Paura forse eccessiva?
il mio compagno due notti fa ha avuto un incubo che l'ha portato a urlare molto forte. Io dormivo accanto a lui e mi sono svegliata con le sue urla. Il risveglio è stato orribile, lui si è calmato subito appena sveglio ma io no, ho tremato e pianto per svariati minuti e non sono più riuscita a spegnere la luce. Lui si è riaddormentato mentre io sono rimasta sveglia con TV e luce accesa e un senso di inquietudine addosso che sfiorava il panico. Mi guardavo intorno, avevo paura di ogni ombra, ogni scricchiolio. Il giorno dopo idem, sono stata tutto il tempo con l'ansia del momento di andare a dormire e, infatti, non ho dormito. Accendevo continuamente la luce, stavo attenta a ogni suo respiro temendo che succedesse di nuovo e mi sentivo nervosa e inquieta. A lui non succede spesso di avere incubi cosi, per fortuna. Io però ho notato che a volte, anche solo lo squillo del telefono quando sono a letto nel buio, mi manda il cuore a mille. Se mi si parla nel buio, idem. Mi piacciono gli audiolibri ma non li ascolto di notte perchè il sentire una voce che parla nel buio mi mette ansia e cerco subito la luce. Figuriamoci svegliarsi con delle urla terrorizzate a fianco. Mi chiedo il perchè di tutto questo, in fondo lui ha avuto solo un incubo. E' comprensibile che io mi sia svegliata di soprassalto e spaventata ma perchè questo senso di paura addosso addirittura fino al giorno dopo e oltre? Cosa può essere? Cosa devo fare se dovesse succedere di nuovo? Io e il mio compagno dormiamo assieme occasionalmente, dato che viviamo in due città diverse. Grazie!! Roberta
evidentemente si è spaventata e il giorno seguente era ancora turbata e continuava a pensarci.
Può capitare. Ma non darei molto peso a questo evento, altrimenti rischia di creare un problema anche dove non c'è.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
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È comprensibile almeno in due modi: o all'interno di un quadro ansioso, dato che riferisce di spaventarsi facilmente al buio/di notte, oppure semplicemente per il fatto che chiunque si spaventerebbe se il compagno di letto iniziasse ad agitarsi e a urlare.
Perciò, non diamo troppo peso all'episodio in sé, ma se riconosce di essere una persona dallo spavento facile può chiedere un consulto a chi di dovere, di persona.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
ciò che le è accaduto ed ha vissuto è del tutto comprensibile e, dal mio punto di vista, non-originale. Personalmente sono solito dire che esistono talmente tante fobie e paure quante ne possiamo costruire...
Ad ogni modo, la paura che si è trascinata addosso fino al giorno dopo e che puntualmente rivive in determinati momenti/contesti, non è e non deve esser vissuta come una condanna. Al giorno d'oggi è possibile imparare a fronteggiarla e a gestirla fino a superarla completamente in tempi brevi. Ciò ovviamente è possibile solo attraverso un percorso mirato e focale sul problema, per cui la invito a rivolgersi ad uno specialista che la possa aiutare rapidamente.
Dr. Claudio Cecchi
Specialista in Terapia Breve-Strategica
www.psicoarezzo.it
Ha attraversato o sta attraversando di recente un periodo di tensione o stress,?
Le reazioni di allarme vengono spesso alimentate dai malesseri psicofisici. Che ne dice?
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
in questo periodo c’è qualcosa nella sua vita che la preoccupa o la impensierisce al di là dell’episodio che ci ha raccontato? Se così non fosse anch’io concordo con i colleghi di non dare troppo peso a quest’evento per cui comprensibilmente si è spaventata. C’è da considerare, inoltre, che uno spavento maggiore può essere dovuto anche al fatto che dorme occasionalmente insieme al suo compagno per cui probabilmente meno abituata a condividere il letto e il sonno con una persona - seppur intima - e forse anche per questo è stata maggiormente colta di soprassalto dalle urla inaspettate.
Se lo stato di allerta persiste, invece, le consiglio di consultare uno psicologo che la possa aiutare a esplorare la paura sottostante.
