Una relazione dolorosa..
io 26 anni, una laurea conseguita lavorando, una famiglia che mi ha sempre seguita e non mi ha mai fatto mancare nulla nonostante i vari problemi. Un padre donnaiolo e a volte violento verso mia madre, da cui non ho certo imparato ad apprezzare gli uomini e a fidarmi di loro. Lui, mio coetaneo, che ha avuto un'infanzia legata alla perdita di un genitore e all'assenza di pilastri emotivi, di basi, di istruzione. Lui abitutato a non dover dare giustificazioni a nessuno, abituato a fare quello che vuole. Ci siamo conosciuti ormai 8 anni fa e da quel momento mai più lasciati nonostante alti e bassi e periodi di stacco in cui ero per di più io a rendermi conto che non poteva essere la persona giusta, non avendo un lavoro, non avendo la maturità giusta fino a che, rendendomi conto che pensavo comunque sempre a lui nonostante altre storielle (tutte finite male perchè o venivo tradita o venivo lasciata per un'altra, cosa molto destabilizzante per me vista la mia infanzia.), ho deciso di investire di più su di lui e di cercare di stargli vicina diventando il suo unico pilastro e cercando di aggiustare un pò la sua vita. In questi ultimi anni infatti è migliorata un sacco, ha trovato lavoro e ha sistemato alcuni problemi. Ho investito tutta me stessa, mettendo sempre lui prima di me, togliendo a me stessa denaro, svaghi e tutto il resto. Mentre all'inizio ha reagito "bene" dimostrando anche lui di voler crescere insieme a me, ha poi iniziato ad avere dei comportamenti "cattivi" e poco rispettosi verso di me. Ha iniziato a lasciarmi sola in momenti importanti e dolorosi della mia vita, a lasciarmi dalla sera alla mattina per poi tornare indietro dopo serate passate a bere e a fare il cretino con gli amici, a negarsi per giorni al telefono e a rispuntare solo quando io smettevo di farmi sentire. Come se fossi una palla al piede insomma. Mai un regalo, un pensiero per me, nemmeno al mio compleanno di qualche settimana fa, in cui per l'ennesima volta mi ha lasciata sola dandomi buca per uscire con gli amici. Ho perdonato tanto, anche perchè ammetto i miei errori che come in ogni relazione ci sono stati, ma mai sono stata cattiva così come lui sta facendo con me fregandosene del mio grande dolore. Dolore dovuto ai sacrifici inspiegabili e immensi che ho fatto per lui senza praticamente nessun riscontro e dall'amore che provo. Lui dice di amarmi, ma di sentirsi oppresso da me e di non sentirsi pronto per quello che io cerco da lui. Io piango ogni giorno e mi sento come privata di tutto dopo quello che ho fatto per noi perchè pensavo di avere a fianco una persona per cui valesse la pena..Lo so che è egoista, immaturo e che non mi renderà mai felice ma non riesco a staccarmi da lui, non ce la faccio a tagliare, subisco e basta i suoi sbalzi di umore, lui lo sa e se ne approfitta. Potete darmi qualche parere/consiglio?
[#1]
Gentile Utente,
un amore, una relazione, si nutre ed alimenta di svariai elementi, concreti e simbolici.
I regali, rappresentano la concretizzazione di attenzioni ed amore per l'altro.
Si chieda se è un amore prudente, con il freno a mano o è solo un "avaro di cuore"….
Dopo queste risposte, si chieda cosa desidera lei, cosa vuole per la sua vita e per il suo futuro affettivo..
un amore, una relazione, si nutre ed alimenta di svariai elementi, concreti e simbolici.
I regali, rappresentano la concretizzazione di attenzioni ed amore per l'altro.
Si chieda se è un amore prudente, con il freno a mano o è solo un "avaro di cuore"….
Dopo queste risposte, si chieda cosa desidera lei, cosa vuole per la sua vita e per il suo futuro affettivo..
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
"Lo so che è egoista, immaturo e che non mi renderà mai felice ma non riesco a staccarmi da lui, non ce la faccio a tagliare, subisco e basta i suoi sbalzi di umore, lui lo sa e se ne approfitta. Potete darmi qualche parere/consiglio? "
Gentile Utente,
non è su quest'uomo che deve focalizzarsi, quanto su se stessa e comprendere pienamente il Suo modo di funzionare e di relazionarsi. Lei non ha scelto a caso di stare con una persona che funziona così e probabilmente c'è un qualcosa che La spinge ad essere e voler essere il "pilastro portante" da un punto di vista emotivo nella vita di quest'uomo... ma nella Sua?
Quali consigli?
Potrebbe prendere in considerazione l'idea di chiedere una consulenza psicologica per comprendere quali dinamiche si attivano in Lei e come poter spezzare quegli schemi di comportamento e di pensiero che mette in atto in maniera automatica e quindi inconsapevole nelle relazioni con gli uomini.
Cordiali saluti,
Gentile Utente,
non è su quest'uomo che deve focalizzarsi, quanto su se stessa e comprendere pienamente il Suo modo di funzionare e di relazionarsi. Lei non ha scelto a caso di stare con una persona che funziona così e probabilmente c'è un qualcosa che La spinge ad essere e voler essere il "pilastro portante" da un punto di vista emotivo nella vita di quest'uomo... ma nella Sua?
Quali consigli?
Potrebbe prendere in considerazione l'idea di chiedere una consulenza psicologica per comprendere quali dinamiche si attivano in Lei e come poter spezzare quegli schemi di comportamento e di pensiero che mette in atto in maniera automatica e quindi inconsapevole nelle relazioni con gli uomini.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.9k visite dal 13/03/2014.
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