Problemi fra madre e figlia
Da tempo ritengo di avere grossi problemi con mia madre. Solo ora all'età di 21 anni mi rendo conto che stanno influenzando tutta la mia vita, da quando ci penso molto soffro di pesanti attacchi di panico. Mia madre è sempre stata violenta, la giustificavo in quando ha avuto una vita difficile ha perso il primo marito mio padre si droga tutt'ora tutti gli uomini l'hanno sempre scaricata. Quando ero molto piccola mi picchiava per ogni cosa, da aver detto alla vicina una cosa che lei riteneva inopportuna a lasciare un piatto non lavato in giro. Crescendo smise piano piano ma iniziò a sclerare, mi rovesciava la spazzatura sul letto mentre io ci stavo dormendo perchè avevo buttato qualcosa che lei non riteneva da buttare per esempio. Ora da poco ha trovato un uomo più normale dei precendenti e lei pur di farsi vedere brava fa la finta faccia davanti a lui e con me è sempre un mostro. Cosa fare? Mia nonna la odia da una parte e la giustifica dall'altra, hanno un rapporto assurdo e credo valga la pena sottolinearlo. Con una delle mia sorelle figlia del matrimonio con il marito morto è invece molto brava dice spesso che lei è la sua ragione di vita ecc. Ora, io voglio solo uscire da questa situazione, sono un'universitaria stanca di subire e vorrei solo crearmi una famiglia nuova con il mio ragazzo che adoro e crescerla come una mamma vera dovrebbe fare. Che ne pensa di tutto cio? Impazzirò e diventerò come lei?
[#1]
Gentile Ragazza,
descrive un rapporto con sua madre doloroso e complesso, una situazione familiare veramente difficile dalla quale desidera emanciparsi.
E' su questo a mio avviso credo dovrebbe puntare, pensando al suo futuro e progettandolo per staccarsi da un ambiente familiare che sembrerebbe davvero tossico.
Sua madre da come la descrive sembra una persona molto sofferente, nulla può fare per cambiarla, non ha mai pensato a un aiuto specialistico?
E lei quali concrete possibilità ha per rendersi autonoma dalla sua famiglia?
Cosa pensa di fare?
Il suo ragazzo cosa le dice e le suggerisce?
Al momento credo sarebbe opportuno per lei un aiuto psicologico per la sintomatologia che riferisce, per poter gestire diversamente per quanto possibile il rapporto con sua madre e ritrovare migliore benessere.
Può rivolgersi al servizio pubblico, ad esempio presso il Consultorio Familiare ASL Spazio Giovani del suo territorio, non occorre prescrizione medica.
Restiamo in ascolto
descrive un rapporto con sua madre doloroso e complesso, una situazione familiare veramente difficile dalla quale desidera emanciparsi.
E' su questo a mio avviso credo dovrebbe puntare, pensando al suo futuro e progettandolo per staccarsi da un ambiente familiare che sembrerebbe davvero tossico.
Sua madre da come la descrive sembra una persona molto sofferente, nulla può fare per cambiarla, non ha mai pensato a un aiuto specialistico?
E lei quali concrete possibilità ha per rendersi autonoma dalla sua famiglia?
Cosa pensa di fare?
Il suo ragazzo cosa le dice e le suggerisce?
Al momento credo sarebbe opportuno per lei un aiuto psicologico per la sintomatologia che riferisce, per poter gestire diversamente per quanto possibile il rapporto con sua madre e ritrovare migliore benessere.
Può rivolgersi al servizio pubblico, ad esempio presso il Consultorio Familiare ASL Spazio Giovani del suo territorio, non occorre prescrizione medica.
Restiamo in ascolto
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
D'accordo con la Collega le consiglio vivamente di farsi aiutare appunto da un Consultorio , ed anche di cercare di rendersi autonoma al più presto, a che facoltà è iscritta ed a che anno.?, studi con impegno, con rabbia , per uscire da questa angoscia, la mamma è sofferente, sta male con sè stessa e coi suoi ricordi, lei si salverà, perchè è lucida e intelligente..
Le faccio molti auguri di serenità e gioia..
Le faccio molti auguri di serenità e gioia..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#3]
Ex utente
Vi ringrazio tanto per le risposte tempestive!!! Io sono al primo anno di ingegneria nel frattempo lavoro part time per pagare auto , uscite e mettere via qualcosa, ma sicuramente non abbastanza per emanciparmi, per fare cio dovrei iniziare a farlo a tempo pieno! Il mio ragazzo ha la mia età anche lui è universitario! Dice sempre che crede sia meglio io finisca gli studi perchè questo mi renderà più sicura di me stessa e perchè spera io riesca a realizzare i miei sogni professionali. Ora non so cosa fare io tengo duro ma ogni volta che lei sembra migliorare ricade nelle sue crisi. Tempo fa vedeva una psicologa che mi chiese di andare a qualche seduta, io andai e quando chiese a mia madre cosa pensava di me e della mia persona lei rispose che 'io vivevo per farla stare male e che lei lo notava anche da come mi sedevo a tavola' io al tempo avevo 7 anni e mezzo, ma come fai a pensare che una bambina sia 'cattiva'??
[#4]
Penso anch'io che se riesce a spostare il pensiero dalla sua famiglia e a guardare avanti, studiare e laurearsi, trova ..la quadra.. come si suol dire, trova anche lavoro perchè gli ingegneri sono richiesti..percio' coraggio che un esame dopo l'altro ce la fara'..io non penso che lei sia mai stata una bambina 'cattiva' , la sua mamma allora era immatura più di adesso, incapace di educarla crescerla, le scelte che aveva fatto avevano risultati disperanti.. cerchi di non pensarci, guardi al suo progetto e ci creda.. Io faccio il tifo per lei, vedrà che ce la farà e sara' davvero una vittoria..
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.9k visite dal 16/03/2014.
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