La saluto cordialmente
Dr.ssa Simona Roccia
Psicologa, Psicoterapeuta
la reazione è normale, ma forse avrebbe potuto risolversi un pò più velocemente e forse non avrebbe dovuto preoccuparla tanto da chiedere un consulto.
Se invece le cose sono andate come racconta e ci ha contattati..., ho pensato che forse l'episodio le abbia potuto richiamare alla mente una sensazione passata, di cui potrebbe non aver ricordo dell'episodio, ma la paura potrebbe averle fatto "ricordare la paura", non so se sono stata chiara.
Andando indietro nel tempo, quanto più possibile, ricorda qualche evento analogo che le ha provocato una simile agitazione? Magari era molto piccola, magari non si è trattato dell'incubo di qualcuno, ma di un forte rumore nella notte, qualcosa che l'abbia fatta svegliare di soprassalto...
Ad ogni modo non mi preoccuperei, per quanto persistente, lentamente la sensazione dovrebbe scomparire.
Stia serena
Dr.ssa Laura Termini
Psicologa - Psicoterapeuta
Come spiegavo prima, in generale, ho paura delle voci nel buio. Se dormo con qualcuno, ci diamo la buonanotte e dopo dieci minuti quel qualcuno si ricorda di dirmi una cosa, a me già quel "Roberta..." nel buio fa venire la stretta allo stomaco. Una volta un amico mi raccontò una storiella stupida di quelle horror, fintissima, ma che comprende un urlo finale fatto apposta per spaventare. La storia è raccontata sottovoce, la si ascolta con attenzione e il finale viene urlato in faccia. Ecco, mi fu fatto in macchina, di notte. Li per li mi spaventai e feci finta di divertirmi. E quella notte non chiusi occhio. Non so, ho questa cosa qui, non saprei definirla...
mi ha colpito molto il suo preoccuparsi per una paura con cui in fondo convive quotidianamente da quello che scrive e mi colpisce di più che questa paura si sia manifestata in modo molto accentuato in un episodio in cui aveva accanto a sè il suo compagno, situazione in cui ci si aspetterebbe forse di sentirsi più tranquilli.. oserei dire protetti dalla presenza dell'altro. è possibile che tutto ciò abbia a che fare con il senso di protezione che ripone nell'altro?
Credo che, potrebbe essere molto utile per lei approfondire la cosa con un esperto.
Un caro saluto.
Dr. ALESSIA SAVI
il vissuto di paura da lei sperimentato e descritto come molto forte al momento dell'accaduto "Il risveglio è stato orribile, lui si è calmato subito appena sveglio ma io no, ho tremato e pianto per svariati minuti e non sono più riuscita a spegnere la luce", ha per lei avuto dei contestuali risvolti a livello fisico che richiamano proprio la "paura imprevista": era in una situazione di rilassamento e sonno ed è stata svegliata con un segnale di pericolo, l'urlo.
In questo momento si descrive come ipersensibile a determinati suoni e rumori, come se fosse sempre in allarme, questo è molto comune in situazioni simili e solitamente va a risolversi autonomamente con il passare del tempo, pertanto non darei, in questo momento, a quello che vive il valore di "sintomo".
Qualora dovesse persistere nel tempo e si accorgesse di avere oggi delle situazioni un po' pesanti a livello emotivo, può pensare di contattare un professionista per una consulenza più specifica,
cordiali saluti.
Chiara Mastrantonio
Psicologa
Specializzanda in Psicoterapia Umanistica Integrata
L'Aquila
Dr. Chiara Mastrantonio
concordo con quanto assunto dai miei colleghi. Penso però con convinzione che se il periodo che sta vivendo è in parte stressante e che se questa sua idiosincrasia per il buio ed i rumori notturni permane, oltre ad esistere ormai da parecchi anni da quanto ci riporta, dovrebbe avvalersi di una consulenza presso uno psicologo-psicoterapeuta della sua città per valutare insieme se e come intervenire. Da esperienza pregressa le confido che è bene muoversi ed avvalersi della consulenza anche in un momento in cui il sintomo sembra essersi attenuato o non si sta manifestando: quando il livello di benessere è maggliore si hanno più risorse a disposizione per un eventuale intervento risolutivo.
