Difficoltà a rispettare gli orari e ad organizzarmi con lo studio
Salve, sono una studentessa universitaria e da un po' di tempo a questa parte non sto bene con me stessa, mi deludo continuamente e non sono soddisfatta. Questo avviene principalmente perché non riesco a rispettare gli obiettivi che mi pongo in ambito universitario : sono sempre stata una studentessa diligente e anche ora ottengo buoni risultati se non fosse che li ottengo con tempi molto lunghi perché non riesco a studiare tutto nei tempi prefissati, rimando sempre o perdo tempo, non riesco a concentrarmi. Ho pensato che questo fosse dovuto al fatto che sono molto scoraggiata sul fronte lavorativo dato che la mia università non mi offrirà buone prospettive di lavoro. Ma ora ciò che mi importa veramente è di laurearmi al più presto, solo che continuo a perdere tempo e a non saper gestire gli impegni di studio! Un altro mio difetto che vorrei risolvere è il fatto che non riesco quasi mai ad essere puntuale agli appuntamenti, non riesco a rispettare non solo date prefissate ma pure gli orari..arrivando sempre con qualche minuto di ritardo. Vorrei sapere in linea di massima da cosa potrebbe dipendere tutto ciò e se fosse possibile intervenire in modo serio con l'aiuto di uno psicologo o se dipende solo da me e devo risolvere il tutto da sola. Grazie.
[#1]
Cara Utente,
è possibile che la sua preoccupazione sul fronte del futuro lavorativo sia proprio ciò che ostacola il conseguimento della laurea e che la porta a faticare a rispettare la tabella di marcia prefissata da lei stessa.
Ha scelto lei il corso di laurea che frequenta o è stata influenzata ad esempio dalla famiglia?
Se tornasse indietro sceglierebbe sempre lo stesso corso?
Non so se la tendenza a ritardare agli appuntamenti sia un'altra faccia della stessa medaglia, o piuttosto una questione a sé stante.
Consideri che l'essere ritardatari è spesso segno di ostilità inconscia verso le persone che si costringe ad attendere il proprio arrivo, salvo quando è presente una quota di ansia che impedisce ad esempio di uscire di casa serenamente e in tempo per rispettare gli impegni.
E' il suo caso?
è possibile che la sua preoccupazione sul fronte del futuro lavorativo sia proprio ciò che ostacola il conseguimento della laurea e che la porta a faticare a rispettare la tabella di marcia prefissata da lei stessa.
Ha scelto lei il corso di laurea che frequenta o è stata influenzata ad esempio dalla famiglia?
Se tornasse indietro sceglierebbe sempre lo stesso corso?
Non so se la tendenza a ritardare agli appuntamenti sia un'altra faccia della stessa medaglia, o piuttosto una questione a sé stante.
Consideri che l'essere ritardatari è spesso segno di ostilità inconscia verso le persone che si costringe ad attendere il proprio arrivo, salvo quando è presente una quota di ansia che impedisce ad esempio di uscire di casa serenamente e in tempo per rispettare gli impegni.
E' il suo caso?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
<rimando sempre o perdo tempo, non riesco a concentrarmi. Ho pensato che questo fosse dovuto al fatto che sono molto scoraggiata sul fronte lavorativo>
Gentile Ragazza,
studiare richiede animo sereno e tranquillità, se lei è preoccupata probabilmente si approccia allo studio in uno stato di tensione , ansia che non le facilita il compito.
Anche l'idea di laurearsi in fretta probabilmente incide poiché se si pressata aumenta il carico.
La scelta che ha fatto la soddisfa?
Come si trova nel contesto universitario?
Ha fatto amicizie, ha provato a organizzare lo studio con qualche compagno?
Studia in sede?
Anche una buona programmazione è importante, darsi una routine, rispettarla, così un buon metodo di studio, non so come lei sia organizzata in questo senso.
Sentire un nostro collega le può essere senz'altro utile, potrebbe rivolgersi ad esempio allo sportello d'ascolto della sua facoltà se presente oppure al Consultorio Familiare ASL Spazio Giovani del territorio, non occorre prescrizione medica.
Intanto le segnalo questa utile guida per poter trarre alcuni spunti per uno studio efficace.
http://www.polimi.it/fileadmin/user_upload/Studenti/Spazio_ascolto/studiare_bene.pdf
Restiamo in ascolto
Gentile Ragazza,
studiare richiede animo sereno e tranquillità, se lei è preoccupata probabilmente si approccia allo studio in uno stato di tensione , ansia che non le facilita il compito.
Anche l'idea di laurearsi in fretta probabilmente incide poiché se si pressata aumenta il carico.
La scelta che ha fatto la soddisfa?
Come si trova nel contesto universitario?
Ha fatto amicizie, ha provato a organizzare lo studio con qualche compagno?
Studia in sede?
Anche una buona programmazione è importante, darsi una routine, rispettarla, così un buon metodo di studio, non so come lei sia organizzata in questo senso.
