Mancanza di concentrazione e costanza

Buonasera,
ho 35 anni, conduco una vita attiva e direi piuttosto normale, lavoro come libero professionista con buoni risultati, ho una bella famiglia e, per ora e ringraziando il cielo, nessun particolare problema di salute o economico che mi assilli. Tuttavia già da alcuni anni vado soggetto a un'oggettiva difficoltà di concentrazione, anche se forse il termine è improprio: ho difficoltà, a volte enormi, a decidere di iniziare qualcosa (un impegno lavorativo, una sessione di studio, una seduta in palestra, un email ad un amico). Magari ho riflettuto ampiamente su quell'impegno e so esattamente cosa fare, ma è come se fossi alla costante ricerca di un valido motivo per distrarmi da tale impegno e non fatico certo a trovarne, di motivi per rimandare. Spesso passo ore ad elaborare strategie di esecuzione per qualcosa che poi, tanto, non realizzerò. Insomma una gran perdita di tempo. Questo, se fino a qualche tempo fa si traduceva solo in un vago senso di incompiutezza, oggi sempre più spesso si traduce in ritardi sul lavoro, in rapporti con persone che vanno sfilacciandosi e, di conseguenza, in una certa ansia nei confronti del futuro, poiché la consapevolezza di questa mia difficoltà di applicazione non mi da certo serenità. Esiste qualche genere di esercizio, o di pratica, per tentare di migliorare questa condizione? Mi rendo conto che non dipende da nessuna difficoltà pratica particolare, né da preoccupazioni specifiche, motivo per cui fatico ad individuarne la natura. Grazie
[#1]
Dr.ssa Silvia Rotondi Psicologo, Psicoterapeuta 117
Salve, lei sembra attribuire le sue difficoltà ad una causa fisiologica, certo questo potrebbe essere possibile ma non e' detto che dietro il suo disagio relazional non ci siano invece ragioni puramente psicologiche. Per capire di piu' darebbe indicato un colloquio diagnostico di persona con uno psicologo. Rispetto invece possibili sintomi dovuto a deficit fisiologici ha riscontrato altri problemi ? Ha chiesto consiglio al suo medico di base? Con sua moglie ha potuto condividere questa difficoltà ?

Cordialmente Dr.ssa Silvia Rotondi
www.silviarotondi.it
338-26 72 692

[#2]
Dr. Francesco Mori Psicoterapeuta, Psicologo 1.2k 33
Gentile utente,
difficile poter comprendere da qui quali possono essere le cause del problema che ci porta. La sua indecisione potrebbe essere legata a numerosi fattori come scarsa fiducia in se stesso, paura di sbagliare, evitamento.
Se il problema persiste sarebbe opportuno rivolgersi ad uno psicologo di persona, anche perché la vita è soprattutto una serie di decisioni e problemi da risolvere.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

[#3]
Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Aggiungo a quanto detto dai colleghi una riflessione dopo aver letto il suo post precedente..può darsi che le vicende relative al suo occhio operato abbia reso lei un pò meno motivato al successo, al divenire , ma abbiano accresciuto una comprensibile tendenza a rallentare, a risparmiarsi un pò.. a volte la vita ci cambia per un certo periodo la gerarchia delle priorità..poi , ritorna il sereno. Cerchi di suddividersi le cose da fare in distinti momenti, in modo da non sentirsi sempre .. braccato .. dai doveri..
Io ho l'impressione che lei sia molto esigente con sè stesso, ci parli un pò di sè, se crede..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#4]
Utente
Utente
Ringrazio tutti per le gentili risposte. Riguardo a quanto osservato, e certamente concordando sul fatto che diagnosticare via PC è certamente un'operazione spericolata, aggiungo che no, per quanto io possa conoscere il mio corpo non mi sembra che il mio disagio possa derivare da qualche questione fisica, per la verità. Come dicevo godo di una buona salute, faccio regolari controlli generali per via del mio lavoro e tutto, almeno in linea generale, sembra andare abbastanza bene. La mia operazione agli occhi è in realtà successiva di un paio d'anni all'inizio di questa mia difficoltà operativa, e comunque le complicanze ad essa connesse si sono completamente risolte già alcuni mesi fa.
La cosa che francamente mi spiazza, più del disagio in sé, è in effetti proprio il non riuscire a capire da cosa possa derivare, a livello psicologico, visto che come vi dicevo, posso ritenermi una persona fortunata su tutti gli aspetti principali della mia vita (tocco ferro nel dirlo!). Ho molti interessi e mi piace stare con la gente, fare sport, viaggiare, leggere, solo che è come se mi risultasse complicatissimo fare ciò che "devo".
[#5]
Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Ecco , è quello che pensavo.. sarà stanco di fare sempre e subito quello che "deve", come scrivevo prima..!!