Malessere psicologico
Salve a tutti,
Premetto che sono consapevole che il problema che sto vivendo può essere una cosa normalissima, solo che ho deciso di provare a chiedere un consulto,dato che dopo molto tempo che non riesco ad uscire dal mio stato, e non sapendo quasi più che altro fare, ho pensato che tentar non nuoce. Il fatto è che da circa 5 mesi o poco più, ho visto in me una graduale degradazione "psicologica" che negli ultimi due mesi è solo che peggiorata... in pratica tutto è iniziato con crollo crescente delle mie certezze, inizialmente dalle cose più banali, fino ad arrivare ai solidi principi in cui credevo che mi hanno fatto sempre da pilastro, che è stato accompagnato, un pò per causa diretta di questo, e penso un pò in modo indipendente, da una perdita di fiducia in me stessa che oggi è arrivato ad essere un "non so più chi sono" (anche se può sembrare eccessivo, io almeno sento che le cose stanno così). Principalmente sono queste due cose che mi hanno gradualmente distrutto fino a farmi sentire ultimamente, completamente vuota, e che non riesco a vivere la vita; è come se stessi continuamente aspettando qualcosa che non arriverà forse mai, e che trall' altro non so nemmeno cosa sia realmente, e mi sento come una spettatrice e non più chi vive in prima persona la propria vita. Nel frattempo le conseguenze principali di questo malessere interno, si sono esternate, e sono sempre di cattivo umore, e alterno momenti di preoccupazione, con momenti di apatia, e altri di nervosismo; a volte non riesco a sopportare nessuno e sento il bisogno di isolarmi, ma allo stesso tempo non posso farlo perchè stando sola mi assalgono i pensieri che mi fanno stare malissimo, al punto da farmi venire anche il mal di testa. Questi ultimi due mesi gli ho percepiti come ancora peggiori, e tutto quello che sento ora è apatia perenne mista a dolore, e confusione, perchè mi sento completamente persa senza certezze, con molte domande, e poche risposte che non mi sollevano affatto, mi sento una persona priva di personalità, e non riesco nemmeno più a capire come vorrei essere o in che direzione vorrei muovermi. Nonostante in passato sono sempre riuscita a superare tutti i tipi di "crisi" che mi si sono presentate, non mi è mai capitato di stare in uno stato di stallo, così tanto a lungo, che sembra solo peggiorare, anche se è assurdo. Sono nella confusione più assoluta e non so più che fare per uscirne, e in più non trovo alcun modo per sfogarmi....ne lo sport, ne una chiaccherata con un' amica, ne uscire o stare all' aperto in posti rilassanti mi riposa...nulla. So che magari è una fase che capita a molte persone, e che non è nulla forse di grave ma vorrei chiedervi gentilmente se potreste darmi dei consigli o delle indicazioni per muovermi in una direzione che magari può aiutarmi a uscirne piano piano. Inoltre secondo voi che cosa può significare tutto questo? Perchè io non so nemmeno che cosa mi abbia portato a questo punto cieco.Vi ringrazio per l'attenzione e la pazienza.
Premetto che sono consapevole che il problema che sto vivendo può essere una cosa normalissima, solo che ho deciso di provare a chiedere un consulto,dato che dopo molto tempo che non riesco ad uscire dal mio stato, e non sapendo quasi più che altro fare, ho pensato che tentar non nuoce. Il fatto è che da circa 5 mesi o poco più, ho visto in me una graduale degradazione "psicologica" che negli ultimi due mesi è solo che peggiorata... in pratica tutto è iniziato con crollo crescente delle mie certezze, inizialmente dalle cose più banali, fino ad arrivare ai solidi principi in cui credevo che mi hanno fatto sempre da pilastro, che è stato accompagnato, un pò per causa diretta di questo, e penso un pò in modo indipendente, da una perdita di fiducia in me stessa che oggi è arrivato ad essere un "non so più chi sono" (anche se può sembrare eccessivo, io almeno sento che le cose stanno così). Principalmente sono queste due cose che mi hanno gradualmente distrutto fino a farmi sentire ultimamente, completamente vuota, e che non riesco a vivere la vita; è come se stessi continuamente aspettando qualcosa che non arriverà forse mai, e che trall' altro non so nemmeno cosa sia realmente, e mi sento come una spettatrice e non più chi vive in prima persona la propria vita. Nel frattempo le conseguenze principali di questo malessere interno, si sono esternate, e sono sempre di cattivo umore, e alterno momenti di preoccupazione, con momenti di apatia, e altri di nervosismo; a