Sentire un nostro collega le può essere senz'altro utile, potrebbe rivolgersi ad esempio allo sportello d'ascolto della sua facoltà se presente oppure al Consultorio Familiare ASL Spazio Giovani del territorio, non occorre prescrizione medica.
Intanto le segnalo questa utile guida per poter trarre alcuni spunti per uno studio efficace.
http://www.polimi.it/fileadmin/user_upload/Studenti/Spazio_ascolto/studiare_bene.pdf
Restiamo in ascolto
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#3]
Utente
Grazie per le celeri risposte! Sì, ho scelto io il mio corso di laurea e se tornassi indietro probabilmente farei la stessa scelta. Ho scelto la facoltà di lettere e mi piacerebbe molto svolgere un lavoro che abbia a che fare con ciò che studio con molto impegno, ma purtroppo so che è molto difficile. Perciò se da un lato amo ciò che studio, dall'altro provo una frustrazione ad immaginare la mia vita senza un lavoro che mi dia soddisfazioni buttando all'aria le mie presunte capacità.
Sono una studentessa fuori sede e, dato che ho seguito già tutti i corsi e mi restano alcuni esami e la tesi, ora sto sempre a casa a studiare e anche questo non è molto entusiasmante.
Mi sono fatta più volte dei programmi di studio ma alla fine mi trovo sempre indietro col programma!
Per quanto riguarda il ritardo, questo è un aspetto che mi caratterizza da sempre pressoché in ogni circostanza e non sono mai riuscita a correggerlo o a comprenderne le motivazioni. Mi dispiace molto far aspettare ogni volta le persone, soprattutto le persone che amo, perché anche io mi rendo conto che può sembrare una mancanza di rispetto o almeno io la percepirei come tale, ma non riesco proprio ad essere puntuale, c'è sempre qualcosa che mi fa fare qualche minuto di ritardo!
Sono una studentessa fuori sede e, dato che ho seguito già tutti i corsi e mi restano alcuni esami e la tesi, ora sto sempre a casa a studiare e anche questo non è molto entusiasmante.
Mi sono fatta più volte dei programmi di studio ma alla fine mi trovo sempre indietro col programma!
Per quanto riguarda il ritardo, questo è un aspetto che mi caratterizza da sempre pressoché in ogni circostanza e non sono mai riuscita a correggerlo o a comprenderne le motivazioni. Mi dispiace molto far aspettare ogni volta le persone, soprattutto le persone che amo, perché anche io mi rendo conto che può sembrare una mancanza di rispetto o almeno io la percepirei come tale, ma non riesco proprio ad essere puntuale, c'è sempre qualcosa che mi fa fare qualche minuto di ritardo!
[#4]
Come le dicevo, spesso il ritardo è una manifestazione di aggressività che la persona non riconosce come tale, a meno che invece non soffra di qualche sintomo d'ansia che la porta a ritardare l'uscita da casa perché questo le crea delle difficoltà.
Non penso comunque che il ritardo nello studio e il ritardo agli appuntamenti siano da considerarsi parte di un medesimo problema, se non per il fatto che entrambi possono esprimere ostilità verso qualcuno o qualcosa: questo "qualcosa" nell'ambito dello studio è la possibilità di trovarsi con una laurea "inutile", che la porterà a sprecare le sua capacità perché pensa di non trovare un lavoro che le consenta di mettere a frutto ciò che ha appreso durante gli studi.
Non rispettare i programmi significa proteggersi dalla frustrazione rimandando il momento in cui dovrà fare davvero i conti con la realtà.
Le consiglio anch'io come la d.ssa Rinella di rivolgersi allo sportello d'ascolto della sua università o comunque ad un nostro collega per trovare un aiuto nello "sbloccare" questa situazione che potrebbe durare ancora molto, se le sue resistenze (anche inconsce) ad affrontare il futuro sono forti e radicate.
Non penso comunque che il ritardo nello studio e il ritardo agli appuntamenti siano da considerarsi parte di un medesimo problema, se non per il fatto che entrambi possono esprimere ostilità verso qualcuno o qualcosa: questo "qualcosa" nell'ambito dello studio è la possibilità di trovarsi con una laurea "inutile", che la porterà a sprecare le sua capacità perché pensa di non trovare un lavoro che le consenta di mettere a frutto ciò che ha appreso durante gli studi.
Non rispettare i programmi significa proteggersi dalla frustrazione rimandando il momento in cui dovrà fare davvero i conti con la realtà.
Le consiglio anch'io come la d.ssa Rinella di rivolgersi allo sportello d'ascolto della sua università o comunque ad un nostro collega per trovare un aiuto nello "sbloccare" questa situazione che potrebbe durare ancora molto, se le sue resistenze (anche inconsce) ad affrontare il futuro sono forti e radicate.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 12.1k visite dal 19/03/2014.
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