Eccitazione sessuale con escrementi
Salve,
vorrei chiedervi alcune cose riguardo il mio disagio.
Soffro di DOC e da alcuni mesi, precisamente da settembre, per la prima volta sono entrato in un turbine negativo riguardante la sessualità: provo eccitazione sessuale con i miei escrementi. A volte sul dito, a volte in bocca. So benissimo i rischi che comporta la coprofilia/coprofagia, da settembre a dicembre la praticavo quasi sempre, anche perchè vivevo delle situazioni di disagio familiare molto forti, poi da gennaio le acque si sono calmate, e vivo di nuovo la mia sessualità in maniera "tradizionale", cioè senza escrementi. Ma ogni tanto, una volta a settimana, mi ricapita di ricadere nella coprofilia, anche se in piccolissime forme.
Non riesco ancora a capire come si è sviluppata questa patologia in me, non l'ho mai praticata, se non quando ero preadolescente, qualche volta.
Seguo una psicoterapia cognitivo comportamentale e lo psicoterapeuta mi dice che devo prima di tutto accettare questa cosa, mi ha spiegato da cosa deriva, cioè dal fatto che non avendo molti spazi di piacere nella mia giornata, tendo a praticare sesso con escrementi per ricavare piacere, in più deriva anche da tendenze di masochismo verso me stesso.
Dopo che ho praticato la coprofilia mi lavo i denti, mi faccio la doccia, e nonostante questo, ho paura di puzzare e ho paura che qualcuno della mia famiglia potrebbe accorgersene. Finora nessuno se n'è accorto, anche perchè sono molto bravo a nascondere gli odori cattivi (mi faccio la doccia tutti i giorni, anche senza coprofilia, sono una persona che ci tiene molto all'igiene personale), ma nonostante questo, ho il terrore di puzzare, e anche dopo avermi fatto la doccia, mi sento una sensazione di disagio e di sporco e rimugino su questo. Rimugino sul fatto che sono ricaduto di nuovo in quella trappola negativa.
Vorrei porre fine a tutto questo, e vorrei vivere la mia sessualità in modo tranquillo e piacevole. La cosa che più mi frega, è che nel momento in cui ho voglia di praticare la coprofilia non riesco a controllarmi. Come posso fare in quel momento?
Come posso risolvere questa situazione?
Vi ringrazio in anticipo per le risposte.
vorrei chiedervi alcune cose riguardo il mio disagio.
Soffro di DOC e da alcuni mesi, precisamente da settembre, per la prima volta sono entrato in un turbine negativo riguardante la sessualità: provo eccitazione sessuale con i miei escrementi. A volte sul dito, a volte in bocca. So benissimo i rischi che comporta la coprofilia/coprofagia, da settembre a dicembre la praticavo quasi sempre, anche perchè vivevo delle situazioni di disagio familiare molto forti, poi da gennaio le acque si sono calmate, e vivo di nuovo la mia sessualità in maniera "tradizionale", cioè senza escrementi. Ma ogni tanto, una volta a settimana, mi ricapita di ricadere nella coprofilia, anche se in piccolissime forme.
Non riesco ancora a capire come si è sviluppata questa patologia in me, non l'ho mai praticata, se non quando ero preadolescente, qualche volta.
Seguo una psicoterapia cognitivo comportamentale e lo psicoterapeuta mi dice che devo prima di tutto accettare questa cosa, mi ha spiegato da cosa deriva, cioè dal fatto che non avendo molti spazi di piacere nella mia giornata, tendo a praticare sesso con escrementi per ricavare piacere, in più deriva anche da tendenze di masochismo verso me stesso.
Dopo che ho praticato la coprofilia mi lavo i denti, mi faccio la doccia, e nonostante questo, ho paura di puzzare e ho paura che qualcuno della mia famiglia potrebbe accorgersene. Finora nessuno se n'è accorto, anche perchè sono molto bravo a nascondere gli odori cattivi (mi faccio la doccia tutti i giorni, anche senza coprofilia, sono una persona che ci tiene molto all'igiene personale), ma nonostante questo, ho il terrore di puzzare, e anche dopo avermi fatto la doccia, mi sento una sensazione di disagio e di sporco e rimugino su questo. Rimugino sul fatto che sono ricaduto di nuovo in quella trappola negativa.
