Scelta terapeuta
Salve , sono ancora io, vi scrivo perchè alla fine mi sono reso conto di aver amplificato la situazione ed essermi disperato per niente. Dalla scorsa settimana sono stato decisamente meglio e piano piano mi rendo conto che la situazione è sempre la stessa e che non puo' cambiare da un giorno all'altro. Sono pure stato in un consultorio,scelto a caso, che inverosimilmente, non sto scherzando ,mi ha dato l'indirizzo della mia terapeuta. A quel punto l'ho buttata sull'umorismo perché questi alla fine non sono problemi veri e propri. La domanda che vorrei porvi è la seguente visto che ho rivalutato ed è necessario ,almeno per questo periodo entrare in terapia. Ma quale indirizzo? Ci sono tantissime scuole di terapia . E poi, cosa deve avere un terapeuta con cui lavorare bene? Dopo questa situazione che ho sperimentato dovrei ritornare da un terapeuta della stessa scuola o posso cambiare ?Insomma vi chiedo consigli per la scelta del terapeuta visto che questa non è andata proprio bene e non mi è piaciuta.Io, in seconda superiore, cinque anni fa, ero andato da una terapeuta diversa credo di tipo psicodinamico con l'intenzione di migliorare nello sport. Ci sono andato un anno e poi ho smesso non trovando il tempo. Potrei ritornare dopo cinque anni o il terapeuta di solito non riprende il paziente? Di terapeuti è pieno, pure i consultori ma in base a cosa dovrei sceglierlo? E poi maschio o femmina?
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Caro ragazzo,
ci sono molti molti indirizzi e scuole di pensiero, ma una delle componenti più importanti è la relazione che si crea tra paziente e psicoterapeuta. Se si è trovato bene con la Collega che l'ha seguita in seconda superiore, credo possa essere utile tornare da quest'ultima.
ci sono molti molti indirizzi e scuole di pensiero, ma una delle componenti più importanti è la relazione che si crea tra paziente e psicoterapeuta. Se si è trovato bene con la Collega che l'ha seguita in seconda superiore, credo possa essere utile tornare da quest'ultima.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#2]
Gentile Utente,
il terapeuta può riprendere in cura un pz. che aveva già seguito nel passato. Chiaramente si farà una nuova valutazione della situazione.
Anche secondo me la cosa importante è che Lei si sia trovato bene con il professionista e che il problema sia stato risolto.
Infatti è fondamentale, dopo una prima valutazione, anche una valutazione di metà percorso e di fine percorso per apprezzare i miglioramenti.
Questo a mio avviso è l'aspetto più importante di un trattamento terapeutico.
Quanto al sesso del terapeuta, dipende da Lei e se può sentirsi più o meno a proprio agio con un uomo o con una donna, tenendo conto del fatto che in terapia, come Lei già sa, si discute di temi molto delicati.
Cordiali saluti,
il terapeuta può riprendere in cura un pz. che aveva già seguito nel passato. Chiaramente si farà una nuova valutazione della situazione.
Anche secondo me la cosa importante è che Lei si sia trovato bene con il professionista e che il problema sia stato risolto.
Infatti è fondamentale, dopo una prima valutazione, anche una valutazione di metà percorso e di fine percorso per apprezzare i miglioramenti.
Questo a mio avviso è l'aspetto più importante di un trattamento terapeutico.
Quanto al sesso del terapeuta, dipende da Lei e se può sentirsi più o meno a proprio agio con un uomo o con una donna, tenendo conto del fatto che in terapia, come Lei già sa, si discute di temi molto delicati.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.4k visite dal 19/03/2014.
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