Trasferirsi all'estero
Buongiorno,
io e il mio ragazzo stiamo insieme da molti anni e conviviamo. Ultimamente ci capita spesso di discutere per il fatto che a me piacerebbe cercare un lavoro all'estero, visto che per la mia qualifica professionale sembrerebbe ben pagato in certi Paesi e che in Italia riesco solo a trovare lavori saltuari con cui facciamo molta fatica a sostenere le spese. Senza almeno uno stipendio pieno stabile, prima o poi la situazione potrebbe diventare insostenibile. Lui cerca sempre di tranquillizzarmi, di non farmi vedere tutto in modo catastrofico, ma io tendo a volermi parare le spalle molto prima del tempo. Il problema sta nel fatto che lui non vuole abbandonare casa sua, perché la darebbero ad altre persone, e perché ci abitiamo gratuitamente. Ammetto che non avere affitto né mutuo è un grosso vantaggio, ma io preferirei comprare una casa con un lavoro ben retribuito all'estero che stare in Italia gratis aspettando con grazia che qualcuno mi assuma. L'attesa di un impiego può durare mesi o anni, e nel frattempo la frustrazione cresce. Aggiungo inoltre che per ancora molti anni casa sua è ipotecata, e che quindi bisogna sempre sperare che non succeda niente di male; per me resta comunque rischioso giocarsi il proprio futuro contando sulla fiducia negli altri, non ho intenzione di trasferirmi a quarant'anni. Troncare una relazione importantissima per andarmene da sola mi sembra ingiusto nei suoi confronti, io non lo voglio abbandonare. Che cos'è meglio fare in questi casi?
Grazie per l'aiuto.
io e il mio ragazzo stiamo insieme da molti anni e conviviamo. Ultimamente ci capita spesso di discutere per il fatto che a me piacerebbe cercare un lavoro all'estero, visto che per la mia qualifica professionale sembrerebbe ben pagato in certi Paesi e che in Italia riesco solo a trovare lavori saltuari con cui facciamo molta fatica a sostenere le spese. Senza almeno uno stipendio pieno stabile, prima o poi la situazione potrebbe diventare insostenibile. Lui cerca sempre di tranquillizzarmi, di non farmi vedere tutto in modo catastrofico, ma io tendo a volermi parare le spalle molto prima del tempo. Il problema sta nel fatto che lui non vuole abbandonare casa sua, perché la darebbero ad altre persone, e perché ci abitiamo gratuitamente. Ammetto che non avere affitto né mutuo è un grosso vantaggio, ma io preferirei comprare una casa con un lavoro ben retribuito all'estero che stare in Italia gratis aspettando con grazia che qualcuno mi assuma. L'attesa di un impiego può durare mesi o anni, e nel frattempo la frustrazione cresce. Aggiungo inoltre che per ancora molti anni casa sua è ipotecata, e che quindi bisogna sempre sperare che non succeda niente di male; per me resta comunque rischioso giocarsi il proprio futuro contando sulla fiducia negli altri, non ho intenzione di trasferirmi a quarant'anni. Troncare una relazione importantissima per andarmene da sola mi sembra ingiusto nei suoi confronti, io non lo voglio abbandonare. Che cos'è meglio fare in questi casi?
Grazie per l'aiuto.
[#1]
Gentile utente,
Dietro la sua richiesta di consulenza si celano ben altri simbolismi...
Sembra infatti contenere tante altre domande inerenti gli spazi di coppia e la gestione della vita a due, come per esempio
Il rapporto che una coppia ha con il denaro, con la dipendenza dalla famiglia d' origine e dalle figure genitoriali, il rapporto con l' autonomia e tantissimo altro, che va ben oltre l' aspetto concreto del mutuo e delle bollette .
Una consulenza di coppia potrebbe aiutarvi nella lettura delle vostre posizioni, al fine di trovare una mediazione, tra l' andare fuori e la rottura del legame, soluzioni forse estreme entrambe.
Dietro la sua richiesta di consulenza si celano ben altri simbolismi...
Sembra infatti contenere tante altre domande inerenti gli spazi di coppia e la gestione della vita a due, come per esempio
Il rapporto che una coppia ha con il denaro, con la dipendenza dalla famiglia d' origine e dalle figure genitoriali, il rapporto con l' autonomia e tantissimo altro, che va ben oltre l' aspetto concreto del mutuo e delle bollette .
Una consulenza di coppia potrebbe aiutarvi nella lettura delle vostre posizioni, al fine di trovare una mediazione, tra l' andare fuori e la rottura del legame, soluzioni forse estreme entrambe.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile ragazza,
la situazione sembra, o restiamo insieme qui o ci lasciamo ed io posso seguire i miei sogni. Forse esistono altre possibilità.
Il lavoro a che fare non solo con l'autonomia personale e lo stipendio, ma anche con la realizzazione di se stessi.
Allo stesso tempo la coppia dovrebbe servire a sostenere reciprocamente la crescita personale di chi ne fa parte.
Questo il suo compagno dovrebbe comprenderlo.
Restiamo in ascolto
la situazione sembra, o restiamo insieme qui o ci lasciamo ed io posso seguire i miei sogni. Forse esistono altre possibilità.
Il lavoro a che fare non solo con l'autonomia personale e lo stipendio, ma anche con la realizzazione di se stessi.
Allo stesso tempo la coppia dovrebbe servire a sostenere reciprocamente la crescita personale di chi ne fa parte.
Questo il suo compagno dovrebbe comprenderlo.
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.6k visite dal 13/03/2014.
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