Vorrei porre fine a tutto questo, e vorrei vivere la mia sessualità in modo tranquillo e piacevole. La cosa che più mi frega, è che nel momento in cui ho voglia di praticare la coprofilia non riesco a controllarmi. Come posso fare in quel momento?
Come posso risolvere questa situazione?
Vi ringrazio in anticipo per le risposte.
[#1]
Gentile Utente,
se Lei è già in terapia, come mai chiede anche a noi come risolvere la situazione?
Ne ha parlato in terapia?
se Lei è già in terapia, come mai chiede anche a noi come risolvere la situazione?
Ne ha parlato in terapia?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Gentile Dr. Angela Pileci,
ne parlo spesso in terapia, ma spesso non c'è tempo per approfondire la questione, visto che in seduta io e il mio terapeuta parliamo di molti altri miei problemi e cerchiamo ulteriori soluzioni a questi problemi.
Ho domandato quì per avere ulteriori consigli oltre a quelli del mio psicoterapeuta.
Inoltre ieri stavo molto male per quello che mi è successo e ho voluto chiedere aiuto quì, e ho mandato un'email al mio psicologo.
Cordiali saluti.
ne parlo spesso in terapia, ma spesso non c'è tempo per approfondire la questione, visto che in seduta io e il mio terapeuta parliamo di molti altri miei problemi e cerchiamo ulteriori soluzioni a questi problemi.
Ho domandato quì per avere ulteriori consigli oltre a quelli del mio psicoterapeuta.
Inoltre ieri stavo molto male per quello che mi è successo e ho voluto chiedere aiuto quì, e ho mandato un'email al mio psicologo.
Cordiali saluti.
[#3]
Gentile Utente,
rileggendo questo Suo post precedente https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/378501-credo-di-soffrire-di-una-parafilia-sessuale.html mi pare un po' strano che lo psicoterapeuta Le abbia detto di distrarsi...
In genere nella psicoterapia cognitivo-comportamentale per la cura del DOC e preoblemi d'ansia come il Suo l'interpretazione non c'è (o comunque viene in seconda battuta nella terapia), quindi mi pare un po' strano che il terapeuta, se segue questo orientamento, abbia parlato di umiliazione, ecc...
Anche perchè, pur sapendo se si tratta di umiliazione o altro, il problema non è risolto. Allora deve inevitabilmente chiedere al terapeuta quali strategie può utilizzare per uscire dal problema.
La terapia prevede prescrizioni precise.
Lei riceve prescrizioni comportamentali? Quali?
Da qui non possiamo dare prescrizioni perchè, esattamente come la prescrizione di un farmaco, prevede una valutazione diretta.
Posso chiederLe quali altri problemi state trattando in terapia e quali soluzioni avete trovato insieme?
rileggendo questo Suo post precedente https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/378501-credo-di-soffrire-di-una-parafilia-sessuale.html mi pare un po' strano che lo psicoterapeuta Le abbia detto di distrarsi...
In genere nella psicoterapia cognitivo-comportamentale per la cura del DOC e preoblemi d'ansia come il Suo l'interpretazione non c'è (o comunque viene in seconda battuta nella terapia), quindi mi pare un po' strano che il terapeuta, se segue questo orientamento, abbia parlato di umiliazione, ecc...
Anche perchè, pur sapendo se si tratta di umiliazione o altro, il problema non è risolto. Allora deve inevitabilmente chiedere al terapeuta quali strategie può utilizzare per uscire dal problema.
La terapia prevede prescrizioni precise.
Lei riceve prescrizioni comportamentali? Quali?
Da qui non possiamo dare prescrizioni perchè, esattamente come la prescrizione di un farmaco, prevede una valutazione diretta.
Posso chiederLe quali altri problemi state trattando in terapia e quali soluzioni avete trovato insieme?
[#4]
Utente
Gentile dottoressa Angela Perici,
le rispondo solo ora, a causa di impegni vari e poi perchè il problema sembra in parte risolto, nel senso che non pratico più la coprofilia come prima, ma qualche volta, come stasera, ci ricado.
Le rispondo alle domande da lei poste:
"Lei riceve prescrizioni comportamentali? Quali?"
"Posso chiederLe quali altri problemi state trattando in terapia e quali soluzioni avete trovato insieme? "
Quando parlo con il mio psicoterapeuta del problema coprofilia, le strategie che mi pone sono l'autodisciplina e la creatività. Mi spiego meglio.
