Non so cosa fare? che significa? una ragazza borderline
Sono uscito un paio di volte con una ragazza, che mi ha detto di essere borderline, ha avuto diverse cure, e sta prendendo farmaci. Io e lei ci stavamo innamorando. Poi io ieri cercando informazioni sul suo disturbo per capire anche come comportarmi, cosa evitare, ho letto questo, non presente in altre descrizioni del disturbo, ma mi ha completamente destabilizzato, che significa? "Empatizzano con gli altri e li coccolano, ma solo con l’aspettativa che gli altri saranno “presenti” a loro volta per soddisfare le loro necessità."
E' un comportamento che a certi livelli è di tutti, a certi livelli. Lei non sembra avere il disturbo, anche perchè sembra guarita e prende farmaci. Ma mi sembra un controsenso: se uno è empatico, sente quello che sente l''altro, a quel punto vuole bene all''altro...
Non ci capisco più niente. Lei ha fatto molte cose gentili per me. Come dovrei prenderle? Cosa posso fare?
Non so se vi può servire il fatto che io sono ossessivo-compulsivo
grazie
E' un comportamento che a certi livelli è di tutti, a certi livelli. Lei non sembra avere il disturbo, anche perchè sembra guarita e prende farmaci. Ma mi sembra un controsenso: se uno è empatico, sente quello che sente l''altro, a quel punto vuole bene all''altro...
Non ci capisco più niente. Lei ha fatto molte cose gentili per me. Come dovrei prenderle? Cosa posso fare?
Non so se vi può servire il fatto che io sono ossessivo-compulsivo
grazie
[#1]
Caro ragazzo,
come le è già stato detto in precedenti consulti, la diagnosi di disturbo borderline di personalità è "un'etichetta" che serve al clinico per inquadrare una variegata gamma di comportamenti, emozioni, sentimenti, attitudini, modalità comunicative, etc. che possono, però, variare da individuo a individuo.
La definizione che lei ha trovato sul web è, di per sè, fuorviante senza un'adeguata contestualizzazione e credo che la sua ricerca abbia soddisfatto più il bisogno di controllo e la ricerca di risposte tipici del disturbo ossessivo-compulsivo.
Lei si definisce tale ma vorrei chiederle se le è stata fatta una diagnosi al riguardo o se, anche in questo caso, utilizza un'etichetta per, in una certa misura, "identificarsi".
Le relazioni affettive tra due persone dovrebbero prescindere dal "vantaggio individuale" dei due soggetti e, a me sembra che, in questo caso lei stia cercando di "far quadrare" i conti intorno alla possibilità che questo rapporto possa essere "conveniente" per entrambi.
Purtroppo le cose non funzionano così.
Se prova un vero interesse per questa ragazza, la frequenti, la conosca come persona, e non come etichetta diagnostica; avrà modo di capire se vi è compatibilità *emotiva* tra voi e dove vi potrà portare questa vostra conoscenza.
Un caro saluto.
come le è già stato detto in precedenti consulti, la diagnosi di disturbo borderline di personalità è "un'etichetta" che serve al clinico per inquadrare una variegata gamma di comportamenti, emozioni, sentimenti, attitudini, modalità comunicative, etc. che possono, però, variare da individuo a individuo.
La definizione che lei ha trovato sul web è, di per sè, fuorviante senza un'adeguata contestualizzazione e credo che la sua ricerca abbia soddisfatto più il bisogno di controllo e la ricerca di risposte tipici del disturbo ossessivo-compulsivo.
Lei si definisce tale ma vorrei chiederle se le è stata fatta una diagnosi al riguardo o se, anche in questo caso, utilizza un'etichetta per, in una certa misura, "identificarsi".
Le relazioni affettive tra due persone dovrebbero prescindere dal "vantaggio individuale" dei due soggetti e, a me sembra che, in questo caso lei stia cercando di "far quadrare" i conti intorno alla possibilità che questo rapporto possa essere "conveniente" per entrambi.
Purtroppo le cose non funzionano così.
Se prova un vero interesse per questa ragazza, la frequenti, la conosca come persona, e non come etichetta diagnostica; avrà modo di capire se vi è compatibilità *emotiva* tra voi e dove vi potrà portare questa vostra conoscenza.
Un caro saluto.
Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com
[#3]
Caro ragazzo,
io invece non la conosco affatto ed è difficile, se non impossibile, rispondere alla sua domanda.
Il disturbo borderline implica una disregolazione emotiva; in altre parole il soggetto non riesce a modulare le proprie emozioni e oscilla rapidamente tra vari stati emotivi ed umorali.
In tale quadro, l'altro *può* diventare un mezzo per raggiungere i propri scopi; si tratta, però, di modalità per lo più inconsapevoli.
E' come se non ci fosse continuità e coerenza nella gestione della propria vita emotiva e, quindi, relazionale.
Detto ciò, giusto per rispondere seppur parzialmente al suo quesito iniziale, come le ho detto, ogni persona è un caso a se stante; ogni storia di vita è unica e irripetibile e sarebbe difficile darle risposte più puntuali, dietro un monitor e non conoscendo la persona di cui stiamo parlando.
Dice di averla vista un paio di volte; si dia il tempo di conoscerla, di capire chi è, di capire come vi trovate insieme...
