Ritorno disturbo ossessivo compulsivo
gentili dottori,
richiedo di nuovo un vostro consulto riguardo un problema che si è ripresentato. Vi ricordo la mia storia brevemente : circa otto mesi fa mi è stato diagnosticato da uno specialista in Neurologia un disturbo ossessivo compulsivo riguardante la sfera omossessuale ( il mio orientamento è sempre stato etero ) naturalmente con una fortissima somatizzazione dell ansia. Ho affrontato una terapia farmacologica per la somatizzazione e con un "modulatore" che mi aiutasse ad acquisire sicurezza (dato che il problema piu grande è sempre stata la mia insicurezza), e a non mettere atto alle compulsioni che a quanto mi è stato spiegato non fanno altro che alimentare dubbi. dopo circa quattro mesi ti terapia stavo bene, tutto era tornato alla "normalità", rapporti sessuali appaganti , attrazione di natura etero e sicurezza sempre maggiore. Ho perseverato e continuato con la terapia, fin quando 2 mesi fà, arrivato quasi alla fine e vista la mia guarigione ho deciso di sospendere la terapia e dedicarmi a tutti gli impegni che nel periodo di un d.o.c. abbastanza problematico non sono riuscito a portare a termine. Non l avessi mai fatto....i pensieri, le pseudo eccitazioni, le immagini, le compulsioni, tutto gradualmente ritornato fino a due giorni fa che ho raggiunto il colmo. Naturalmente le compulsioni sono sempre le masturbazioni di fronte a immagini omosessuali: come è tipico del doc, ho una confusione mentale allucinante...mi sottopongo a immagini etero e mi eccito ( mi sento soddisfatto), come arrivo alla fase conclusiva della masturbazione sembro non eccitarmi più e non raggiungo il piacere che prima, nei mesi di massima lucidità , avevo riconquistato ;come se una vocina dentro di me mi dicesse "Sei Gay! che ci provi a fare? " .. Dopodiche mi sottopongo a immagini omosessuali per verificare l erezione, ma ho solo un fastidio alla prostata. Allora per tagliare la testa al toro ho deciso di provare a immaginare scene omosessuali solo alla fase conclusiva della masturbazione , nel momento secondo me decisivo e qui ho sentito come " eccitarmi "con un fastidio grande sempe alla prostata e con un senso di ansia lungo il corpo (sulle braccia, sul petto, sull addome...una cosa terribile). Lo specialista mi disse che questo è una cosa tipica del doc, come una porta che apriamo e chiudiamo 10000 volte, e a furia di ripetere questa operazione non facciamo altro che farla nostra (quasi come se ci piacesse davvero) e rischiamo col peggiorare le cose, o che diventi un modo di pensare . Concludo chiedendo un vostro pare su quanto ho scritto. Vorrei chiedere se secondo voi questa non è altro che una strada che mi porterà a consapevolizzare di essere omosessuale, oppure se sono semplicemente ricaduto in un ossessione che non fa altro che confodermi. Vi aggiungo che non ho mai e poi mai avuto attrazione per un uomo, e neanche emotivamente parlando ho mai provato niente per un uomo, se non amicizia e affetto fraterno. grazi del vostro aiuto
richiedo di nuovo un vostro consulto riguardo un problema che si è ripresentato. Vi ricordo la mia storia brevemente : circa otto mesi fa mi è stato diagnosticato da uno specialista in Neurologia un disturbo ossessivo compulsivo riguardante la sfera omossessuale ( il mio orientamento è sempre stato etero ) naturalmente con una fortissima somatizzazione dell ansia. Ho affrontato una terapia farmacologica per la somatizzazione e con un "modulatore" che mi aiutasse ad acquisire sicurezza (dato che il problema piu grande è sempre stata la mia insicurezza), e a non mettere atto alle compulsioni che a quanto mi è stato spiegato non fanno altro che alimentare dubbi. dopo circa quattro mesi ti terapia stavo bene, tutto era tornato alla "normalità", rapporti sessuali appaganti , attrazione di natura etero e sicurezza sempre maggiore. Ho perseverato e continuato con la terapia, fin quando 2 mesi fà, arrivato quasi alla fine e vista la mia guarigione ho deciso di sospendere la terapia e dedicarmi a tutti gli impegni che nel periodo di un d.o.c. abbastanza problematico non sono riuscito a portare a termine. Non l avessi mai fatto....i pensieri, le pseudo eccitazioni, le immagini, le compulsioni, tutto gradualmente ritornato fino a due giorni fa che ho raggiunto il colmo. Naturalmente le compulsioni sono sempre le masturbazioni di fronte a immagini omosessuali: come è tipico del doc, ho una confusione mentale allucinante...mi sottopongo a immagini etero e mi eccito ( mi sento soddisfatto), come arrivo alla fase conclusiva della masturbazione sembro non eccitarmi più e non raggiungo il piacere che prima, nei mesi di massima lucidità , avevo riconquistato ;come se una vocina dentro di me mi dicesse "Sei Gay! che ci provi a fare? " .. Dopodiche mi sottopongo a immagini omosessuali per verificare l erezione, ma ho solo un fastidio alla prostata. Allora per tagliare la testa al toro ho deciso di provare a immaginare scene omosessuali solo alla fase conclusiva della masturbazione , nel momento secondo me decisivo e qui ho sentito come " eccitarmi "con un fastidio grande sempe alla prostata e con un senso di ansia lungo il corpo (sulle braccia, sul petto, sull addome...una cosa terribile). Lo specialista mi disse che questo è una cosa tipica del doc, come una porta che apriamo e chiudiamo 10000 volte, e a furia di ripetere questa operazione non facciamo altro che farla nostra (quasi come se ci piacesse davvero) e rischiamo col peggiorare le cose, o che diventi un modo di pensare . Concludo chiedendo un vostro pare su quanto ho scritto. Vorrei chiedere se secondo voi questa non è altro che una strada che mi porterà a consapevolizzare di essere omosessuale, oppure se sono semplicemente ricaduto in un ossessione che non fa altro che confodermi. Vi aggiungo che non ho mai e poi mai avuto attrazione per un uomo, e neanche emotivamente parlando ho mai provato niente per un uomo, se non amicizia e affetto fraterno. grazi del vostro aiuto
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<oppure se sono semplicemente ricaduto in un ossessione che non fa altro che confodermi. >
Gentile Utente,
sembrerebbe proprio questo il suo caso.