Quando gli spiego la mia attrazione per gli escrementi, lui mi dice che è una conseguenza della scarsa autostima che ho di me stesso e che pratico la coprofilia per auto-umiliarmi. Tutto ciò dipende dal passato, quando sono stato vittima di bullismo a scuola e dal clima familiare conflittuale, dall'eccessivo giudizio dei miei genitori che hanno portato ad auto giudicarmi negativamente in tutto ciò che faccio. Inoltre la coprofilia è l'ultimo dei problemi che mi è sorto. Soffro da anni di disturbo ossessivo compulsivo, che ha avuto la sua fase acuta circa 5 anni fa in cui ero costretto a fare ragionamenti astratti per scongiurare eventuali problemi, accompagnati da tic fisici (i tic sono presenti ancora oggi mentre i ragionamenti astratti sono scomparsi). Inoltre sono omosessuale e sto cercando di accettare la mia omosessualità.
le rispondo solo ora, a causa di impegni vari e poi perchè il problema sembra in parte risolto, nel senso che non pratico più la coprofilia come prima, ma qualche volta, come stasera, ci ricado.
Le rispondo alle domande da lei poste:
"Lei riceve prescrizioni comportamentali? Quali?"
"Posso chiederLe quali altri problemi state trattando in terapia e quali soluzioni avete trovato insieme? "
Quando parlo con il mio psicoterapeuta del problema coprofilia, le strategie che mi pone sono l'autodisciplina e la creatività. Mi spiego meglio.
Quando gli spiego la mia attrazione per gli escrementi, lui mi dice che è una conseguenza della scarsa autostima che ho di me stesso e che pratico la coprofilia per auto-umiliarmi. Tutto ciò dipende dal passato, quando sono stato vittima di bullismo a scuola e dal clima familiare conflittuale, dall'eccessivo giudizio dei miei genitori che hanno portato ad auto giudicarmi negativamente in tutto ciò che faccio. Inoltre la coprofilia è l'ultimo dei problemi che mi è sorto. Soffro da anni di disturbo ossessivo compulsivo, che ha avuto la sua fase acuta circa 5 anni fa in cui ero costretto a fare ragionamenti astratti per scongiurare eventuali problemi, accompagnati da tic fisici (i tic sono presenti ancora oggi mentre i ragionamenti astratti sono scomparsi). Inoltre sono omosessuale e sto cercando di accettare la mia omosessualità.
[#6]
Utente
sono in terapia da circa 4 anni. Procede bene, ho fatto molti passi in avanti, ma ogni tanto ho questi periodi bui. Tutti i traguardi che ho raggiunti sono il risultato della professionalità e competenza del mio psicoterapeuta ma soprattutto della mia forza di volontà e determinazione. Ho superato molti ostacoli e vorrei superare anche questo della coprofilia, spero di poter riuscire a superare quest'altro brutto ostacolo.
[#8]
Utente
Gentile Dottoressa Angela Pileci,
vorrei aggiornarla della mia situazione.
Credo di aver quasi sconfitto del tutto la parafilia sessuale, le cose stanno andando meglio.
Sto deducendo ultimamente che la pratica con escrementi era dovuto ad uno stress emotivo molto forte.
Ultimamente sto molto meglio e non sento più il bisogno di eccitarmi con gli escrementi, ma pratico la masturbazione in modo "tradizionale". Inoltre ho diminuito il numero di masturbazioni al giorno, perchè la maggior parte erano compulsive. Mi sto dando una regolata e sto provando ad ascoltare di più il mio corpo e la mia mente senza "auto-violentarmi".
Spero di non ricadere più in quella trappola, perchè ho sofferto davvero troppo, è stata solo una fase della mia vita, ma spero che questa non si ripeta mai più, anche perchè la psicoterapia cognitivo-comportamentale mi ha offerto e mi sta offrendo ancora oggi gli strumenti per gestire i momenti negativi (che fanno parte della vita) senza ricorrere a pratiche auto-umilianti.
Cordiali saluti
vorrei aggiornarla della mia situazione.
Credo di aver quasi sconfitto del tutto la parafilia sessuale, le cose stanno andando meglio.
Sto deducendo ultimamente che la pratica con escrementi era dovuto ad uno stress emotivo molto forte.