Il tempo le darà le risposte che cerca.
Un caro saluto
io invece non la conosco affatto ed è difficile, se non impossibile, rispondere alla sua domanda.
Il disturbo borderline implica una disregolazione emotiva; in altre parole il soggetto non riesce a modulare le proprie emozioni e oscilla rapidamente tra vari stati emotivi ed umorali.
In tale quadro, l'altro *può* diventare un mezzo per raggiungere i propri scopi; si tratta, però, di modalità per lo più inconsapevoli.
E' come se non ci fosse continuità e coerenza nella gestione della propria vita emotiva e, quindi, relazionale.
Detto ciò, giusto per rispondere seppur parzialmente al suo quesito iniziale, come le ho detto, ogni persona è un caso a se stante; ogni storia di vita è unica e irripetibile e sarebbe difficile darle risposte più puntuali, dietro un monitor e non conoscendo la persona di cui stiamo parlando.
Dice di averla vista un paio di volte; si dia il tempo di conoscerla, di capire chi è, di capire come vi trovate insieme...
Il tempo le darà le risposte che cerca.
Un caro saluto
[#4]
Ex utente
Buongiorno dottore. La ringrazio per la sua risposta, letta un mese fa, che mi è risultata molto utile.
Volevo tornare sull'argomento per chiederle aiuto su come uscire da una situazione un po' difficile con la ragazza che ho conosciuto. Lei non sembrava essere più affetta, almeno in modo intenso, da un disturbo borderline (l'ha curato per anni, sta prendendo medicine, seppure abbia avuto l'ultima abbuffata a fine gennaio di quest'anno, io la frequento da un mese).
La nostra relazione andava avanti con dubbi da parte mia, ma continuavo a approfondire la sua conoscenza e il suo passato, accorgendomi poi di essere innamorato o magari solo un po' infatuato di lei. Col passare degli incontri però mentre io avevo voglia di chiederle ogni cosa: la sua vita, il suo passato, il suo futuro, notai e noto che lei mi fa poche domande, e anche se dico qualcosa su di me, non approfondisce mai. Sembra donarmi o forse volere per sè più affetto fisico che affetto vero. Io gliel'ho chiesto, ma sembra rispondermi in modo contraddittorio. In due minuti mi dice che mi vuole tantissimo bene, poi le faccio ammettere che è confusa, poi ne è certa, e così via... Mi chiedo: Lei non mi vuole dire la verità o non la capisce a se stessa? Dice che starebbe con me continuamente. Se le faccio notare che non sembra interessata a me, sembra che aumenti le sue domande e il suo affetto, senza sincerità. Come farle dire la verità? E soprattutto lei conosce la verità o non capisce veramente cosa prova? Io pensavo di poterla cambiare donandole affetto, che lei potesse capire che era affetto vero e ricambiarlo, ma così non è stato o non è stato ancora
Volevo tornare sull'argomento per chiederle aiuto su come uscire da una situazione un po' difficile con la ragazza che ho conosciuto. Lei non sembrava essere più affetta, almeno in modo intenso, da un disturbo borderline (l'ha curato per anni, sta prendendo medicine, seppure abbia avuto l'ultima abbuffata a fine gennaio di quest'anno, io la frequento da un mese).
La nostra relazione andava avanti con dubbi da parte mia, ma continuavo a approfondire la sua conoscenza e il suo passato, accorgendomi poi di essere innamorato o magari solo un po' infatuato di lei. Col passare degli incontri però mentre io avevo voglia di chiederle ogni cosa: la sua vita, il suo passato, il suo futuro, notai e noto che lei mi fa poche domande, e anche se dico qualcosa su di me, non approfondisce mai. Sembra donarmi o forse volere per sè più affetto fisico che affetto vero. Io gliel'ho chiesto, ma sembra rispondermi in modo contraddittorio. In due minuti mi dice che mi vuole tantissimo bene, poi le faccio ammettere che è confusa, poi ne è certa, e così via... Mi chiedo: Lei non mi vuole dire la verità o non la capisce a se stessa? Dice che starebbe con me continuamente. Se le faccio notare che non sembra interessata a me, sembra che aumenti le sue domande e il suo affetto, senza sincerità. Come farle dire la verità? E soprattutto lei conosce la verità o non capisce veramente cosa prova? Io pensavo di poterla cambiare donandole affetto, che lei potesse capire che era affetto vero e ricambiarlo, ma così non è stato o non è stato ancora
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Caro ragazzo,
i suoi dubbi mettono in evidenza una difficoltà nella gestione dell'ansia, probabilmente di matrice ossessiva. Sarebbe utile, prima di rimuginare sulla patologia della sua partner, poter avere un confronto con uno psicoterapeuta.
Sta seguendo una psicoterapia attualmente?
i suoi dubbi mettono in evidenza una difficoltà nella gestione dell'ansia, probabilmente di matrice ossessiva. Sarebbe utile, prima di rimuginare sulla patologia della sua partner, poter avere un confronto con uno psicoterapeuta.
Sta seguendo una psicoterapia attualmente?
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.4k visite dal 17/03/2014.
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Approfondimento su Disturbi di personalità
I disturbi di personalità si verificano in caso di alterazioni di pensiero e di comportamento nei tratti della persona: classificazione e caratteristiche dei vari disturbi.