Come scaricare la rabbia?

Salve Dottori,
Vi scrivo perchè mio marito , per una serie di episodi della sua famiglia che lo soffocano da circa sette anni a questa parte, è diventato molto permaloso ed egli stesso ha confermato di nutrire una grande rabbia che spesso lo fa reagire in modo esagerato, nel senso che un capello gli sembra una trave ! ha paura di essere come un vulcano e sente di non poter contenere più questi impulsi e anche ai miei occhi sembra un po' pesante!!!come può scaricare la rabbia e farla diventare costruttiva??
grazie mille, Gentile Dottori!!!!
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora,

forse Suo marito è ansioso e l'ansia gli fa temere di perdere il controllo...
In ogni caso, ha provato a rivolgersi ad uno psicologo presso l'ASL?
LA gestione della rabbia è imparabile e, nella psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale ad es., al pz. viene insegnato per prima cosa a riconoscerla e solo in seconda battuta a modularla.
Come può capire, non si tratta di un "trucchetto" che possiamo passarLe qui, ma di un lavoro più articolato che deve riguardare il diretto interessato.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Michele Spalletti Psicoterapeuta, Psicologo 210 6
G.le utente, la rabbia non è mai un vissuto costruttivo o propositivo, spesso, come lei nota, si trasforma meramente in azioni, per cui la tensione psichica prende la via psicomotoria (acting out, ovvero agire fuori).
Più che cercare un sistema per sfogare la rabbia (come potrebbe essere l'attività fisica o le tecniche di rilassamento per contenerla e ridurla) mi preoccuperei, a mio giudizio, sulle condizioni che la nutrono e sulle modalità che suo marito adotta per sfogarla.
In psicologia esiste una teoria per cui le frustazioni e le tensioni ambientali portano alla rabbia e da questa al canale motorio che, inevitabilmente, riportano a riversarla contro se stessi o gli altri sempre in modo entropico, ovvero, non generando nulla di buono.
Da ciò posso dirle che sarebbe più opportuno crearsi uno spazio per la sua gestione ed elaborazione, cosa che può essere possibile in un setting psicoterapeutico.
Ciò che potrebbe fare lei è cercare di parlare con suo marito per cercare di fargli simbolizzare, mettendo in parole le contingenze che lo rendono nervoso e come potrebbe sbrogliarsela con le cause che la generano.

Dr. Michele Spalletti, psicologo - psicoterapeuta

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Utente
Utente
Grazie mille, Gentili Dottori..parlerò con mio marito per valutare un approccio psicoterapeutico!!
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Molto bene. Poi, se vuole, ci faccia sapere.
Cordiali saluti,