza, la chiamo così perchè la sua vita di donna è realizzata e complessa e convive col suo cuore giovane, romantico che a tratti la fa pensare, riflettere, rimpiangere..
Penso però che lei dovrebbe essere orgogliosa di sè stessa, di come sia riuscita ad uscire e a realizzarsi nonostante tutto, con coraggio e determinazione.
Mi domando se non abbia chiesto molto , anche quasi troppo a sè stessa, cresciuta di colpo , sollecitata ad andare avanti senza troppe pause, allegrie, tregue.
Ma per fortuna c'è stato questo amore lucente da ricordare, vagheggiare, quasi rimpiangere..
Sia tenera e indulgente con sè stessa, si prenda qualche pausa, tenga questi pensieri come una stella in tasca, una stella che a tratti le riporta l colore, il profumo lo slancio di quella estate, breve , ma che pure c'è stata nella sua vita..
I ricordi, le nostalgie servono a questo, sono una ricchezza che colora il presente , per viverlo con maggiore consapevolezza..
Cosa ne pensa ?

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr. Francesco Mori Psicoterapeuta, Psicologo 1.2k 33
Gentile utente,
credo che se desidera riavvicinarsi ad un altro uomo, con molta probabilità, oltre al desiderio di recuperare una dimensione adolescenziale, più leggera, ci sia anche qualche conflitto di coppia, o qualche insoddisfazione.
Che cosa nella sua vita attuale, "presente", non le piace?
Le allego un link, sul rapporto tra depressione e relazioni familiari:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1815-la-famiglia-del-depresso-origini-familiari-di-una-patologia.html
Spero possa esserle utile.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/