Ultimamente sto molto meglio e non sento più il bisogno di eccitarmi con gli escrementi, ma pratico la masturbazione in modo "tradizionale". Inoltre ho diminuito il numero di masturbazioni al giorno, perchè la maggior parte erano compulsive. Mi sto dando una regolata e sto provando ad ascoltare di più il mio corpo e la mia mente senza "auto-violentarmi".
Spero di non ricadere più in quella trappola, perchè ho sofferto davvero troppo, è stata solo una fase della mia vita, ma spero che questa non si ripeta mai più, anche perchè la psicoterapia cognitivo-comportamentale mi ha offerto e mi sta offrendo ancora oggi gli strumenti per gestire i momenti negativi (che fanno parte della vita) senza ricorrere a pratiche auto-umilianti.
Cordiali saluti
[#9]
Utente
Salve, il problema si sta ripresentando in maniera molto aggressiva.
Detto ciò vorrei dire una frase che mi è stata detta da una persona che mi sta aiutando su questo tema, molto esperto in psicologia, che non è il mio terapeuta:
"le nevrosi se ne vanno quando ad esse non si pensa più"
In effetti in parte è così, e questo vale anche per i disturbi alimentare (abbuffate notturne), tanto per fare un esempio, di cui soffro. Più si controlla, più la tentazione è forte, tanto vale cedere, lo diceva anche Oscar Wilde.
Nella coprofilia io ci trovo una sensazione di rinforzo della mia virilità, come un qualcosa che rompesse gli schemi, un qualcosa di mascolino, di coraggioso, come se in quel momento volessi dimostrare di essere "uomo".
E' solo uno dei simboli che per me rappresenta la coprofilia. Un altro è che l'odore è molto simile all'odore anale e mi eccita.
Tutto questo, che sembra gratificarmi, è solo momentaneo. Invece quando non pratico questo schema e adotto quello tradizionale con fantasie tradizionali il benessere dura anche dopo.
Da premettere che mi sento molto disturbato sulla mia mascolinità, ci tengo molto e qualcuno in passato mi ha offeso su questo, perchè sono omosessuale, e nonostante non io non mi veda particolarmente effeminato però adesso sento il bisogno di esprimere la mia mascolinità anche all'esterno.
Non pretendo di fare psicoterapia online ma vorrei che qualcuno di Voi mi rispondesse: questo post che è stato scritto da me, vi sembra diagnosticabile come parafilia?
In alcuni momenti non sento il bisogno di farlo e raggiungo l'orgasmo normalmente.
Vi ringrazio e scusate se insisto e sono ripetitivo.... grazie in anticipo.
Detto ciò vorrei dire una frase che mi è stata detta da una persona che mi sta aiutando su questo tema, molto esperto in psicologia, che non è il mio terapeuta:
"le nevrosi se ne vanno quando ad esse non si pensa più"
In effetti in parte è così, e questo vale anche per i disturbi alimentare (abbuffate notturne), tanto per fare un esempio, di cui soffro. Più si controlla, più la tentazione è forte, tanto vale cedere, lo diceva anche Oscar Wilde.
Nella coprofilia io ci trovo una sensazione di rinforzo della mia virilità, come un qualcosa che rompesse gli schemi, un qualcosa di mascolino, di coraggioso, come se in quel momento volessi dimostrare di essere "uomo".
E' solo uno dei simboli che per me rappresenta la coprofilia. Un altro è che l'odore è molto simile all'odore anale e mi eccita.
Tutto questo, che sembra gratificarmi, è solo momentaneo. Invece quando non pratico questo schema e adotto quello tradizionale con fantasie tradizionali il benessere dura anche dopo.
Da premettere che mi sento molto disturbato sulla mia mascolinità, ci tengo molto e qualcuno in passato mi ha offeso su questo, perchè sono omosessuale, e nonostante non io non mi veda particolarmente effeminato però adesso sento il bisogno di esprimere la mia mascolinità anche all'esterno.
Non pretendo di fare psicoterapia online ma vorrei che qualcuno di Voi mi rispondesse: questo post che è stato scritto da me, vi sembra diagnosticabile come parafilia?
In alcuni momenti non sento il bisogno di farlo e raggiungo l'orgasmo normalmente.
Vi ringrazio e scusate se insisto e sono ripetitivo.... grazie in anticipo.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 29.5k visite dal 26/03/2014.
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