La ringrazio e per qualsiasi esigenza trova i miei contatti in calce,
Dr.ssa Mirella Di Calisto
Psicologa Clinica e Psicoterapeuta
Come dice lei stessa si tratta solo di un incubo, può capitare, e non vi è nulla di "anormale", svegliarsi e non riuscire a riprendere sonno, oppure di essere particolarmente spaventati e questo soprattutto quando si sta passando un periodo particolare di difficoltà o di tensione. Non si preoccupi per ciò che ormai è passato e cerchi di non farne un problema, il trovare le ragioni di questa reazione non le serve a molto. Concordo con la mia collega Chiara nel ritenere che se si accorgess col tempo di passare un periodo particolarmente difficile a livello emotivo può contattare un professionista.
Cordiali saluti
Dr.ssa Barbara Lolli
Dr.ssa Barbara Lolli
la paura che descrive mi sembra sia legata agli aspetti "Ombra", tutto ciò che reputa imprevisto e fuori dal suo controllo, che sembra riportarla ad un mondo altro. Certo, le urla del suo compagno che la svegliano nel cuore della notte, non devono certo essere piacevoli, ma dal suo racconto sembra che lei abbia difficoltà a confrontarsi con l'emergere dell'inconscio. La paura è assolutamente legittima, ma credo potrebbe avvicinarsi agli aspetti emotivi che sente come potenzialmente distruttivi con maggiore curiosità. Ha desiderio di conoscere più a fondo le sue paure, oppure vuole essere rassicurata che va tutto bene?
Un caro saluto
Dr.ssa Luisa Laurelli
ritengo assolutamente regolare e possibile che con il risveglio improvviso associato ad un forte rumore lei abbia iniziato a sperimentare la paura. Le teorie più accreditate per la genesi delle paure spiegano che queste hanno luogo a partire dall'associazione di stimoli negativi e che dopo aver vissuto un'esperienza condizionata da uno stimolo negativo (rumore improvviso), questa possa per un po' di tempo mantenersi. La paura notturna le è poi passata perché per più notti di seguito non è più accaduto nulla: dunque si è decondizionata. Le nostre caratteristiche di personalità o alcune esperienze di vita possono rappresentare dei fattori predisponenti rispetto alla genesi delle paure e fobie. Probabilmente una delle sue caratteristiche predisponenti è il bisogno di avere il controllo della situazione in cui si trova.
Un caro saluto
dott. Francesco Vincelli
psicologo psicoterapeuta
dottore di ricerca in psicologia, Università Cattolica di Milano
docente e supervisore clinico
secondo il mio punto di vista esistono dei file nella nostra mente che vengono elaborati in modo disfunzioale ed in modo inconsapevole per cui può capitare che ad uno stimolo di un certo tipo, manifestato, trall'altro, in modo imprevisto, corrisponda una risposta razionalmente esagerata.
Credo che possano essere diverse le spiegazioni e sarebbe bene riuscire a capire quale di queste le appartiene...anche se quella che a me risuona in modo particolare è legata ad una elaborazione legata al passato dove urla e situazioni improvvise hanno sensibilizzato e processato in modo disfunzionale i suoi campanelli dall'arme.
a questo punto potrebbe essere utile intervenire con tecniche strategiche che possono risolvere il problema in tempi relativamente contenuti.
spero di esserle stata utile
Dott.ssa Verusca Gorello
Psicoterapeuta esperta in ipnosi ed EMDR
Dr. Verusca Gorello
specializzata in Ipnosi ed EMDR ( Trauma)
"la paura che descrive mi sembra sia legata agli aspetti "Ombra", tutto ciò che reputa imprevisto e fuori dal suo controllo, che sembra riportarla ad un mondo altro."
Tra l'altro, tanto per essere contorta fino in fondo, da appassionata di horror sono proprio le situazioni come questa a piacermi di più nei film o nei romanzi del genere... poi non mi fanno spegnere le luce, ma sono quelle che mi emozionano. Forse perchè conosco quel genere di paura...
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