volte non riesco a sopportare nessuno e sento il bisogno di isolarmi, ma allo stesso tempo non posso farlo perchè stando sola mi assalgono i pensieri che mi fanno stare malissimo, al punto da farmi venire anche il mal di testa. Questi ultimi due mesi gli ho percepiti come ancora peggiori, e tutto quello che sento ora è apatia perenne mista a dolore, e confusione, perchè mi sento completamente persa senza certezze, con molte domande, e poche risposte che non mi sollevano affatto, mi sento una persona priva di personalità, e non riesco nemmeno più a capire come vorrei essere o in che direzione vorrei muovermi. Nonostante in passato sono sempre riuscita a superare tutti i tipi di "crisi" che mi si sono presentate, non mi è mai capitato di stare in uno stato di stallo, così tanto a lungo, che sembra solo peggiorare, anche se è assurdo. Sono nella confusione più assoluta e non so più che fare per uscirne, e in più non trovo alcun modo per sfogarmi....ne lo sport, ne una chiaccherata con un' amica, ne uscire o stare all' aperto in posti rilassanti mi riposa...nulla. So che magari è una fase che capita a molte persone, e che non è nulla forse di grave ma vorrei chiedervi gentilmente se potreste darmi dei consigli o delle indicazioni per muovermi in una direzione che magari può aiutarmi a uscirne piano piano. Inoltre secondo voi che cosa può significare tutto questo? Perchè io non so nemmeno che cosa mi abbia portato a questo punto cieco.Vi ringrazio per l'attenzione e la pazienza.
[#1]
Gentile ragazza,
ha ragione ha sentirsi preoccupata. Il non riuscire a dare un significato al proprio malessere è proprio una delle cause che lo mantiene. Tuttavia la psicologia non è matematica, e non possiamo risolvere, da qui è senza altri elementi, l'equazione che ci porta.
Le invio un paio di link che hanno a che fare con la fase adolescenziale:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1775-adolescenza-quali-percorsi-di-crescita-possibili.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1788-la-famiglia-dell-adolescente-quali-caratteristiche-generali.html
Spero possano essere utili.
Restiamo in ascolto
ha ragione ha sentirsi preoccupata. Il non riuscire a dare un significato al proprio malessere è proprio una delle cause che lo mantiene. Tuttavia la psicologia non è matematica, e non possiamo risolvere, da qui è senza altri elementi, l'equazione che ci porta.
Le invio un paio di link che hanno a che fare con la fase adolescenziale:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1775-adolescenza-quali-percorsi-di-crescita-possibili.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1788-la-famiglia-dell-adolescente-quali-caratteristiche-generali.html
Spero possano essere utili.
Restiamo in ascolto
Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/
[#2]
Gentile Ragazza,
ci descrive un malessere interiore che necessita dfi essere adeguatamente attenzionato direttamente a livello specialistico.
Non ci dice nulla sualla sua vita in vari amb iti, scuola/lavoro, famiglia, vita amicale, eventuali eventi critici.
Il suggerimento che le posso dare è quello di rivolgersi a un nostro collega di persona, affinché possa valutare adeguatamente la sua condizione alla luce si ogni elemento utile e accompagnarla nel ritrovare migliore benessere e qualità di vita.
Può usufruire del servizio pubblico, ad esempio presso il Consultorio Familiare ASL Spazio Giovani del suo territorio, non occorre prescriozione medica, ecco il link con i riferimenti
http://www.vitadidonna.it/sanita/consultori/consultori-familiari-di-roma-elenco.html
Restiamo in ascolto
ci descrive un malessere interiore che necessita dfi essere adeguatamente attenzionato direttamente a livello specialistico.
Non ci dice nulla sualla sua vita in vari amb iti, scuola/lavoro, famiglia, vita amicale, eventuali eventi critici.
Il suggerimento che le posso dare è quello di rivolgersi a un nostro collega di persona, affinché possa valutare adeguatamente la sua condizione alla luce si ogni elemento utile e accompagnarla nel ritrovare migliore benessere e qualità di vita.
Può usufruire del servizio pubblico, ad esempio presso il Consultorio Familiare ASL Spazio Giovani del suo territorio, non occorre prescriozione medica, ecco il link con i riferimenti
http://www.vitadidonna.it/sanita/consultori/consultori-familiari-di-roma-elenco.html
Restiamo in ascolto
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.8k visite dal 12/03/2014.
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