Mancanza di respiro e battiti accelerati
Buongiorno. Sono un ragazzo prossimo ai 30 anni. Da due settimane noto un accelerazione dei battiti cardiaci e una mancanza di respiro, come se non riuscissi a fare il respiro lungo. Mia nonna è morta 10 giorni fa e per settimane e mesi si faceva avanti e dietro dall'ospedale e via via che le settimane passavano mia nonna peggiorava. Io sono un tipo emotivo, ansioso e paranoico. Ogni giorno cerco di sentirmi più volte i battiti cardiaci e, quando li sento accelerati penso mi stia venendo un infarto e quindi sento mancarmi il respiro. Alle volte sento il respiro corto anche quando mi alzo la mattina oppure quando sono rilassato. L'altro giorno ho sentito i battiti cardiaci e ne avevo 68 al minuto, pochi minuti dopo li ho sentiti nuovamente ed erano 94. Accade però un fatto: appena li cronometro i battiti cominciano ad andare più veloci, non appena inizio a contarli.
Questi che vi ho appena elencato sono stati ansiosi? è una eccessiva paranoia oppure è lo stress legato allo stato familiare che stavo e sto vivendo?
Grazie mille, buona domenica
Questi che vi ho appena elencato sono stati ansiosi? è una eccessiva paranoia oppure è lo stress legato allo stato familiare che stavo e sto vivendo?
Grazie mille, buona domenica
[#1]
Gentile ragazzo,
forse sono entrambe le cose, ovvero un atteggiamento ansioso che in questo periodo della vita mette in atto di fronte agli eventi ed un accumulo di stress. In ogni caso credo che il monitorare costantemente i battiti cardiaci non posso far altro che peggiorare le cose; in questo modo non si "libera" mai la mente dal problema, costringendo si a rimanere focalizzato su una condizione interna piuttosto che sul mondo che la circonda.
Dovrebbe interrompere questo circolo vizioso.
Restiamo in ascolto
forse sono entrambe le cose, ovvero un atteggiamento ansioso che in questo periodo della vita mette in atto di fronte agli eventi ed un accumulo di stress. In ogni caso credo che il monitorare costantemente i battiti cardiaci non posso far altro che peggiorare le cose; in questo modo non si "libera" mai la mente dal problema, costringendo si a rimanere focalizzato su una condizione interna piuttosto che sul mondo che la circonda.
Dovrebbe interrompere questo circolo vizioso.
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
[#2]
Gentile ragazzo,
in primis condoglianze per sua nonna. Va considerato, poi, che un lutto è sempre un evento triste che reca in sè tutta una serie di vissuti emotivi e psicologici. E' comprensibile che la situazione di sua nonna, l'andirivieni dall'ospedale, le abbiamo creato uno stato di ansia e preoccupazione.
Per quanto riguarda la tachicardia che lei riferisce, poi, va considerato che anche contarsi continuamente i battiti potrebbe portarle ansia e preoccupazione ed aumentare il numero dei battiti ogni volta che se li sente.
Le consiglio allora, in primis di rivolgersi al suo medico di base, in modo che possa prescriverle una visita cardiologica, così da tranquillizzarsi rispetto all' infarto ed in secondo momento, di contattare uno psicologo che possa aiutarla con i suoi stati ansiosi.
In bocca al lupo
in primis condoglianze per sua nonna. Va considerato, poi, che un lutto è sempre un evento triste che reca in sè tutta una serie di vissuti emotivi e psicologici. E' comprensibile che la situazione di sua nonna, l'andirivieni dall'ospedale, le abbiamo creato uno stato di ansia e preoccupazione.
Per quanto riguarda la tachicardia che lei riferisce, poi, va considerato che anche contarsi continuamente i battiti potrebbe portarle ansia e preoccupazione ed aumentare il numero dei battiti ogni volta che se li sente.
Le consiglio allora, in primis di rivolgersi al suo medico di base, in modo che possa prescriverle una visita cardiologica, così da tranquillizzarsi rispetto all' infarto ed in secondo momento, di contattare uno psicologo che possa aiutarla con i suoi stati ansiosi.
In bocca al lupo
Dott.ssa Angela Sarracino
Psicologa - Psicoterapeuta - Sessuologa clinica
www.sipsec.it
[#3]
Gentile Utente,
visto le sue numerose richieste di consulto, credo sia opportuno consultare un Collega specializzato in psicoterapia e fare una valutazione approfondita, dopo la quale sarà il professionista ad indirizzarla nel migliore dei modi.
Il quadro che lei descrive probabilmente va oltre una "normale" risposta allo stress evento correlato (la perdita di una persona cara), quindi invece di cercare rassicurazioni on-line dovrebbe ricercare un'intervento concreto per curare il suo stato ansioso (ipocondriaco?).
visto le sue numerose richieste di consulto, credo sia opportuno consultare un Collega specializzato in psicoterapia e fare una valutazione approfondita, dopo la quale sarà il professionista ad indirizzarla nel migliore dei modi.
Il quadro che lei descrive probabilmente va oltre una "normale" risposta allo stress evento correlato (la perdita di una persona cara), quindi invece di cercare rassicurazioni on-line dovrebbe ricercare un'intervento concreto per curare il suo stato ansioso (ipocondriaco?).
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 13k visite dal 23/03/2014.
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