Bambino impulsivo a scuola

Salve a tutti, sono a chiedere un parere o un consiglio su come comportarmi con mio figlio, un bimbo di 6 anni che frequenta la prima elementare.
Premetto che didatticamente parlando è molto bravo, legge già bene e si esprime, a detta anche delle insegnanti, con un linguaggio di un bimbo molto più grande.
Il problema è che in classe disturba i compagni, interrompe la lezione parlando e "finendo le frasi della maestra", si reca a fare pipì spesso ed è molto impulsivo, anche con i compagni ha atteggiamenti esagerati, li abbraccia e li bacia anche se non vogliono, è molto fisico (spinte ecc..) senza mai fare male , non con cattiveria, ma ha un comportamento sopra le righe.
Spesso per questo atteggiamento viene fatto uscire dalla classe e mandato dalle bidelle ed è sempre nel banco vicino alla cattedra.
Ho parlato con la psicologa della scuola che ha ipotizzato (in base alle mie affermazioni e a quelle dell'insegnante) che sia un bambino plusdotato.. L'insegnante è "disperata" mi dice che sta progressivamente peggiorando, disturba fino a rendere impossibile la lezione.
Fa fatica ad accettare le regole e i no, probabilmente noi genitori abbiamo sbagliato qualcosa nell'educazione, ma con la figlia più grande di 11 anni ci siamo comportati allo stesso modo, ed è completamente diversa. Ovviamento ognuno ha il proprio carattere ma non capisco cosa posso fare per aiutare i mio giovanotto.
Ora mi chiedo, come mi devo comportare secondo voi? A casa è molto diligente, vivace certamente, ma autonomo sia nei compiti che nel resto delle attività quotidiane. Mi sembra responsabile, sa fin dove può arrivare e dove si deve fermare, conosce i pericoli, è a volte dispettoso con la sorella maggiore di 11 anni .
Non so proprio come reagire, ho chiesto al pediatra e mi ha detto che non è iperattivo in quanto quando lui decide di fare una cosa può stare anche un'ora o più fermo.
Spero in una vostra risposta. Grazie mille e buona giornata.
Patrizia.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora,

le maestre disperate non sono certo un buon inizio...
che cosa accade in classe con le maestre?
Forse se le maestre, anzichè disperarsi davanti ad un bimbo che ha qualche eccesso, mettessero in atto delle strategie di altro tipo prima di gettare la spugna, ci sarebbero cambiamenti anche nel bambino.
Non so bene cosa accada, ma se le maestre sono disperate e le hanno già provate tutte, dovrebbero essere loro a domandarsi come fare per relazionarsi con un bimbo che ha questi comportamenti e fare cessare quelli sgraditi.
Mandarlo fuori dalle bidelle non mi pare per niente incoragggiante e soprattutto non ottiene gli effetti desiderati...

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

visto che presso la scuola la psicologa ha già valutato il bambino credo sia opportuno e utile chiedere direttamente alla Collega.









Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Utente
Utente
Grazie per aver risposto così rapidamente. In classe da quanto mi è stato riferito, interrompe l'insegnante mentre spiega parlando di cose che non sono inerenti all'argomento, vuole sempre dire la sua e mentre la maestra spiega un concetto lui finisce di esprimere il concetto stesso.
Non rispetta i tempi della comunicazione, ad esempio alcuni giorni fa l'insegnante aveva iniziato un lavoro sulle addizioni per cui a turno ogni bambino doveva dire il risultato dell'operazione stessa.
Mio figlio non lasciava il tempo di rispondere ai compagni e risolveva ogni operazione a voce alta, risultato? L'insegnante l'ha mandato in un'altra sezione prima e lì ha fatto finito di svolgere da solo le operazioni sul quaderno.
Un altro comportamento che infastidisce i compagni è che lui li abbraccia in modo "sguaiato" e li stuzzica ad esempio con gomitate o piccole spinte e ovviamente i bimbi si lamentano.
Penso che sia diventato un po' il "caso" della classe, l'insegnante quando esce lo porta con sè perchè teme che possa in qualche modo fare "casini" in classe.
A casa sembra tutto un altro bimbo, ieri ad esempio eravamo in giardino, mi ha detto che doveva andare in bagno , in realtà è andato a preparare fette da toast con la Nutella, incartati nella stagnola ed ha portato la merenda a tutti. Sono tornata in cucina ed era tutto perfetto come se non ci fosse stato nessuno..
Siamo abbastanza preoccupati in pagella aveva il minimo indispensabile per il comportamento "non sempre corretto" (un 6...)
Stiamo provando anche i fiori di bach..
Grazie per le risposte, se avete altri consigli siamo pronti a tutto :)
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Mamma,
I fiori di Bach non appartengono alla scienza ufficiale, poi tentare di medicalizzare un bambino, anche se non sono farmaci, credo sia vano e soprattutto non si comprenderanno mai le cause del suo comportamento.
Sembra invece che il bambino, con il suo comportamento, palesi un disagio, voglia essere al centro dell ' attenzione...è tattile, eccessivo irruento, interrompe e così via..
Uno psicologo potrà aiutarvi nella disamina del comportamento del bambino, la sedazione e la negazione del suo disagio,a mio avviso, potrebbe solo rinforzarlo