L'eventuale sospensione della terapia farmacologica andrebbe valutata e modulata dallo specialista prescrivente, non so se lei abbia fatto di testa propria.
Le è mai stato suggerito di affiancare al trattamento farmacologico una eventuiale psicoterapia?
Credo dovrebbe rivolgersi anche a uno psicologo/psicoterapeuta per valutare questa opportunità, molto utile da affiancare alla farmacoterapia, quando prescritta in casi come il suo.
Il primo passo è una valutazione diretta.
In merito ai suoi dubbi, prove acui si sottopone e a tutto quanto ci ha esposto, legga qui
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/790-e-se-fossi-omosessuale.html
Restiamo in ascolto
Gentile Utente,
sembrerebbe proprio questo il suo caso.
L'eventuale sospensione della terapia farmacologica andrebbe valutata e modulata dallo specialista prescrivente, non so se lei abbia fatto di testa propria.
Le è mai stato suggerito di affiancare al trattamento farmacologico una eventuiale psicoterapia?
Credo dovrebbe rivolgersi anche a uno psicologo/psicoterapeuta per valutare questa opportunità, molto utile da affiancare alla farmacoterapia, quando prescritta in casi come il suo.
Il primo passo è una valutazione diretta.
In merito ai suoi dubbi, prove acui si sottopone e a tutto quanto ci ha esposto, legga qui
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/790-e-se-fossi-omosessuale.html
Restiamo in ascolto
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Utente
grazie dottoressa per la risposta , le spiego il motivo della mia scelta errata ma pur sempre una mia scelta. Dato che 8 mesi fà raggiunsi il colmo mi rivolsi quanto prima allo specialista come prima indicnato, credendo che bastasse a guarirmi. Mi son detto : una volta che i farmaci fanno il loro corso, riacquisto lucidità, mi sento meglio, ragiono meglio e guarisco di conseguenza. Quando ho sospeso la terapia mancavano le ultime dosi, ero giunto quasi alla fine. E ' stata una scelta pessima, ma date alcune suggestioni per via dei farmaci, data la continua spossatezza e stanchezza che mi davano e dovendo affrontare università e altre problematiche legate alle salute,ho cercato di dimenticare tutto e riaprire un capitolo nuovo. Come non detto, rieccomi in questa condizione.
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In effetti fare di testa propria è una scelta poco opportuna.
Ora sarebbe il caso di curarsi in modo opportuno se intende recuperare il suo benessere.
Indicato rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta e opportuna una rivalutazione medico specialistica del trattamento farmacologico.
Cordialità
Ora sarebbe il caso di curarsi in modo opportuno se intende recuperare il suo benessere.
Indicato rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta e opportuna una rivalutazione medico specialistica del trattamento farmacologico.
Cordialità
[#4]
Utente
gentili dottori, ritorno per chiedere aiuto e consiglio per le cose inspiegabili che mi accadono...Il disturbo ossessiovo ha ripreso vita e adesso sembra aver causato piu problemi di prima. Sempre nell immaginario erotico, fantasie e masturbazione. E' circa un mese che nonostante io abbia erezioni continue per la mia ragazza o donne in generale quando mi masturbo, mi eccito tanto ,ma quando arrivo all orgasmo sembro non provare più niente, come calo improvviso del desiderio.La cosa più brutta è che dopo dieci minuti ho il bisogno di riprovare. Ho provato nella fase dell orgasmo ad avere fantasie omosessuali ma niente, sento che l intensità aumenta e un prurito maggiore ( può darsi dovuto ad uno stato ansioso ) ma il risultato è sempre lo stesso, insoddisfazione. e ansia alle stelle..dato che dopo 5 minuti contati ripenso alla mia ragazza e ho di nuovo l erezione, una sensazione terribile. Questo capita specialmente la mattina nella fase di risveglio. Vi posso assicurare che gli uomini non mi attraggono, non ho spinte emotive verso di loro ma ho una fantasia (immagine) che mi sta distruggendo. Accetterei di essere omosessuale se avessi un coinvolgimento veramente forte sia emotivamente che sessualmente, ma lo ho solo per le donne. E' tutto incentrato su una fantasia. Come è possibile? due mesi fà ero tornato ad essere me stesso, mi eccitavo per le donne e avevo un grosso desiderio....ora mi testo su ogni piccola sensazione, prurito , fastidio , movimento che ho al pene...ma il risultato è sempre insoddisfazione!!! vi chiedo un parere
Grazie per l ascolto
Grazie per l ascolto
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Gentile Utente,
dovrebbe curarsi seriamente se intende risolvere i suoi disagi, come già suggerito.
Psicologo/psicoterapeuta e Psichiatra sono le figure specialistiche a cui riferirsi.
Da qui purtroppo non possiamo aiutarla come meriterebbe per via dei limiti del mezzo virtuale.
Occorrono valutazioni dirette e cure adeguate se intende ritrovare migliore benessere e non continuare a girare intorno al problema, senza risolverlo.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 7.4k visite dal 15/03/2014.
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