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Signora,
suo figlio ha frequentato la scuola dell'infanzia? Come lo descrivevano le maestre dello scorso anno?
Lei ha modo di vederlo interagire con i coetanei al di fuori della scuola?
Quando all'uscita da scuola le maestre si lamentano del suo comportamento, come intervenite con vostro figlio Lei e il papà, una volta a casa?

Può spiegare meglio cosa intende quando scrive che <<Fa fatica ad accettare le regole e i no, probabilmente noi genitori abbiamo sbagliato qualcosa nell'educazione>> ?

Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Utente
Utente
Premetto che non ho intenzione di negare il problema, ho scritto appunto per avere i vostri pareri, nè tantomeno intendo "tranquillizzare" mio figlio tramite medicinali .
Ha frequentato la scuola dell'infanzia e le maestre mi hanno sempre detto che era molto sveglio ma un po' troppo vivace, senza però farne un problema. Anche perchè probabilmente nel contesto della scuola dell'infanzia nel quale i momenti di gioco sono ancora ben presenti, il suo comportamento era più tollerabile.

Vedendolo interagire con i coetanei fuori dalla scuola sembra che sia un bimbo diverso, abbiamo iniziato recentemente a chiamare a casa i suoi nuovi compagni di classe (ha solo due bimbe e un bimbo che conosceva già dalla materna, gli altri sono amici nuovi) per vedere come si relaziona in un contesto non scolastico e le prove sono andate molto bene, i bimbi vanno a casa contenti e gli chiedono sempre di tornare a giocare con lui.

Quando all'uscita da scuola la maestra si lamenta (quasi sempre in presenza del bambino), per prima cosa dico anche davanti a lei che si deve comportare bene.
Abbiamo provato con il metodo degli incentivi, se fai il bravo a scuola tutta la settimana al sabato ti diamo un premio (che poteva essere materiale o una gita fuoriporta in famiglia) su 5 settimane di tentativi ha ricevuto il premio due volte.

Abbiamo provato con il metodo delle privazioni, se non fai il bravo a scuola ti togliamo wii, o altri giochi preferiti. ma a lui non interessa nulla in particolare, abitiamo in campagna, gioca volentieri con qualsiasi cosa, si mette a costruire cose con martello e chiodi, prepara l'orto , gioca con il cane... non esiste una cosa in particolare da potergli togliere in modo che "ci rimanga male."

Fa fatica ad accettare i no nel senso che se gli si dice no per una cosa a volte si impunta e ti sfida fino a che (soprattutto io.. ) arrivo a cedere e dirgli di si (questo però succedeva da più piccolo, adesso molto meno..

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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Penso sia molto importante la coerenza educativa (oltre che, ovviamente tra genitori) tra casa e scuola: soprattutto è bene che il bambino sappia e "senta" che tra i genitori e le insegnanti c'è una vera alleanza, dal momento che l'obiettivo che avete in comune è non solo l'istruzione, ma anche l'educazione di suo figlio.

Un suggerimento può essere quello -se possibile- di richiedere l'osservazione diretta in classe da parte della psicologa della scuola, in modo da poter consigliare alle maestre le strategie più adeguate per la gestione dei momenti più problematici.

L'ipotesi che si tratti di un bimbo con maggiori potenzialità cognitive che seguito ha avuto o potrebbe avere? Lei cosa ne pensa?
Sa se nella scuola ci sono risorse per eventuali attività di potenziamento?
Se il bambino è davvero così "più avanti" dei compagni, tanto da trovare magari troppo facili i lavori assegnati, può avere senso secondo Lei richiedere un salto di classe?

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Utente
Utente
Per quanto riguarda le osservazioni in classe la psicologa della scuola ha proposto di farle ma devono ancora verificare se ha ore disponibili da utilizzare su quella classe (il budget scolastico è infatti limitato come al solito e non si sa se abbia ore disponibili. Avevo anche pensato se fattibile di retribuirla personalmente ma poi ci sono ostacoli burocratici.. vedremo)

Per quanto riguarda l'ipotesi che sia un bambino con maggiori potenzialità cognitive penso che potrebbe essere vero, ma non so se è una presunzione da mamma o se è effettivamente così. Vedo che impara tutto subito, tecnologia ecc.. e che ha ragionamenti da grande.

Ad esempio alcuni giorni fa la maestra introducendo i problemi in matematica ha chiesto ai bambini cosa fosse secondo loro un problema e ha trascritto le risposto su un foglio che ha fatto avere a tutti noi genitori.
Tutti gli altri bambini hano risposto che un rpoblema è se si rompe un gioco, se si cade o cose simili , mio figlio ha risposto testualmente " se ad esempio ti scordi di fare bancomat, arrivi a casa e ti accorgi che non hai i soldi, questo si che è un bel problema!" ed ha scaturito il sorriso nella maestra e in tutti i genitori .

Andando dal dentista con la figlia più grande l'infermiera mi ha fatto un preventivo e mi ha detto a voce alta l'importo di 200 euro, e mio figlio ha detto "200 euro, così tanto, ma sono tanti per un dentino!"

Lui dice qualsiasi cosa pensi, in qualsiasi momento, ma è sempre (almeno al di fuori della scuola) molto coerente e realistico.

L'insegnante mi ha detto che è molto ricco di esperienze e spesso grazie a lui iniziano discussioni su varie tematiche.

Ha visto una mostra sul corpo umano MANS WORLD e voleva portare il libro a scuola per far vedere agli amici il i corpi plastilinati, l'insegnante ha detto che potevano guardarlo loro due insieme ma non con i bimbi (ovviamente avrebbero fatto anche domande scomode hhi)

Scusatemi se sono stata prolissa ma vorrei inquadrarvi la situazione per avere un'idea più precisa su come possiamo muoverci.

P.s. l'insegnante non mi ha mai parlato di un possibile potenziamento ecc.. anche se fosse mancherebbero come al solito le risorse.

Grazie mille per le risposte
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Potrebbe non essere necessario avere risorse economiche in più.
A volte è possibile lavorare per classi "aperte", con gruppi di livello provenienti da classi differenti; oppure, anziché mandare come punizione l'alunno (questo specifico alunno!) in un'altra prima quando non rispetta le regole, concordare con le insegnanti di seconda un calendario settimanale di alcune ore da frequentare in quella classe (naturalmente a patto che lui si comporti correttamente quando è nella sua).
Certo tutto ciò prevede spazi adeguati e grande flessibilità organizzativa.

Per andare più a fondo, potreste inoltre considerare l'opportunità di far effettuare (presso la neuropsichiatria infantile dell'Asl o privatamente da uno psicologo dell'età evolutiva) una valutazione cognitiva di vostro figlio, magari anche nel corso dell'estate. Si tratta di test da somministrare in poche sedute, che verrebbero vissuti come giochi da parte del bambino. Questo perché, se si rivelasse fondata l'ipotesi della psicologa scolastica, sarebbe importante tenerne conto nella programmazione della vita scolastica del piccolo, anche per non rischiare di demotivarlo o di infliggergli ingiuste punizioni.

In ogni caso, comunque, il suo comportamento è inadeguato e, pur indagandone le cause, non va giustificato ai suoi occhi, ma è necessario continuare a pretendere che lo corregga e lo migliori.

Cordialità.

[#10]
Utente
Utente
La ringrazio moltissimo per la disponibilità e per la rapidità nelle risposte. Proverò a riparlarne con l'insegnante e la psicologa della scuola e certamente seguirò il suo consiglio per una valutazione cognitiva.
Ringraziandola nuovamente le auguro una buona serata.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Se le può far piacere, ci tenga aggiornati sull'evoluzione della situazione.

Un saluto a Lei e al suo bambino.